domenica 11 febbraio 2018

BOLOGNA- La Dotta, la Grassa e io aggiungo LA BELLA dei PORTICI

BOLOGNA un tempo come VENEZIA
Bologna ripresa da San Michele in Bosco


Anticipando che non ho nessuna velleità di voler descrivere una città splendida come la Dotta, ricca di storia, di arte, di monumenti e altro perché ci sono già numerose pubblicazioni specifiche , desidero raccontare in sintesi la mia giornata fantastica fra via dell’ Indipendenza, palazzo Fava, quartiere Ebraico, piazza Maggiore con tutto quanto ci sta attorno, le due Torri, via d’Azeglio e altro ancora compresa una pausa ristoratrice da Bertino il re del tortellino. 
Perché una giornata a Bologna?
La locandina recita:
“ Quello che vorrei dipingere è la luce del sole sulla parete di una casa”. Edward Hopper
EDWARD HOPPER Palazzo Fava/Palazzo delle Esposizioni
Bologna 25 MARZO – 26 LUGLIO 2016
Hopper è colui che ha dipinto “Morning in South Carolina”, a me intriga, mi piacerebbe ammirarla in originale questa donna probabilmente afro-americana nel suo abito rosso….
Bologna in fondo non è lontana, ora c’è il treno veloce ITALO e partendo da MILANO in un’ora ci si arriva ed inoltre usufruendo di prezzi molto competitivi.
Qualche riflessione per elaborare un possibile programma, la tentazione di vedere la donna in rosso è troppo forte. E’ la medesima che avevo provato per “ La ragazza con l’orecchino di perla” il capolavoro di Veermer arrivato sempre a palazzo Fava qualche anno fa…
Faccio un paio di telefonate per cercare compagnia e giovedi mattina alle ore 7,52 assieme a due amiche sono partita da MILANO e alle nove ero già fuori dalla Stazione di Bologna , grande, moderna, davvero bella poiché è stata quasi completamente ricostruita dopo la strage del 2 agosto 1980 che credo tutti ricordiamo con sgomento.
Il clima è mite, il cielo nitido, ai piedi abbiamo scarpe comode e Dinella ha pure l'indirizzo del bar dove pare si beva il miglior caffè di Bologna di cui però mi sono scordata il nome.
Intraprendiamo via dell’Indipendenza lasciando sulla nostra sinistra i giardini della Montagnola, oltrepassiamo Porta Galliera, una delle dodici presenti nella città e, camminiamo. Indubbiamente la via dell'Indipendenza deve essere importante vista la massiccia presenza di negozi di vario genere.
La nostra attenzione è catturata da un edificio storico imponente che scopriamo trattarsi dell’Arena del SOLE, ossia il più importante e grande TEATRO della città
La facciata costituita in parte da tre grandi arcate è elegante e porta la scritta “ “LUOGO DATO AGLI SPETTACOLI DIURNI”. Io cerco di portarla a casa con uno scatto e per riprenderla totalmente attraverso la via, trovandomi inaspettatamente di fronte ad una grandiosa statua di Giuseppe Garibaldi. Scatto, mi allontano, mi giro e prendo anche il Garibaldi.
Proseguiamo, la bellezza architettonica che ci circonda ci rende allegre, transitiamo davanti alla BASILICA di BOLOGNA ovvero La Basilica di SAN PIETRO ed entriamo per una breve visita e poi , in men che non si dica raggiungiamo la via dove sta Palazzo Fava, ( Via Manzoni 2) , ma essendo ancora chiuso, ci dirigiamo verso Piazza MAGGIORE che volendo ricordare Lucio Dalla preferisco chiamare PIAZZA GRANDE.
Dal sagrato della Basilica di SAN PETRONIO, il santo protettore della Città, la piazza offre uno spettacolo indicibile:purtroppo la famosa FONTANA di NETTUNO è in restauro pertanto non visibile mentre il resto è li in tutto il suo splendore: su un lato il palazzo del comune ossia Palazzo d'ACCURSIO risalente al trecento, quindi il Palazzo dei Banchi e poi il Palazzo del PODESTà e dietro Palazzo del Podesta , il Palazzo del Re Enzo.
Ovviamente siamo entrate nella Basilica di San Petronio e abbiamo ammirato gli affreschi della CAPPELLA BOLOGNINI e la famosa Meridiana costruita da Cassini che intendeva dimostrare che la Terra girava intorno al Sole contrariamente a quanto si credeva.
A proposito di Piazza Maggiore ho letto che la leggenda racconta che non si deve mai attraversarla bensì costeggiarla, altrimenti non si otterrà mai la Laurea.
Bologna vanta la più antica università d'Europa.
(L'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna è una università italiana statale, nonché la più antica università d'Europa - Wikipedia)
Siamo poi tornate a PALAZZO FAVA, e siccome non eravamo state le sole ad aver deciso di andare alla mostra di HOPPER, ci siamo messe in coda in attesa del nostro turno per entrare.
Non abbiamo atteso moltissimo, forse una mezz’oretta.
PALAZZO FAVA, affrescato dai Fratelli Annibale, Agostino e Ludovico Carracci è utilizzato unicamente per eventi ed esposizioni e meriterebbe una visita specifica perché è davvero pregevole.
La mostra che richiede una buona ora, per me è meritevole. Il quadro per il quale sono andata a Bologna non mi ha affatto delusa e ho comunque molto apprezzato opere a me sconosciute come ad esempio i dipinti aventi come oggetto i fari. Hopper infatti, in un determinato periodo della sua vita artistica pare abbia provato grande interesse per i fari, tanto che ne ha dipinti numerosi.
La mostra termina con una sorpresa che non sto a descrivere per non togliere lo stupore a chi ci andrà.
Dopo la mostra, su indicazioni avute da un bolognese con cui abbiamo conversato durante l’attesa dinnanzi all’ingresso, siamo andate per la pausa pranzo da '''BERTINO'', ' il re del tortellino e per raggiungerlo in via delle Lame, abbiamo camminato quasi venti minuti.
Siamo state accolte con il giusto riguardo, abbiamo preferito pranzare all’interno nonostante fossero presenti diversi tavolini all'esterno sotto i portici e abbiamo avuto anche la possibilità di scegliere il tavolo perchè nel momento in cui siamo arrivate, il locale non era particolarmente affollato. 
Un bel tavolo dalle giuste dimensioni onde poter stare comodi. Per me dettaglio non trascurabile poiché non apprezzo affatto quei ristoranti con tavolini quadrati eccessivamente stretti e troppo ravvicinati che non consentono di avere una conversazione riservata.
Pare che le specialità qui da Bettino oltre ai tortellini tipici siano i carrelli del lesso e dell’arrosto.
Noi siamo andati con il carrello degli arrosti , decisamente gustosi.
Terminato il pranzo, a seguito nostra richiesta d’informazione sui canali della città, il sig Bertino ci ha fornito interessanti notizie storiche illustrandoci vecchie stampe presenti nel locale: Bologna come Venezia, era dotata di una ampia rete di canali d’acqua che con gli anni sono stati ricoperti, ma pare che ora si sta pensando di riportarli alle origini.
Lasciato Bertino ci siamo dirette nuovamente in piazza Grande dove tramite una stradina laterale abbiamo raggiunto la chiesetta di '''Santa Maria della Vita''' dove si trova un gruppo statuario'''il COMPIANTO DEL CRISTO MORTO''' opera della seconda metà del ‘400 di Niccolò dell’Arca.
Opera da emozione definita da Gabriele D’Annunzio '''L'URLO DI PIETRA'''
( Sono infatti tutti volti atteggiati all'urlo per il dolore).
Per vedere questo occorre pagare un biglietto di 3 euro che comprende la visita al vicino oratorio dove trovasi altro gruppo scultoreo in terracotta '''Il transito della Vergine''' realizzato da Alfonso Lombardi.
A questo punto avevamo già fatto un buon rifornimento d’arte e cultura, quindi abbiamo deciso di salire sul bus turistico acquistando un biglietto di 13 euro e abbiamo fatto il tour della città, passando davanti alla casa museo di Giosuè Carducci, l’istituto ortopedico Rizzoli, arrivando fino a San Michele in Bosco e altro ancora.
Ritornate in Piazza Grande, una piccola passeggiata in '''Via d'AZEGLIO'''fino a raggiungere l’edificio dove un tempo abitava Lucio Dalla mentre oggi c’è la Fondazione Dalla. Una bella via costeggiata da palazzi eleganti e negozi e forse anche prediletta dagli artisti di strada poichè ne erano presenti diversi.
Non ancora completamente soddisfatte ci siamo dirette verso le '''due Torri''' emblema della città dette '''Garisenda e degli Asinelli''', ma non era il giusto momento perchè nei pressi vi era una consistente presenza di forze dell’ordine.
“Come mai - ci siamo chieste- tutti questi poliziotti a fare guardia alle Torri?”
Guarda di qua, guarda di là, la cosa migliore è chiedere.
Risposta ottenuta: “Si stanno organizzando perchè aspettano Matteo Salvini che verrà qui stasera a fare un comizio e non si escludono tafferugli”.
Non mi pronuncio, specifico soltanto che non ero affatto interessata in quanto non sono assolutamente simpatizzante della Lega e neppure le mie amiche, quindi abbiamo deviato e le abbiamo raggiunte passando per il quartiere del ghetto ebraico. 
Abbiamo poi scattato qualche foto e infine, lentamente siamo ritornate in Via dell’Indipendenza e ci siamo incamminate verso la stazione per riprendere ITALO che sempre in un’ora circa ci avrebbe riportate a Milano.
Alle 21,03, in perfetto orario e arrivato e alle 22 eravamo in stazione a Milano.
Grazie ITALO per l'efficienza, la comodità e la puntualità.

Sono stata a Bologna più volte, ma credo che ritornerò: la casa museo di Carducci la vorrei proprio visitare e certamente a Palazzo Fava verrà allestita qualche altra mostra di mio interesse.

Maggio 2016 - Narrazione frutto di mia esperienza personale di cui mi riservo il diritto di pubblicare altrove. Y.P.

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