lunedì 12 febbraio 2018

LA BELLEZZA E L'INFERNO - Roberto Saviano

LA BELLEZZA E L'INFERNO - Roberto Saviano

Forse la forza della parola scritta è rimasta l’unica possibilità di esistere per Roberto Saviano, lo scrittore solo.


L’Autore 
Per i pochi che non lo conoscono, Roberto Saviano è un giovane napoletano di 30 anni ( nato nel 1979) che , io credo, per amore della sua terra, con grande coraggio ha scritto GOMORRA un libro inchiesta/reportage che ha svelato i meccanismi camorristici e i vari indotti, utilizzando testimonianze e citando nomi e cognomi dei vari boss. Il libro definito “ pericoloso”, tradotto in 40 paesi e diventato ovunque un best seller e dal quale è stata fatta la trasposizione cinematografica che ha ottenuto al Festival di Cannes 2008 il Gran Premio della Giuria e altri notevoli riconoscimenti. Oltre al film, dal libro è stato tratto anche uno spettacolo teatrale premiato agli Olimpici del Teatro 2008. Dopo la pubblicazione di GOMORRA , Roberto Saviano è stato oggetto di molteplici minacce e dal 2006 vive sotto scorta, ovvero non vive più una vita normale, probabilmente ha sposato la solitudine. Costretto a spostamenti continui, alterna soggiorni in alberghi, case a volte buie perché nessuno gliele affitta e persino nelle caserme dei carabinieri.
Tutto questo solo per aver pubblicato un libro! Per aver scritto quello che forse in molti già sapevano!
Ma la parola scritta …..In “ La bellezza e l’inferno”Saviano scrive che “ CHI SCRIVE , MUORE”e racconta di Anna Stepanovna, uccisa a 48 anni nel giorno del 54esimo compleanno di PUTIN Vladimir . Anche lei aveva scritto un libro pericoloso CECENIA, un libro che raccoglie tutto quello che Anna aveva visto in una delle peggiori guerre che l’umana specie abbia mai generato. Saviano dice che le parole di Anna erano diventate nitroglicerina per il governo di Putin.
E Anna viene freddata con 3 colpi di pistola proprio il giorno del compleanno di Putin…quasi fosse un regalo.
LA BELLEZZA E L’INFERNO ( 1 Edizione Mondadori -Strade blu *- Giugno 2009 ) non è un romanzo, bensì una raccolta di scritti relativi al periodo 2004-2009 già pubblicati su diversi quotidiani e riviste, alcuni in occasione degli eventi di cui trattano al loro verificarsi.

( Saviano scrive per “La Repubblica, L’Espresso, il Washington Post, il Times, e altro)
Questi scritti, ad eccezione di due inediti, sono stati ripresi e rielaborati per la realizzazione del volume in argomento che l’autore dedica ai suoi lettori: “ A chi ha reso possibile che Gomorra divenisse un testo pericoloso…”
La recensione di questo libro non è semplice in quanto non ha un’unica trama. Si tratta appunto di una raccolta suddivisa in 5 macro argomenti: SUD – UOMINI – BUSINESS –GUERRA – NORD e dentro ogni macro argomento altri scritti /articoli inerenti.
Il tutto supportato da una introduzione dell’autore in cui vengono illustrati l’importanza dello scrivere, la forza della parola scritta, la sua visione della vita e le difficoltà che incontra in conseguenza alla sua scelta. Illustra il suo bisogno di scrivere che non corrisponde allo scopo di pubblicare un buon libro costruendo una storia in uno stile bello ed elegante.
“ ….A questo servono le parole quando si riuniscono in un libro, in qualcosa che è destinato a durare”.
Parla della sua paura che non è la paura di morire ma la peggiore delle paure, ovvero quella che riescano diffamarlo ed a distruggere la sua credibilità, a infangare ciò per cui si è speso e sta pagando.
Spiega anche il titolo del libro. La bellezza e l’inferno “vuole ricordare che da un lato esistono la libertà e la bellezza necessarie per chi scrive e per chi vive, dall’altro esiste il contrario: l’inferno che sembra continuamente prevalere”.
Globalmente in questo libro Saviano ci parla di compromessi, corruzione, affari di camorra e ‘ndrangheta che rivali diventano complici in affari. Ci parla delle guerre devastanti, di Vietnam, ci racconta di una realtà che forse non vorremmo neppure conoscere anche se consapevoli della sua esistenza.
In un capitolo ci racconta del Premio NOBEL,. “ I fantasmi del Nobel”, in un altro fa una recensione del film TRECENTO, ci racconta di Miriam Makeba, la mama AFRICA, e in “ Lettera alla mia Terra” , scrive “Castel Volturno non è un luogo qualsiasi ma il territorio dove è avvenuta la maggior parte di delitti …. Il luogo dove i Coppola edificarono la più grande cittadella abusiva del mondo”
La lettura non è proprio leggera , anzi a tratti induce a soffermarsi e cercare di entrare dentro le parole , di cercare fra le righe ciò che non è scritto, ma certamente meritevole e di grande interesse.
E’ un libro che secondo me non lascia indifferente il lettore, personalmente a tratti sono rimasta quasi incredula,a tratti anche un pochino sconvolta.

La copertina del libro stesso è quasi inquietante: Riprende un contributo alle plastiche - Rosso Plastica - del 1962 del notissimo artista ALBERTO BURRI nato a Citta di Castello nel 1915 e morto a Nizza nel 1995.
* STRADE BLU di MONDADORI pubblica libri dai titoli coraggiosi, storie imprevedibili e di attualità . La pubblicità dice " STRADE BLU il coraggio di essere contemporanei.

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