domenica 11 febbraio 2018

TI PRENDO E TI PORTO VIA- N.Ammaniti

TI PRENDO E TI PORTO VIA
Il titolo ha attirato la mia attenzione e senza entrare nel dettaglio, d'istinto l'ho acquistato e l'ho riposto nella mia libreria. 
Alcuni giorni fa, l'ho ripreso ed iniziato a leggerlo.
Leggo un centinaio di pagine e... niente di che, penso di essermi fatta trarre in inganno dal titolo e dalla mia fantasia che ha voluto associare "Ti prendo e ti porto via" ad un storia d'amore speciale, qualcosa di drammatico, intrigante, strappalacrime.
Invece pare proprio che non ci sia nulla di tutto questo.
Continuando ancora la lettura, senza grande entusiasmo, mi faccio il quadro della situazione che cerco di riassumere brevemente.
4 protagonisti molto diversi fra loro di estrazioni sociali assolutamente non assimilabili e 2 storie d'amore che parallele seguono il proprio percorso.
Pietro, un ragazzino di 12 anni, figlio di un papà che beve e che ha avuto problemi con la legge ed una mamma con crisi depressive praticamente inesistente. Difficoltà d'integrarsi con i compagni , a scuola, viene definito da un gruppetto di teppistelli "Cazzone". Ha un fratello maggiore, Mimmo che non ha studiato, fa il pastore vestito da metallaro e destinato a seguire le orme del padre..
Gloria una ragazzina figlia di benestanti ( papà banchiere) e presso la cui famiglia, la mamma di Pietro quando era in salute faceva la governante.
Gloria abituata ad una vita agiata, forse un pochino viziata, cresce intessendo grande amicizia con Pietro che è stato quasi "adottato" dai genitori di lei.
Entrambi frequentano la medesima scuola, si cercano, si aiutano, anzi Gloria protegge Pietro e fanno insieme le prime scoperte importanti.
(Semplificando : Pietro riveste un pò il ruolo di quello che si suol dire "sfigato" e solo a fine libro avrà modo di riscattarsi e Gloria "bella e ricca"" che se "la tira", comunque sentimentalmente generosa nei confronti di Pietro) .
Graziano Biglia di professione "play boy della costa romagnola- musicista dal successo mancato", a volte spacciatore e saltuariamente consumatore con il motto "tratta il tuo corpo come un tempio". Al suo paese d'origine, Ischiano Scalo, diventa famoso per aver avuto una storia con un'attricetta ( in realtà è solo una farsa pubblicitaria). Tornato al Ischiano, annunciando il matrimonio con una cubista che poi lo lascerà per seguire un certo Mantovani, Graziano, 44 anni , si consola e corteggia la professoressa Flora Palmieri ( svolge la propria professione nella scuola frequentata da Pietro e Gloria).
Flora Palmieri, donna misteriosa che vive con la madre inferma, 32 anni , avvicinata da Graziano Biglia con la scusa di farsi aiutare a redigere il proprio curriculum , alle terme di Saturnia gli offrirà la propria virginità e scoprirà di aver un corpo adatto proprio a fare sesso. E di Graziano si innamorerà.
A proposito di Graziano Biglia, per meglio rendere l'idea riporto il seguente passaggio:
"....... come aveva sbagliato praticamente tutti i giorni da 44 anni a questa parte, e non è vero quello che dicono che sbagliando s'impara, non è assolutamente vero, esistono persone che sbagliando non imparano proprio niente, anzi continuano a sbagliare convinte di essere nel giusto ( o incoscienti di ciò che fanno) e con la gente così la vita ,di solito è cattiva, ma anche questo d'altronde non significa nulla , perchè queste persone sopravvivono ai propri errori e vivono e crescono e amano e mettono al monto altri esseri umani e invecchiano e continuano a sbagliare. Questo è il loro dannatissimo destino. E questo era il destino del nostro triste stallone".
Il tutto ambientato ad Ischiano Scalo, un piccolo paese sull'Aurelia dove il mare c'è ma non si vede.
Il finale ovviamente non lo accenno neppure, dico soltanto che è imprevedibile e forse tocca al lettore scrivere il seguito dell'ultima frase con cui termina il libro.

La lettura di questo libro, dopo un inizio quasi noioso, mano mano che i personaggi si delineano e diventano protagonisti, diventa piacevole ed interessante.
La curiosità sempre molto viva, rimani incollata alle pagine, hai voglia di sapere, capire come va a finire. Ne rimani coinvolta.
E immagini che una determinata situazione avrà un risvolto e poi continuando scopri che è tutta altra cosa.
Le situazioni a volte sono complesse, ma comunque rispecchiano sempre la realtà dei giorni nostri : una realtà a volte crudele.
Anche il linguaggio utilizzato a volte può sembrare eccessivo, qualche parolaccia di troppo, ma in realtà è il linguaggio corrente. 
Non è certamente un romanzo banale anche se non si può definire "impegnato".
Insisto nell'evidenziare che rispecchia i giorni nostri .
Sono presenti anche numerosi altri personaggi, abitanti di Ischiano, alcuni ritengo siano personaggi inutili, altri seppure in minima parte, ricoprono ruoli importanti e comunque trasmettono il proprio messaggio. Messaggi di rilievo.
Per esempio Italo, il bidello della scuola, rappresenta la forma perfetta "dell'apparire": di giorno bidello,sposato , figlio agente, brava persona e - una volta alla settimana la serata con la prostituta che negherà spudoratamente di conoscere nonostante sia stata proprio lei a salvargli la vita.
Concludendo:
Ritengo si tratta di un buon libro, intenso di cui non esito a consigliarne la lettura a tutti. A volte anche comico, divertente . Niccolò Ammaniti è certamente un bravissimo narratore.
Qualcuno ha associato il suo stile al Verismo di Verga e personalmente penso che sia un giudizio molto azzeccato.
Niccolò Ammaniti, è uno scrittore moderno, è nato a Roma nel 1966 ed ha esordito nel 1994 con il romanzo Branchie.
Nel 1995 ha pubblicato un saggio scritto in collaborazione con il papà intitolato " Nel nome del figlio".
I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue.
"Ti prendo e ti porto via" la prima edizione è del maggio 1999.
Il volume in mio possesso l'ho acquistato formato "Piccola Biblioteca Oscar Mondadori "- euro 9 meno sconto del 30%
Pagine 452 su carta ecosostenibile Cyclus prodotta con fibre riciclate e sbiancate senza utilizzo di cloro.

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