domenica 11 febbraio 2018

BELLAGIO- IN RIVA AL LAGO NEL VERDE E NELL'ARTE



Dal terrazzo di casa mia ogni volta che lo sguardo si allunga vedo la punta arrotondata di un promontorio che fa da spartiacque del lago e lo suddivide nei cosidetti: ramo del lago di Como e ramo del lago di Lecco.
Vedo un paesaggio sparpagliato armoniosamente che dalla riva del lago sale su per un territorio collinare verdissimo e vedo alcuni edifici che spiccano in modo particolare.
Di sera il promontorio s' illumina : un insieme di luci che si riflettono nelle acque creando uno spettacolo ammirevole.
A volte in me si accende il desiderio di descriverne la venustà ma fin'ora non sono riuscita, non ho ancora trovato gli aggettivi che vorrei.
(Per me gli aggettivi sono importantissimi perchè l'aggettivo ha il potere di rendere vivo un oggetto, un paesaggio, di dare un volto alla persona senza vederla).
Il nome del promontorio: Bellagio "La perla del Lario" che io ribattezzo " La musa ispiratrice" per la delicatezza del paesaggio.

Ci sono andata molto tempo addietro e nel ricordo c'è un paesino turistico, negozi, alberghi e stradine strette ed acclive ed un grande campanile in pietra (appartenente alla Basilica di S.Giacomo, il meglio del romanico -lombardo).

"Ebbene è il caso di ritornarci" - mi dico.
Infatti mi reco all'imbarcadero di Menaggio e con piacevole sorpresa scopro che è facilissimo arrivarci perchè battelli(solo passeggeri) e traghetti( passeggero + auto) fanno corse molto ravvicinate. Acquisto il biglietto solo passeggero  ed in 20 minuti di navigazione raggiungo Bellagio. ((Gestione Navigazione Laghi - orario estivo da Maggio ad Ottobre).

Ho deciso di visitare i giardini di Villa Melzi, appunto uno degli edifici che spiccano, quindi giunta a Bellagio, dall'imbarcadero, percorro circa 800 metri di passeggiata al lago fra rigogliosissime aiuole coloratissime ed un filare di alberi secolari e raggiungo la Villa. All'ingresso prendo il biglietto 6 euro ed ora, un breve cenno di sotria.
La Villa Melzi è stata realizzata fra il 1808 ed il 1810 per volere di Francesco Melzi d'Eril, duca di Lodi e vice presidente della prima Repubblica Italiana al tempo di Napoleone. Doveva essere la residenza estiva ed è stata progettata dall'architetto Albertolli, esponente di grande rilievo del neoclassicismo.
La Villa esternamente è assai sobria, costruita in forme neoclassiche con serie di finestre in regolare successione.
La facciata principale è arricchita da una scalinata a doppia rampa e da 4 leoni in stile egizio.
(L'interno della Villa non è visitabile).
E forse è proprio l'aspetto semplice ed elegante dal tenuo colore che la fa risaltare nel mezzo del meraviglioso parco che la circonda, parco la cui realizzazione venne affidata a Luigi Canonica ed all'agronomo Luigi Villoresi (entrambi hanno partecipato alla realizzazione del parco di Monza).

I giardini sono ricchissimi di piante rare:, canfora, pini di montezuma, cedri giapponesi, albero dei tulipani, bambu e siepi di camelie, rododendri, azalee.
Inoltre è presente un grazioso laghetto giapponese con piante acquatiche.
Nel parco si trovano anche numerose sculture: mi ha molto colpita una bellissima statua egizia in basalto che raffigura la dea della guerra ed inoltre è presente anche un chioschetto moresco.
Al limite sud del giardino c'è la cappella gentilizia dei Melzi: un tempio neoclassico con stucchi a rosoni ed affreschi di Angelo Monticelli..
In una parete esterna è stata murata la porta della casa milanese dei Melzi che è stata attribuita a Bramante.
(Non amo dilungarmi molto sulla storia in quanto in rete ci sono fonti più che esaustive- è sufficiente inserire in qualsiasi motore di ricerca" Villa MELZI- Bellagio ).
Dopo aver visitato i giardini di Villa Melzi, ritorno al punto dove sono sbarcata e mi addentro per le vie di Bellagio.
Il ricordo che ho è corretto: gli amanti dello shopping hanno da dilettarsi perchè per le vie del borgo ci sono numerosissimi negozi di articoli artigianali nonchè quadri, ceramiche, lavorazione del vetro, boutiques d'abbigliamento ed altro e scontato dirlo, ma ci sono bellissimi alberghi.

C'è comunque anche un itinerario detto "storico" che porta alle frazioni.
Il promontorio è dominato in cima da Villa Serbelloni, pure lei immersa in ampi giardini visitabili.
Villa Serbelloni è del 1600 ma nel 1930 fu acquistata da una principessa americana che successivamente la donò alla Fondazione Rockefeller di New York e viene utilizzata come centro studi e per conferenze.
Potrei scrivere ancora molto sulla giornata trascorsa a Bellagio - io che racconto e descrivo con gli occhi di chi sul Lago di Como è nato - ma mi limito a citare le parole scritte nel 1817 da Stendhal:

"Niente al mondo può essere paragonato al fascino di queste giornate ardenti trascorsi sui laghi del Milanese".
Ed io da Bellagio, senza nessuna previsione di acquisto, sono tornata con un bellissimo quadro post-impressionista raffigurante un paesaggio lacustre (il mio) del pittore Gilardoni.
Ed infine se dovessi dare un suggerimento per soggiornare indicherei l'Hotel Splendide per la sua incantevole ubicazione.
(Io avendo la casa di fronte a Bellagio non ho soggiornato ma vedendolo esternamente mi ha fatto un'ottima impressione- 3 stelle - centrale - direttamente sul lago).
Per quanto concerne i ristoranti invece ce ne sono moltissimi e dai menu esposti, direi che ce ne sono per tutte le tasche.
Chi frequenta questo lago, inevitabilmente, se ne innamora
coloro che su queste sponde nascono, ovunque andranno si porteranno dentro un pò di lago.

AGGIORNAMENTO SETTEMBRE 2012
Nulla rimane immutato, pure le montagne cambiano aspetto anche se spesso 
apparentemente non ce ne accorgiamo.
Premesso ciò , ritornare in un luogo che già è stato visitato in precedenza, non sta a significare che troveremo tutto uguale.
L’ultima volta che avevo trascorso una giornata a Bellagio era il 2008 ed ora a distanza di 4 anni , ho sentito il desiderio di ritornarci.
Ho ripreso il battello a Menaggio , il tempo di navigazione e rimasto il medesimo mentre il costo del biglietto a/r è ora di 9,20 euro. ( Nel 2018 prezzo invariato) 
Giunta a Bellagio sono rimasta nuovamente estasiata dalla bellezza paesaggistica impareggiabile, alcuni scorci sono davvero suggestivi e l’abbondanza di vasi fioriti posizionati ovunque sicuramente contribuisce a creare effetti scenografici notevoli.
Mi sono addentrata ancora per viottoli e ciò che mi ha sorpresa è stata la presenza massiccia di turisti stranieri: ovunque sentivo parlare tedesco, inglese, russo.
Particolare che quattro anni fa non avevo notato. Probabilmente i turisti italiani sono diventati rari poiché avvicinandomi alla biglietteria del traghetto per chiedere un’informazione, l’addetto mi si rivolto in inglese e visto che ho risposto in italiano mi è parso quasi stupito. ( Non sto esagerando)
Le vetrine sono accattivanti , superbi i negozi d’arte e le gioiellerie, l’ abbigliamento nonostante i prezzi scontati sono tutt’altro che economici.
Bellagio non è adatta a chi percepisce mille euro al mese.
Comunque io sono tornata a Bellagio perché trovo sia un luogo di rara bellezza e poiché la Villa Melzi l’avevo già visitata ho deciso di andare dalla parte opposta , raggiungendo così la piazza della chiesa e visitare la BASILICA DI SAN GIACOMO, considerata uno dei migliori esemplari dell’arte romanico-lombarda e la cui costruzione risale alla fine del sec. XI e all’inizio del XII.
La descrizione esistente più antica è del 1580, redatta in occasione di una visita del Vescovo di Como da uno storiografo di nome Santo Monti.
Ovviamente, nel corso degli anni ha subito ristrutturazioni e modifiche varie, ma nei primi decenni del 1900 fu ripristinata e riportata alle linee architettoniche originali .
Nel 1904 è stata dichiarata MONUMENTO NAZIONALE
Di medie dimensioni è dotata di un imponente campanile che secondo opinioni attendibili dovrebbe essere stato originariamente una delle Torri appartenenti al sistema di difesa del Borgo , mentre nel 1700 fu elevato nella forma attualmente visibile.
Senza soffermarmi in descrizioni di dettagli di cui non ho specifica conoscenza e competenza , mi limito nel dire che entrando nella Basilica la mia attenzione è stata catturata dalle tre absidi che rappresentano la spettacolarità del complesso: la cappella di S.Orsola, mosaico opera della ditta Castemari di Venezia, come pure la Cappella dedicata a San Antonio e l’ancona sovrastante il tabernacolo in legno dorato opera dello scultore Bellagino Domenico Pini.
Vi è anche una tela raffigurante la Deposizione appartenente alla scuola del Perugino che qui è giunta per donazione alla Parrocchia, interessante la sede della cantoria con un organo a canne "Bossi" che ha necessità di manutenzione .
Il Battistero come si presenta attualmente è il risultato di numerosi interventi e il mosaico appartiene alla scuola veneziana.
E’ una Basilica che indubbiamente merita una visita attenta.

Lasciata la Basilica ho proseguito e ho raggiunto la zona del porticciolo che offre un ampio panorama. Qui vi sono due belvedere, un bel parco, ristorante e tutto quello che serve per soffermarsi ad osservare e godere dell’atmosfera magica delle acque del lago .
Bellagio ritengo che rappresenti una tappa obbligata per tutti coloro che visitano il Lago di Como.
Il promontorio di BELLAGIO ripreso dalla terra ferma in un giorno d'inverno

Yvonne

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