Uno sguardo sulla capitale mondiale della musica
Non ho nessuna pretesa di scrivere una recensione sulla città di PARMA poiché non l’ho visitata. L’ho semplicemente vista . Oggi, in questa freddissima giornata della merla, io, racchiusa dentro la camicia, dentro il maglione, dentro il piumino, stretta dalla sciarpa di lana e seta, le mani ricoperte da guanti non sufficientemente caldi perché per la mia mania di abbinare il tutto, essendo vestita di nero, quelli di montone color marrone li ho lasciati nel cassetto, sono entrata nel cuore di PARMA.Ho attraversato le vie principali che conducono nel centro della città, ho visto edifici d’epoca imponenti, eleganti, ben conservati, molti palazzi sicuramente custodi di memorie storiche ampiamente documentati da volumi specifici, sono passata davanti al Teatro REGIO del quale il mio collega amante della lirica , in più occasioni , mi ha decantato la bellezza e l’importanza. Infatti il teatro Regio è il tempio della lirica e la sua edificazione fu voluta da Maria Luigia d’Asburgo che arrivò a Parma nel 1816 e immediatamente se ne innamorò. Non molto distante dal Teatro Regio, pochi minuti prima avevo visto esternamente anche il Teatro FARNESE ubicato dentro il complesso della Pilotta.
Ho ammirato molte chiese, basiliche, alcune fin troppo imponenti e in quella di SANTA MARIA della STECCATA ci sono entrata .
Vista dall’esterno ha attirato la mia attenzione per la sua grandiosità, accedendovi attraverso un consistente e maestoso portone in legno sono rimasta stupefatta alla vista di così tanta ricchezza di decorazioni e statue in cui mi sono trovata immersa e per la forma medesima dell’edificio realizzato a pianta a croce greca.
Stasera ricercando qualche informazione ho scoperto che si tratta di uno fra gli esempi più significativi di chiese a piano centrale della prima metà del XVI secolo e il cui progetto, secondo Vasari, è da attribuirsi a Bramante mentre studi più recenti non escludono possa essere riconducibile a Leonardo da Vinci. Le numerose opere e gli affreschi presenti al suo interno sono state realizzate tutte da grandissimi artisti fra i quali cito ad esempio Michelangelo Anselmi, Bernardino Gatti, il Malosso.
Camminando a tratti lentamente e a tratti speditamente mi sono trovata in una piazza, ovvero in PIAZZA GARIBALDI ove troneggia la statua in bronzo dell’eroe dei due mondi realizzata su disegno di Davide Calandra. Proprio una bella piazza, circondata da edifici di sicuro pregio fra i quali spicca un palazzo con la parte centrale meglio identificata in torre dell’orologio, assai particolare raffigurante una complessa meridiana che fu dipinta sempre per volere della duchessa Maria Luigia nel 1829. Trattasi del PALAZZO DEL GOVERNATORE, sede appunto in tempi antichi del Governatore detto anche Capitano del Popolo. E’ un edificio risalente al XIII secolo la cui torre dell’orologio è in stile barocco, ed è facilmente intuibile la ristrutturazione in tempi molto recenti ( il palazzo è stato infatti riaperto al pubblico nel 2010 è oggi sede di mostre ed eventi artistici). La cella campanaria presente nella torre ospita una copia di una campana detta “La terza” i cui rintocchi segnalano eventi importanti.Ho ammirato molte chiese, basiliche, alcune fin troppo imponenti e in quella di SANTA MARIA della STECCATA ci sono entrata .
Vista dall’esterno ha attirato la mia attenzione per la sua grandiosità, accedendovi attraverso un consistente e maestoso portone in legno sono rimasta stupefatta alla vista di così tanta ricchezza di decorazioni e statue in cui mi sono trovata immersa e per la forma medesima dell’edificio realizzato a pianta a croce greca.
Stasera ricercando qualche informazione ho scoperto che si tratta di uno fra gli esempi più significativi di chiese a piano centrale della prima metà del XVI secolo e il cui progetto, secondo Vasari, è da attribuirsi a Bramante mentre studi più recenti non escludono possa essere riconducibile a Leonardo da Vinci. Le numerose opere e gli affreschi presenti al suo interno sono state realizzate tutte da grandissimi artisti fra i quali cito ad esempio Michelangelo Anselmi, Bernardino Gatti, il Malosso.
Il punto centrale della città che preferisco definire “ il cuore di Parma” è rappresentato dal gruppo monumentale di PIAZZA DUOMO composto appunto dal DUOMO, dal BATTISTERO e dal PALAZZO VESCOVILE.
Alle spalle del Duomo in posizione molto ravvicinata vi è anche il complesso monastico di SAN GIOVANNI EVANGELISTA formato da una Chiesa con un’importante facciata in marmo in stile barocco e il Convento.
Il DUOMO di PARMA, dedicato all’Assunta rientra fra le espressioni di architettura romanico –padana più importanti dell’Italia Settentrionale e la cui costruzione iniziale risale all’incirca al 1060. Imponente l’ingresso con la presenza di 2 enormi leoni che sorreggono delle massicce colonne. Il campanile della cattedrale attualmente non è ben visibile poiché è racchiuso dentro impalcature: probabilmente si stanno eseguendo lavori di edilizia conservativa.
Internamente senza dilungarmi in descrizioni facilmente reperibili in qualsiasi guida turistica della città, richiama l’attenzione la cupola affrescata dal Correggio presumibilmente fra il 1526- 1530 con un gioco di chiaro-scuri che ingannano gli spazi reali.
Il BATTISTERO è una struttura a sé stante , in marmo, a forma di ottagono ubicata a fianco del Duomo. Le facciate mostrano numerose logge e l’edificio è l’emblema del periodo di transizione fra il romano e il gotico. Internamente non l’ho visitato perché era chiuso.
Degni di osservazione o meglio ammirazione, portali e portoni.
Piazza del Duomo è indubbiamente un luogo architettonicamente di grande interesse e non vi è dubbio che anche soffermandosi nella città per poche ore è da considerarsi un luogo ineludibile.
Antistante il Duomo vi è il PALAZZO VESCOVILE datato XI-XII esteticamente appare molto ben conservato, a fianco trovasi il Vicolo del Vescovado che vale la pena percorrere.
Sempre in Piazza Duomo , è ubicato anche il MUSEO DIOCESANO inaugurato nel 2003 che occupa una parte del Palazzo Vescovile e che avendo tempo a disposizione sarebbe da visitare.
Alle spalle del Duomo in posizione molto ravvicinata vi è anche il complesso monastico di SAN GIOVANNI EVANGELISTA formato da una Chiesa con un’importante facciata in marmo in stile barocco e il Convento.
Il DUOMO di PARMA, dedicato all’Assunta rientra fra le espressioni di architettura romanico –padana più importanti dell’Italia Settentrionale e la cui costruzione iniziale risale all’incirca al 1060. Imponente l’ingresso con la presenza di 2 enormi leoni che sorreggono delle massicce colonne. Il campanile della cattedrale attualmente non è ben visibile poiché è racchiuso dentro impalcature: probabilmente si stanno eseguendo lavori di edilizia conservativa.
Internamente senza dilungarmi in descrizioni facilmente reperibili in qualsiasi guida turistica della città, richiama l’attenzione la cupola affrescata dal Correggio presumibilmente fra il 1526- 1530 con un gioco di chiaro-scuri che ingannano gli spazi reali.
Il BATTISTERO è una struttura a sé stante , in marmo, a forma di ottagono ubicata a fianco del Duomo. Le facciate mostrano numerose logge e l’edificio è l’emblema del periodo di transizione fra il romano e il gotico. Internamente non l’ho visitato perché era chiuso.
Degni di osservazione o meglio ammirazione, portali e portoni.
Piazza del Duomo è indubbiamente un luogo architettonicamente di grande interesse e non vi è dubbio che anche soffermandosi nella città per poche ore è da considerarsi un luogo ineludibile.
Antistante il Duomo vi è il PALAZZO VESCOVILE datato XI-XII esteticamente appare molto ben conservato, a fianco trovasi il Vicolo del Vescovado che vale la pena percorrere.
Sempre in Piazza Duomo , è ubicato anche il MUSEO DIOCESANO inaugurato nel 2003 che occupa una parte del Palazzo Vescovile e che avendo tempo a disposizione sarebbe da visitare.
Giungendo a Parma e parcheggiando l’auto in uno fra i numerosi parcheggi esterni al centro storico, il primo incontro è avvenuto con un ampio complesso di edifici denominato PALAZZO dell PILOTTA la cui edificazione risale al 1580, periodo in cui regnava il duca Ottavio Farnese, ma durante i secoli oltre ad essere stato parzialmente distrutto da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale, è stato oggetto di diversi rimaneggiamenti.
( Stasera ho scoperto che il nome deriva dal gioco della pelota praticato dai soldati baschi che qui sono stati presenti ai tempi che furono).
Il complesso è notevole in tutti i sensi: qui vi si trova anche il Teatro Farnese noto per la presenza di meccanismi di scena molto antichi , il Museo archeologico che custodisce molte opere d’arte fra le quali le collezioni di marmi dei Farnesi e dei Gonzaga, la Galleria Nazionale di Parma, la Biblioteca Palatina. Alcuni edifici corrono intorno ad un grande cortile centrale creando un effetto scenografico di grande effetto.
Il palazzo si trova tra la Piazzale della Pace e il Lungoparma e in tempi recentissimi il noto architetto che ha operato anche al Teatro alla Scala di Milano e precisamente Mario Botta ha contribuito con un proprio progetto alla riqualificazione del piazzale mediante la realizzazione di una grande fontana.
Ritengo che questo complesso ove non mancano gli spazi verdi visitato in Primavera offra uno spettacolo incantevole.
PARMA, città ducale rientra fra le città di grande interesse storico, artistico, culturale, ma non ci si può scordare che PARMA è anche la città della MUSICA anzi PARMA è la capitale mondiale dell Musica .
E’ la città che ha dato i natali al grande compositore e musicista Giuseppe Verdi che vide la luce a Le Roncole, frazione di Busseto nel 1813.
Ed è anche la città che dal 1853 custodisce le spoglie di un altro grande musicista e compositore quale fu Niccolò Paganini, sepolto nel cimitero della Villetta di Parma proveniente da altri luoghi.
Ovunque per le vie della città sono ben visibili enormi cartelloni che pubblicizzano gli eventi, le opere, i concerti, che qui si svolgono durante tutto l’anno.
Ed io in questa fredda giornata di Gennaio mi sono persa la visita di un magnifico palazzo rinascimentale ovvero Palazzo Cusani, dove è ubicata la Casa della Musica considerata niente meno che il primo museo della musica in Italia.
A questo punto mi sento obbligata a tornare a Parma, la visita veloce veloce mi ha permesso di incamerare una stupenda immagine della città ed accendere la mia curiosità .
Ora è necessario maggior tempo per approfondirne la conoscenza e sguardi attenti e lenti per catturare dettagli e vivere l’atmosfera.
Mi rendo conto con rammarico che spesso si va alla ricerca di luoghi lontani, magari impiegando ore e ore di viaggio per poi tornare e raccontare ad amici e conoscenti che si sono visitati luoghi fantastici che in Italia non esistono e non ci si rende conto che in Italia esistono luoghi che in nessun altro angolo del mondo si possono trovare e, noi italiani non li conosciamo.E’ la città che ha dato i natali al grande compositore e musicista Giuseppe Verdi che vide la luce a Le Roncole, frazione di Busseto nel 1813.
Ed è anche la città che dal 1853 custodisce le spoglie di un altro grande musicista e compositore quale fu Niccolò Paganini, sepolto nel cimitero della Villetta di Parma proveniente da altri luoghi.
Ovunque per le vie della città sono ben visibili enormi cartelloni che pubblicizzano gli eventi, le opere, i concerti, che qui si svolgono durante tutto l’anno.
Ed io in questa fredda giornata di Gennaio mi sono persa la visita di un magnifico palazzo rinascimentale ovvero Palazzo Cusani, dove è ubicata la Casa della Musica considerata niente meno che il primo museo della musica in Italia.
A questo punto mi sento obbligata a tornare a Parma, la visita veloce veloce mi ha permesso di incamerare una stupenda immagine della città ed accendere la mia curiosità .
Ora è necessario maggior tempo per approfondirne la conoscenza e sguardi attenti e lenti per catturare dettagli e vivere l’atmosfera.
Sia ben chiaro, non intendo dire che non sia necessario viaggiare e conoscere altri paesi, altri luoghi, altre culture, altri paesaggi, ma ritengo indispensabile che ciascuno approfondisca la conoscenza della propria terra, delle proprie radici, della propria storia.
Soltanto la conoscenza consente di fare paragoni e soltanto l’approfondimento consente di emettere giudizi attendibili.
Nel suo complesso sono portata a considerare Parma una città viva in grado di offrire una buona qualità di vivibilità.
E’ dotata di un quartiere fieristico notevole di interesse internazionale e inoltre è sede universitaria: l’Università degli studi di Parma fondata nel XII sec. offre Corsi di Laurea delle facoltà di Veterinaria, Agraria, Architettura, Ingegneria, Farmacia e altro.
Nelle vicinanze vi è anche l’aeroporto Giuseppe Verdi collegato giornalmente con diverse città d’Italia.
Infine a PARMA la GASTRONOMIA è materia di culto, quindi non è difficile trovare eccellenti ristoranti e trattorie per gustare invitanti piatti, rinomati salumi e formaggi innaffiati da ottimi vini.E’ dotata di un quartiere fieristico notevole di interesse internazionale e inoltre è sede universitaria: l’Università degli studi di Parma fondata nel XII sec. offre Corsi di Laurea delle facoltà di Veterinaria, Agraria, Architettura, Ingegneria, Farmacia e altro.
Nelle vicinanze vi è anche l’aeroporto Giuseppe Verdi collegato giornalmente con diverse città d’Italia.
In tal proposito però non racconto la mia esperienza odierna poiché il freddo pungente mi ha fatto trascurare una scelta accurata ed ho pranzato probabilmente nell’unico ristorante indecente nel quale mi sono stati serviti i tortelli alla zucca che in un baleno si sono raffreddati poiché il piatto non era stato preriscaldato, il prosciutto crudo eccessivamente grasso e il vino rosso non a temperatura adeguata alla tipologia.
Ovviamente ritornando a Parma, lo eviterò e mi informerò come d’abitudine, sui buoni ristoranti presenti in loco.
Stasera la trasmissione di Michele Santoro su LA7 ha mandato in onda un servizio sul Comune di Parma: il sindaco è il giovane Pizzarotti del Movimento 5 stelle. Ascoltando le interviste rilasciate da alcuni cittadini parmensi mi è sorto il dubbio che neppure Parma funziona al meglio.
E perciò mi sono detta : “ Ma questa bella Italia amministrativamente, politicamente ce la farà mai un giorno a rinnovarsi, a cambiare?”
Da Milano, Parma è raggiungibile in auto tramite autostrada A1 – tempo di percorrenza circa un’ora e mezza- costo pedaggio euro 7,70 - oppure in TRENOE perciò mi sono detta : “ Ma questa bella Italia amministrativamente, politicamente ce la farà mai un giorno a rinnovarsi, a cambiare?”
30-31 gennaio 2013 - Y.P.
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