mercoledì 30 gennaio 2019

LA GIOIA DI VIVERE- A piccoli passi verso la saggezza


LA GIOIA DI VIVERE
(La felicità si associa con il potere mentre la gioia si lega a saggezza
Filosofia significa amore del sapere o della conoscenza, cui è solito giungere il saggio)
Vittorino Andreoli





“ LA GIOIA DI VIVERE” apparentemente un titolo banale anche se indubbiamente richiama l’attenzione perché ritengo che tutti, ma proprio tutti vorremmo vivere la vita con gioia.
Non solo, se la gioia di vivere fosse in vendita non vi è dubbio che faremmo la fila per acquistarne  anche solo una piccola porzione.
LA GIOIA DI VIVERE comunque io l’ho acquistato in Edicola poiché ogni venerdi con il Corriere della Sera esce un volume di Andreoli – complessivamente saranno 26.

Vittorino Andreoli con questo libro intende infondere in chi lo legge una grande speranza perchè LA GIOIA LA SI FA. LA SI COSTRUISCE SU MISURA DI CIASCUN UOMO E DI CIASCUNA ESISTENZA”.
 Sia chiaro che non  si tratta di un manuale d’ istruzioni, per cui nessuno si illuda che arrivato all’ultima pagina possa aver raggiunto  l’obbiettivo.

Il libro vuole essere d’aiuto a  farci raggiungere un’esistenza gioiosa, ma per raggiungerla occorre  impegno e Andreoli in qualità di psichiatra di fama internazionale, attraverso analisi e studi scientifici, ci supporta ad intraprendere il lungo viaggio dentro di noi.
Non solo, ci fornisce elementi molto interessanti e utili  per farci comprendere ciò che ci circonda:

“La nostra è una società disarmonica e la dissonanza deriva proprio dall’incapacità di perseguire un organico equilibrio

Infatti  noi viviamo in un tempo nuovo, in cui la tecnologia ha prepotentemente imposto una stile di vita alquanto logorante. Inoltre  ci piovono in testa valanghe di informazioni incomplete, manipolate e noi per stare in equilibrio dobbiamo essere sufficientemente “armati” da poterci difendere.
E non è “cosa facile”.
Basta pensare che FB contiene un numero indicibile di profili falsi aventi l’obbiettivo di divulgare informazioni per veicolare le opinioni , creare contrapposizioni e favorire taluni anziché altri.

A pag. 88,  Andreoli scrive . “ E’ sconsolante verificare come nel nostro Paese si sia uccisa la libertà e come i cittadini, invitati a votare i loro rappresentanti politici, optino sempre per uomini nefasti che hanno contribuito a fare dell’Italia una cloaca immorale, scegliendo chi, senza alcun pudore, mostrava le proprie perversioni e la propria stupidità……
La politica che secondo Platone, doveva promuovere la felicità di tutti….oramai si è trasformata in un’enorme malattia, che ha annullato persino le espressioni più elementari della libertà.

Trattandosi di un saggio, non vi è una trama bensì più capitoli raggruppati in quattro parti:

-          Le due grandi WELTANSCHAUUNGEN ( Welt significa mondo, Anschauung visione-concezione)
-          Anatomia delle visioni del mondo
-          Patologia delle visioni del mondo
-          Promuovere la visione del mondo della gioia

Mi limito a trascrivere alcuni stralci:

-          Mi pare che la contrapposizione stia, da un lato, nel percepire la straordinarietà dell’esser-ci e, dall’altro, nel percepire il dramma dello scomparire, del non esser-ci più. In entrambi i casi il vivere ha una connotazione positiva.
-          Tullio Cicerone…come Epicuro, riconosce nella filosofia la disciplina da cui è possibile trarre i giusti insegnamenti per vivere, gli unici che permettono di superare senza difficoltà ogni pericolo dell’esistenza….
-          (A proposito di vecchiaia) – “non colle forze e colla velocità o con l’agilità del corpo si compiono le cose grandi, ma col senno, coll’autorità, col far valere le proprie opinioni; e di tutto ciò per solito la vecchiezza non solo non è privata, ma arricchita”.
-          Occorre sapersi ritirare molto anche in sé; infatti la frequentazione di persone dissimili turba il buon equilibrio raggiunto, rinnova le emozioni ed esaspera ciò che nell’animo è ancora debole e non pienamente guarito. Tuttavia queste condizioni vanno mescolate e alternate, la solitudine e la compagnia…..
-          L’inconscio è visibile sotto l’ingrandimento dell’analisi psicoanalitica
-          Vivo in una società impazzita, istupidita….il successo è un adattamento all’altro, accettato e finalizzato al denaro…..Non si accetta che la bellezza svanisca: quindi ci si maschera e con l’aiuto del chirurgo plastico si cambiano, massacrandole, parti del proprio corpo, così si comprano le forme che i modelli di bellezza richiedono in quel momento, pronti a rubarne altre quando la moda cambia. Una bellezza di superficie, perché si colloca soltanto sulla cute, sulla parte visibile di una persona. L’uomo viene ridotto alla cute e alle sue forme.
-          La fragilità è un’espressione della condizione umana, incide certamente sulle visioni del mondo di chi vuol essere potente e chi percepisce di essere semplicemente fragile, cioè limitato.
-          Il potere è una patologia, una malattia sociale: la fragilità è una condizione dell’uomo che vive nel mondo.
-          La verità è un’ombra che si deve sempre rincorrere senza mai avere la certezza di averla raggiunta.
-          Gli eroi , come suggerisce Brecht, compaiono quando l’uomo si perde e le società e il mondo sembrano crollare.
-          L’interiorità della donna fa pensare a un territorio più vasto e persino sconfinato rispetto a quello maschile.
-          … E la vita non è chiusa soltanto dentro il soggetto che nasce, ma è insita nell’ambiente in cui egli nasce.
-          Le domocrazie moderne sono delle oligarchie e talvolta delle pure formalità, delle maschere della tirannia. Anche nei sistemi così detti democratici esiste un potere che legifera e un potere per il quale le leggi sono promulgate. La dimostrazione più tangibile è che i rappresentanti del popolo, se solo scendono in strada, sono circondati e difesi dalle guardie personali, che impediscono un qualsiasi contatto con la gente. Espressione da una parte della paura dei potenti, dall’altra del popolo che non li sopporta più e vorrebbe eliminarli……Gli eletti domocraticamente, invece, hanno legiferato per sé una immunità , che vuol dire il diritto di andare contro la legge e di non essere puniti. E’ lapalissiano che questa legge non è democraticamente estesa a tutti i cittadini.


Mi fermo qui aggiungendo soltanto che in sintesi si può vivere la vita  nella “ gioia di vivere”  oppure  nella “fatica di vivere”. Leggendo questo libro si potrebbe scoprire che la collocazione che ci si è dati sia errata.

Dal mio punto di vista è un ottimo saggio: mi ha fornito elementi indispensabili per meglio comprendermi e comprendere. Spero solo di riuscire a tenere in evidenza alcune riflessioni.
Indubbiamente è un  libro che  ha incrementato “ il mio conoscere-sapere”. 
Certo non "pesante" ma neppure " divertente"  e infatti per darne la giusta impressione  concludo riprendendo ancora il pensiero che l'autore da ai suoi libri.
"I miei romanzi sono tragici, finiscono sempre con una morte, e non solo per la consapevolezza che qualsiasi vita umana si chiude con la morte, che la cancella e la deride, ma anche perchè scrivendoli volevo contrappormi ai romanzi di successo, storiella rosa a lieto fine.Il risultato è che i miei romanzi sono letti di meno, mentre gli altri sono consumati avidamente perchè soddisfano il desiderio di evasione, che è come  dire entrare nella stupidità per evadere dalla stupidità" .

Questo comunque non è tragico.

Gennaio 2019- Yvonne



martedì 29 gennaio 2019

GLI INCONVENIENTI DELLA VITA - PETER CAMERON


GLI INCONVENIENTI DELLA VITA

Giorni fa entrando in una bellissima Libreria Feltrinelli, una di quelle dove non solo si vendono i libri ma si mangia pure, esplorando  sugli scaffali sono stata attratta da questo piccolo libro pubblicato da Adelphi dal titolo “ GLI INCONVENIENTI DELLA VITA” scritto da PETER CAMERON.

Il titolo ha incontrato il mio interesse nonostante possa apparire quasi banale.
Questo interesse forse è scaturito dal fatto che personalmente di inconvenienti nella vita ne ho incontrati parecchi, in particolare l’incidente di due anni fa in cui investita da un’auto, ho perduto quasi un anno del mio tempo.
Non solo, trovandomi completamente impreparata ad affrontare l’ingovernabile le reazioni non sono state immediatamente coerenti, adeguate e ho dovuto quindi  affrontare difficoltà notevoli.

Comunque torno a Peter Cameron, scrittore statunitense che non conoscevo prima di aver letto questo suo libro.
Laureatosi in letteratura inglese nel 1982  ha pubblicato il suo primo racconto nel 1983 e da quanto ho letto scrive principalmente racconti, storie brevi.

Infatti GLI INCONVENIENTI DELLA VITA è una raccolta di due storie, un libro di poche pagine, soltanto 122. Eppure secondo il mio modesto parere è un ottimo libro, forse insolito, uno stile letterario asciutto ma incisivo.

Il primo racconto narra la storia di due uomini che vivono insieme, l’uno un avvocato in carriera, l’altro un insegnante e scrittore. Purtroppo quest’ultimo  dopo essere rimasto vittima di un incidente stradale , perde il lavoro e nel contempo  non riesce più a continuare la stesura del  romanzo a cui stava lavorando da tempo. Va in sofferenza psicologica e l’avvocato non riesce ad aiutarlo .
Una storia che sembra terminare nel buio nonostante si scrive che sia venuto il tempo di accendere nuove luci.

La seconda storia è di una normalità quasi indescrivibile i cui protagonisti sono una coppia il cui matrimonio dura da più di quarant’anni. Ad un certo punto si trovano ad ospitare nella loro grande casa una famiglia che a causa di un’inondazione sono rimasti senza casa e senza nulla.
Questa è una storia di pensieri e ….che pensieri e riflessioni.

Mi sono resa conto che non avrebbe mai capito quello che cercavo di dire, perché parlavo una lingua diversa, una lingua che non corrispondeva alla sua e quello che dicevo era intraducibile. Ricordo che avevo spesso quell’impressione con Alice adolescente, come se non ci fossero parole, o come se non avessimo parole in comune che ci permettessero di capirci, e ogni cosa che dicevo era sbagliata, mal interpretata. E che esasperazione, che drammi! Penso che alla fine ognuno parli la propria lingua intraducibile, e non ci resta che sperare in un raffazzonato esperanto”.

-          “Chi dice che le persone dovrebbero tornarsene a casa loro è un razzista”
-          “Non ho detto che dovrebbero tornarsene a casa sua, ho detto che ci sarebbe dovuta rimanere”
-          “ E’ la stessa cosa, lo stesso sentimento”.
 Mi sentivo depressa anch’io; ero sposata a un uomo convinto che le persone dovessero tornarsene nel loro paese…….

Gennaio 2019- Yvonne

domenica 27 gennaio 2019

NON LASCIARMI - KAZUO ISHIGURO


NON LASCIARMI




Mentre consumavo il mio tempo fra gli scaffali-libreria della FELTRINELLI in piazza Duomo, gli occhi si sono fermati sulla copertina di un libro  raffigurante una bella ragazza dai capelli rossi scompigliati  dal vento . Sullo sfondo una verde declivio e un albero solitario ineludibilmente piegato da forti raffiche ventose. Il titolo: “ NON LASCIARMI “.
Sulla fascetta rossa la scritta : PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2017.
Nonostante ciò, l’autore KAZUO ISHIGURO , nome quasi impronunciabile , per me non era altro che un illustre sconosciuto.

Ebbene,  il fatto che Kazuo Ishiguro fosse per me sconosciuto (  e comunque avesse vinto il premio Nobel), mi fece sentire obbligata a leggere il suo romanzo, proprio per conoscerlo.

Non  me ne sono assolutamente pentita perché NON LASCIARMI è davvero un bel romanzo la cui trama alquanto insolita e inquietante mi ha notevolmente coinvolta e in pochi giorni l’ho terminato nonostante fosse assai corposo con 291 pagine scritte fitte,fitte.

Sintesi di trama

Nel collegio “ Hailsham”  immerso nella splendida campagna inglese vivono dei ragazzi che sebbene non siano orfani, non hanno una famiglia, quindi non hanno genitori e neppure fratelli o sorelle. Crescono tutti assieme in questo strano collegio dove un gruppo di tutori si occupano della loro crescita e formazione.
Fra tutti ce ne sono tre : Kathy, Tommy e Ruth che fin da piccolissimi amano stare insieme e nel tempo si stabilisce fra loro un forte legame, una grande amicizia.
I giorni passano e sembra che la loro vita sia programmata da qualcuno che non si vede.
Studiano, suonano, vengono educati ai sentimenti, all’intimità,  dentro un mondo lontano da qualsiasi altro mondo, dove comunque si sta bene nonostante si percepisca che non sempre sarà così.
Succederà qualcosa. Fra le responsabili del Collegio c’è MADAME, una signora  avvolta nel mistero che si comporta stranamente ma di lei gli altri educatori non parlano e non forniscono risposte alle  domande dei ragazzini che ogni tanto quasi con timore, esternano.
Non solo, questa strana signora sporadicamente prende i disegni dei ragazzi, le poesie e  tutto quanto di creativo loro danno vita e li porta via dicendo che sono  da destinarsi alla Galleria.
“Che Galleria sarà mai ?”  Viene  da chiedersi leggendo, ma nessuna spiegazione viene fornita….
In ogni caso i ragazzi cercano di fare del loro meglio poiché  desiderano che i loro lavori entrino a far parte della Galleria,...
Sempre sintetizzando:
in questo collegio vengono frequentemente utilizzate le parole “ donatore” e “assistente” e sembra proprio che il futuro di questi ragazzi sia quello di donatore e assistente……

Non vado oltre perché sebbene si tratta di un romanzo contenente una grande storia d’amore,  ha uno sfondo politico e visionario in cui  sgorga una realtà che non vorremmo mai vedere realizzata.  Quanto si narra  nel romanzo ci  induce a riflettere molto….
E personalmente, collegandomi ad alcune inchieste e documentari,  non ho certezza che nel mondo non si verifichi qualcosa di simile. Qualcosa di orribile che solo il pensarci mi toglie il respiro.

Riporto quanto scritto in quarta:

“ E’ uno di quei rari libri che agiscono sul lettore come lenti d’ingrandimento: facendogli pecepire in modo dolorosamente intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita”

Stralci ( solo per dare un assaggio dello stile letterario)

…La pittura, la poesia e tutto il resto, disse che rivelavano ciò che eravamo dentro di noi. Disse che rivelavano la nostra anima.

…sai, penso che qualche volta, quando si sta con qualcuno, è difficile vedere le cose chiaramente, come forse avviene per chi non è direttamente coinvolto.

Talvolta sono talmente immersa in me stessa che se inaspettatamente mi imbatto in qualcuno che conosco, è come se subissi una specie di shock e ho bisogno di un po’ di tempo per riprendermi.

L’enorme cielo grigio e i miei sogni a occhi aperti a tenermi compagnia.


L’autore:

E’ nato a Nagasaki ( e chi non ricorda questo nome unitamente a Hiroshima? ) nel 1954 e dal 1960 vive in Inghilterra. Nel 2017 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura.
Altre sue opere:
QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
UN PALLIDO ORIZZONTE DI COLLINE
UN ARTISTA DEL MONDO FLUTTUANTE
GLI INCONSOLABILI
QUANDO ERAVAMO ORFANI
NOTTURNI
IL GIGANTE SEPOLTO.


Dicembre 2018- Yvonne

sabato 26 gennaio 2019

BRISIGHELLA - rientrante fra I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA



Panoramica ripresa dalla Rocca
Visitare i borghi più belli d'Italia è piacevole in ogni stagione e  in inverno può accadere di trovarli coperti da un velo bianco.  Io ho raggiunto Brisighella alcuni giorni fa: un borgo medievale le cui origini risalgono a fine duecento, che si trova nella bassa valle del Lamone alle pendici dell'Appennino Tosco Emiliano. L'ho trovato come testimoniano le foto ossia immerso in un'atmosfera tipicamente invernale . Un bel borgo sovrastato da tre speroni rocciosi di selinite dai quali svettano : dal primo, il  più alto  Il Santuario della Madonna del Monticino, dal secondo  la Rocca Manfrediana conosciuta anche come Rocca dei Veneziani e dal terzo la Torre dell'Orologio.  





Molto nota a Brisighella , è  la via degli Asini , una strada coperta, assimilabile ad un lungo porticato con il soffitto in legno,  che attraversa il borgo  ed è caratterizzata da finestre ad arco di diversa grandezza che consentono alla luce di penetrare. E' considerata un gioiello architettonico senza eguali nel mondo. 
Via degli Asini
Via degli Asini


Chi volesse approfondire sul sito del comune di Brighella trova ulteriori informazioni.

Ho passeggiato per le vie del borgo, mi sono fermata per uno spuntino in un grazioso locale  nel centro del Borgo di fronte alla Collegiata di SAN MICHELE - sede parrocchiale di Brisighella -  la cui facciata , già  rifatta nel 1781 a seguito di forti danneggiamenti dovuti ad un terremoto,  è attualmente in restauro e comunque merita una visita essendo un'edificazione la cui storia  risale al 1400. 


Ho soggiornato all'Hotel  Modus Vivendi , una bella struttura situata nel centro del borgo e dotata di percorso relax oltre che di un ottimo ristorante.

domenica 13 gennaio 2019

A LIBRO APERTO – UNA VITA e' I SUOI LIBRI - Massimo Recalcati


A LIBRO APERTO – UNA VITA E' I SUOI LIBRI
Di MASSIMO RECALCATI




“ Questo libro racconta come un libro possa diventare un vero e proprio incontro, come l’esperienza della lettura possa contribuire in modo decisivo nel dare forma singolare a una vita…… Non siamo forse noi tutti fatti anche dai libri che abbiamo letto? I libri non sono forse delle esperienze che ci hanno segnato’”



L’autore

Massimo Recalcati, psicoanalista tra i più noti in Italia, è menbro analista dell’Associazione lacaniana italiana dipsicoanalisi. Dirige l’IRPA e nel  2003 ha fondato Janas Onlus ( Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi).
Numerosi i suoi libri, tradotti in diverse lingue, tra cui cito quelli da me letti:
LE MANI DELLA MADRE
NON E’ PIU’ COME PRIMA
L’ORA DI LEZIONE
CONTRO IL SACRIFICIO
IL COMPLESSO DI TELEMACO

Questo è un libro che personalmente ho molto apprezzato poiché descrive l’importanza dei libri, della passione per la lettura e tutto quanto ne consegue.
Nel dettaglio è una elencazione dei libri letti  dal professore sin dalla gioventù.
Libri che ritiene “ lo abbiano letto” poiché in molte pagine ha ritrovato sé stesso.
Libri che hanno contribuito alla sua formazione.

Non si limita a fornirne solo i titoli bensì fa degli accenni alla trama, ai protagonisti e soprattutto fornisce le sue impressioni e le motivazioni per cui a distanza di anni se li ricorda molto bene.

Non si tratta di una lettura impegnativa, ma sicuramente  si tratta di una lettura  importante per le tematiche affrontate.
Un libro che mi ha notevolmente incuriosita e coinvolta come di consueto mi coinvolgono i libri di Recalcati. Un libro, questo, che invita ad ulteriori approfondimenti per cui al termine,  mi sono ritrovata con l’annotazione di diversi titoli  di altri libri che andrò ad acquistare.

Stralci

“Fatti non foste a viver come bruti/ ma per seguir virtute e canoscenza” – Dante, Inferno

Pag. 32  - La lezione del libro è la lezione dell’aperto contro il chiuso, è la lezione del mare contro quella di ogni tipo di recinto segregativo. Se il muro è impegnato a difendere la vita dallo straniero, il libro ci invita invece a fare amicizia con lo straniero; se il muro innalza il confine, il libro lo dilata…….

 Pag. 33 - I fascisti di ogni tempo hanno sempre bruciato i libri. Hanno innalzato muri e bruciato libri.

Pag. 48 - …quando leggiamo un libro possiamo fare l’esperienza di sentirci nello stesso tempo letti dal libro che leggiamo. Sicchè impariamo qualcosa di chi siamo dal libro che leggiamo perché noi stessi in fondo siamo un libro che attende di essere letto.

Pag. 50 - …Per questo l’incontro con un libro- come qualunque altro oggetto della cultura – porta sempre con sé l’opportunità di una trasformazione, di dare una forma differente alla nostra vita. E’ questo il potere autenticamente e radicalmente formativo della cultura.

Pag. 119  - Il valore di un’esistenza …..Esserci

Pag. 123 - … invece  LA MORTE
-          Per me non c’è niente di peggio dello sparire per sempre, del non esistere, del non poter più vedere il volto delle persone che amo, del non poter più sentire la vita, del non esserci più.



Alcuni libri citati da Recalcati  

Il sergente delle nevi
La nausea
L’interpretazione dei sogni
Essere e tempo
Confessioni di Agostino
L’idiota della famiglia
La strada
Scritti corsari


Per me questo era un libro necessario da scrivere.


Gennaio 2019- Yvonne