TIRANA
– Alla scoperta delle città albanesi
Le città albanesi non
rientrano ancora nel circuito
turistico di maggior richiamo e
verosimilmente vedono il maggior numero
di turisti nel periodo estivo poiché sono proprio le coste dell’Albania, con belle spiagge e acqua trasparente, a
godere di grande attrattiva.
Numerosi sono gli italiani che scelgono le coste albanesi
per trascorrervi le vacanze , complice anche il basso costo della vita. Infatti l’Albania non è ancora parte del
sistema monetario europeo e della comunità europea anche se ha inoltrato la
domanda di adesione già da qualche anno.
Dall’aeroporto di Tirana, dopo una percorrenza in auto di
circa mezz’ora, si raggiunge il centro della capitale Tirana, una città che
definirei sorprendente poiché anche se ci si documenta prima di raggiungerla difficilmente ci si
immagina di trovare svettanti palazzi ultra-moderni dalle singolari forme, in netto contrasto con i “casermoni”, ancora esistenti, testimonianze di quel regime
che ha costretto l’Albania a vita grama e a un forzato isolamento, sino a trent’anni fa.
Non intendo soffermarmi sui fatti storici e sulle
conseguenze del comunismo in Albania poiché ampiamente documentati e di cui noi
italiani , credo ne siamo in parte a conoscenza
sin da quando negli anni ‘90 al porto di Bari sono arrivate le navi/barconi
strapieni di albanesi provenienti da Valona .
La visita di TIRANA obtortocollo inizia dal centro ossia dall’ampia piazza SKANDEBERG, il cui nome è a memoria dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderberg che guidò il popolo nella ribellione contro l’impero turco-ottomano. Questa piazza con i suoi 40.000 metri quadrati rappresenta l’ottantunesima piazza più grande nel mondo : un tempo utilizzata dal regime per esibire la sua potenza con parate e sfilate militari, oggi ospita qualsiasi genere di evento.
Nel 2017 è stata rimaneggiata e 24.000 metri quadrati della superficie sono stati pavimentati con un mosaico di pietre naturali provenienti da tutti i territori che parlano la lingua albanese, compresi Macedonia, Montenegro, Kosovo e Grecia.
Io e la mia compagna
di viaggio ci siamo ritrovate in completo accordo nell’affermare che certe
situazioni sono incomprensibili se non vissute e la sera seguente, siamo
tornate in loco per rivivere la medesima circostanza e una rinnovata emozione.
Io, poco sensibile alle religioni, mi sono sentita
completamente coinvolta: ritengo che il
richiamo del muezzin, soprattutto per coloro che professano quella fede, sia
assolutamente penetrante e irresistibile.
Dal 1998 l’ALBANIA è una repubblica parlamentare e nel centro di Tirana si trovano tutti gli
edifici che ospitano i ministeri , oltre ad altri edifici di interesse storico
come ad esempio LA CASA DELLE FOGLIE, una casa seminascosta che fu la sede del
Sigurimi, il famigerato servizio
segreto albanese che ha operato durante la lunga dittatura
di Enver Hoxha e che è assimilabile al Museo della Stasi dell’ex Germania dell’est.
Infine per chi volesse conoscere la storia del comunismo albanese c’è il Museo BUNKER ART, sempre poco distante dalla
piazza principale.
Un luogo incantevole, che credo sia da considerarsi il salotto della città, è il Kalaja e Tiranës – Familja Toptani, ,
( in italiano il castello di Tirana) : inaugurato nel 2019 è un polo artistico,
gastronomico e certamente molto turistico. Molto suggestivo anche il viale alberato che occorre percorrere per
raggiungere questo luogo ai cui lati ci sono bar ,ristorantini tipici,
gelaterie, ambulanti di libri, artisti
di strada.
Alla bellezza del centro di Tirana si contrappone l’anonimato ed anche lo squallore della periferia, ma occorre considerare che la città è in evoluzione e ovunque ci sono lavori in corso. Indubbiamente dal futuro gli albanesi si aspettano molto poiché i grandi palazzi che ospitano hotel di lusso non credo siano stati realizzati per restare vuoti.
Inoltre la presenza di CENTRI COMMERCIALI con i brand più blasonati , credo siano segni non trascurabili. Il TOPTANI shopping center , realizzato verticalmente, con scale mobili, ascensore panoramico e decorazioni scenografiche è una struttura che potrebbe far credere di trovarsi in qualsiasi altra capitale europea.
Tirana come tutte le città
, oltre che a piedi, è percorribile con i mezzi pubblici: nei
pressi della piazza Skandenberg c’è un
capolinea da dove partono i vari bus, oltre che una linea specifica che conduce
ad un terminal in periferia dal quale
partono bus per molte destinazioni,
alcuni dei quali senza orari
prestabiliti bensì quando hanno tutti i posti occupati. Anzi, all’occorrenza, l’autista dispone di
qualche sgabello da aggiungere e posizionare sulla corsia centrale.
Noi ci siamo serviti dei bus
per DURAZZO e per VALONA.
Occorre tener presente che la realtà albanese è leggermente
diversa dalla nostra e nel caso ci si trovasse a bordo di un bus che si rompe e
ci lascia in strada, niente panico,
qualcosa succederà…. Io e Cri abbiamo vissuto simile esperienza e abbiamo
avuto la fortuna di usufruire del passaggio di un furgone che trasportava operai che rincasavano dopo la giornata di
lavoro.
Trascuro la parte
culinaria assicurando che in Albania, la
carne e le insalate non mancano.
Gustose pure le pizze,
prevalentemente sottili e mai bruciate. Ottime le spremute di melograno e
ottime pure le birre di produzioni locali.
Marzo 2023 – Y.P.
(Seguiranno info su DURAZZO e
VALONA).