Sovana- Fortezza Aldovandresca |
Non è stato un colpo di fulmine bensì un innamoramento dolce e progressivo ed ora ben radicato. La conoscenza con la terra del Sommo Poeta è avvenuta gradualmente, dapprima le coste con il mar Tirreno: le spiagge di Marina di Massa , Marina di Carrara, Marina di Pisa, Viareggio, Castiglioncello, Tirrenia e giù sino alle spiagge del Parco dell’Uccellina.
Devo ancora raggiungere Punta Ala, Castiglione della Pescaia e soprattutto l’Isola d’Elba, che a me piace immaginare che quando la raggiungerò sarà per incontrare lui , il genio di tutti i tempi ovvero Napoleone. Ovviamente intendo la sua storia: io sono fra quelle che hanno subito il fascino della sua genialità.
Ma cercherò di non divagare troppo e torno alla terra di Dante.
Dopo la costa per ora incompiuta, ho iniziato a visitare le città come Pisa, Arezzo, Siena, Livorno, Grosseto, Firenze: tutte meravigliose, intrecci di arte, di storia, cultura e ognuna animata da gente gioviale e cortese dalla parlata inconfondibile.
Non ho trascurato la Lucchesia, il Lago di Massaciuccoli per amore di Giacomo Puccini e neppure Barga e Castelvecchio per ricordare Giovanni Pascoli.
La Toscana. Mi piacerebbe decantarla come meriterebbe una regione sii bella, ma non sono talentuosa come Roberto Benigni che sa far amare la DIVINA COMMEDIA anche agli studenti più riluttanti e perciò mi limito a qualche tentativo descrittivo assolutamente personale speranzosa di trasmettere a chi mi legge, le emozioni che alla Toscana io ho rubato.
La spettacolarità paesaggistica dei borghi toscani , dei colli ondulati, delle grandi distese di campagna ben tenuta, coltivata, mi ha letteralmente tolto il respiro, ne sono rimasta notevolmente affascinata.
La Toscana è bella! E’ bella tutta! E’ ordinata! E’ pulita! E soprattutto sfoggia un mantello fatto di autenticità: sapore di cose vere come l’olio d’oliva, il vino, odore di vita sana.
La cucina toscana è ottima e ne sono rimasta estasiata. I sapori toscani me li sono goduti , assaporati dapprima con le parole perché le varie specialità prima di essere servite vengono raccontate, elogiate, illustrate citando provenienza, lavorazione, coltivazione dei prodotti. Alcuni ristoratori sanno raccontare i cibi come se stessero leggendo un poema: ci si perde piacevolmente dentro la zuppa di farro, il ragù al cinghiale, la minestra di ceci, etc. etc.
Indubbiamente la Toscana vanta una buona cucina esaltata dalla cura e dalla qualità dei prodotti . Una semplice bruschetta ai sapori toscani è una delizia per il palato, una goccia d’olio un’essenza preziosa, un buon bicchiere di vino per me sono un toccasana umorale.
Visitando qualche azienda agricola , una qualsiasi fra i tanti casali che solo a vederli dall’esterno fanno sognare, nasce spontaneo il desiderio di viverci dentro e immediatamente ci si rende conto della singolarità di questa terra.
In genere presso queste aziende è possibile acquistare le loro produzioni come farine, olii, legumi, cereali, pasta, etc.
E inevitabilmente la Toscana più la si conosce e più la si ama: gli inglesi sono stati fra i primi ad acquistare terreni e casolari .
E’ romantica la Toscana, persino nelle giornate uggiose!
Lo sguardo si perde sui colli fra i quali spiccano aiuole di alti cipressi. Anche d’inverno la Toscana emana calore , il calore dei colori inimitabili del suo paesaggio agrario.
Non parliamo poi dei tramonti toscani che da sempre sono fonte di ispirazione per poeti e pittori.
Numerosi sono i borghi Toscani che rientrano nella guida arancione dei Borghi più belli d’Italia e io ora tento di raccontarne uno fra i tanti, uno che ha scatenato in me insolite sensazioni: SOVANA.
Sovana rientra nella guida dei Borghi più belli d’Italia: sorge su un dolce declivio e fa parte del comune di Sorano, provincia di Grosseto ( Maremma).
Sovana in sintesi è un pugno di case in mattoni di tufo, ben ordinate, ben curate, che trasudano storia, antichità ed donano piacere a coloro che sanno apprezzarle.
Apre il borgo la Rocca Aldobrandesca risalente al sec. XII caratterizzata da uno storione che si eleva sopra le mura perimetrali ed è così chiamata perché eretta sulle fondamenta di un castello innalzato dagli Aldobrandeschi.
* Gli Aldobrandeschi , di origini longobarde furono una nobile famiglia che durante il Medioevo dominarono molte zone della Maremma e dell’Amiata i cui domini più importanti erano ubicati nelle località di Colle Val D’Elsa, Santa Flora e appunto Sovana.Sovana in sintesi è un pugno di case in mattoni di tufo, ben ordinate, ben curate, che trasudano storia, antichità ed donano piacere a coloro che sanno apprezzarle.
Apre il borgo la Rocca Aldobrandesca risalente al sec. XII caratterizzata da uno storione che si eleva sopra le mura perimetrali ed è così chiamata perché eretta sulle fondamenta di un castello innalzato dagli Aldobrandeschi.
Appartenenti ai Ghibellini, Guglielmo e Omberto Aldobrandeschi sono nominati nel Purgantorio della Divina Commedia. Il grande papa riformatore Ildebrando di Sovana -santo Gregorio VII- ( nato a Sovana nel 1020 e morto e Salerno nel 1085) apparteneva alla discendenza degli Aldobrandeschi.
Infine nel 1274 le loro proprietà situate nella Toscana meridionale furono suddivise in Contea di Sovana e Contea di Santa Flora che in seguito passarono l’una alla famiglia Orsini e l’altra agli Sforza..
Subito dopo aver percorso un breve tratto, un tempo la Via di Mezzo, ci si trova nel centro storico ovvero Piazza del Pretorio dove vi si affacciano i principali monumenti : Palazzo comunale o dell’archivio, Chiesa di Santa Maria, Palazzo Pretorio, Loggia del Capitano, Chiesa di San Mamiliano.
La storia di Sovana è molto ricca e interessante perché come testimoniano le tombe, risale al VII secolo a.c. . Unitamente a Stantonia, a Saturnia e altri centri etruschi appartenne al territorio di influenza della Vulci e prese parte alle lotte sostenute dagli Etruschi per fermare i Romani.
Strade pavimentate con pietre posizionate a lisca di pesce.
Da Piazza del Pretorio continuando a percorrere la Via principale, a chiudere il borgo si trova la Cattedrale di San Pietro considerata il monumento più importante di Sovana.
Dalle sue linee architettoniche e dalla maggior parte delle decorazioni scultoree si suppone che il Duomo sia sorto non prima del XI-XII secolo, ma sopra le rovine di una chiesa più antica dalla quale rimarrebbero alcuni marmi del portale.
Internamente il Duomo è diviso in tre navate da grossi pilastri cruciformi è ed ben visibile che lavori di restauro sono stati eseguiti in tempi recenti.
Nel 1843 sul territorio di Sovana avvenne la scoperta della necropoli etrusca che costituisce un esempio mirabile per la varietà di tombe che si possono ammirare. Gli scavi continuarono anche negli anni successivi e la scoperta più recente risale al 2005 con La tomba dei Demoni Alati (III-I sec. a.c.) -
Chi volesse approfondire può attingere alle numerose GUIDE turistiche in commercio.
Presso una sala all’ingresso del DUOMO , io ho acquistato una pubblicazione Nuova edizione 2011 Editrice Laurum il cui testo è curato dalla Cooperativa “ La Fortezza” , dal titolo Viaggio attraverso LA CIVILTA’ DEL TUFO e al suo interno c’è la lunga storia di SOVANA che personalmente ho trovato di notevole interesse.
Le mie impressioniPresso una sala all’ingresso del DUOMO , io ho acquistato una pubblicazione Nuova edizione 2011 Editrice Laurum il cui testo è curato dalla Cooperativa “ La Fortezza” , dal titolo Viaggio attraverso LA CIVILTA’ DEL TUFO e al suo interno c’è la lunga storia di SOVANA che personalmente ho trovato di notevole interesse.
Soggiornare a Sovana è senza dubbio molto piacevole.
Occorre soltanto portare con sé la capacità di sapersi stupire e una buona dose di curiosità che ci induca ad osservare, ammirare, prestare attenzione e scoprire una civiltà quasi dimenticata.
Inoltre è bene portarsi anche un po’ di appetito per assaporare le specialità gastronomiche locali.
Il borgo sembra rimasto intatto nella sua bellezza originaria e passeggiando per le vie si prova la sensazione di trovarsi in un territorio quasi irreale. Le ore sembrano trascorrere lentamente scandite dal rintocco della campana della Chiesa in Piazza del Pretorio, anche durante la notte.
Al calar della sera l’atmosfera si tramuta in avvolgente magia e se la fortuna regala un cielo stellato, lo spettacolo diventa intensa emozione.
Nella splendida cornice di Piazza del Pretorio si trova anche il Ristorante La TAVERNA ETRUSCA il cui interno è un insieme di pietra grezza e mattoni in cotto, archi, un imponente camino aperto su due ambienti comunicanti, arredi d’epoca e soprattutto cucina eccellente con piatti tipici toscani supportati da adeguato servizio. I prezzi per una cena : grossi tortelli di ricotta e spinaci conditi con tartufo nero, buglione d’agnello tradizionale toscano o cinghiale in umido , insalata verde, piatto formaggio pecorino fresco e stagionato , vino della zona in bottiglia, caffè, è intorno a 50 euro.Occorre soltanto portare con sé la capacità di sapersi stupire e una buona dose di curiosità che ci induca ad osservare, ammirare, prestare attenzione e scoprire una civiltà quasi dimenticata.
Inoltre è bene portarsi anche un po’ di appetito per assaporare le specialità gastronomiche locali.
Il borgo sembra rimasto intatto nella sua bellezza originaria e passeggiando per le vie si prova la sensazione di trovarsi in un territorio quasi irreale. Le ore sembrano trascorrere lentamente scandite dal rintocco della campana della Chiesa in Piazza del Pretorio, anche durante la notte.
Al calar della sera l’atmosfera si tramuta in avvolgente magia e se la fortuna regala un cielo stellato, lo spettacolo diventa intensa emozione.
I proprietari e/o gestori del Ristorante La TAVERNA ETRUSCA sono gli stessi del HOTEL SCILLA, un piccolo albergo di 15 camere, ubicato a pochi metri di distanza di cui senza addentrarmi in descrizioni minuziose come richiederebbe una opinione specifica mi limito a consigliarne la prenotazione poiché si tratta di una struttura molto confortevole , ben arredata e curata nei dettagli . Un ambiente sobriamente elegante dotata di ogni confort.
Antistante all’hotel vi è il parcheggio privato.
I prezzi ovviamente variano a secondo del periodo .
Infine quando si lascerà Sovana alle spalle per tornare sui propri passi, ci si renderà conto di portarsi dentro un ricordo indelebile: un inenarrabile frammento di Toscana.Antistante all’hotel vi è il parcheggio privato.
I prezzi ovviamente variano a secondo del periodo .
E per concludere m'improvviso poeta," poeta in erba":
Medievale il borgo incantato
Silenzio , silenzio e silenzio
Nella nitidezza di un cielo surreale
Stelle, stelle e ancora stelle.
Passi frettolosi e nervosi Silenzio , silenzio e silenzio
Nella nitidezza di un cielo surreale
Stelle, stelle e ancora stelle.
i miei passi
l’anima intrepida non si sazia di pace
quella pace invocata, sognata
che qui è sovrana solenne
Vento calmo, invisibile, impalpabile
Indecifrabili sensazioni
fugaci brividi lambiscono il cuore
Il rintocco delle campane lacera la notteIndecifrabili sensazioni
fugaci brividi lambiscono il cuore
lo scandire delle ore
sbriciola lentamente le emozioni
dissolve la tristezza senza volto e senza nome
Si affaccia il nuovo giorno
la mente libra
si dileguano i fantasmi tiranni
Impetuoso, brioso, la mente libra
si dileguano i fantasmi tiranni
s’impone il presente
Calore avvolgente e soave
Assaporo i momenti.
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Qualche indicazione per raggiungere Sovana:
DA NORD-OVEST: A12 direzione Sud, poi SS1 -Aurelia fino ad Albinia, Km150,5; proseguire in direzione Manciano, poi seguire le indicazioni per Sovana.
DA ORVIETO: SR71 direzione Montefiascone/Viterbo fino al bivio per S.Lorenzo Nuovo (Km17), poi SP74 seguire indicazioni per Pitigliano poi per Sovana.
DA FIRENZE (itinerario autostradale ): A1 direzione Sud, uscita Chiusi; poi seguire le indicazioni per Chianciano; seguire le indicazioni per la SS2 Cassi; proseguire sulla SS2 Cassia direzione Roma fino al Km146,5 , seguire le indicazioni per Sorano e poi per Sovana.
DA ROMA NORD: A1 uscita Orte poi super strada per Viterbo, uscita SS2 Cassia NORD; 3 Km dopo l’uscita bivio sulla sinistra seguendo le indicazioni per Valentano; poi per Pitigliano ed in fine per Sovana.Y.P.
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