domenica 11 febbraio 2018

IL RICHIAMO di ISTANBUL - La città delle civiltà

ACCENNO di STORIA

“L’antica colonia Greca di Bisanzio divenne capitale dell’impero romano nel 330 a opera dell’imperatore romano Costantino che la ribattezzò Costantinopoli.
Successivamente, dal 395 al 1453 divenne capitale dell’impero bizantino infine capitale dell’impero ottomano fino al 1922”.
Nel corso della sua ricchissima storia , gli scavi testimoniano insediamenti stabili nell’area compresa fra Sarayburnu e Sulnahmet a partire dal 2000 a. C. e alcuni scrittori dell’antichità si sono trovati concordi nell’affermare che la città fu fondata dai Traci, cambiò’ diversi nomi e solo intorno al 1930 fu identificata ufficialmente con il nome ISTANBUL .
Oggi Istanbul è una grande metropoli, il centro culturale e industriale più importante della Turchia ed ha una popolazione di circa 14 milioni di abitanti ed è il Ponte fra l’Oriente e l’Occidente.
Istanbul descritta da Diego Della Palma
-Un’altra meta magica dove vado a cercare me stesso è l’incantevole Istanbul, carica di misteri inquietanti che in ogni angolo ti assalgono con prepotenza per rubarti l’anima e confonderti i pensieri. Istanbul è l’unico posto al mondo dove gli Dei e gli uomini non hanno avuto difficoltà a convivere.
- Intorno a me, sotto di me, la città più enigmatica del mondo.
- Un sussurro d’Oriente. Il blu dell’antica Costantinopoli si mescola con le note aranciate e dorate degli ultimi raggi del sole.
Dopo aver letto queste parole si è insinuato in me il desiderio irresistibile di visitare questa città e soprattutto di assaporare la sua magica atmosfera
LA MIA ISTANBUL
Con volo TURKISH Airlines, in perfetto orario, il giorno 7 marzo 2011, sono atterrata a Istanbul Aeroporto Internazionale ATATURK; inaugurato nel 2001 è un’ampia struttura moderna, il cui nome è a memoria del Primo Presidente della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Ataturk (nato a Salonicco nel 1881 e morto a Istanbul il 10 novembre 1938).
Dal primo impatto, percorrendo in taxi la strada che dall’aeroporto mi ha portata all’hotel in Sultanahmet, la penisola storica, sulle mie labbra è affiorato un aggettivo: “ grande”.
Istanbul infatti è grande, ai fini della maggior popolazione, rientra fra le prime cinque metropoli al mondo: circa 14 milioni di abitanti senza conteggiare i comuni appartenenti.
Che dire?
Istanbul è impossibile da descrivere con poche pagine vergate a mano , esistono già numerosissime guide turistiche che descrivono :
- la sontuosità delle sue numerose moschee, in testa la Moschea di Sultanahmet , il capolavoro ottomano nota anche come MOSCHEA BLU per le pareti ricoperte con maioliche dell’antica Nicea e che si contraddistingue per essere l’unica dotata di 6 minareti.
- la magnificenza dei gioielli, degli esemplari di porcellane, delle armi , dei Caffetani racchiusi nel MUSEO del PALAZZO TOPKAPIcostruito fra il 1460 e il 1478 dal Sultano Fatih il Conquistatore, come centro amministrativo dell’Impero e come residenza della dinastia.
-'''L'HAREM''' del Palazzo di Topkapi con le sue 400 stanze e cortili
- la bellezza dei mosaici ( quelli rimasti) e ornamenti del MUSEO DI SANTA SOFIA, l’opera architettonica per eccellenza che dopo essere stata utilizzata per 916 anni come chiesa e per 481 come moschea, dal 1935 è un museo.
- la maestosità della sotterranea Cisterna Basilica con le sue 336 colonne di marmo che sorgono in acqua, costruita da parte dell’imperatore Bizantino Giustiniano I ( 527-565).
E’ detta Cisterna Basilica poiché occupa lo spazio che un tempo fu occupato da una basilica
- La'''Colonna di Porfirio''' lavorata con pietre di diverse misure e alta 32 metri
- L obelisco Egiziano’più antico di Istanbul, ricavato da un unico pezzo di pietra, è proveniente da Alessandria d’ Egitto per volere dell’Imperatore Costantino I
I MUSEI ARCHEOLOGICI, la Colonna di COSTANTINO, le MURA e le PORTE e ancora e ancora
Istanbul si fotografa?
Infinite sono le immagine che mostrano il Bosforo con i suoi Ponti, per non parlare delle immagini di Istanbul adagiata sul Mar di Marmara, quel mare interno ubicato fra lo stretto dei Dardanelli e il Bosforo oppure ripresa nelle argentee luci dell’alba, o ancora su sfondi infuocati di scenografici tramonti, e sempre svettanti minareti che in lontananza appaiono sottili, eleganti e superbi quasi volessero sfidare il cielo. 
Comunque si , Istanbul si fotografa per custodirla nello scrigno dei ricordi migliori.
Istanbul neppure si racconta perché senza averla visitata penso sia improbabile poter apprezzarne appieno il racconto e cogliere l’essenza perché Istanbul è soprattutto atmosfera.
Che fare allora di ISTANBUL, l'antica COSTANTINOPOLI?
La risposta è unica e non riserva possibilità di scelta: visitarla, conoscerla, scoprirla, apprezzarla, lasciarsi avvolgere dall’atmosfera a tratti quasi mistica e infine soccombere al suo fascino e innamorarsi.
Istanbul è generosa e regala emozioni davvero uniche, penso incancellabili. 
Già la sua posizione geografica è alquanto rara: una grande città spaccata in due dal voluminoso flusso delle acque del Bosforo – quel grande canale che collega il Mar di Marmara al Mar Nero - per dar vita ad un Istanbul europea ed una Istanbul asiatica.
Più europea o più asiatica? Più occidentale o più orientale?
Non saprei rispondere, ma so con certezza che ISTANBUL è stata riconosciuta capitale europea della cultura per l’anno 2010.
So con certezza che mi ha affascinata e sono partita da Istanbul promettendo a me stessa di ritornarci anche solo per fare la crociera sul Bosforo e sono rientrata con la fermezza di approfondire la conoscenza della sua storia e quella di Ataturk la cui immagine troneggia in molti locali e in molti luoghi della città e portano il suo nome sia lo stadio olimpico che l’aeroporto principale .
Ritengo pure che per il vecchio continente, la Turchia, Istanbul come parte integrante della comunità europea possa rappresentare un vanto, un arricchimento. La Turchia, Istanbul, la porta dell’Oriente.
La mia esperienza ad Istanbul è la scoperta di una vivace,allettante e intrigante metropoli
In determinate ore del giorno la voce potente di un muezzin ( sicuramente supportata da microfoni), si alza forte sopra i rumori vibranti della città, entra nelle strade popolari e nei lussuosi viali, si diffonde dai vicoli della città antica sino ai moderni quartieri e richiama i fedeli alla preghiera. Un attimo dopo , da moschea a moschea si alzano le voci di altri muezzin e prosegue la diffusione del canto alto e sublime , spezza l’aria e penetra persino le anime di chi come me , musulmano non è .
Questo rito trovo sia molto suggestivo e confesso che subito il giorno successivo al mio arrivo inconsciamente mi scopro a guardare l’orologio nell’ attesa del tonare del muezzin. 
Provo una forte emozione che rasenta la commozione e mi lascio pervadere da una indefinibile nostalgia.
Istanbul , città misteriosa, tripudio di luci e colori, sprigioni un fascino unico, ed io in nessun altro luogo in cui sono stata ho provato le sensazioni che provo qui nel cuore della città vecchia che mi lascia intravedere il Bosforo quasi minaccioso a causa del vento che spira. Le condizioni atmosferiche non sono delle migliori, ciò nonostante è bello camminare per le strade affollate, osservare negozi e vetrine dalle grandi esposizioni di tappeti , ceramiche e lampade che danno origini a vere policromie.
Inoltre chi ama gioielli in oro, argento e monili vari a Istanbul non le mancherà l’occasione di stupirsi. Gioielli moderni, antichi, alcuni dalle lavorazioni davvero stupende.
( A Istanbul dal 17 al 21 marzo si terrà la Fiera Jewelry Show ; un evento internazionale dedicato alla gioielleria)
Ma è pure piacevole entrare in un qualsiasi bar, sedersi , mangiare un kebap turco di gran lunga migliore rispetto a quello che si trova abitualmente in Italia e, sorseggiare una spremuta di melograno, oppure bere un ottimo the turco servito nei caratteristici bicchieri . Ovunque verremo serviti con gentilezza , rispetto e un’immancabile sorriso e non è raro che qualcuno, rubandoci qualche parola, si rivolga a noi direttamente in italiano.
Un’esperienza divertente da farsi, è pure una visita al GRAN BAZAR ubicato sulla penisola storica fra Nuruosmaniye e Beyazit. Si tratta di un grande mercato al coperto costruito per volere del Sultano Fatih ( 1451-1481) allo scopo di creare una fonte di reddito per Santa Sofia.
Qui si trovano tappeti , argenti, antiquariato, pelletterie e tutto ciò che è artigianato turco e ogni acquisto obbligatoriamente deve avvenire a seguito negoziazione poiché nessun articolo ha un prezzo fisso .
Il cuore di Istanbul, è la città antica, identificata come quartiere di Sultanhmmet che è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 ed è la concentrazione delle meraviglie architettoniche che testimoniano la ricchissima storia e gli antichi splendori, ma c’è anche Istanbul dal volto giovane e dal look quasi ultra- moderno.
Alti palazzi, in particolare emergono alcuni occupati da hotel, negozi lussuosi, battelli, traghetti , imbarcazioni varie che navigano le acque del Bosforo, monumenti posizionati in periodi recenti, musei di arte moderna, un’imponente stadio.
Bellissimi ristoranti fiancheggiano il Bosforo con l’ omonimo ponte che unisce l’Asia e l’Europa.
E il Ponte sul BOSFORO Ponte Bogaz , con due torri portanti alte 165 metri ciascuna e un lunghezza di 1074 metri, di notte sfoggia un’abnorme illuminazione con alternanza di colori inscenando uno spettacolo incredibile a dirsi. (Per esattezza i ponti sul Bosforo sono due).
Infine nel distretto di Besiktas ( partendo dalla città vecchia è facilmente raggiungibile con il tram T 1), vi è il monumentale PALAZZO di DOLMABAHCE ' con la TORRE dell'OROLOGIO: 285 stanze,46 saloni, 6 hamam e 68 bagni e nei pressi, precisamente a sud si trova la Moschea di Dolmabahce , una grande struttura in stile empireo.
A Istanbul ho dormito all’Hotel DARUSSAADE in Sultanahmet , ho consumato delle ottime cene a base di pesce da HANEDAN Restaurantlari nel quartiere Besiktas e da MAVI BALIK a Kurucesme, ma di questo racconterò in un’altra occasione.
Un viaggio dapprima è solo un desiderio 
poi un desiderio che si realizza, 
quindi un viaggio si vive,
poi un viaggio si racconta e si condivide
e dalla condivisione può nascere un altro desiderio .
Spero che dalle mie parole nasca il desiderio di scoprire Istanbul in chi non ci è mai andato e in chi non ci ha mai pensato.
marzo 2011

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