domenica 11 febbraio 2018

SALO' - Una perla del GARDA

Porto di Salò

Nata sulle sponde del Lario, irresistibilmente attratta dalle acque, che siano mari, laghi e anche fiumi , giorni fa ho ricevuto un invito a visitare un mostra allestita nello spazio prospicente il Duomo di Salò, sul lago di Garda. “Perché dovrei rifiutare?” – mi sono detta.
Conosco poco il Lago di Garda , non sono mai stata a Salò e così ci è voluto poco ad auto-convincermi che non potevo rifiutare. Inoltre ho trascorso buona parte dell’estate sul lago di Como e sono in preda alla frenesia di partire, ma il prossimo viaggio è programmato per Ottobre e quindi l’attesa è ancora lunga. Occorre perciò un “ assaggio di viaggio” per ingannare l’attesa.
Benissimo : telefono all’amico con cui condivido l’ interesse per mostre varie e in quattro e quattro otto ci si organizza. Da Milano a Salò la distanza è quasi irrisoria, un paio d’ore circa d’auto e ci si arriva. Autostrada Milano-Venezia, uscita Brescia e quindi Statale per Salò .
Usciti dall’autostrada, Il percorso si snoda in un bel contesto quasi naturalistico: campagna, ricca vegetazione con alberi di ulivo, cipressi , belle case e in circa 25 minuti ci troviamo a SALO', seguiamo l’indicazione centro e senza incontrare grandi difficoltà parcheggiamo in una zona a strisce bianche, quindi gratuitamente e ce ne andiamo a piedi. ( Solo al ritorno ci accorgeremo che era zona disco 2 ore, ma fortunatamente la polizia municipale non deve essere transitata).
Il primo monumento che incontriamo è una struttura che mi fa pensare lontanamente alle porte di Milano poiché vi è una volta, ma architettonicamente si diversifica molto: sulla facciata imponente spicca un grande orologio con le lancette color oro che la luce del sole rende particolarmente brillanti.
Siamo in Piazza Vittorio Emanuele e questa è la TORRE DELL'OROLOGIO: passiamo sotto la volta , senza preoccuparci della meta prefissata, camminiamo e osserviamo ciò che ci sta intorno.

Ci rendiamo conto immediatamente che SALO' è bella: strade pulite, ordine , case ben tinteggiate, lavori di restauro/ripristino da cui è facilmente intuibile che sono stati effettuati in periodi assai recenti, la fanno apparire una città completamente vestita di nuovo.
Anche le vetrine dei negozi sono eleganti, biancheria di pregio per arredamento, pizzi e ricami, articoli di buon artigianato , e fiori, tanti fiori, sui balconi, sui davanzali, nei giardini.Per le strade ben posizionati enormi vasi con piante ornamentali rigogliose. Siamo ai primi di settembre e pur essendo un giorno feriale SALO’ è assai animata, si sente parlare abbondantemente il tedesco ma sono presenti anche diversi volti dagli occhi a mandorla.


La mia impressione personale è assolutamente positiva: anzi dentro di me cerco qualche altra località sul LAGO DI COMO per fare un paragone, ma poi desisto……la conformazione del territorio e molto diversa quindi mi godo il golfo di SALO’.
Percorriamo le strade interne e sono numerosi gli angoli, le piazzette e le viuzze davvero caratteristici e attraenti e in pochi minuti arriviamo al DUOMO

E’ mezzogiorno ed è appena stato chiuso: riaprirà alle 15,30.
Non importa, decidiamo di visitare la mostra dell’artista bresciano Riccardo Mario Maffioli con il quale intessiamo una breve conversazione con scambio d notizie varie e poi, calamitata dai dipinti olio su tela che ritraggono donne con abiti lunghi rossi, ne acquisto uno.
Io e il mio amico andiamo poi a pranzo intenzionati e tornare in loco all’ora di apertura del Duomo.
Ripercorriamo il medesimo itinerario che abbiamo già fatto, ma anziché dall’interno prendiamo per il lungolago e io ne rimango completamente affascinata.
Visionando il sito del comune apprendo che a partire dal 1989 è stato completamente rimaneggiato e destinato zona pedonale . Le palme dal tronco snello e la chioma svettante sono numerose, gli oleandri in fiore sono di grande effetto decorativo , le facciate delle dimore signorili sono emblema di raffinatezza, eleganza. 
I terrazzi dei piani alti sono dei veri giardini e poi……il porto appare importante con imbarcazioni di vario genere fra le quali spiccano numerosi alberi per le vele . ( Qui a Salò c’è la scuola di Vela).


Alberghi, bar invitanti, ristoranti dalle atmosfere romantiche , affacciati sulle acque tranquille e trasparenti del lago: comprendo bene che non è un caso se SALO’ è una meta turistica internazionale molto apprezzata. Il clima indubbiamente deve essere mite tutto l’anno perché gli ulivi sono piante che non amano il gelo e qui ce ne sono parecchi, come pure diversi sono i limoni.Percorrendo il lungolago impossibile non notare il Palazzo della Magnifica Patria e l’imponente monumento ai caduti. Perché MAGNIFICA PATRIA?
Perché nel periodo della dominazione veneta ( 1423-1796) SALO’ fu la capitale di un ampio territorio autonomo chiamato appunto MAGNIFICA PATRIA .
Fu in seguito all’avvento di Napoleone Bonaparte e poi al dominio degli austriaci che gli fu tolta l’autonomia e successivamente aggregato alla provincia di Brescia.
Non mi soffermo sugli eventi storici poiché mi dilungherei troppo, ma credo che tutti ricordiamo per averlo studiato, letto o sentito raccontare che SALO’ durante la seconda guerra mondiale , ebbe un ruolo rilevante: LA REPUBBLICA di SALO’ costituitasi nell’ottobre del 1943
.
Sempre sul lungolago, perché è proprio un lungolago ( nel senso che non è un tratto breve), ho notato anche delle enormi fioriere in sasso o forse granito , dalle forme evocanti grossolanamente una palla e contenenti stupende e generose forsizie dai colori vivaci oppure vigorose edere. Davvero originali queste fioriere! per cui non ho resistito al desiderio di scattare una foto e in tal modo sono stata attratta dalla scritta incisa sulla targa antistante. Ebbene queste fioriere un tempo non erano altro che delle enorme vasche per l’allevamento delle sanguisughe.
La giornata di settembre è estiva, la temperatura è intorno al 26° per cui una breve sosta è necessaria; entriamo in una pizzeria scelta unicamente per l’ubicazione a ridosso della spiaggia e di fronte alla magnificenza panoramica ci mangiamo una ottima pizza sorseggiando una fresca birra e infine un caffè .
Saldiamo il conto che consideriamo rispettoso ( 15 euro a testa con regolare ricevuta).
Si prosegue ancora e siamo sorpresi dalla limpidezza delle acque dentro le quali guizzanti pesci si rincorrono. Transitiamo davanti ad un complesso residenziale di indubbio pregio, basso, con portici al piano terra ( loggiato) e soffitto in legno, giardini perfettamente curati: gli appartamenti sono quasi tutti chiusi e sono in vendita.
Al piano terra l’unico spazio (ampio) già occupato, deduco che è destinato a una sede della LEGA NORD poiché sulle vetrate spicca il simbolo della Padania ovvero il sole delle alpi oltre ai consueti manifesti inneggianti le diversità fra Nord e Sud. Osservo, forse mi lascio pervadere da un leggero rammarico, ma poi mi impongo di andare oltre: meglio non soffermarsi su determinati argomenti altrimenti corro il rischio di rovinarmi la giornata.
Arriviamo ad un tratto di spiaggia abbastanza affollata dove vi è uno spazio verde con alberi di ulivo . Decidiamo di avvicinarci al lago incuriositi da grossi massi lambiti dalle acque e su uno dei quali vediamo fissato un cestino probabilmente in bronzo , con dei panni dentro sempre del medesimo materiale. Che strano! Che rappresenterà? Girando un pochino il capo si ha immediatamente la risposta poiché su un altro masso è issata una statua raffigurante una donna con un bambino e l’asse per lavare sotto il braccio.
Devo dare delle spiegazioni?
Una signora che si trovava nei pressi, mi ha informata che il gruppo statuario è stato lì collocato circa una decina di anni fa e rappresenta appunto la lavandaia.
Non mi sento di dire che il LAGO DI GARDA è più o meno bello del LAGO DI COMO: inoltre le località del Garda che ho visitato non mi permettono di avere una visuale completa come quella che ho del lago di Como di cui conosco anche angoli remoti, ma posso affermare in tutta sincerità che SALO’ è davvero meritevole e può competere con varie località lariane e forse avvantaggiarsi perché ho avuto l’impressione che sia molto più viva e più briosa.
Comunque prima di ritornare all’auto abbiamo visitato il DUOMO : visita obbligata perché è il monumento religioso più importante della città ( attualmente è la chiesa parrocchiale ) la cui edificazione in pianta gotica è risalente intorno a 1450 -1500, la prima pietra fu posata il 7 ottobre 1453. Progettato dall’architetto Filippo delle Vacche di Caravaggio, è dedicato a Santa Maria Annunziata e ha dimensioni ragguardevoli con tre navate e possenti colonne a forma cilindrica in pietra grigia proveniente da cave della zona. Custodisce diversi dipinti e opere lignee, un troneggiante crocifisso che sembra sospeso davanti all’altare maggiore , e il pavimento in marmo è ancora l’originale.


Indubbiamente ho trascorso una giornata gradevole con un amico di vecchia data e ancora una volta, ho avuto conferma che anche una gita fuori porta è fonte di arricchimento culturale oltre che di benessere spirituale.
SALO’ è un comune in provincia di BRESCIA ubicato al centro di un golfo ai piedi del Monte S. Bartolomeo, occupa un’area di 29 chilometri quadrati ed ha una popolazione di circa 11.000 abitanti. ( Informazioni rilevate dal sito del Comune di SALO’) – A Salò ’ vi è stato un terremoto nel 1901 per cui molti edifici pericolanti sono stati completamente abbattuti e riedificati e forse è per questo se attualmente qui non si intravedono segni di decadimento.


Dal 2013 in poi, sono tornata a Salò più volte ed ogni volta l'ho trovata sempre più bella!

Salo'- sett 2018

Lungolago- ( foto 2018)



SETTEMBRE 2013 -Y.P.

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