LIVIGNO- Il piccolo Tibet

Case a LIVIGNO

LIVIGNO

chiesa di SAN ROCCO- LIVIGNO

Da Sondrio, percorrendo la SS38 dello Stelvio si passa attraverso la Valtellina, terra misteriosa dal cuore di pietra, dove le antiche tradizioni si mescolano con il fascino della natura. Paesini suggestivi , alcuni dei quali sembrano appesi alla montagna, ciascuno con la propria chiesa. Svettano infatti grandi campanili quadrangolari ingentiliti da coppie di monofere e bifore a più livelli e grandi orologi. Si passa attraverso vigneti coltivati a terrazzo, direi in mezzo alle rocce, dai quali la produzione di Inferno, Grumello, Sassello, Nebiolo ( vini rinomati della Valtellina).

POGGIRIDENTI è il nome della zona di produzione dei vini Nera e Bettini. POGGIRIDENTI, nome più che appropriato.

Si raggiunge TIRANO, terrà di storia candidata ad entrare a far parte dell'UNESCO.(Tirano è una città teleriscaldata a biomassa - chi è interessato ad approfondire l'argomento può vedere il sito della città di Tirano). Qui e d'intorno numerosi appezzamenti di terreno sono ricoperti di alberi di mele - zona di produzione del marchio Melavi. Dalla strada, allungando la mano dal finestrino dell'auto si potrebbero raccogliere i frutti . Ovviamente non è da farsi, anche perchè sono numerosi i punti vendita dover poter acquistare cassette di mele.

Si prosegue, si attraversa BORMIO- mt. 1225 s.m., quindi si passa per la VALDIDENTRO - mt. 1350 s.m. e lo scenario che ci circonda è sempre il medesimo: montagne, fitti boschi incontaminati e paesini come presepi. Le caratteristiche case, muri in pietra, altezza massima 2 o 3 piani, travi ed infissi in legno, si ripetono in ogni frazione anche se ciascuna ha una nota personale che la rende diversa dalle altre.

Alcune frazioni hanno case con tetti in ardesia a larghe lose su cui si innalzano camini in pietra come piccole torri.

C'è qualcosa di antico quassù.... un mondo dove tutto parla di un lontano passato.
Un mondo quasi irreale per chi vive in città.
L'atmosfera è molto rilassante, forse qui si può trovare un pò di pace... Mi accorgo, o meglio riscopro che il fascino della montagna è irresistibile: il richiamo di un lontano mistero.
Dove il grigio delle rocce si mescola con il verde degli alberi e l'azzurro dell'acqua che scorre o forma qualche piccolo lago, si creano delle tavolozze dai colori morbidi ed intensi.

Procediamo con il nostro viaggio e raggiungiamo il Passo del Foscagno - 2291 mt slm, si fa dogana e si entra in Livigno passando per Trepalle. Qui il paesaggio cambia, sempre montagne ma non più fitti boschi , ora siamo immersi in grandissimi pascoli verdi, qualche alpeggio con mandrie di mucche ed animali vari e sulla strada segnalazioni di VENDITA DIRETTA FORMAGGI.

C'è un insolito silenzio qui, per chi lo sa apprezzare è incomparabile e conferisce un tocco di scenografica solennità.

Ed infine eccoci a LIVIGNO - altitudine mt 1816 - denominata anche Piccolo Tibet poichè in inverno le temperature raggiungono minimi elevati

Livigno è una rinomata località per lo scì ubicata su un tratto di territorio pianeggiante completamente circondato da alte montagne, come la racchiudessero in un grande abbraccio.

Livigno personalmente la paragonerei comunque ad un villaggio commerciale poichè è tutto un susseguirsi di negozi. Numerosissime sono le profumerie, i negozi di occhiali delle marche più note, fotocamere, video camere, binocoli, oreficerie, liquori, tabacchi, abbigliamento sportivo, etc.

A Livigno infatti è quasi d'obbigo lo shopping poichè essendo "zona franca" i prezzi per gli articoli sopra citati, si dice siano convenienti.

( Ho notato che molti avevano pacchi di zucchero quindi ho dedotto che il prezzo doveva essere veramente interessante. Anch'io l'ho acquistato : centesmi 55 al chilogrammo- nei supermercati mi è stato detto che costa sui 98 centesimi ).

Ma anche quassù quasi non esiste il cemento, i muri delle case in legno, in alcune annerito dal tempo, oppure in pietra. Alcune pareti esterne ornate da dipinti e balconi in legno con cascate di fiori, prevalentemente gerani, dai colori sgargianti. 
Armonia della natura.
E Bar e Ristoranti con arredi in caldissimo legno, grandi vetrate luminosissime che danno su quel territorio che d'inverno si trasforma in piste da sci. 
E fraterna semplicità.
E gli alberghi... classici chalet!
C'è solo l'imbarazzo della scelta.

Infine da Livigno vengono organizzate numerose gite fra le quali è assolutamente consigliata quella del TRENINO ROSSO da Poschiavo a Pontresina con vista spettacolare sui ghiacciai del Bernina, visita di S. MORITZ e dell'Engadina, fino agli incantevoli panorami del Passo Maloya. (biglietto adulti EURO 30 - Agenzia Alpen White).

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ritorno a  LIVIGNO Agosto 2017

Se davvero l'uomo e la donna sono ciò che mangiano io ritengo si debba mangiare bene, del cibo di qualità in giusta quantità.

Sottolineo in giusta quantità perchè non siamo al mondo unicamente per cibarci, ma dobbiamo cibarci per vivere, quindi non è necessario ingurgitare di tutto e di più.
Tale premessa per evidenziare che non disdegno andare ogni tanto al ristorante e solitamente dopo aver fatto una scelta attenta, anche se poi a volte accade che per diverse ragioni, la scelta non risulti soddisfacente.

Comunque a ferragosto mi trovavo a Livigno, la nota località turistica - stazione sciistica assai fredda da essere soprannominata " Il piccolo Tibet" in provincia di Sondrio e conosciuta anche per l'essere una zona "franca" .

La passeggiata centrale di Livigno è assiepata da negozi di vario genere su entrambi i lati ed era assai affollata . In mezzo alla moltitudine c'ero anch'io che amante dei profumi, non evitavo di entrare-uscire in diverse profumerie intenzionata a fare il miglior acquisto.

Non ero sola e verso le undici e mezzo ci siamo posti il problema che forse era il caso di decidere dove pranzare, visto che la presenza turistica era notevole.

Ci siamo fermati in un angolo, abbiamo visitato il sito Tripadvisor e fra i migliori ristoranti della zona era segnalato questo:'''RISTORANTE TIPICO LA PIODA''''.

Guardiamo qualche recensione e io mi convinco che vale la pena prenotare.

Telefono e chiedo di riservare un tavolo per due per le ore tredici.

La signora ringrazia e dice che ho fatto bene prenotare poichè nonostante fosse solo mezzogiorno molti tavoli erano già occupati.

Alle tredici raggiungiamo il ristorante in via Saroch 604.
Esternamente si presenta come molte case del luogo, semplici, basse con tetti o in pietra o tegole nere, nulla di eccezionale se non fossero ingentilite da policromie floreali che rendono accattivante la semplicità.
Comunque La PIODA ha un bel dehors coperto e diversi tavoli.

Nel nostro caso, il tavolo era riservato internamente e.....l'interno contrariamente all'esterno è una sorpresa. Alquanto originale con archi e pietre a vista dalle lavorazioni accurate sicuramente posizionate da mani esperte.

Anche il legno è un elemento dominante : i soffitti in legno sorretti da travi a vista , pavimenti in legno come tutti gli elementi d'arredo

E' assai ampio con più sale e tavoli tutti coperti con doppia tovaglia in stoffa e relativi tovaglioli. Definirei l'ambiente elegante e perchè no?...pure raffinato.

Come già scritto eravamo in due, nonostante ciò ci è stato assegnato un tavolo per quattro persone in una buona posizione d'angolo: la cameriera ha subito portato una bottiglia d'acqua e versata nei bicchieri ( all'esterno la temperatura era assai elevata) , quindi ha lasciato il menu e la carta vini.

Non mi dilungo sul menu poichè già nella foto che ho inserito è tutto scritto, mi limito ad elencare quanto ordinato:

- 2 Antipasti bresaola, porcini alla griglia e un pezzetto formaggio locale.
- 1 Pizzoccheri
- Per secondo carne alla pioda.
E come non avrei potuto? Alla pioda la specialità è proprio quella.
Quindi viene portata in tavola una bella pioda - pietra ollare - caldissima posizionata su un supporto specifico di legno mentre su di un vassoio tanti pezzi di carne cruda. La cameriera spiega di versare sulla pioda del sale fino per evitare che la carne si attacchi e poi ognuno si cuoce il proprio pezzo.
Come contorno verdure fresche di stagione da mangiarsi con delle salse di 4 tipi diversi.
Ebbene la carne era assolutamente tenera e buona.( vitello -maiale -manzo -pollo e forse cervo)
Il tutto lo abbiamo accompagnato con una bottiglia di Tellino del 2015, vino della zona di Teglio, non particolarmente pregiato, ma dal gusto gradevole, soprattutto non corposo.

Dopo di che come dessert, a seguito suggerimento della cameriera, abbiamo ordinato ciambelline di mele fritte con gelato : davvero squisite.

E a conclusione il solito caffè.

Amaro offerto dal ristorante.

Il servizio è stato assolutamente professionale e solerte, tempi di attesa nella norma anzi considerando la giornata di ferragosto sarebbero da considerarsi veloci.

L'ambiente come già specificato è caldo e accogliente.

Il conto in linea con la qualità del cibo, il servizio e il luogo: circa 60 euro a testa.

Personalmente sono rimasta soddisfatta e se dovessi tornare a Livigno, non perderei tempo a ricercare, andrei direttamente a LA PIODA.

Potrei soffermarmi a descrivere altre attrazioni di Livigno, descrizione paesaggistiche etc. etc. , ma non mi sembra il caso perchè l'opinione riguarda il RISTORANTE LA PIODA.