martedì 5 maggio 2020

RACCONTI PARIGINI- a cura di CORRADO AUGIAS


RACCONTI PARIGINI  a cura di CORRADO AUGIAS

“ Fu nei libri che incontrai l’universo”



Non è tempo di viaggi, non è tempo di visitare capitali e  città europee, non è il nostro tempo bensì questo è il tempo del Covid 19 e fintanto che lui terminerà il suo giro del mondo, è auspicabile che noi ce ne siamo tranquilli ed evitiamo spostamenti non prettamente necessari.
A dire il vero viaggiare io l’ho considero una necessità  convinta che  gli alberi hanno le radici per restare sempre nello stesso luogo mentre gli uomini  hanno le gambe per muoversi, ma  la realtà attuale è poco rassicurante e quindi occorre adeguarsi, magari dedicando gli  spazi altrimenti riservati ai viaggi, alla lettura, poiché anche la lettura consente di viaggiare.



Ebbene , innamorata di Parigi che negli anni ho visitato più volte, nei giorni scorsi ho iniziato a leggere RACCONTI PARIGINI a cura di Corrado Augias, un’antologia di racconti ambientati a Parigi,  scritti da  autori diversi di indiscusso talento  quali: Honorè de Balzac, Eugene Sue, Victor Hugo, Georges Simenon, Gertrude Stein, Guy de Maupassant, Marcel Proust,  Emile Zola e altri ancora.

Ho letto questo libro soprattutto per rivivere momenti ed emozioni  presenti nel mio baule dei ricordi. Momenti divertenti,  gioiosi, piccole avventure che mi fa molto piacere evocare.
Ho soggiornato a Parigi in più occasioni, anche per motivi professionali e  con uomini diversi e purtroppo non ho mai avuto occasione di visitarla in piena leggerezza in compagnia di “un amore” , per cui vorrei tanto che la vita mi regalasse tale opportunità.  Chissà!
Parigi come Venezia è una  città che per antonomasia risulta essere speciale per gli innamorati!
In ogni caso la crociera notturna sulla Senna a bordo di un bateau mouche accompagnata dalle note di La vie en rose rimarrà per me un’esperienza indicibile e ,  uno racconto parigino dentro il libro ne descrive storia, origini e anche atmosfera.

Tralasciando personali divagazioni, RACCONTI PARIGINI curato da Corrado Augias, opinionista, scrittore e autore di programmi televisivi, parigino di adozione e grande conoscitore della città , è un mosaico di venti racconti , scritti in periodi diversi e finalizzati a  celebrare l’indiscutibile  fascino della città.
Un’ampia introduzione di Augias  illustra lo spirito dell’antologia ricorrendo a stralci dello Zibaldone di Leopardi” All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo e immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà con gli orecchi un suono d’una campana: e nel tempo stesso dell’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sia tutto il bello e il piacevole delle cose”.

Racconti che  ci regalano l’illusione di trovarci a passeggiare per i boulevards della Ville Lumiere, di assaporarne l’atmosfera, di sederci nei caffè letterari dove si sono incontrati e trattenuti  grandi letterati e artisti. Racconti che a tratti fungono da guida turistica e fanno desiderare a coloro che non hanno mai visitato questa città, di andarci, perché Parigi  è da vedere, almeno una volta nella vita. 

Stralci

Jean Cocteau. “ Quando torniamo a casa, di notte, ungo le strade vuote dove i passi risuonano a distanza, quando il chiaro di luna stende i suoi panni trale facciate come a Marsiglia e raddoppia sulla Senna le arcate dei ponti, quando nella propria stanza ogni dormiente aggiunge alla vita parigina il funesto universo dei suoi sogni, quando l’ambizioso si consuma nell’insonnia, quando l’intrigo ingarbuglia i suoi fili criminosi e i giornali stampano i loro insulti- allora, nonostante il coprifuoco, Parigi ritrova il cupo aspetto dei paesaggi stregati di Baudelaire e delle indagini di Monsieur Lecoq.”

Victor Hugo: “ Bisogna amarla, bisogna volerla, subirla, questa città frivola, leggera, che balla e canta, imbellettata, fiorita, temibile, che, come ho detto, se la conquisti ti rendi potente; per lei Massimiliano, antenato di Carlo V, avrebbe dato tutto il suo impero; i Girondini l’avrebbero comprata con il loro sangue; Enrico IV, invece, la ottenne dopo una messa. Parigi si sveglia sempre con il piede giusto. La sua follia, lasciata fermentare, diventa saggezza”

Paul Valery: “ Parigi fa pensare a una sorta di ingrossamento di un organo del pensiero. Vi regna una mobilità tutta mentale. Le generalizzazioni, le dissociazioni, le prese di coscienza, l’oblio, sono qui più repentini e frequenti che in qualunque altro luogo della terra”

Maggio 2020 - Yvonne