domenica 11 febbraio 2018

CASTELGANDOLFO - Paradiso anche per peccatori

CASTELGANDOLFO - Paradiso anche per peccatori


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Foto non scattata da me


A distanza di quattro mesi mi cimento a descrivere sensazioni che non intendo dimenticare e che già avevo tramutato in parole scritte negli istanti in cui le avevo vissute.
Purtroppo la settimana scorsa mani infami mi hanno sottratto la ventiquattrore contenente anche la mia agenda su cui annoto parole o brevi frasi per “non dimenticare” . Con lei mi hanno sottratto importanti attimi di vita.
Sicuramente non riuscirò a far rivivere e tradurre “ il mio tempo” a Castelgandolfo con la stessa intensità con cui la mia penna lo ha fatto precedentemente perché tutto vola via e niente può tornare come prima, ma ugualmente ci provo.

Castelgandolfo - area dei Castelli Romani - è situato su un colle che domina il lago Albano, la meta estiva abituale dei romani. E’ classificato fra i Borghi più belli d’Italia e il suo nome deriva da Castrum ( castello) e Gandolfi che furono fra i proprietari del feudo e a detta di alcuni storici sembra occupare la posizione che fu di Albalonga, l’antica città fondata da Ascanio figlio di Enea.

Dalla finestra dell’albergo immerso in un lussureggiante parco in cui mi trovavo , ammiravo le calme acque del lago Albano avvolta e pervasa da grande serenità e una sera scrissi:
“ Sto bene, il paesaggio primaverile in trasformazione a nuova vita dai toni soavi , mi fa sentire il sapore della mia casa natale, il silenzio d’intorno su ali leggere mi porta sulle acque del mio lago che tanto amo.
Improvvisamente un desiderio: vorrei dividere questo silenzio con te ma poi un dubbio….capiresti?
Dici che la vita ti ha cambiato. E’ possibile che la vita ci possa cambiare?
Io penso che gli anni, il tempo , non ha cambiato il mio “essere dentro” .
Può succedere che gli eventi della vita, a volte i dolori, a volte gli errori ci fanno smarrire, confondere, ma poi ci si ritrova.
Io qui a Castelgandolfo mi sono completamente ritrovata”.
Altra sensazione tradotta in parole:
“ Mi sento così bene, così lontana dalla frenesia, dalla fretta, dalle mille cose da fare, lontana da tutto, non ho bisogno di niente. Sto bene e non ho bisogno di niente.
E quando mai non ho avuto bisogno di niente?”
I luoghi per me non sono solo opere d’arte, strutture architettoniche, testimonianze storiche, bensì sono sensazioni, impressioni ed emozioni. 
Castelgandolfo è quiete : nel contempo è ritorno al passato, rilevante testimonianza storica e paradiso dei nostri giorni. Non si tratta certamente di un caso se Castelgandolfo è stato designato quale retiro dei Papi.

Castelgandolfo forse io l’ho vissuto con uno stato d’animo del tutto particolare: dopo giorni frenetici spesi per organizzare la mia assenza dalla famiglia ed ovviamente lavorando, sono giunta qui per un corso di formazione aziendale e  il solo motivo di farmi ritrovare sola con me stessa, padrona del mio tempo e delle mie serate ha insito in me una sensazione di grande benessere.

Al calar della sera, passeggiata per le vie dell’antico borgo : con incedere lento percorro la strada che si snoda dolcemente in salita, fiancheggia la residenza papale e porta nella centrale Piazza della Libertà antistante il Palazzo Pontificio, con la fontana disegnata dal Bernini capolavoro notevole ed elegante molto simile alla fontana di S.Andrea della Valle a Roma.
Entro in un negozietto sullo stesso lato della Chiesa, acquisto una t-shirt per la mia piccola peste, ha 10 anni e basta ancora poco per sorprenderlo e fargli spruzzare dagli occhi gioia e felicità.

Il corso di formazione che sto frequentando è relativo alle tecniche della negoziazione e per puro divertimento inizio a negoziare il prezzo. L’esercente, un signore già avanti con gli anni, si appresta volentieri al mio gioco e mi concede un piccolo sconto perché la t-shirt è stata stampata in occasione del GIUBILEO 2000 e ora siamo nel 2001.
Il cellulare squilla : mi siedo sul sagrato della Chiesa dedicata a S.Tommaso di Villanova (professore in filosofia e religioso spagnolo appartenente agli agostiniani di Salamanca morto nel 1555) con l’imponente mole pure disegnata dal noto pittore, scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini ( 1598-1680) e da lontano mi giunge la tua voce.
 La tua voce calda arriva fino quì a Castelgandolfo e mi riscalda: “..........”. Nessuno pronuncia il mio nome come te. Nessuno mai mi ha fatto provare tale emozione nel sentire il mio nome. Solo tu.
Intorno gente tranquilla, pacata , forse abitanti del borgo, forse qualche turista e forse qualche altro “ corsista” come me : è l’ora dell’aperitivo , osservo, penso, vivo intensamente” dentro” questo “ stare a Castelgandolfo” . 
Mi addentro nel vicolo che mi sta di fronte , ammiro le vetrine dei negozi ove sono in bella mostra oggetti simboli sacri souvenirs. Vado oltre , passo davanti a trattorie, locali tipici, giungo al Belvedere: il panorama sottostante è da cartolina, la veduta sul lago Albano è spettacolare; il mio sguardo si perde in luci e colori .
Da un altro lato della piazza, percorrendo il corso si raggiunge un altro Belvedere che offre una meravigliosa veduta del Lago Albano esteso ai piedi del paese e del Monte Cavo.
Castel Gandolfo sinonimo di tranquillità e romanticismo e anche invito alla meditazione,( magari davanti a qualche piatto tipico della gustosa cucina romana che ristoranti e trattorie sono in grado di offrire).
Brevi cenni storici
Castel Gandolfo sorto sulle rovine di Alba Longa nel II-I secolo a.C. – nel Medioevo villaggio Cuccuruttus - fu arricchito da un imponente castello nel 1216 dai Marchesi Gandolfi.
Divenuto proprietà dei nobili Capizucchi e quindi dei Savelli , ( pure nobile famiglia romana la cui importanza è rintracciabile nei libri storici periodo 1600-1712), nel 1604 fu venduto alla Camera Apostolica . Successivamente Urbano VIII ( papa dal 1623 al 1644) trasformò la residenza dei Savelli in Palazzo Pontificio. Fino al 1870 Castel Gandolfo fu la meta preferita dai personaggi ecclesiastici. Successivamente il Palazzo rimase inutilizzato per un lungo periodo ovvero fino al 1929, anno in cui tale palazzo viene riconosciuta la proprietà al Vaticano . Immediatamente il Papa Pio IX fece iniziare i lavori di restauro e rinnovamento e divenne quindi la Residenza Estiva Papale. Papa Paolo VI morì a Castelgandolfo nel 1978.
Nel 1994 Castel Gandolfo fu insignito dall’allora presidente della Repubblica col titolo di “città”.
( luglio 2001- rielaborato nel 2009)
Ritorno
Sono ritornata a Castelgandolfo sempre per le stesse ragioni, formazione aziendale,  due anni dopo e ancora nel 2006.
Ho ritrovato sempre la stessa atmosfera: magia d’autunno e magia d’estate.
Ho riprovato ancora sensazioni di benessere, attimi in cui non avevo bisogno di nulla.
Castelgandolfo la residenza dei papi , bonaccia per la mia anima intrepida e terapia per il mio spirito.
( ottobre 2009 - Y.P.)

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