Vacanza a MADRID - Seguito..
TOLEDO |
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Quando si pianifica la visita di una città concentrata in un periodo di tre o quattro giorni generalmente si cerca di scegliere i luoghi più importanti anche se non è sempre facile, tanto che spesso al ritorno si scopre che purtroppo “proprio quell’ angolo particolare, unico al mondo” non si è visto.
E’ pur vero che si potrebbe ritornare, ma le riviste di viaggio offrono molteplici attrattive che quasi mai si ritorna sui propri passi , salvo qualche rara eccezione, per esempio a Budapest, Roma, Venezia, sono andata più volte.
Pertanto il mio soggiorno madrileno è stato davvero intenso e ho comunque dovuto tralasciare alcune zone: se solo avessi potuto avrei girato la città in lungo e in largo anche a tarda sera, forse anche di notte, senonchè a volte ero stanca.In ogni caso avevo inserito nella breve vacanza un’escursione a TOLEDO, una bella cittadina distante dalla capitale spagnola settanta chilometri e iscritta nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Avevo visto delle foto significative che mi avevano attratta e incuriosita e quindi mi pareva stupido trovandomi a Madrid, non andarla a visitare.
Io sono convinta che sia meglio una cosa vista da una cosa raccontata o fotografata da altri perché non tutti gli occhi vedono allo stesso modo, ciascuno di noi è attratto da particolari diversi.
Divagazioni a parte, la mia guida turistica Michelin suggeriva di visitare pure la Stazione ferroviaria di Madrid, ossia la Estacion de Atocha perché non era una semplice stazione come si potrebbe immaginare.
Nulla di meglio quindi programmare la visita a Toledo utilizzando i treni della compagnia spagnola RENFE in partenza proprio dalla stazione Atocha.
Partendo da Plaza di Espana, sempre con la mia compagna di viaggio che forse avrebbe preferito avessi inserito nel programma una mezza giornata libera per lo shopping come le altre volte, abbiamo raggiunto a piedi la stazione e dopo aver fatto il biglietto “ida y vuelta” (andata e ritorno)per un totale di 20,60 euro, ci siamo impegnate a visitarla per una buona ora.Nulla di meglio quindi programmare la visita a Toledo utilizzando i treni della compagnia spagnola RENFE in partenza proprio dalla stazione Atocha.
Trattasi di un edificio di fine ottocento, in ferro battuto e vetro : internamente ospita un giardino tropicale davvero splendido. Praticamente nella zona antistante la biglietteria e i binari vi è uno spazio assai grande con piante tropicali che si mantengono vigorose grazie ad un idoneo sistema d’irrigazione ed un termostato che regola temperatura e umidità.
Salendo fino in cima tramite la scala mobile è possibile godere una visuale completa dell’ampia zona sottostante di cui il giardino tropicale occupa una zona importante e rende l’insieme assai suggestivo. Quasi difficile credere che ci si trovi in una stazione.
Infine partendo dalla stazione Atocha di Madrid, dopo una percorrenza di circa 40 minuti si raggiunge Toledo.
La stazione di Toledo, anch’essa una costruzione alquanto artistica da evocare un piccolo castello, si trova in basso rispetto alla città, quindi quando si arriva ci si trova dinnanzi una incantevole panoramica .Dalla stazione si prende un bus che percorre una strada in salita e si arriva direttamente in centro – Plaza de Zocodover- dove nelle immediate vicinanze c‘è appunto l’Alcazar, l’attrazione turistica principale, anche se non la sola.
L'ALCAZAR di TOLEDO , il cui ingresso costa 5 euro, è molto grande, ma personalmente non l’ho apprezzato moltissimo perché internamente custodisce il museo dell’esercito distribuito in due edifici : l’Alcazar e l’Edificio Nuevo.
Armi, divise militari, oggetti di tortura, libri antichi, documenti, testimonianze importantissime e la ricostruzione dei vari passaggi storici che io purtroppo conosco soltanto a grandi linee . In ogni caso da Toledo nel corso dei secoli sono passati romani, visigoti, arabi, ebrei, cristiani e tutti hanno contribuito a lasciare la propria impronta.
Tornando all’Alcazar, notevole la parte ingressuale che rappresenta uno dei maggiori siti archeologici coperti di Spagna, come pure il patio di Carlo V e gli spazi interni- esterni che consentono una panoramica mozzafiato della città.
Per gli amanti della storia:
“ Gran parte del fascino che conserva Toledo è legato ad avvenimenti storici, come la sanguinosa battaglia dell'Alcazar, svoltasi durante la guerra civile spagnola: l'Alcazar altro non era che la sede dell'accademia militare che si schierò con gli insorti franchisti (la storia dell'Assedio dell'Alcazar è stata anche raccontata in un omonimo film italiano girato in epoca fascista)”. ( informazioni desunte da guida turistica Logi travel )
Dopo aver dedicato più di un’ora alla visita dell’Alcazar, siamo uscite, abbiamo fatto una breve sosta in un ristorantino antistante il Castello per placare l’appetito e poi ci siamo addentrate per le stradine alcune strette e acciottolate, cercando di raggiungere la Cattedrale che vista dal Castello sembrava vicina, ma in realtà non lo era. La CATTEDRALE in stile gotico, edificata per volere di Ferdinando III, è grandiosa e per visitarla nei particolari un’altra ora non sarebbe bastata. Mi limito a dire che è spettacolare. Soltanto osservando la facciata principale riccamente decorata, ci si rende conto di trovarsi dinnanzi a qualcosa di estremamente interessante e raro.
Toledo , città imperiale, è molto turistica e quindi vi sono numerosi negozi di souvenirs e artigianato locale fra i quali spiccano le coltellerie dalle vetrine stracolme di coltelli di qualsiasi genere: storici e moderni, forbici, utensili da cucina, spade. Credo che a molti siano note le lame e le spade di Toledo , infatti questa città ha una storia legata proprio alla produzione dell’acciaio.
Pure le salumerie con file di Jamon appese, non passano inosservate
Oltre a diverse chiese, Toledo vanta anche un quartiere ebraico che abbiamo percorso quasi totalmente e ci siamo soffermate ed entrate nella Chiesa (ex-sinagoga del XII secolo) di SANTA MARIA la BLANCA della quale mi sono rimasti impressi dei magnifici capitelli e nella Sinagoga del Transito. Quest’ultima con stupende decorazioni in stile mudèjar .Toledo , città imperiale, è molto turistica e quindi vi sono numerosi negozi di souvenirs e artigianato locale fra i quali spiccano le coltellerie dalle vetrine stracolme di coltelli di qualsiasi genere: storici e moderni, forbici, utensili da cucina, spade. Credo che a molti siano note le lame e le spade di Toledo , infatti questa città ha una storia legata proprio alla produzione dell’acciaio.
Pure le salumerie con file di Jamon appese, non passano inosservate
Indubbiamente Toledo, un tempo appartenente all’antico regno di Castiglia con capitale Burgos, non si può trascurare poiché è davvero una bella città e contribuiscono a renderla tale, le mura, il fiume Tajo che l’attraversa e la collocazione su di un colle, ovviamente oltre al patrimonio architettonico ed artistico. Inoltre Toledo è considerata il simbolo del multiculturalismo e della convivenza possibile fra religione diverse: cristiani, ebraici e musulmani (vedi Mezquita del Cristo de la Luz).
Qui si trova anche la Chiesa di Santo Tomè che non abbiamo visitato e al cui interno c’è il famoso quadro di El Greco Entierro del Conde de Orgaz.
Per riallacciarmi all’inizio della mia narrazione, questa chiesa rientra fra i luoghi che avrei voluto vedere e invece me ne sono scordata, forse anche perché la giornata era assai fredda: come a Madrid per tutto il tempo una incessante aria frizzante ci ha tenuto compagnia.
Verso le diciotto e trenta, abbiamo ripreso il treno e siamo tornate nella capitale e… Madrid illuminata rapisce il viaggiatore e lo avvolge in una magica atmosfera. Qui si trova anche la Chiesa di Santo Tomè che non abbiamo visitato e al cui interno c’è il famoso quadro di El Greco Entierro del Conde de Orgaz.
Per riallacciarmi all’inizio della mia narrazione, questa chiesa rientra fra i luoghi che avrei voluto vedere e invece me ne sono scordata, forse anche perché la giornata era assai fredda: come a Madrid per tutto il tempo una incessante aria frizzante ci ha tenuto compagnia.
Abbiamo camminato e camminato e poi, lateralmente alla Gran Via abbiamo individuato un ristorantino alquanto singolare e molto accogliente “ Il cucurucho del mar “ dove abbiamo consumato un’ottima cena innaffiata con un litro di Sangria per far tornare a scorrere il sangue caldo nelle vene .
E poi buonanotte… Segovia ed Avila ci attendono!
Marzo 2016- Diario di un’esperienza personale di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove. Y.P.
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