lunedì 12 febbraio 2018

L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA - G.G.Marquez



L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA - G.G.Marquez



Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura nel 1982, è nato sotto il segno dei Pesci nel 1927 a Aracateca in Columbia ( alcune biografie indicano 1928- ma la data è irrilevante) . Deceduto il 17 aprile 2014.
La sua carriera è iniziata come giornalista e poi scrittore di racconti brevi fino ad arrivare al 1967 quando pubblicò il mitico romanzo che ottenne immediatamente favori di pubblico e critica dal titolo “CENT’ANNI DI SOLITUDINE” divenuto un classico intramontabile.
Successivamente ogni suo romanzo è stato coronato da grande successo ed ora Gabriel Garcia Marquez è annoverato fra i più grandi scrittori contemporanei.
Fra i suoi maggiori successi ricordiamo “ Cronaca di una morte annunciata” (1981), “Notizia di un sequestro”( 1996), e nel 2004 “ Memorie delle mie puttane tristi” che merita certamente un capitolo a sé perché doveva essere l’inizio della sua autobiografia ed è un romanzo dalla delicatezza inaudita e una velata tristezza che punge il cuore.
In questi giorni alcuni giornali hanno diffuso la notizia che Marquez avrebbe deciso di non scrivere più: notizia immediatamente smentita con furore e con rabbia dallo scrittore stesso ed io aggiungo: " Per fortuna!"
Sarebbe stata davvero una grave perdita per il mondo della letteratura, la sua assenza avrebbe causato un vuoto incolmabile perché lo stile di Marquez è assolutamente unico e inimitabile.
“L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA”, pubblicato nel 1985 da cui è stato tratto anche il film, era da parecchio che stava in bella mostra nella mia libreria in attesa del giusto momento per essere preso fra le mani, sfogliato, letto, sottolineato, goduto.

Arrivato il momento, ho intrapreso la mia avventura con Gabriel Garcia e garantisco che si è trattato di una stupenda e coinvolgente avventura in luoghi diversi, alcuni incantevoli, alcuni improbabili.
Lo stile è quello suo, tipico e inconfondibile di esaltare e ironizzare pregi e difetti della natura umana e fare la cronaca degli avvenimenti senza trascurare il minimo dettaglio,compresi ambienti e condizioni meteo. Nasce così una cronaca colorata, divertente e contemporaneamente “profonda”.
Marquez oltre ad una ottima scrittura propone una lettura scorrevole che procura piacere al lettore e lo induce ad assaporarla, parola dopo parola; ogni combinazione è resa “ perfetta” da aggettivi” perfetti” e nulla è banale e superficiale.
Solo uno scrittore dal calibro di Marquez poteva scrivere” L’amore ai tempi del colera”. Già il titolo non è proprio usuale, come del resto lo sono tutti i titoli dei suoi romanzi.
La trama è semplice ed intricata al tempo stesso poiché i personaggi sono numerosi alcuni dei quali assurdi, ma tutti insieme sono necessari e creano un mosaico di straordinaria vivacità.
I protagonisti sono tre, tutti e tre notevoli , particolari e interessanti.
La bella Fermina Daza , Fiorentino Ariza perdutamente innamorato di lei per tutta la vita e il dottor Juvenal Urbino, che diverrà il marito di Fermina e resterà tale fino al momento in cui a seguito di un banale incidente ( Urbino cade da una scala su cui era salito per dare la caccia al suo pappagallo) morirà e la lascerà vedova.
L’inizio del romanzo narra che fra Fermina Daza e Fiorentino Aziza a seguito di uno sguardo avvenuto in chiesa e durato un attimo, nasce un profondo sentimento esternato solo attraverso passionali lettere e contrastato poi dal padre di lei, certo Lorenzo Daza.
Questo sentimento però viene bruscamente interrotto da Fermina e fa piombare Florentino nella disperazione più nera, inguaribile, incurabile, ma comunque non cade mai nella rassegnazione.
La vita di Fiorentino sarà tutta condizionata dall’amore per Fermina.
“ Florentino Aziza, non aveva mai smesso di pensare a lei per un solo istante, una volta che Fermina l’aveva respinto senza appello, dopo certi amori lunghi e contrastati, ed erano trascorsi da allora 51 anni , nove mesi e 4 giorni”.
Florentino viene descritto come un ragazzo dall’aspetto anonimo, schivo, sognatore, inizialmente impiegato alle Poste poi nella compagnia navale fluviale, poco disponibile alla vita superficiale, lettore di romanzi d’amore che impara a memoria, poi scrittore di lettere amorose a richiesta degli innamorati bisognosi. Apparentemente timido e carente d’affetto, addirittura da alcuni ritenuto gay, mentre rimane fedele con il cuore a Fermina, nella realtà tenuta ben nascosta ,trascorre notti focose e gode dei favori di numerose donne che si donano volentieri a lui e fra le quali ci sono pure vedove insaziabili che si denudano spudoratamente e si abbandonano in sfrenati “assalti”.
Lui riempie più di 26 quaderni di ricordi di assalti.
Fermina dapprima solo una bella adolescente orgogliosa viene descritta nella realtà come una donna intelligente e seria poco disposta a lasciarsi andare in assalti amorosi, ma in segreto anche lei è affetta di certi vizietti.
Si sposa con il dottor Juvenal senza riflettere troppo e alcuni dicono trattasi di un matrimonio di interesse, fa un viaggio di nozze in Europa di circa due anni. E’ amore? Non è amore? Lasciamo al lettore l’esatta interpretazione.
Il dottor Juvenal Urbino è un personaggio dall’eleganza e charme indiscutibili, di grande cultura, laureato in università prestigiose, cura i suoi pazienti con il massimo zelo, è esperto ad arginare e debellare le epidemie come il colera che a quei tempi era assai diffuso, diviene il marito di Fermina e vive fino a 80 anni. Ci sarebbe molto altro da aggiungere, ma lasciamo stare…..non si può riassumere un personaggio così importante in dieci righe.
Le vicissitudini si susseguono incalzanti , in alcuni tratti la lettura è veramente spassosa tanto che il lettore si ritrova a ridere fra sé e sé e il finale si gioca fra Fiorentino Aziza, Fermina Daza ed il tempo che è trascorso ed ha lasciato spazio alla vecchiaia.
E’ un romanzo che chi ama la lettura non può trascurare, è certamente da leggere a cuor sereno e gustarselo. 
Gabriel Garcia Marquez è uno scrittore da gustare ed è consigliato a intenditori.
Chi non lo sa apprezzare e comprendere certamente dai suoi romanzi non ci trae molto.
Cito solo alcune descrizioni:
“ Un fiume dalle acque mansuete”….
“ Vendevano amori di emergenza”
“ L’unica cosa peggiore della cattiva salute è la cattiva fama”
“ La determinazione cieca degli amori contrastati”.
Altre opere di Marquez: L'autunno del patriarca- Nessuno scrive sl Colonnello - Il generale nel suo labirinto- La mala ora- Foglie morte - e altri .

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