domenica 9 luglio 2023

TIRANA – Alla scoperta delle città albanesi

 

TIRANA – Alla scoperta delle città albanesi

 



Le città albanesi  non rientrano ancora nel  circuito turistico  di maggior richiamo e verosimilmente  vedono il maggior numero di turisti nel periodo estivo poiché sono proprio  le coste dell’Albania,  con belle spiagge e acqua trasparente, a godere di grande attrattiva.

Numerosi sono gli italiani che scelgono le coste albanesi per trascorrervi le vacanze , complice anche il basso costo della vita.  Infatti l’Albania non è ancora  parte del sistema monetario europeo e della comunità europea anche se ha inoltrato la domanda di adesione  già da qualche anno.

 


Dall’aeroporto di Tirana, dopo una percorrenza in auto di circa mezz’ora, si raggiunge il centro della capitale Tirana, una città che definirei sorprendente poiché anche se ci si documenta  prima di raggiungerla difficilmente ci si immagina di trovare svettanti palazzi ultra-moderni  dalle singolari forme,  in netto contrasto con i “casermoni”,  ancora esistenti, testimonianze di quel regime che ha costretto l’Albania a vita grama e a un forzato isolamento,  sino a trent’anni fa.

Non intendo soffermarmi sui fatti storici e sulle conseguenze del comunismo in Albania poiché ampiamente documentati e di cui noi italiani , credo ne siamo in parte a conoscenza  sin da quando negli anni ‘90 al porto di Bari sono arrivate le navi/barconi strapieni di albanesi provenienti da Valona .

 



La visita di TIRANA obtortocollo  inizia dal centro ossia dall’ampia piazza SKANDEBERG,  il cui  nome  è a memoria dell’eroe nazionale albanese  Giorgio Castriota Scanderberg che guidò il popolo nella ribellione contro l’impero turco-ottomano. Questa piazza con i suoi  40.000 metri quadrati rappresenta l’ottantunesima piazza più grande nel mondo : un tempo utilizzata dal regime per esibire la sua potenza con parate  e sfilate militari, oggi  ospita qualsiasi genere di evento.

Nel 2017 è stata rimaneggiata e  24.000 metri quadrati della superficie  sono stati pavimentati con un mosaico di pietre naturali provenienti da tutti i territori che parlano la lingua albanese, compresi Macedonia, Montenegro, Kosovo e Grecia.





 Delimitano la piazza, oltre ai più recenti palazzi, la torre dell’Orologio, il teatro dell’Opera e del Balletto, la moschea ottomana Et ‘Hem Bey, il Museo Nazionale e diversi  locali quali bar e attività commerciali varie. Poco distante,  di fronte al Teatro,  c’è l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e dalla parte opposta la grande cattedrale  della Resurrezione di Cristo . Trattasi della cattedrale dell'arcidiocesi di Tirana, Durazzo e tutta l'Albania, ed è la sede principale della chiesa ortodossa albanese.

 Sostare in piazza Scanderberg al crepuscolo, quando il giorno cede il passo alla sera,  le luci  divengono riflessi aranciati e dal minareto si propaga la voce tonante del muezzin che richiama i fedeli alla preghiera,    è un’esperienza emozionante.



 Io e la mia compagna di viaggio ci siamo ritrovate in completo accordo nell’affermare che certe situazioni sono incomprensibili se non vissute e la sera seguente, siamo tornate in loco per rivivere la medesima circostanza e una rinnovata emozione.

Io, poco sensibile alle religioni, mi sono sentita completamente coinvolta:  ritengo che il richiamo del muezzin, soprattutto per coloro che professano quella fede, sia assolutamente penetrante e irresistibile.

 

Dal 1998 l’ALBANIA è una repubblica parlamentare  e nel centro di Tirana si trovano tutti gli edifici che ospitano i ministeri , oltre ad altri edifici di interesse storico come ad esempio LA CASA DELLE FOGLIE, una casa seminascosta che fu la sede del Sigurimi, il famigerato servizio segreto albanese che ha operato durante la lunga dittatura di Enver Hoxha e che è assimilabile al  Museo della Stasi dell’ex Germania dell’est. Infine per chi volesse conoscere la storia del comunismo albanese c’è il  Museo BUNKER ART, sempre poco distante dalla piazza principale. 

 






Un luogo incantevole, che credo sia da considerarsi  il salotto della città,  è il Kalaja e Tiranës – Familja Toptani, , ( in italiano il castello di Tirana) : inaugurato nel 2019 è un polo artistico, gastronomico e certamente molto turistico. Molto suggestivo anche il viale  alberato che occorre percorrere per raggiungere questo luogo ai cui lati ci sono bar ,ristorantini tipici, gelaterie,  ambulanti di libri, artisti di strada.

 

Alla bellezza del centro di Tirana si contrappone l’anonimato ed anche lo squallore della periferia, ma  occorre considerare che la città è in evoluzione e ovunque ci sono lavori in corso.  Indubbiamente dal futuro gli albanesi si aspettano molto poiché i grandi palazzi che ospitano hotel di lusso non credo siano stati realizzati per restare vuoti.


Inoltre la presenza di CENTRI COMMERCIALI con i brand più blasonati , credo siano segni non trascurabili. Il TOPTANI shopping center , realizzato verticalmente, con scale mobili,  ascensore panoramico e decorazioni scenografiche è una struttura che potrebbe far credere di trovarsi in  qualsiasi altra capitale europea. 


Tirana come tutte le città ,  oltre che a piedi,  è percorribile con i mezzi pubblici: nei pressi della piazza  Skandenberg c’è un capolinea da dove partono i vari bus, oltre che una linea specifica che conduce ad un  terminal in periferia dal quale partono  bus per molte destinazioni, alcuni dei quali  senza orari prestabiliti  bensì quando  hanno tutti i posti occupati.  Anzi, all’occorrenza, l’autista dispone di qualche sgabello da aggiungere e posizionare sulla corsia centrale.

Noi ci siamo serviti dei bus per DURAZZO e per VALONA.

Occorre  tener presente che la realtà albanese è leggermente diversa dalla nostra e nel caso ci si trovasse a bordo di un bus che si rompe e ci lascia in strada,  niente panico, qualcosa succederà….  Io e  Cri abbiamo vissuto simile esperienza e abbiamo avuto la fortuna di usufruire del passaggio di un furgone che trasportava  operai che rincasavano dopo la giornata di lavoro.

 




Trascuro la parte culinaria  assicurando che in Albania, la carne e le insalate non mancano.

Gustose pure le pizze, prevalentemente sottili e mai bruciate. Ottime le spremute di melograno e ottime pure le birre di produzioni locali.

 

Marzo 2023 – Y.P.

 

(Seguiranno info su DURAZZO e VALONA).