“L’unico modo per allontanare ciò di cui abbiamo paura è raccontarlo”
PREFAZIONE assolutamente personale la cui lettura può essere omessa
13 luglio mattina. Squilla il cellulare, rispondo e la voce dall’altro capo mi dice che la festa è iniziata, la sua casa rimarrà aperta a tutti per tre giorni consecutivi e io sono invitata .
Vino, bibite, liquori, torte, amaretti e molto altro non mancherà. Sono attesa e basta.
Sorpresa non declino, l’invito ad una festa non si declina, ma sono in difficoltà perché mi trovo qui al lago, negozi a portata di piede non ce ne sono e l’idea di andare alla festa a mani vuote non mi garba. Ci penso un po’ e poi concludo d’ andarci sia oggi che domani: oggi farò presenza e poi ritornerò domani con un regalo.
Nel primo pomeriggio quindi raggiungo il luogo ove si tiene la festa e trovo la casa abbondantemente addobbata esternamente con nastri rossi svolazzanti e fiori posizionati ovunque.
Al mio arrivo, lei mi corre incontro con entusiasmo: indossa un vestito di un rosso tendente al rosa molto vivace, un modello a vita bassa con la parte inferiore molto arricciata . Potrebbe evocare un modello anni cinquanta, ma assolutamente attuale. Lei è abbronzata e così abbigliata offre di sé un’immagine molto apprezzabile. M’informo sulle motivazioni della festa e lei mi dice quasi sottovoce che è il suo compleanno. Benissimo, augurissimi, la informo che oggi le regalo la presenza e domani porterò anche un dono.
Ovviamente il mattino successivo mi alzo, prendo l’auto e vado in libreria, so con certezza che un libro lei lo apprezzerà. Mi reco alla libreria Alternativa 13 a Dongo dove è in vendita anche il mio libro “ Memorie di una donna comune” che lei ha già letto ( qui in ciao è presente una recensione fatta da v1979), e sono intenzionata ad acquistare SPLENDORE di Margaret Mazzantini senonchè appena entrata mi salta all’occhio una copertina raffigurante una testa d’uomo di spalle che osserva 3 diverse vedute del Bosforo e un titolo SEI LA MIA VITA di FERZAN OZPETEKVino, bibite, liquori, torte, amaretti e molto altro non mancherà. Sono attesa e basta.
Sorpresa non declino, l’invito ad una festa non si declina, ma sono in difficoltà perché mi trovo qui al lago, negozi a portata di piede non ce ne sono e l’idea di andare alla festa a mani vuote non mi garba. Ci penso un po’ e poi concludo d’ andarci sia oggi che domani: oggi farò presenza e poi ritornerò domani con un regalo.
Nel primo pomeriggio quindi raggiungo il luogo ove si tiene la festa e trovo la casa abbondantemente addobbata esternamente con nastri rossi svolazzanti e fiori posizionati ovunque.
Al mio arrivo, lei mi corre incontro con entusiasmo: indossa un vestito di un rosso tendente al rosa molto vivace, un modello a vita bassa con la parte inferiore molto arricciata . Potrebbe evocare un modello anni cinquanta, ma assolutamente attuale. Lei è abbronzata e così abbigliata offre di sé un’immagine molto apprezzabile. M’informo sulle motivazioni della festa e lei mi dice quasi sottovoce che è il suo compleanno. Benissimo, augurissimi, la informo che oggi le regalo la presenza e domani porterò anche un dono.
Non ci penso neppure un attimo, lo prendo e chiedo al librario di avvolgermelo in una confezione regalo.
Ne vorrei acquistare un’altra copia per me poiché l’anno scorso ho letto ROSSO ISTANBUL , il primo romanzo di questo noto regista e me ne sono innamorata. Sa descrivere i sentimenti in maniera sublime, come del resto lo dimostrano anche i suoi film.
Comunque un’altra copia non c’è e me la ordinerà.
Nel pomeriggio ritorno alla “festa dei 3 giorni” e consegno il pacchetto dono.
Alcuni giorni dopo, a festa conclusa, incontro la destinataria sulla spiaggia con il libro fra le mani e con entusiasmo mi obbliga ad ascoltare alcuni passaggi che si siede a leggermi . Decisamente da emozione.
Ho poi acquistato il libro che non ho letto bensì “divorato”.Alcuni giorni dopo, a festa conclusa, incontro la destinataria sulla spiaggia con il libro fra le mani e con entusiasmo mi obbliga ad ascoltare alcuni passaggi che si siede a leggermi . Decisamente da emozione.
E’ una storia di un amore grande, ma una storia molto triste.
TRAMA
Un noto regista sta viaggiando in auto, sta percorrendo una strada tortuosa fra i boschi che conduce ad una antica casa di pietra completamente rimaneggiata di proprietà dell’uomo silenzioso, a momenti apparentemente assente, che gli siede accanto.Il regista parla, desidera raccontare la storia del film della sua vita, del tempo in cui giovanissimo è giunto a Roma desideroso di entrare a far parte del mondo del cinema, racconta anzi ricorda nitidamente le molte persone incontrare alcune delle quali hanno lasciato in lui tracce indelebili, mentre alcuni contagiati dall’Aids sono passati ad altra vita.
Figure, persone di qualsiasi rango sociale: prostitute dal cuore grande, travestiti, omosessuali, lesbiche, medici, architetti, operai e altro ancora.
Numerose avventure, forse eccessive, esterna i suoi convincimenti inerenti ai sentimenti, descrive la vita di quegli anni in una Roma dalle atmosfere magiche, il mare di Ostia e la spiaggia del Buco un tempo riservata unicamente ai privilegiati politici e ai loro familiari.
Non trascura di affrontare le problematiche conseguenti all’essere omosessuale e evidenzia i pregiudizi di cui ancora oggi la società italiana ne è vittima.
La storia principale del romanzo è triste, anzi drammatica perché l ‘uomo seduto a fianco del regista, “ il suo amore- la sua vita”, ha iniziato il cammino del declino in quanto una grave malattia, simile al morbo di Alzheimer lo ha colpito..
Una storia toccante descritta con parole che solo un’animo dotato di una sensibilità molto particolare può fare. L’amore, il dolore, si toccano, si sentono, si vivono.
IMPRESSIONI PERSONALI
Le pagine scritte di Ozpetek sono molto coinvolgenti, secondo me oltre alla carriera di regista si sta guadagnando meritatamente la definizione di scrittore.Non ho idea se la storia di questo romanzo sia vera oppure no: sicuramente rispecchia fatti di vita inerenti all’autore poiché è risaputo che sia nato a Istanbul da una famiglia benestante, che sia venuto a Roma per studiare cinema e dove vive da molti anni, che sia un regista molto amato e premiato e che sia omosessuale poiché l’ha pubblicamente dichiarato specificando di avere una storia molto importante che dura da anni con Simone .
Quindi sono portata a credere che ci sia senz’altro un fondo di verità.
In ogni caso è un bel libro.
Volendo fare una critica invece ritengo che nella parte centrale si sia un po’ perso nella narrazione di una promiscuità sessuale in cui i nomi si accavallano e si perdono lasciando al lettore un semplice spaccato in cui ogni libertà era concessa e il sesso era semplicemente un’attività .
Era sufficiente specificarlo con una breve sintesi, ma occorre anche dire che non tutte le pagine di un libro sono interessanti allo stesso modo.
Quindi concludendo: una bella storia, stile letterario pregevole, contenuti interessanti.
Personalmente comunque ritengo che ROSSO ISTANBUL sia migliore e ciò confermerebbe che spesso le opere prime sono ottime, mentre il secondo romanzo non sempre soddisfa le aspettative del lettore.
L'AUTORE e il LIBRO
Istanbul è la città che il 3 febbraio 1956 ha visto nascere il regista e sceneggiatore (aggiungo io: forse poeta) Ferzan Ozpetek di fama internazionale e vincitore di numerosi premi fra cui il David di Donatello.Solo per i pochi che non conoscono Ferzan Ozpetek cito alcuni dei suoi film:
Il bagno turco nel 1997 film d’esordio che ottenne immediatamente grande successo e a seguire:
Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro ,Saturno contro, Un giorno perfetto e recentemente Allacciate le cinture, ambientato a Lecce , bellissima città che in Rosso Istanbul viene così citata“ …..le rondini dei cieli di Lecce, la città barocca baciata dal sole del Salento che amo tanto” , concetto di bellezza rafforzato anche in questo romanzo ( Poche parole che m’inducono a programmare al più presto la visita di questa città)
Il libro Edizioni Mondadori - Strade blu – No Fiction ( come Rosso Istanbul di cui è in corso la trasposizione cinematografica). Prezzo euro 17,00
STRALCI
E’ così raro che due persone fatte l’una per l’altra si incontrino. Il mondo è pieno di esseri infelici che s’innamorano del tipo sbagliato, che restano soli, che soffrono, che piangono lacrime amare. Che credono di conoscere il sapore dell’amore e, invece, ne hanno assaggiato solo un pallido surrogato.
Secondo la teoria del caos, può bastare un battito d’ali di una farfalla per innescare la reazione a catena che origina la catastrofe.
Che importa chi amiamo? Io ho amato, e questo deve bastare. Voi amate, e questo ci rende uguali. Uniti nell’amore. Abbiamo baciato, accarezzato, abbracciato, consolato, atteso con folle felicità un suo “sì”. Perché l’amore condiviso è la forza che ci rende migliori. Anche quando è sfiorito, anche quando ci ha lasciato, anche quando è un ricordo che brucia con la sua assenza. Noi viviamo d’amore”.
Quando una donna si infila nella tua vita, tutto cambia.
E’ l’amore stesso che assume una forma differente, anzi si fa cangiante, instabile sorprendente.
Con un uomo è diverso, lo sai. Oltre al desiderio e alla sessualità, c’è una complicità diffusa che ti avvolge e ti sostiene, certi equilibri non vengono toccati, solo ridefiniti…
Luglio 2015 – Y.Pelizzari
E’ l’amore stesso che assume una forma differente, anzi si fa cangiante, instabile sorprendente.
Con un uomo è diverso, lo sai. Oltre al desiderio e alla sessualità, c’è una complicità diffusa che ti avvolge e ti sostiene, certi equilibri non vengono toccati, solo ridefiniti…
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