venerdì 23 febbraio 2018

LA MIA CORNOVAGLIA

Itinerario

Sono le 8,30 locali di domenica mattina 11 aprile, atterriamo  all’Aeroporto di Londra Gatwick ,
ritiriamo l’auto a noleggio e con qualche difficoltà usciamo dall’area aeroportuale, arriviamo per caso e con piacere ad Ascot , la  prestigiosa località ippica , dopo breve sosta seguiamo le   indicazioni per Windsor per una visita fuori programma al Castello di Windsor.
Terminata la visita,  si procede alla volta della piana di Salisbury per poter ammirare il cerchio di megaliti di Stonehenge – contea di Wiltshire .  La sera sta calando  e tappa obbligata  al B&B Home Farm Boreham  a Warminster  sempre nel Wiltshire. Siamo in cinque , la disponibilità di camere offre   3 + 2 e qui Grazy e Cri  si negano la propria intimità e ospitano la zia. Si cena con esito soddisfacente a Warminster in un ristorantino tipico   ed al mattino si prosegue  verso Glastonbury contea di Somerset  ovvero il cuore della mistica isola di Avalon, alla ricerca della tomba di Re Artu’.
Prima di addentrarsi  in  Glastonbury  effettuiamo una breve tappa alla collina di Tor incoronata da una torre  che si innalza  sui Somerset Levels  . Quindi Glastonbury Abbey .

Si procede alla volta della Cornovaglia e raggiungiamo  Tintagel  per la  visita ai resti del Castello che la leggenda vuole sia il luogo di nascita di Re Artu’. E’ nuovamente sera : B&B Trevenna Lodge Tintagel North Cornwall.  Accomodation buona.
 Si cena  ancora in un  locale tipico, una specie di pub, dalla pulizia non eccellente  con gestore tutto/facente . Io e Walter vorremmo un bel trancio di salmone, ma ci dobbiamo accontentare di filetti di tonno e seebass.   Il pub però dispone di  un  bel caminetto   di fronte al quale una poltrona legata con catena ospita un bel gattone. Cristina si  sente forse a casa propria , allontana il gatto  e da padrona   si  occupa di alimentare il fuoco utilizzando il cesto di ceppi a disposizione.
Il mattino seguente,  dopo  un piccolo tentativo per ricercare e visitare la roccia da cui venne estratta la Spada Excalibur abbandoniamo leggende e misteri e ci dirigiamo  verso il Sud Cornwall  impazienti di vedere paesaggi  tanto decantati . Ne restiamo estasiati : prima tappa a St.Ives ove incontriamo gabbiani ladri di gelati,  quindi Land’s End , Penzance, Lizard  e  St. Michel’s Mount.
Si evita sosta a  Falmouth poiché alla nostra vista appare un agglomerato eccessivo di case, anche se la zona del porto non è sgradevole  a vedersi e  si prosegue verso Truro  per la consueta tappa notturna. Dopo  qualche difficoltà  nel localizzare B&B  troviamo ospitalità al   Manor Cottage da Lyn Westcott & Mike Geary   che risulta poi  essere migliore  rispetto ai precedenti : a colazione ci vengono servite persino tartine e salmone.  Per la cena invece  ci  facciamo attrarre da  “Il Gatto Nero”  1-2 New Bridge Street, Truro, Cornwall e la scelta  soddisfa le nostre esigenze : menu’ con prodotti rigorosamente italiani ( persino l’acqua minerale Paraviso della Valle  d’Intelvi ) e cuoco italiano nativo di Lecco (Lago di Como)  che ha  cucinato dell’ottimo pesce, dei tagliolini al salmone e panna , e altro  per la cifra di 27 pounds ciascuno..
Il giorno successivo  visita al  Restormel Castle ( il castello che un tempo  fu  del duca di Cornovaglia- il duca nero) che si trova nei pressi di Lostwithiel e  poi  prendiamo direzione   Winchester. Alla leggenda manca un tassello: la Tavola Rotonda che troviamo esposta proprio a Winchester. Ma non solo, la Cattedrale di Winchester è davvero maestosa e la città molto bella.

La  vacanza è finita, l’aereo per la Malpensa è previsto partire alle 20,05. Partirà con un’ora di ritardo.       
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“La mia Cornovaglia”- La terra inventata


Dedicata ai  miei  compagni di viaggio:  luoghi visitati ,emozioni vissute ed avventure  condivise affinché il tempo non  ce le rubi.

CORNOVAGLIA  mistero , leggenda, terra di pirati, pescatori e minatori.
Terra di Re Artù , Ginevra, la Fata Morgana  e dei cavalieri della tavola rotonda
CORNOVAGLIA  alla caccia di castelli e abbazie  per Grazy
CORNOVAGLIA  desiderio di viaggio per Crì
CORNOVAGLIA  meta da scoprire per  me, Monica e Walter

Raccontare la Cornovaglia non è semplice perché la Cornovaglia è mistero, è leggenda, è natura  a tratti selvaggia, campagna incontaminata: la bellezza paesaggistica e il retaggio storico creano un ambiente indimenticabile per chi l’ha  visitata e forse un richiamo per chi la legge sui libri, nei romanzi.
E’ nota anche per il clima  umido e imprevedibile: una mattina di sole, buone onde e vento da terra può trasformarsi  in poche ore in una giornata cupa, piovosa con venti sfavorevoli.
Cornovaglia terra di contrasti.

Cornovaglia  Oceano,
infinite spiagge  che  si inabissano con il calare della notte per apparire più immense al nascere del nuovo giorno
Cornovaglia Verde
ampie distese abitate da pecore e mucche in completa libertà ed eleganti  cavalli che creano il  giusto contesto per ispirare l’opera ai  pittori
Cornovaglia  Cielo
Nuvole minacciose  presagi di temporali, sconfitte e dissolte poi  da venti atlantici per lasciare spazio a tappeti azzurri percorsi da bianchi cirri
E in questo mutevole paesaggio,  seminate ovunque, testimonianze di civiltà antiche che il trascorrere del tempo ha danneggiato ma non distrutto,  opere di  eccelso ingegno e inspiegabili tecniche di realizzazione.
Cornovaglia per chi desidera andare  alla caccia di castelli e abbazie, Cornovaglia  per chi vuole  rivivere una leggenda, Cornovaglia per ammirare i miracoli della natura oppure i miracoli di Dio per chi ha fede, Cornovaglia fiori,  brughiera, colori, siepi di biancospino in ogni dove.

La leggenda  attribuisce il germogliare del biancospino  al bastone di  Giuseppe di Arimatea: in occasione del viaggio che  avrebbe compiuto  per portare  alla collina di Tor  il Sacro Graal, a conclusione della missione avrebbe fissato nel terreno il bastone in segno di ringraziamento e da lì sarebbero spuntati  i biancospini. ( Chiaro riferimento alla corona di  spine di nostro Signore).

La  Cornovaglia per me è stata dapprima  la meta di un viaggio e poi  la scoperta di un’Inghilterra che  non conoscevo. Ho catturato immagini scattando più di 200 foto consapevole che  nessuna  di esse renderà giustizia alla realtà delle cose,  ma certamente stuzzicherà la curiosità di chi in Cornovaglia non ci è mai andato.
In ogni caso anch’io voglio raccontare la  Cornovaglia che ha ispirato pittori e scrittori di tutto il mondo, la Cornovaglia terra d’origine e scenario di molti romanzi della nota scrittrice Rosamunde Pilcher  ( Il cercatore di conchiglie – Profumo di timo- sono alcuni dei suoi romanzi) e perciò chiederò   alla mia umile penna  di aiutarmi a trovare aggettivi e sostantivi per far sì che i ricordi  non vengano sepolti dalla coltre del tempo .

Territorio

La Cornovaglia ,  (cornico Kernow, inglese Cornwall) è un ducato  situato nella parte estrema della penisola sud-occidentale della Gran Bretagna. Ora fa parte del sistema amministrativo inglese delle contee secondo il Local Governments Act 1888 nonostante problemi costituzionali con il rapporto fra Cornovaglia e l'Inghilterra. Cornovaglia è una delle  sei nazioni celtiche (c'è stato un dibattito sul suo stato costituzionale, tant'è che molta gente si riferisce a questa regione come a un ducato).Il centro amministrativo e l'unica city è  Truro mentre la capitale storica è Bodmin. Comprese le isole Scilly, che si trovano a 45 chilometri dalla costa la Cornovaglia si estende su una superficie di 3.563 chilometri quadrati. La popolazione supera i 500.000 abitanti. Il turismo è una parte importante dell'economia locale, anche se è la zona più povera del Regno Unito e che fornisce il contributo più basso all'economia nazionale. ( da  informazioni Wikipedia)

Tintagel e il Castello
Percorso per raggiungere il Castello di TINTAGEL
E’ una incantevole località della Cornovaglia, accarezzata da venti atlantici  e luogo di miti dove la leggenda ha collocato  proprio nel castello il luogo di  nascita di Re Artu’ che  se realmente esistito sarebbe vissuto tra il V e il VI secolo. Il Castello in realtà fu  fatto erigere da Riccardo di Cornovaglia  nel  XII secolo e quindi è improbabile che vi fosse nato Re Artu’, ma così la leggenda narra e noi ci vogliamo credere.
Quel che resta  del   Castello  di cui sono evidenti grossolani  interventi  di restauro per  il mantenimento, sono visitabili. Una parte di esso è situato su un promontorio quasi a picco sulle acque  e si raggiunge tramite un ponticello di collegamento.
Spettacolare per la presenza di imponenti scogliere a strapiombo sull’oceano
Grazy ,  l’ardimentoso e impotente al richiamo di montagne e pareti rocciose, trascinando con sé anche Walter, non ha esitato a scavalcare il cancelletto ( chiuso per fuori orario)  pur di raggiungere i ruderi della leggenda, mentre  io, con apprensione, lo osservavo in lontananza e,  insieme a Cristina ho visitato soltanto quanto era visitabile senza rischio. Monica si è spinta un pochino oltre percorrendo un breve tratto di scogliera.
Qui nei  pressi, sotto le mura pare ci sia anche la presenza di una grotta, la Grotta di Merlino, visitabile con la bassa marea.
Alcuni storici ritengono che Re Artù in realtà sia stato un guerriero romano-brittanico che guidò la resistenza dei Celti contro le invasioni sassoni del VI secolo d.C.
Le gesta di Re Artù furono narrate per la prima volta  nel 1139 da Goffredo di Monmouth  secondo il quale divenne Re dopo aver estratto la Spada dalla roccia che gli permise di vincere la battaglia contro Morfred.
Percorrendo la via che porta ai resti del Castello,  poco distante dal centro abitato, si incontra un bella  Chiesa  in pietra circondata da un  cimitero che merita di essere visitato  per l’atmosfera che lo avvolge.
Le semplici  lapide  che nulla hanno in comune con i monumenti dei nostri cimiteri, disseminate apparentemente in ordine sparso attorno alla chiesa , fanno davvero immaginare che quì i defunti  trovino la vera  pace.
Si cammina  poi , per sentieri che costeggiano le scogliere  in compagnia del fragore  delle onde e il garrito dei gabbiani che volano a bassa quota   incuranti della  presenza di eventuali visitatori.
L’abitato di Tintagel è caratteristico e suggestivo, fra le varie casette tipiche della Cornovaglia,  in prevalenza bianche  con  bowindows  e finestre privi di persiane o tapparelle, spicca l’antico ufficio postale , un edificio basso e lungo  realizzato  in pietra, meritevole di uno scatto della nostra fotocamera.

 St Ives

Certamente è la perla della Cornovaglia, meta di artisti provenienti da tutto il mondo, ubicato  in una splendida posizione;  lunghissime spiagge che fiancheggiano un aspro promontorio.
Stradine acciottolate e viottoli ripidi e  numerosi negozietti e gallerie d’arte.
Del resto come non dipingere un cittadina così graziosa se soltanto si sa utilizzare un pennello?
E’ pur vero che c’è un numero eccessivo di negozi  che contrasta la caratteristica  originaria dei  tempi in cui era un  villaggio di pescatori  la cui  ricchezza era la pesca delle sardine e l’industria mineraria dello stagno,  ma si può tollerare. Una passeggiata sull’ampia  spiaggia  durante  la bassa marea  con le barche in secca e invasa da famiglie con bambini, regala una sensazione unica: guardare dal basso l’imponente faro bianco  e camminare oltre lasciandolo alle spalle!  Sembra quasi di  andare incontro  all’oceano.
 E nel mentre, i bianchi gabbiani osservano guardinghi i turisti o i bimbi  con in mano il cono di gelato e attendono l’attimo per “beccarglielo via”. Non a caso il gelataio mette  in bella mostra un cartello richiamando”attenzione ai gabbiani”.
Monica  comunque un bel  cono di gelato lo ha comprato, ma se l’è tenuto  ben saldo fra le mani ed ai gabbiani non è rimasto altro che  osservare la bella signora italiana.
A St. Yves il Barbara Hepworth Museum and Sculture Garden  - opere del notissimo scultore inglese simbolo del modernismo e arte astratta  Barbara Hepworth, ivi morta  il 20 maggio 1975.
Di fronte a St Ives  si trovano le 140 isole dell’arcipelago delle Scilly, raggiungibili con il traghetto che noi non abbiamo visitato.
E un piccolo accenno alle condizioni climatiche a St. Ives  è  d’obbligo: per noi cinque turisti  infreddoliti nonostante fossimo  coperti con felpe e giacche  pesanti  è risultato inspiegabile come ci fosse tanta gente  che facesse il bagno.
Con stupore Cri ed io siamo rimaste ad osservare una bimba bionda dalla pelle bianchissima vestita con un leggero abitino di mussola trasparente che con noncuranza giocava beatamente nell’acqua mentre due fotografi la riprendevano insistentemente.   

Lands’End

E’ la fine della terra, sulla punta dell’omonima penisola che è anche il punto più occidentale della Gran Bretagna.  Trattasi di scogliere suggestive sferzate dai venti . Qui si può toccare con mano, anzi con gli occhi,  l’immensità dell’infinito. Forse il paesaggio è aspro ma la sua bellezza è struggente.

St. Michael’s Mount

Collocato  oltre  il paesino di Marazion, al largo  su un piccolo  isolotto :  un   gioiello della Cornovaglia fra le principali attrazioni. Si tratta di una abbazia benedettina  trasformata in fortezza  a seguito della soppressione dei monasteri contro eventuali attacchi francesi.
Durante  la bassa marea  è raggiungibile a piedi   tramite un percorso collegato alla terra ferma  mentre quando la marea si alza  entrano  in servizio dei barconi che fanno la spola per trasportare i visitatori al costo di 1,5 pound  per tratta.
Nel 1650 l’isolotto  divenne proprietà privata di Sir Jhon St. Aubyn  1° Baronetto e suoi discendenti trasformarono la fortezza in un elegante  e sontuoso castello.
Oggi il castello è molto ben tenuto, la posizione strategica offre un panorama mozza-fiato, i vetri alle finestre sembrano inesistenti tanto sono trasparenti, gli arredi curati e ben esposti, una teca  mostra oggetti vari d’argento, alcuni dei quali  datati   1600  lucidissimi da sembrare nuovi. La sala delle armi permette al visitatore di ammirare fucili e spade  di vario genere sicuramente dal valore inestimabile.  Ovviamente alle pareti non mancano  dipinti e opere d’arte  resi ancora più preziosi da eleganti e elaborate cornici. Infine dentro il castello degna di una visita accurata  è la  chiesa dedicata a S. Michele arcangelo, con il soffitto in legno e  stupende vetrate colorate.
Per una visita completa al castello  occorre  un’oretta e il costo del biglietto d’ingresso è di 7 pounds.
Infine l’alta marea ha raggiunto un buon livello, è pomeriggio inoltrato  e noi soddisfatti di ciò che abbiamo visto, risaliamo sul barcone che ci porta sulla terra ferma, raggiungiamo l’auto parcheggiata nel centro del delizioso paesino e riprendiamo la corsa verso la penisola di Lizard.  
Io non ho mai visitato Mont-st-Michel in Normandia ma chi c’è stato afferma che è molto simile.

Penisola di Lizard

E a Lizard una lunga  camminata stimolante che attraversa panorami costieri di ineguagliabile bellezza fra conigli selvatici che quasi con indifferenza verso eventuali visitatori saltellano gioiosi nei verdi prati. Lizard point è il punto più meridionale della Gran Bretagna. E qui per la prima volta da quando siamo giunti in Inghilterra, troviamo un clima mite con quasi totale assenza di vento.
Il sole splende , il cielo è nitido :  il  buon clima  è dovuto alla corrente del Golfo.
Un enorme faro bianco installato nel 1751  domina l’oceano di fronte  e  gli edifici nell’area sottostante  ospitano il centro di salvataggio mare House.
Alcune guide turistiche raccomandano a chi si reca nella Penisola di Lizard di visitare la valle del fiume Helford in cui numerose borghi evocano atmosfere di tempi passati e molte gallerie sono a forma di foglia. Inoltre  vi si trovano insenature e calette che furono fonte di ispirazione per i racconti romantici di Daphne du Maurier - (l’autrice del noto romanzo Rebecca la prima moglie)   - che  asseriva” che la Cornovaglia era l’unico posto in cui si potrebbe davvero scrivere”.
Infine sulla costa occidentale della penisola, a Poldhu Cove vi è il Marconi Memorial: qui c’era la stazione  radio da cui venne inviato il primo messaggio mezzo telegrafo a San giovanni di Terranova.
Cornwall was the only place in which she could really write. Probabilmente noi ci siamo persi  la visita di alcuni di questi luoghi ma impossibile visitare tutto.

Dopo Lizard Point partiamo nuovamente alla ricerca di un B&B ove trascorrere la notte  e recuperare energie per le camminate del giorno successivo.

Arriviamo a  Falmouth, che a noi  sembra un accentramento di casette bianche dai tetti aguzzi adagiate su un territorio scosceso: la Cornovaglia ci ha abituati a scenografie completamente diverse  e perciò di  Falmouth rimaniamo inorriditi e quindi andiamo oltre. Raggiungiamo il fiordo  di Carrick Roads al cui centro si trova  Truro.  E’ gia’ sera  e la ricerca del B&B risulta difficoltosa. In questa zona riscontriamo una scarsa presenza di simili strutture.   Poi finalmente  una insegna   ne indica   uno  nelle vicinanze:  seguiamo le indicazioni e ci  inoltriamo in una bosco  su una strada quasi ripida e sterrata, raggiungiamo il B&B: una casa dalle facciate scrostate, una sorta di delusione  s’ impossessa di noi. Fuori è parcheggiato un bus francese, ci diciamo che l’apparenza a volte inganna e io e Cristina scendiamo dall’auto , a fatica troviamo l’ingresso.  Questo B& B non è di nostro gradimento ma  siamo qui … senza esprimere parola ci stiamo  augurando di non trovare disponibilità. La fortuna corre in nostro aiuto e il proprietario  ci risponde che purtroppo  può offrire soltanto una camera singola.
Ritorniamo quindi sulla strada principale, cerchiamo di mantenere il buon umore con qualche battuta e proseguiamo.  Facciamo un altro tentativo  poco soddisfacente, Graziano dice. “ Mi pare un alpe”. Dopo qualche chilometro troviamo Manor Cottage di Lyn Westcott & Mike Geary – Tresillian –Truro, il proprietario, un gentile signore tipico inglese,   ci offre  due camere e senza nulla chiederci ci consegna le chiavi.
Prendiamo le chiavi e  ritorniamo  indietro verso Truro dove  poco prima avevamo individuato un ristorantino che  ci sembrava meritevole.
Nel breve tratto di strada dal Manor Cottage a Truro centro, incontriamo un altro B&B e inspiegabilmente decidiamo di verificarne la disponibilità e nel caso ci fosse restituiremmo le chiavi già in nostro possesso. ( Tralascio il complotto  che stavamo preparando) .    Fortunatamente per noi,  nessuna disponibilità perché il Manor Cottage si è rivelato il miglior B&B   rispetto ai  precedenti  in cui abbiamo soggiornato seppure ottimi.

Truro

E’ il capoluogo amministrativo della Cornovaglia al centro del fiordo di Carrik Roads . Nel Medioevo basò la sua ricchezza sull’estrazione e il commercio dello stagno, diventando il porto  più importante per l’esportazione di questo metallo. Oggi resta poco dell’antico passato di Truro, anche se vi è una notevole presenza di palazzi di epoca georgiana. La cattedrale , completata nel 1910, fu la prima cattedrale anglicana costruita dopo St.Paul di Londra e incorpora parti di una precedente chiesa. Dall’esterno si presenta maestosa e imponente, internamente non l’abbiamo visitata.
La cena a Truro è stata consumata da IL GATTO NERO-ristorante italiano:servizio, cibo, bevande impeccabili e tutto rigorosamente proveniente dall’Italia.  

Restormel  Castle

Resti di uno splendido castello del 1300 immerso in un lussureggiante parco . Anche qui narcisi fioriti,  prati rasati proprio come i  giardini  inglesi dal colore verde  vivo, scoiattoli saltellanti sui frondosi alberi e pace, quiete, silenzio.
Del Castello non rimane molto da vedere, una costruzione circolare  dalle medie dimensioni  ma le rovine descritte mediante esposizione di cartelli  lasciano molto all’ immaginazione.
Personalmente penso che  questo come altri castelli visitati  sempre ubicati in contesti strategici sprigionano un’aria di mistero. Dentro queste mura, queste rovine,  forse  un pochino suggestionati ci si sente quasi  proiettati  in un altro mondo ,  un mondo di  re,  regine, guerrieri, intrighi di corte e altro.  In ogni caso questi ruderi sono lì a testimoniare l’esistenza di  popoli antichi molto diversi da noi  che  sono stati artefici di opere grandiose.

E  dopo  Restormel Castle intraprendiamo  la via per Winchester. Lungo il tragitto Cristina si lascia prendere da forte  e irresistibile attrazione  per i   meravigliosi campi e aiuole di   narcisi bianchi e gialli che nel pieno della  fioritura  esibiscono la loro bellezza  lungo le strade  del  Devon e della Cornovaglia e  decide che in fondo   ce ne sono molti e se lei rubasse qualche bulbo e lo trapiantasse nel suo giardino non farebbe  certo un danno irreparabile. Qui sicuramente ne cresceranno tanti altri.
E' molto determinata quindi sarebbe inutile qualsiasi tentativo di dissuasione, Monica decide di aiutarla a realizzare il “colpo” e,  Grazy  alla guida  non osa manifestare il dissenso ed accosta l’auto al ciglio della strada,  ma il tentativo si rivela quasi vano: i bulbi sono profondamente  interrati e non si possono strappare con le sole mani. Il  bottino frutterà tre miseri bulbi che probabilmente nel  giardino  di Cri  non avranno lo stesso fascino ma le ricorderanno il viaggio sulle orme di Re Artu’.

Questa è la mia Cornovaglia  vista in primavera inoltrata  e che  per le chilometriche strade che corrono lungo le  praterie immense suddivise  da ordinate siepi, per le scogliere a picco sull’Oceano, mi ha fatto  ricordare la magica Irlanda.
Anche in Cornovaglia un po’ ovunque si possono incontrare le bianche casette  con i tetti di paglia come alle isole Aran.

Per gli  altri luoghi visitati seguirà altra  descrizione perché non appartenenti alla contea di  CORNWALL.

20 aprile 2010- Yvonne


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