domenica 11 febbraio 2018

FAVIGNANA- La più bella delle EGADI?

FAVIGNANA- La più bella delle EGADI?  

Favignana- Praia
Avevo sete d’azzurro, di mare, di sole: desideravo partire, riprendere la valigia compagna di tutta la vita, salire nuovamente a bordo di un aereo, volare sopra quel magico tappeto di bambagia che ogni volta mi sorprende e mi stupisce e, in poche ore ritrovarmi altrove, lontano dall’ambiente abituale.
Inizialmente avevo preso in considerazione l’arcipelago di origine vulcanica delle Azzorre, poi Madeira, mi ero soffermata parecchio su Pantelleria e infine sfogliando la rivista Marco Polo, vedendo delle foto stupende relative all’arcipelago delle EGADI, ogni dubbio è svanito e mi sono detta : “ Ecco ciò di cui vado in cerca. Vado”.
Trovarmi a Trapani dentro un’estate ottobrina è stato davvero piacevole, una deliziosa sensazione.
I forti chiarori della mattina erano quasi accecanti : io e lei abbiamo lasciato alle spalle l’albergo San Michele dove avevamo trascorso una notte quieta e a passo svelto ci siamo incamminate verso il porto poco distante, dove le imbarcazioni per le Isole Egadi erano già attraccate in attesa di passeggeri.
La scelta fra le diverse possibilità disponibili non si è poi rivelata fra le migliori, in ogni caso dopo circa un’ora di navigazione su onda lunga siamo sbarcate sull’isola di Favignana.
Refoli di scirocco accarezzavano dolcemente il volto, la temperatura di 27°  invitava ad indossare il costume da bagno . Raggiunto l’albergo TEMPO DI MARE, una struttura davvero pregevole avvantaggiata da una posizione strategica sul lungomare e contemporaneamente a pochi passi dal centro storico, ritirate le chiavi della camera e lasciato i bagagli, siamo immediatamente uscite per raggiungere la spiaggia.
L’azzurro del cielo che va a posarsi dolcemente sulle acque del mare fino a sprofondare e divenire un insieme perfetto, da sempre, per me è fonte di intense emozioni; in questa occasione lo è stato ancora di più.
Cielo e mare a Favignana sono la sublimazione di un incontro.
L’azzurro del cielo che esalta l’azzurro del mare.
Silenzi rotti soltanto da garriti di grassi gabbiani.
Scorci panoramici impensati.
FAVIGNANA, l'isola che non immaginavo
Un agglomerato di casette bianche esteso orizzontalmente su un tratto di costa.
Non viottoli serpeggianti acciottolati come al mio paese, bensì stradine dritte, ordinate , ben pavimentate che corrono fra le case basse dai tetti a terrazzo. 
Tetti a terrazzo in qualche caso adibiti a solarium.
La piazzetta principale sulla quale si affaccia il palazzo dell’amministrazione comunale- Piazza Europa - contornata da bar, trattorie, ristorantini e negozi vari, un’altra piazzetta dinnanzi alla Chiesa Madre Maria SS. Immacolata.
Gelaterie che oltre al gelato, esibiscono maxi cannoli siciliani preparati al momento e brioches al gelato che sostituiscono degnamente lauti pranzi. 
Arrivando dal mare spicca un bel edificio circondato da un ampio giardino: Palazzo Florio ossia la residenza dei Florio nel tempo in cui lo Stabilimento-tonnara era in piena attività.
Si tratta di un’edificazione notevole, signorile in stile neogotico costruito nel 1878 su progettazione di uno fra i più importanti architetti di quel periodo: Damiani Almeyda.
Ora adibito a INFO-POINT, in alcune stanze è stata allestita la biblioteca e al piano terra locali dediti alla cura delle tartarughe. I piani superiori non sono visitabili, almeno in questo periodo.
Attraversando il minuscolo centro storico in pochi minuti si raggiunge una piccola spiaggia di sabbia dalle acque cristalline : Praya . Ubicata poco distante dal porto e nelle immediate vicinanze dello Stabilimento Florio, a detta degli abitanti del luogo non è fra le più belle, ma comunque io la ritengo meritevole. 

L’ex- stabilimento-tonnara Florio, costruito nella seconda metà dell’ottocento per volere del senatore Ignazio Florio, per molti anni ha rappresentato il benessere dell’isola: era fonte di sostentamento per ben 800 persone di cui 500 uomini e 300 donne e la famiglia Florio, originaria di Bagnara Calabra, era molto stimata e benvoluta. 
L’ex- stabilimento, la cui attività è cessata totalmente nel 2007, occupa un’aerea di 32.000 metri quadrati di cui recuperati e visitabili circa 20.000 , è visitabile tutti i giorni: l’ingresso costa 6 euro e accompagnati dalla guida turistica si accede ai vari spazi ricevendo numerose informazioni relativamente alla pesca metodo mattanza e alla lavorazione del tonno rosso, nonché alla storia dei Florio, per concludersi in una sala adibita a museo storico dove viene proiettato anche un breve filmato che evoca i fatti salienti della prima guerra punica fra cartaginesi a romani.
Favignana è dominata dal Catello di Santa Caterina, la cui storia risale al tempo dei saraceni, ma attualmente versa in uno stato di degrado e di abbandono.
E’ raggiungibile per un tratto con l’auto e poi unicamente percorrendo una lunga salita a piedi.
Una camminata che può variare dai 30 ai 45 minuti, dipende dal passo adottato.
Ovviamente dall’alto si gode un panorama mozzafiato: si vede distintamente la conformazione territoriale dell’isola la cui forma è assimilabile a una farfalla.
Il camminamento per raggiungere il castello si presenta ben tenuto e di sera è evidenziato da piccole luci. Anche il castello di sera è completamente illuminato e nulla traspare sul suo reale stato.
Confesso che giunta in cima al colle, sono rimasta un poco delusa nel vedere tanto degrado, ma probabilmente mancheranno i fondi per poterlo recuperare.
Non mi soffermerei oltre sul villaggio, perché l’isola di FAVGINANA è soprattutto MARE e SPIAGGE. 
Insenature spettacolari che danno vita a spiagge di sabbia bianca come quella di Lido Burrone che a momenti, forse per effetto di alcune correnti che trasportano granellini di sabbia rosa o forse minuscoli frammenti di corallo, diventa rosa pallido.
Baciata dal sole appare cosparsa da brillanti. Una meraviglia naturale!
O spiagge scogliose inenarrabili dalle acque trasparenti e raggiungibili con qualche difficoltà come la Spiaggia di Cala Rossa e del Bue Marino.
Deliziosa, in parte scogli e in parte sabbia bianca come Cala Azzurra.
Le strade, in parte sterrate che corrono lungo la costa offrono panorami sorprendenti e sono quanto di meglio si possa desiderare per indimenticabili passeggiate a piedi o in bicicletta .
La popolazione residente è di circa 4000 persone: i ragazzi terminata la terza media per continuare l’istruzione devono andare a Trapani. Nulla di strano: al mio paese per frequentare l’università bisogna raggiungere Como o Milano che distano ben più di mezz’ora di traghetto.
Favignana, con Levanzo, Marettimo, Formica e Marone è parte dell’Area Marina Protetta delle ISOLE delle EGADI che con una superficie di 53.992 ettari , è la più grande d’Europa.
In questa area si trova tutta la flora e la fauna esistente nel Mediterraneo e tra le specie animali protette si trova la foca monaca e la tartaruga Caretta.
Sintesi da guida turistica:
“Favignana è la principale delle Isole Egadi; ha uno sviluppo costiero di 33 km frastagliati e ricchi di cavità e grotte. E’ famosa per sue cave di tufo, le spiagge, il mare limpido e trasparente e per l’antica tradizione della pesca del tonno”
Impressioni personali
Favignana l’isola che non immaginavo. Mi ha catturata da subito, ancora prima che sbarcassi.
Quel nucleo di casette bianche, ordinate, un’isola dentro l’isola, ha solleticato la mia fantasia e non nego che mi piacerebbe ritornare ancora per qualche tempo, sempre in un periodo lontano dall’invasione dell’isola poiché parlando con più persone in loco, ho dedotto che a luglio ed agosto, Favignana diviene invivibile per il grande afflusso di turisti.

E infine per fornire una risposta a colei che mi ha posto la domanda: si, a Favignana c’è la casa di reclusione e proprio in questi giorni pare che in tre siano evasi.
E poi......racconterò LEVANZO.
24 ottobre 2017- La mia vacanza alle Egadi - Y.P. ( Prego non riprodurre) 

Egadi - Spiaggia CALA ROSSA a Favignana

Egadi- Castello di Santa Caterina a Favignana




La tonnara

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