giovedì 15 settembre 2022

LA CITTA’ DEI VIVI – NICOLA LA GIOIA

 

LA CITTA’ DEI VIVI – NICOLA LA GIOIA

 


Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell’incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. E’ più difficile avere paura del contrario. Preghiamo Dio o il destino di non farci trovare per strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?” ( pg. 381)

 

 Sono ancora dentro LA CITTA’ DEI VIVI,  non riesco ad uscirne. Ci sono entrata  domenica scorsa quando andandomene in spiaggia  per godermi il caldo sole settembrino  ho deciso di farmi accompagnare da NICOLA LAGIOIA.  Da quel momento non ho avuto più pace e oggi,  quasi con dispiacere o forse con sollievo,  sono arrivata all’ultima pagina. La numero  459 pagine.

Pubblicato da EINAUDI nel 2021 LA CITTA’ DEI VIVI tratta una storia vera, una storia realmente accaduta a Roma nel marzo del 2016 . In un appartamento del Collatino si sono trovati 3 giovani: MARCO PRATI, MANUEL FOFFO  e LUCA VARANI. MARCO E MANUEL figli di famiglie “bene”,   LUCA adottato da una famiglia   di ambulanti di dolciumi.

LUCA VARANI dall’appartamento non è più uscito con le sue gambe: violentato, seviziato, forse torturato è  morto dissanguato.

 NICOLA LAGIOIA in questo libro, a seguito di una minuziosa attività di raccolta documenti comprensiva di atti giudiziari, intercettazioni, perizie, dichiarazioni e numerosissime  interviste  durata anni, ha riscostruito  la storia riuscendo  così a  offrire al lettore una lettura ben diversa da quella divulgata dai media, spesso superficiale incentrata soprattutto ad attirare l’attenzione trascurando appieno la complessità della situazione.  E trascurando pure la realtà di una  città dalle molteplici sfaccettature: un insieme di luci e ombre . Sono certa che alcune pagine “toccheranno” anche il lettore meno sensibile.

Credo che chi ha seguito il caso è a conoscenza che il solo a pagare l’efferato omicidio è MANUEL FOFFO condannato a 30 anni di galera mentre MARCO PRATI si è suicidato in carcere nei giorni antecedenti l’inizio del processo.

 Suggerisco caldamente la lettura di LA CITTA’ DEI VIVI: è senza dubbio molto utile a chi è genitore poichè induce a riflettere su quei  comportamenti abbastanza comuni che in alcuni casi  possono rivelarsi devastanti nella formazione personale dei propri figli.  

Sempre valido il detto “ nulla è come appare” : la cocaina sembra sia alla portata di tutti e il consumo è diffuso più di quanto si possa immaginare, chi si professa convintamente eterosessuale non è sicuro che lo sia, la prostituzione maschile non è  rara come forse si è portati a credere.

E soprattutto: i cellulari consentono ai figli  di raccontare grandi menzogne al fine di far star tranquilli genitori  che desiderano “ stare tranquilli”.

 LA CITTA’ DEI VIVI non è un romanzo come tanti , ritengo impossibile fornire  gocce di trama : gli eventi si susseguono a  ritmo serrato, le problematiche affrontate sono molteplici, quindi mi limito a proporre qualche stralcio e rinnovo l’invito alla lettura evidenziando che occorre comunque avere consapevolezza che si tratta di un vero e proprio pugno nello stomaco.

Infine: il mio modesto giudizio relativamente allo stile letterario  di Nicola Lagioia è semplicemente eccellente . Attenta alle descrizioni, mi sono soffermata su alcune provando "sana invidia" .   

 STRALCI

 Il riconoscimento delle proprie responsabilità in un’azione turpe stava diventando, sul piano emotivo, una prova insostenibile. Nessuno riusciva più a imputarsi una colpa, nessuno riconosceva a se stesso la possibilità del male.

Non c’è niente di più difficile che far cambiare idea ai genitori sul conto dei propri figli. Ci sono genitori persuasi che i figli siano irrimediabilmente dei perdenti, altri credono di avere messo al mondo dei geni, o più modestamente delle creature incapaci di sbagliare. Questo tipo di cecità può esasperare, ma in casi estremi muove a compassione.

 Non c’è niente di più stupido che comportarsi in modo diverso da ciò che si è. Questo mette gli altri nella condizione di fraintenderti, e gli altri sono sempre pronti a giudicare.

 Non si arriva a conoscere tutto nemmeno di sé stessi….

 Settembre 2022- Y.Pelizzari