Non so resistere al richiamo dei libri: passando dinnanzi a qualsiasi libreria, anche se sono di fretta, difficilmente vado oltre con indifferenza. Frequentemente entro e solo raramente esco a mani vuote senza aver effettuato un minimo investimento.
E si, proprio così, io seguo il suggerimento di Gustave Flaubert: leggo per vivere.
Così una ventina di giorni fa, in previsione della mia vacanza in Spagna, sono entrata da Giunti per acquistare una guida turistica, senonché sul ripiano più in basso di un espositore, la mia attenzione è stata richiamata da un libro sulla cui copertina vi era applicato un adesivo tondo riportante la scritta: “ Ti regalo un’emozione …perché le radici dell’amore tra genitori e figli sono sempre profonde”
SIMONA SPARACO-SE CHIUDO GLI OCCHI.
Simona Sparaco l’avevo già incontrata precedentemente, casualmente, catturata da una copertina con foglie di vite del colore rosso su cui era impresso il titolo NESSUNO SA DI NOI: un romanzo finalista al Premio Strega 2013 , che mi aveva notevolmente coinvolta e che avevo poi acquistato più volte per regalarlo alle amiche.E si, proprio così, io seguo il suggerimento di Gustave Flaubert: leggo per vivere.
Così una ventina di giorni fa, in previsione della mia vacanza in Spagna, sono entrata da Giunti per acquistare una guida turistica, senonché sul ripiano più in basso di un espositore, la mia attenzione è stata richiamata da un libro sulla cui copertina vi era applicato un adesivo tondo riportante la scritta: “ Ti regalo un’emozione …perché le radici dell’amore tra genitori e figli sono sempre profonde”
SIMONA SPARACO-SE CHIUDO GLI OCCHI.
In questo caso, quindi senza neppure leggere la trama riportata all’interno dell’aletta del libro, l’ho acquistato e oggi purtroppo sono arrivata all’ultima pagina. L’ho letto lentamente, nonostante fossi impaziente di conoscere l’epilogo, perché ho sentito la necessità di assaporare quegli eventi, godermi la spettacolarità sublime dei monti Sibillini, inerpicarmi per i viottoli di Rocca e Montemonaco e perdermi in inenarrabili riflessi di luce.
L’autrice ha descritto minuziosamente personaggi, luoghi e stati d’animo e io mi sento di affermare che questo romanzo più che letto l’ho vissuto: in qualche passaggio mi sono sentita Viola tanto erano palpabili i suoi turbamenti e le sue ansie, in altri passaggi ho sorriso con le leggende delle sibille o le favole di Oliviero, mi sono pure sentita pungere dal freddo dentro il rifugio spartano e nel contempo accogliente di Tomer, il fotografo della luce.
Gocce di TRAMA
I protagonisti principali sono Viola e il padre Oliviero.Lei è una ragazza che ha rinunciato alle proprie passioni: si è sposata con Paolo senza mai esserne stata innamorata, è diventata mamma di Cristina e lavora in un negozio di sviluppo fotografie in un centro commerciale. Sviluppa fotografie che frequentemente se ben si osservano, rappresentano scene di vita senza vita e senza luce. In sintesi: Viola è profondamente infelice.
Il papà Olivero, originario del Monti Sibillini dove aveva trascorso un’infanzia non troppo leggera, è divenuto un artista di fama internazionale. Sposatosi con una ricca gallerista che lo aveva preteso, forse posseduto, ma mai avuto, qualche anno dopo la nascita di Viola si era separato dalla moglie e si era trasferito a Parigi.
Che accade? Un giorno, all’improvviso, Oliviero ritorna dalla figlia e le propone un viaggio . Desidera farle conoscere i luoghi della sua infanzia, i monti sibillini.
Viola, se lo trova dinnanzi , ancora un bell’uomo anche se avanti con gli anni e si irrita: come può pretendere questo uomo di entrare nella sua vita così all’improvviso?
Un papà evanescente mai presente nei momenti importanti.
Dapprima rifiuta, anche perché la figlia Cristina è piccola e poi c’è Paolo, il marito con il quale condivide il quotidiano dovere, ma da tempo a letto neppure si sfiorano.
Comunque alla fine Viola e Oliviero partono, anzi lei con la sua auto lo raggiunge nei pressi del vecchio studio e intraprendono il viaggio per Montemonaco……se io raccontassi altro sarei un’ingrata nei confronti dell’autrice che mi ha regalato intense emozioni e le emozioni non si possono sintetizzare, ma lo sarei altrettanto verso tutti coloro che intendono intraprenderne la lettura perché il viaggio di Viola e Oliviero è davvero sorprendente.
Per Viola una grande scoperta e per Oliviero un impatto emotivo notevole: entrare nella casa in cui aveva visto la sua mamma andare via, rivedere e ritrovare volti mutati dal tempo, tentare di dare voce a un segreto.
E ancora , dentro la storia , un’altra storia , quella di Oliviero e Pauline: una storia sublime.
Quello di Oliviero e Pauline, un incontro che illumina la notte, ma che proprio nel momento in cui la notte è al culmine della magia, un evento imprevedibile fa sopraggiungere la tenebra indissolubile.
Su alcune pagine avrei voluto piangere….
Stile letterario
Io che apprezzo moltissimo le descrizioni minuziose, l’uso accurato e ricercato degli aggettivi che consentono di creare immagini e le parole che sanno dar vita ai sentimenti, ho trovato questo romanzo stupendo. Lo stile letterario di Simona Sparaco a tratti è persino poetico.
L'AUTRICE
Riprendo quanto scritto sull'aletta interna del libro
Scrittrice e sceneggiatrice, è nata a Roma. Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione, spinta dalla passione per la letteratura, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Nel 2009 ha pubblicato il romanzo Lovenbook e, nel 2010, Bastardi senza nome, tradotto anche in inglese. Nel 2013 NESSUNO SA DI NOI, un istantaneo bestseller del passaparola, ristampato in 15 edizioni, vincitore del Premio Roma e finalista al Premio Strega.Riprendo quanto scritto sull'aletta interna del libro
Per quanto concerne la trama bellissima e che può benissimo corrispondere a una storia vera, vi si possono trovare innumerevoli spunti che inducono a riflettere perché mai nulla è come appare e i rapporti fra persone sono sempre complessi e quelli fra genitori e figli ancora di più.
Per offrire un assaggio riporto qui di seguito alcuni stralci:
- Forse non ci si può raccontare a un figlio troppo giovane, che ancora ti vede semplicemente come un ruolo, una funzione. E non ci si può nemmeno raccontare a qualcuno senza prima essersi raccontati a se stessi.
- Ogni battaglia che fai è prima di tutto una guerra contro il mondo da cui vieni. Dopo aver esaurito il rancore verso la mia famiglia, come tutti gli adolescenti, ho cominciato a prendere coscienza di me. Ho capito che noi donne dovevamo cominciare a partecipare, a essere protagoniste del cambiamento. Però tenendomi le tette e le curve al punto giusto, e i miei vestiti sgargianti…La femminilità è un dono che non va barattato con nulla.
- L’amore è anche il dono delle rivelazioni, la forza dell’accoglienza.
Pag. 165- Ogni battaglia che fai è prima di tutto una guerra contro il mondo da cui vieni. Dopo aver esaurito il rancore verso la mia famiglia, come tutti gli adolescenti, ho cominciato a prendere coscienza di me. Ho capito che noi donne dovevamo cominciare a partecipare, a essere protagoniste del cambiamento. Però tenendomi le tette e le curve al punto giusto, e i miei vestiti sgargianti…La femminilità è un dono che non va barattato con nulla.
- L’amore è anche il dono delle rivelazioni, la forza dell’accoglienza.
“Mamma dice che non cambi mai”
“Tua madre vorrebbe potermi modellare, come io faccio con le mie sculture”
“E perché non provi a lasciarglielo fare?
“Perché un’opera non si cambia, Viola. Tutt’ al più si rivela nel suo tempo”:
Pag. 208
- '''Può esserci violenza anche nell'assenza, nella distrazione, in un silenzio''' .
- Ci si innamora così, riconoscendo nella persona che amiamo le ombre che nessun altro può vedere, con la voglia di illuminarle per farcele dare in dono.- '''Può esserci violenza anche nell'assenza, nella distrazione, in un silenzio''' .
Pag. 253 e 254
- Leggere e scrivere è sempre stato il mio modo di acquietarmi...
.
- Nella lontananza si trova un tempo interiore che è come un vortice, e arriva un momento in cui da quel vortice ti volti indietro, per ritrovare la calma da cui provieni.
- Leggere e scrivere è sempre stato il mio modo di acquietarmi...
.
- Nella lontananza si trova un tempo interiore che è come un vortice, e arriva un momento in cui da quel vortice ti volti indietro, per ritrovare la calma da cui provieni.
Marzo 2016 - Opinione che potrei pubblicare altrove. Y.P.
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