MARZAMEMI - La Baia delle Tortore
SICILIA BELLA!
SICILIA BELLA!
Panoramica portcciolo di MARZAMEMI |
Il borgo di MARZAMEMI |
In fondo - Hotel Conchiglietta ( chi ci ha soggiornato recentemente ha espresso parere positivo- 2018) |
I luoghi oltre a paesaggio, arte,
storia e tradizioni sono per me emozioni
e sensazioni .
Quando affronto un viaggio per
mete lontane o vicine, verso luoghi a me
sconosciuti, parto sempre con un
certo entusiasmo, a volte con molte aspettative, a volte immaginandomi ciò che
potrei trovare, altre volte invece non
porto nulla tranne la curiosità di scoprire.
Un viaggio è sempre un
arricchimento culturale, è “ conoscere “, è “imparare” e ogni luogo in cui sono stata mi ha regalato
qualcosa. Di ogni luogo conservo un
attimo di vita e ogni luogo è un frammento della mia storia.
Ogni mio ritorno porta con sè le
emozioni dei luoghi che ho visitato.
In questo breve, ma intenso
viaggio in Sicilia, in cui sono rimasta avvolta
dal fascino dell’Etna che domina grandioso come un nume il panorama e lo splendido scenario offerto della
fertilissima piana in cui giace Catania e la
Conca d’Oro, dal pittoresco percorso costiero per Acitrezza e Aci
Castello, il luminoso paesaggio marino caratterizzato da nitide scogliere che mi ha portata a Taormina .
Sono poi tornata a ritroso per raggiungere Caltagirone
che vanta una millenaria tradizione nella produzione di prestigiose
ceramiche artistiche ed è la cittadina che ha dato i natali a Luigi
Sturzo e dove è allestito un presepe animato in terracotta-esposizione
permanente - che ha ottenuto riconoscimenti
a livello internazionale ( vedere www.ilpresepedicaltagirone.it) - e poi
scendere a Pozzallo di Ragusa.
Ho ammirato l’esaltante arte barocca
caratterizzata dai forti contrasti di Siracusa e Noto: l’imponente e maestoso Duomo-tempio di Athena all’Ortigia, la Cattedrale di Noto riportata al suo splendore dopo la ricostruzione
avvenuta a seguito del terremoto del 1996,
ma il luogo che mi ha
maggiormente emozionata è un borgo marinaro appartenente al comune di Pachino
in provincia di Siracusa il cui nome un tempo fu Marsà al hamem ( Baia delle
tortore) mentre oggi è MARZAMEMI.
Un piccolo borgo di origine araba,
semplice che più semplice non si può, dove tutto appare autentico, con le case che invecchiano naturalmente e apparentemente senza ristrutturazioni stravolgenti; forse vengono effettuate delle semplicissime operazioni di conservazione affinché non vadano in malora anche se alcune versano davvero in cattivo stato e sembrano abbandonate.
semplice che più semplice non si può, dove tutto appare autentico, con le case che invecchiano naturalmente e apparentemente senza ristrutturazioni stravolgenti; forse vengono effettuate delle semplicissime operazioni di conservazione affinché non vadano in malora anche se alcune versano davvero in cattivo stato e sembrano abbandonate.
In ogni caso l’insieme
non è sgradevole anzi è originale e suggestivo.
Un grazioso approdo con barche e
barchette, molte delle quali dipinte in bianco ed azzurro, pescherecci e reti esposte al sole poiché la pesca è
l’attività principale degli abitanti e, attorno il borgo antico affacciato su quella
immensa distesa blu che è il Mar Mediterraneo.
Mi addentro per le vie
silenziose, raggiungo la piazza dove si trova la chiesetta semi-diroccata e il palazzo del principe di Villadorata,
colui che nel 1630 acquistò la tonnara che ancora oggi è tra le più importanti
della Sicilia .
Si ha la netta sensazione che il tempo si è fermato a parecchi
decenni fa. Non un’anima viva, strade deserte. Nel periodo estivo la situazione
immagino sarà molto diversa anche perché
qui, dal 2000 ogni anno a luglio si svolge il Festival del cinema di Frontiera,
manifestazione internazionale.
L’atmosfera è quasi irreale, per me da sogno, in
una giornata di autunno inoltrato ( 20
novembre 2008).
Autunno che qui in Sicilia rappresenta soltanto un periodo temporale perché osservando la
vegetazione, il rigoglio dei giardini, i
fiori degli ibisco e le bouganville a pergolato o a cascate a formare prodigiose
macchie colorate, potrebbe
essere pure Primavera!
Attraverso il borgo storico e mi
dirigo in fondo al paese dove ci sono
alcune casette piccole e basse, un
tempo dei marinai, alcune dotate di terrazze direttamente sul mare:un insieme
stupendo, da cartolina . Nessuna immagine può rendere giustizia ad una gemma
incastonata in una splendida cornice.
Una piacevole sensazione
s’impossessa di me, mi abbandono forse a un profondo benessere, un nirvana. Dimentico
ogni pena....i raggi del sole mi penetrano,
mi infondono un gran calore che nulla a che vedere con la calura, il
colore intenso del Mediterraneo mi confonde la vista, mi sento attratta e impotente di fronte a lui, mi perdo
nella vastità, il profumo di mare e di alghe mi inebria.
Beatitudine, forse
pienezza, non ho più bisogno di nulla.... Mi ubriaco di sole, di mare, di cielo,
di silenzio.....non sono più io in preda ad ansie, angosce e turbamenti, per un
attimo fugace sono “quella che cerco”. Sono “quella che vorrei essere” per
tutta la vita. L’appagamento è totale.
Questo è quanto mi porto di
MARZAMEMI: il ricordo di un attimo di “
Vera Vita”.
“La baia delle tortore “ e perché non
“ Baia degli innamorati”?
Sempre nei pressi del porto, in
fondo ad una viuzza si erge l’Hotel Conchiglietta, direi minimale, ma
armoniosamente inserito nel borgo.Un hotel
lusso 5 stelle a Marzameni
sarebbe un insulto all’ambiente.
Il
Conchiglietta, ritengo sia valido per un
eventuale soggiorno: la posizione è ottima e sono portata a credere che pure la
cucina lo sia poiché dalle esperienze
avute nei diversi ristoranti in cui sono
stata ho dedotto che in Sicilia la tavola è un’arte, preparare da mangiare ed
intrattenere ospiti o clienti deve essere per loro davvero un piacere viste le
attenzioni che riservano. Il cibo cucinato pure in modo semplice ha sapori unici. E’ come se riuscissero a
tirare fuori il buono dalle cose semplici.
A Marzamemi gli abitanti sono
circa 300 ma nel periodo estivo la popolazione aumenta notevolmente, essendo
una località turisticamente molto apprezzata da coloro che amano l’autenticità
delle cose.
Inoltre Marzamemi vanta la
produzione della bottarga di tonno rosso
molto pregiata perché viene lavorata con un metodo quasi primitivo utilizzato anticamente dagli arabi-fenici.
Intorno a Marzamemi c’è molta
campagna dedicata all’agricoltura: numerose serre dove si scorgono coltivazioni
di ortaggi vari e soprattutto piante di pomodoro: il pomodorino di Pachino.
Oltre all’azzurro del
Mediterraneo il verdeggiar dei prati!
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