domenica 11 febbraio 2018

VARENNA e il CASTELLO di VEZIO


VARENNA -  Ritorno sempre 
 ULTIMO RITORNO 23 agosto 2021


Panoramica 2021


Percorro la via del ritorno ( Como- Milano) costeggiando per un buon tratto lui, il lago da sogno.
E’ la fine di agosto ma il tempo è ancora "buono": dopo le minacce di questa mattina, le nuvole si sono dileguate ed è emerso un cielo così terso che ha esaltato l’intensità dell’azzurro delle acque.
Ciò contribuisce a rendere il mio cuore traboccante di malinconia o forse sono già pervasa dalla nostalgia. Non riesco a distinguere dove finisce l’una ed inizia l’altra.
Sento che il mio posto è qui, su queste sponde, ho assoluto bisogno della musica delle onde che instancabili e indifferenti a ogni evento non interrompono mai la loro sinfonia.
Qui, in questi luoghi colgo fugaci attimi di quiete e mi integro nella quiete stessa del lago: poco importa se sono solo attimi.
Nel mio quotidiano metropolitano sono queste, sensazioni inesistenti.
Lascio quindi spaziare il mio sguardo affinché si sazi e durante l’inverno, come i cammelli, possa attingere alle riserve. Riserve di azzurro.
E mi spingo oltre, là sullo scoglio sporgente, evoco la giornata a Varenna.



“ VARENNA è sopra uno scoglio
del mio non ne ho
del tuo non ne voglio
Ma sappi che viver voglio”. ( Rima locale)
Varenna forse di origine celtica e impianto romano, era un tempo un borgo di pescatori mentre oggi è un importante centro turistico appartenente alla provincia di Lecco.

Gode di un’amena posizione fra lago e montagna alla foce del fiume Esino: è un luogo così pittoresco , grazioso, poetico, così fiorito che sembra un piccolo paradiso. 


Si può raggiungere oltre che via strada ( Statale Lecco- Colico), via lago imbarcandosi ad esempio a Menaggio, su uno dei battelli della Navigazione Laghi, (nel periodo estivo le corse sono molto frequenti e ci si può avvalere indistintamente sia dai battelli che dai traghetti). 
Battelli e traghetti attraccano ai due pontili di Varenna poco distanti fra loro e adiacenti all’ampia piazza circondata da hotel, ristorantini.
2021 - Largo Enzo Venini


Andando verso sinistra si va al Lido mentre verso destra, oltrepassando la piazzetta e largo Enzo Venini recentemente dedicato all’omonimo giornalista scomparso e che tanto fece per Varenna, si prosegue percorrendo una passeggiata incantevole detta pure Passeggiata degli innamorati.. Una passerella adagiata ai piedi della montagna, a tratti sospesa sulle acque del lago, sovrastata da una rigogliosa vegetazione floreale e verdeggiante.
2021- Passeggiata degli innamorati


Si raggiunge quindi una piccola baia che funge di grande richiamo turistico per la presenza di negozi di vario generi fra cui artigianato pregevole oltre a bar e gelaterie.


Varenna è un susseguirsi di sali-scendi, forse per questo detta “ VARENNA che fugge” e case ben tenute addossate le une alle altre. Diversi vicoli sono denominati “contrada” e per ognuna un particolare diverso, es. Contrada dell’Arco perché presente arco.

A Varenna è d’obbligo visitare VILLA MONASTERO, il cui giardino è di grande attrazione:  con la sua disposizione a terrazzo offre una scenografia suggestiva oltre alla ricchezza di specie arboree , anche esotiche, a testimoniare il clima mite del luogo.
Ad esempio si trovano palme blue della California, Palma nana o Palma di Goethe, agrifoglio, olivo, osmanthus, limoni, clementini, acero riccio, torturella margarita, etc.
Il parco vanta anche la presenza di importanti elementi architettonici come balaustre, vasi, piccoli tempi e fontane.
L’insieme risulta di grande fascino e, secondo il mio parere di notevole interesse, è una balaustra direttamente sul lago con colonne tortili anche se in realtà l’elemento di maggior pregio è il gruppo scultoreo della Clemenza di Tito dell’artista neoclassico Giovanni Battista Comolli.
Oltre al parco è possibile visitare alcune sala della Villa che fu abitata fino al 1939 dai De Marchi ( gli stessi della Clinica DE MARCHI di Milano).


Villa Monastero, oggi in comodato d’uso alla provincia di Lecco, è stata edificata per volere di un ricco giureconsulto nel 1609 che fece abbattere l’antico monastero di monache cistercensi.
Alcune sale oggi vengono utilizzate per meeting di vario genere ed alcune stanze sono adibite ad uso foresteria per ospitare eventuali partecipanti ai convegni.
Le sale visitabili sono tutte maestose : dalla Sala Rossa a suo tempo designata ai ricevimenti che dispone di arredi neorococò di colore rosso, alla Sala Nera che funzionava come sala da pranzo con arredi e tappezzerie di fine Ottocento, la Sala da Bigliardo dotata di un lampadario di bronzo dorato di grande dimensione , la Sala delle Conferenze ( Sala Fermi perché nel 1954 Enrico Fermi partecipò ai corsi di Fisica organizzati da Polvani - direttore dell’Istituto di Fisica dell’Università di Milano), il Salottino Orientale con un mobile giapponese molto particolare, la Sala della Musica così chiamata per la presenza di pianoforti a mezza coda di fabbricazione tedesca e austriaca, la Camera Padronale ed infine l’Antibagno e Bagno.
Per questi ultimi vorrei spendere due parole : il bagno in stile pompeiano con un’imponente vasca da bagno in maiolica lucida di colore blu cobalto introdotta da scalini affiancati da obelischi in marmo, adornata da pannelli con nereidi e sirene, è spettacolare come pure lo sono le pareti dell’antibagno rivestite con la tappezzeria originaria realizzata ad Hannover che raffigura motivi floreali.
In epoca recente, forse per comodità, è stata inserita anche una vasca bianca di ceramica tradizionale.
Non manca nessun confort e si richiama l’ attenzione anche agli imponenti termosifoni di produzione tedesca. Infine ho trascurato una sala di cui ho dimenticato il nome ma credo sia stata utilizzata come Sala Lettura vista la presenza di un grandissimo tavolo ovale con la parte centrale vuota.
Infine a Varenna vale la pena soffermarsi in piazza S.Giorgio antistante la Chiesa Parrocchiale di origine medioevale iniziata ai primi del duecento, completata nel trecento e ristrutturata nel Seicento. Nel 1957 fu ripristinato l’assetto più antico ed all’interno di trovano dipinti di Pietro Brentani ( 1467) e De Magistris ( 1533).
In P.za S.Giorgio sorgono altre due chiese interessanti: la Chiesa seicentesca di S.Maria delle Grazie e la medioevale S.Giovanni Battista.
Fortezza di Vezio

Parco dei rapaci


Non sono da trascurare neppure i Giardini di Villa Cipressi e sopra Varenna il castello di Vezio
( torre di avvistamento), ma io mi fermo qui e lascio continuare chi, dopo aver letto la mia opinione, deciderà di fare una gita a Varenna, ( borgo inserito nella guida Rossa del Touring ) su quel ramo del lago che va verso Lecco
In passato Varenna vantava la presenza di rinomate cave di marmo nero.

2018  - Yvonne  Pelizzari

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