Ironia sicuramente, sarcasmo forse, intrighi paesani a non finire, furbizie, malandrinate, corteggiamenti, un pochino di sesso senza esagerare, equivoci divertenti, sogni e tanto ancora…. Questo è ALMENO il CAPPELLO di ANDREA VITALI.
Andrea, permettetemi di chiamarlo così anche se ancora non ho avuto occasione di conoscerlo personalmente pur essendo anch’io nativa del Lago di Como, (esattamente di un paese di fronte al suo), in questo romanzo non ha fatto altro che confermare il suo grande talento di saper coinvolgere il lettore raccontando storie ed episodi di vita quotidiana di un paese, il suo: Bellano.Bellano è un ameno paesotto di circa 3400 abitanti sulla riva orientale del lago di Como, alla foce del torrente Pioverna in provincia di Lecco e la storia lo annovera luogo di notevole importanza: ha visto nascere personaggi di rilievo culturale come Tommaso Grossi ( anno 1790 amico di A. Manzoni e C.Porta, compose diverse opere)e Sigismondo Boldoni che scrisse un’opera in latino intitolata LARIUS pubblicata nel 1617 che descriveva il lago e, in epoca molto più recente, solo 53 anni fa, ha dato i natali a A. Vitali, eccezionale narratore. Narratore di Bellano.
Quanto mi piacerebbe saper raccontare le storie del mio paese come fa lui del suo!
La sua penna oramai ha trovato il giusto stile e i suoi romanzi vanno a ruba, anzi ora vengono tradotti in diverse lingue.
“ ALMENO IL CAPPELLO” è un titolo insolito e curioso, ovviamente il senso lo si comprende solo nelle ultime pagine in quanto nel romanzo non si parla mai di un cappello .
Si racconta invece la storia di una sgangherata fanfara, la fanfara di Bellano, un gruppo di 8 musicisti che forse proprio musicisti non sono tranne uno , il Lindo, che ha una predisposizione naturale a suonare il bombardino. Gli 8, diretti dal Maestro Zaccaria, prima cornetta, stanno insieme per miracolo e hanno il compito di accogliere a suon di marcette i turisti che sbarcano dal battello Savoia, come è stato richiesto dalla direzione generale della Navigazione Lariana.
Il Lindo è uno fra i protagonisti del romanzo: rimasto vedovo con un figlio detto“ il malatino”, si risposa con Noemi, molto più giovane di lui e donna di polso forte che lo mette, come si suol dire , a “ pane e pesci” a suon di sberle . Sarà proprio lui, il Lindo a riservare al lettore il vero colpo di scena.
Ebbene, un giorno a Bellano dal battello sbarca pure il ragioniere Onorato GEMINAZZI proveniente da Menaggio e giunto qui per stabilirsi con la numerosa famiglia e occupare il posto di contabile presso l’ospedale Umberto I. Geminizzi , “seconda trombetta “ della Banda di Loveno che si spaccia come “ prima trombetta”, rimane inorridito dalla musica scadente della fanfara e fra numerose vicissitudine e controversie “scioglierà” la fanfara e tenterà di costituire un Corpo musicale bellanese da lui diretto, con almeno una trentina di musicisti che si dovranno esibire in divisa la quale dovrà essere fornita dall’amministrazione comunale.( In realtà per ottenere la divisa occorrerà tempo: “ la pratica è al vaglio”)
Il periodo di ambientazione sono gli anni ’30, politicamente in Italia c’e il fascismo , ci sono i regi carabinieri e le angherie della dittatura che Vitali evidenzia con fare sottile , quasi con eleganza.
Il ragionier Geminazzi, ora Maestro, trascorre molte sere in un locale indecente in attesa di vedersi assegnata una “sede” vera e propria, ad impartire lezioni di musica, ma non trova vita facile. Finisce pure in prigione in quanto la ditta in cui aveva precedentemente lavorato, la Varechini distillati, è andata in fallimento ed il titolare è fuggito. E che c’entra il Geminazzi, ora contabile presso l’Ospedale? Bellano riuscirà a vantare un corpo musicale di alto livello invidiato da tutti i paesi del lago? O non ci riuscirà? La data per il concerto di inaugurazione era stata fissata per il 28 luglio e resa pubblica sui manifesti seppia, colore che era stato voluto espressamente dal maestro Geminazzi a imitazione di quelli che, una volta, aveva visto esposti al Teatro della Scala; la scaletta definita: “Giovinezza” in apertura e subito dopo" Al sacro scoglio" poi a seguire " I diavoli bianchi", Nel Duce , la luce" , "Al cafè", "La figlia del reggimento", " La Traviata", " Il Trovatore e per chiudere ancora "Giovnezza" e se il pubblico chiedeva il bis ancora "Giovinezza"".
"Gli esperti del tempo si scialavano. Alcuni dicevano che si stava preparando un disastro, il menaggino o qualche altra diavoleria della bergamasca. Altri invece prevedevano l'arrivo del vento caldo con le malattie a cavallo, il fohn."
Ma il maestro Geminazzi realizzerà il sogno?Lo sapranno solo coloro che intendono affrontare e gustare la lettura di questo romanzo.
Non è un romanzo di grande arricchimento culturale anche se racconta in ogni caso la storia di un paese nel periodo del fascismo, un pezzo di storia dell’Italia che è bene non vada dimenticata. Io ho modo di credere che comunque il quotidiano vivere di quel periodo, fondamentalmente non era così distante da oggi. Quando trascorro qualche settimana al mio paese sul lago, ne sento di belle …..e soprattutto, molte simili a quelle raccontate dal Vitali quindi lui non avrà grossi problemi a trarre spunto dalla realtà per i suoi romanzi, visto che a Bellano vive ed esercita la professione di medico.
Senza esitazioni consiglio la lettura di “Almeno il cappello” : ritengo che il fascino di questa narrazione sia dovuto alla capacità dell’autore di tenere costantemente il lettore in attesa di “un grande evento”. E’ certamente divertente, molto coinvolgente perché sebbene in realtà non succede granchè, si ha sempre l’impressione che nella pagina successiva a quella che si sta leggendo, verrà svelato un grande arcano.
Secondo me Vitali con il suo stile punta sull’effetto “sorpresa” e ci riesce molto bene anzi in modo eccellente.
" Ma quel comportamento da rei dei furbi gli aveva fatto girare le palle"Secondo me Vitali con il suo stile punta sull’effetto “sorpresa” e ci riesce molto bene anzi in modo eccellente.
Allora come oggi - quanti re dei furbi incontriamo?
ALMENO IL APPELLO fa parte dei candidati alla 63ma Edizione Premio Strega.
EDITORI GARZANTI- PAG. 405prima edizione FEBBRAIO 2009
Prezzo Euro 17,60
Alcuni romanzi di Andrea Vitali:
Il meccanico Landru- A partire dai nomi- L'ombra di Marinetti - Una finestra vistalago - Un amore di Zitella - La figlia del podesta' - Il procuratore - Il segreto di Ortelia - Olive comprese - La modista - Dopo lunga e penosa malattia.
Il meccanico Landru- A partire dai nomi- L'ombra di Marinetti - Una finestra vistalago - Un amore di Zitella - La figlia del podesta' - Il procuratore - Il segreto di Ortelia - Olive comprese - La modista - Dopo lunga e penosa malattia.
Y.P.
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