sabato 25 febbraio 2023

CUORE PRIMITIVO ANDREA DE CARLO

CUORE PRIMITIVO – ANDREA DE CARLO 



Premetto che sono una estimatrice di Andrea De Carlo e poiché le sue opere non mi hanno mai delusa, spesso le acquisto istintivamente, come ho fatto con CUORE PRIMITIVO, di cui ho intrapreso la lettura senza neppure essermi soffermata sull’aletta anteriore dove si trova la sintesi della trama.

Sin dalle prime pagine ho riscontrato che la lettura era particolarmente coinvolgente ma soprattutto,  mi è stato subito chiaro,  che si trattava di qualcosa di profondo e non particolarmente leggero perché i personaggi, alquanto dissimili fra loro, davano voce alle loro interiorità. 

La realtà vista da diverse prospettive diviene fonte inesauribile di domande, di riflessioni. Domande che non sempre trovano risposte logiche.
L’ambientazione è collocata in un luogo inesistente: Canciale, ossia un piccolo borgo in Liguria situato fra l’appennino e il mare. 
Qui, nella loro seconda casa, Mara Abbiati, scultrice dalla fama crescente e Craig Nolan antropologo di successo, trascorrono le vacanze estive . Durante la vacanza a seguito di un forte temporale, dal tetto della vecchia casa è entrata dell’acqua per cui l’antropologo decide di fare le verifiche del caso. Purtroppo salendo sul tetto, scivola e cade e,  solo per un puro miracolo non si frattura alla gamba.
Il tetto a questo punto necessita di un serio intervento e soprattutto in tempi brevi. 
Mara si attiva immediatamente ed entra in contatto con tale Ivo Zanovelli, un costruttore che sin dal primo incontro traspare che conduca una vita non priva di ombre.

 “ Ivo Zanovelli ha passato metà della vita a restarci male per le cose che si immaginava. O perché non succedevano mai, o perché succedevano troppo tardi. O perché succedevano diverse da come se le era immaginate, ma sempre in peggio” .

Fra Mara Abbiati e Graig Nolan, sposati già da qualche anno, l’equilibrio è alquanto precario forse anche perché l’antropologo in passato ha avuto una relazione con una sua studentessa. A suo dire si era trattato solo di un’avventura a scopo sessuale , ma comunque aveva minato di fiducia di Mara nei suoi confronti.
Ebbene Ivo Zanovelli non piace affatto a Craig, con quei capelli lunghi raccolti a coda e la maglietta con le maniche tagliate a mettere in mostra i muscoli tatuati, ma costui afferma di poter ricostruire il tetto in tempi brevissimi e a prezzi assolutamente concorrenziali, fermo restando che venga pagato in contanti, per cui Mara Abbiati incurante del marito, decide di assegnargli il lavoro. 
E qui mi fermo…..

Succede ciò che non è immaginabile e il finale è veramente sorprendente.
Perché la lettura non è da considerarsi “leggerissima”? 
Semplicemente perché l’autore scava dentro i personaggi. Domande . Riflessioni. Ipotesi. 
Nel contempo che l’antropologo con tutte le sue conoscenze analizza, si pone domande, trova risposte, alcune delle quali illusorie, in Mara e Ivo così apparentemente distanti e la cui conversazione è quasi inesistente riemergono sentimenti dormienti che loro stessi ignoravano.

Stralci

 - Qualunque evento è il risultato di una catena lunghissima di eventi interconnessi. Immaginare come sarebbe il presente se si potesse sostituire retrospettivamente un anello a un altro è un’incredibile perdita di tempo. 
- ….un’illusione è l’interpretazione distorta di una sensazione esistente……E’ un campo di grande interesse, quello delle illusioni, anche per le conseguenze devastanti che tendono ad avere nella vita delle persone. 
- L’invidia è l’arte di contare i doni altrui invece dei propri. 
- I tratti dominanti di un carattere non cambiano con l’età, al massimo si fanno temperare dall’esperienza, e comunque non in modo permanente.
 - Non c’è niente di inspiegabile in quello che sentiamo o facciamo, davvero; è solo che a volte le spiegazioni ci causano imbarazzo, e troviamo più conveniente non ricercarle con troppa insistenza. 
- Viviamo in un mondo barbaro, popolato da barbari, in cui le espressioni di eleganza mentale e comportamentale sono una straordinaria eccezione, il fragile risultato di millenni di evoluzione che può purtroppo essere azzerato nel volgere di un battito d’ali. 

 Febbraio 2023 – Y.P.

mercoledì 15 febbraio 2023

BOCCADASSE - Un borgo in città

                                                         BOCCADASSE


Spesso si intraprendono lunghi viaggi speranzosi di scoprire chissà quali meraviglie e quasi sempre ci si dimentica che viviamo in un paese che dal punto di vista paesaggistico e architettonico,  è in grado di sorprenderci a ogni angolo.    

Nel mio caso, non saprei indicare il numero delle volte che sono andata a Genova, parecchie di sicuro,  eppure in occasione di questa breve vacanza in Liguria all’insegna “del camminare” , ho scoperto BOCCADASSE.

Arco della Vittoria

Statua del Navigatore

Lasciando alle spalle GENOVA BRIGNOLE, quindi oltrepassando l’imponente Arco della  Vittoria,  la Statua del Navigatore,  a piedi si raggiunge il lungomare di Corso Italia e si procede….

Palazzi eleganti, alcuni in stile liberty, Ville lussuose immerse in parchi  ben curati si susseguono sul lato opposto al mare . Il lato mare non necessita di descrizioni  poiché offre panoramiche dalle quali ciascuno di noi coglie le proprie personali emozioni e comunque Corso Italia è considerata una fra le più belle passeggiate di Genova.

Io l’ho trovata davvero pregevole ma oltrepassata la Chiesa Parrocchiale dedicata a SAN ANTONIO di PADOVA, l’unica in Genova ad essere dedicata al Santo di Padova, le cui vetrate interne in vetro cattedrale  colorato sono di una bellezza che lascia senza fiato, si preannuncia uno scenario inaspettato dall’alto verso il basso.   



Il borgo marinaro di Boccadasse , raggiungibile attraverso uno stretto vicolo completamente in discesa, è un insieme di case dalle facciate tinteggiate a colori pastello e  vivacizzate da lunghe file di panni stesi sui balconi o alle finestre.

La spiaggia di ciottoli  dall’ampiezza tipica delle spiagge liguri,   racchiusa da scogli  e un corollario di bar, ristoranti, gelaterie… Un insieme molto suggestivo che immagino possa esserlo ancora di più , quando all’arrivo della bella stagione,  le barche tutt’ora a riposo,  vengono spogliate dai teli  protettivi.  Un borgo silenzioso, dentro una città rumorosa, un  piccolo paradiso ,  che probabilmente invano cerca di difendersi dall’orda di turisti che in estate sicuramente invade la zona. 


Per il pranzo, l’amica Mary, dalle quale ero ospite,   ha privilegiato CREUZA DE MA, un ristorantino tipico molto accogliente, affacciato sulla spiaggia dove per la prima volta ho assaggiato la specialità locale Capon Magro: un antipasto di pesce misto adagiato su una base simile a una purea di patate. Una delizia!



Addentrandosi per i vicoli  oltre a godere delle panoramiche offerte dai  belvedere si possono ammirare dall’esterno anche lussuose ville poiché BOCCADASSE è una quartiere residenziale di GENOVA.

Con BOCCADASSE ho scoperto un altro angolo di Liguria, ma sono sicura che ci sarà ancora molto altro…

Ritornerò!

Curiosità - “Diverse sono le ipotesi circa l'origine del nome di Boccadasse, ma non ci sono fonti certe in proposito. Secondo quella più frequentemente citata, il nome deriverebbe dalla forma della piccola baia: Boccadasse significherebbe "bocca d'asino”. Altre possibili origini del nome fanno riferimento al torrente "asse" che un tempo scorreva dove attualmente si trova via Boccadasse e, dopo aver alimentato i lavatoi (treuggi in genovese) e la fontana, sfociava in mare al centro del borgo, o ancora, dal nome di un antico proprietario, Guglielmo Boccadassino”. 




Febbraio 2023 - Y. P.