AMEGLIA
E così la prima volta che ho visto il mare a Varazze - Cogoleto – Celle Ligure provai una grande emozione. Stupore!
Per qualche tempo la Liguria per me ha rappresentato il MARE con tutto il suo fascino, ma poi iniziai a viaggiare, vidi altri mari, vidi altre spiagge e la Liguria perse il mio interesse.
Senonché qualche anno fa il ritrovare un amico che risiede a Vado Ligure , un’amica che ha casa nella zona di Imperia e l’amica di sempre che ha acquistato una villetta nella zona di Bocca di Magra, mi ha fatto riavvicinare a questa terra che non è affatto SOLO MARE e vanta una collezione di borghi caratteristici .
La Liguria è splendida nel suo entroterra con numerosi borghi abbarbicati su colli che sembrano sfidare il cielo e che ovviamente godono di panoramiche mozzafiato.
Ed io , ogni volta che torno in Liguria ne visito qualcuno.
La settimana scorsa è stato il turno di AMEGLIA che già osservandolo dal basso mi lasciava immaginare quanto fosse grazioso.
Dopo aver ammirato imbarcazioni di ogni genere al Porto di Bocca di Magra situato appunto alla foce del Fiume Magra sul territorio del Parco Nazionale di Montemarcello, io e la mia amica con l’auto abbiamo seguito le indicazioni per Ameglia e percorrendo una strada leggermente in salita, nel giro di una ventina di minuti siamo arrivati alla meta prefissata.
L’accesso alle auto è praticamente vietato perché il borgo si sviluppa intorno a un dedalo di strette viuzze e scalinate in mattoni rossi sormontate da volte.
Assiepate a viuzze e scalinate ci sono tutte le case, l’una a ridosso dell’altra accomunate da numerosi vasi di fiori posizionati agli ingressi che offrono angoli da cartolina.
Siamo giunte ad Ameglia intorno a mezzogiorno e sarebbe stata nostra intenzione fermarsi in un qualsiasi punto di ristoro per mangiare qualcosina, ma ad Ameglia l’unico bar situato all'ingresso del centro storico, aveva chiuso proprio a mezzogiorno e chiedendo informazioni ad uno dei due abitanti che abbiamo incontrato ci è stato detto che oltre a quello null’altro c‘era.
Ad Ameglia non ci sono ristoranti o trattorie, ma poco importa perché Ameglia rimane un borgo sorprendente che vale la pena visitare e sicuramente qualsiasi descrizione non gli renderebbe giustizia.
Si parcheggia l’auto fuori dal borgo, ci si incammina a piedi verso il centro, si raggiunge una bella piazzetta che lascia intuire che nel periodo estivo diviene luogo di eventi, quindi si passa sotto una specie di porta e ci si addentra.
Si arriva ad piazzale della Chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire , da cui si gode una bellissima vista sulla Vallata del fiume Magra e in lontananza si vedono le cave di marmo che se la giornata è luminosa offrono una panoramica scintillante.
Da quanto ho letto la Chiesa al suo interno è molto interessante, in particolare per un pregevole trittico in marmo del 1527 di Domenico Gar raffigurante i Santi Rocco, Vincenzo e Sebastiano che non ho potuto ammirare perché il portone era chiuso.
La settimana scorsa era tutto chiuso, non ho idea se diviene visitabile in periodi specifici.
Non ho molto altro da aggiungere se non suggerire di visitare questo borgo che vanta una storia antichissima risalente al IV secolo a.C. e che rappresenta comunque soltanto un piccolo gioiello di una ricca collezione.
Anni fa avevo visitato il vicino Montemarcello e ne ero rimasta davvero affascinata , non a caso recentemente rai 3 gli dedicato un splendido servizio e quindi mi permetto suggerire di visitare entrambi in un unico itinerario.
( vedi la mia descrizione di MONTEMARCELLO)
Cosa mi ha colpito in particolare di Ameglia? Il silenzio e le viuzze deserte come se in paese non ci abitasse nessuno.Anni fa avevo visitato il vicino Montemarcello e ne ero rimasta davvero affascinata , non a caso recentemente rai 3 gli dedicato un splendido servizio e quindi mi permetto suggerire di visitare entrambi in un unico itinerario.
( vedi la mia descrizione di MONTEMARCELLO)
Settembre 2017 - Descrizione personale che potrei pubblicare altrove.
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