Ma chi li scrive i libri?
Non ho intenzione di soffermarmi sulle modalità con cui sono venuta in possesso di questo libro perché è sempre la solita dinamica: lo vedo esposto nel reparto libri di un supermercato con una fascetta gialla riportante “ Il mondo segreto dei libri come non l’avete mai visto”, non resisto alla tentazione di prenderlo in mano e accade che nelle mie mani rimane. Vado quindi alla cassa e dal mio portamonete escono 12,67 euro e l’acquisto è regolarizzato. Ho usufruito dello sconto del 15% sul prezzo di copertina .
Certo non ho osservato i consigli che ho acquisito in qualche corso di formazione aziendale in cui mi si spiegava che per ogni singolo acquisto sarebbe utile una breve indagine di mercato e il confronto di almeno tre prezzi-tre offerte. Pazienza. Tale inadempienza mi ha comunque procurato un vantaggio non trascurabile: non ho perso tempo.
In ogni caso, l’autrice, tale ALICE BASSO , non la conoscevo e ad essere sincera ho trovato il titolo del libro eccessivamente lungo – L’IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME - ma proprio questo particolare ha stuzzicato la mia curiosità e mi ha indotta ad affrontare immediatamente la lettura che nel giro di qualche giorno si è conclusa.Certo non ho osservato i consigli che ho acquisito in qualche corso di formazione aziendale in cui mi si spiegava che per ogni singolo acquisto sarebbe utile una breve indagine di mercato e il confronto di almeno tre prezzi-tre offerte. Pazienza. Tale inadempienza mi ha comunque procurato un vantaggio non trascurabile: non ho perso tempo.
L'AUTRICE
Prima di iniziare ho comunque osservato l’aletta interna e qui di seguito riporto quanto sta scritto:“Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni e canta in una band rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne”.
Non Vi è dubbio che trattasi di una presentazione assai originale e io mi sono predisposta ad aspettarmi una lettura un po’ fuori del comune.
TRAMA
Premetto che vorrei tanto credere che questa è solo la trama di un romanzo e gli autori dei libri che si dichiarano tali siano autentici e reali. Ripeto: lo vorrei tanto credere………(Anche se non ne ho la convinzione, perchè ve ne sono alcuni che pubblicano più libri in tempi eccessivamente brevi e io, che ho scritto un libro, so quanto tempo sia necessario anche se l'ispirazione non manca ).
Questo romanzo narra la storia di una giovane ragazza che nella vita fa il lavoro di ghostwriter ovvero scrive libri, ma nessuno sa che lei ne è l’autrice.
I libri escono sul mercato come opere di autori già molto noti, i quali però a volte hanno scritto solo dei semplici e disordinati appunti passati poi a chi scrive per loro. In altri casi, addirittura vi è solo l’idea.
Perché accade questo? Perché non è così raro che uno scrittore diviene noto con la prima opera, quindi stipula un contratto in cui si fa carico di fornire una certa produzione e nel caso accadesse che l’ispirazione venisse a mancare, si trova in difficoltà e magari costretto a pagare delle penali.
Ed ecco quindi il/la ghostwriter che a quel punto “ entra nella testa” dell’autore e crea ciò che serve.
Nel caso specifico quindi Silvana Sarca detta Vani, lavora per una importante casa editrice e dipende direttamente dal capo, tale Enrico Fuschi che definirei un tantino arrogante e con il quale lei ha un rapporto quasi di forza: conosce bene le varie argomentazioni per farlo incavolare e prova un certo piacere a provocarlo. E' vincolata alla casa editrice con un contratto in cui viene richiesto il silenzio assoluto e non è retribuita adeguatamente.I libri escono sul mercato come opere di autori già molto noti, i quali però a volte hanno scritto solo dei semplici e disordinati appunti passati poi a chi scrive per loro. In altri casi, addirittura vi è solo l’idea.
Perché accade questo? Perché non è così raro che uno scrittore diviene noto con la prima opera, quindi stipula un contratto in cui si fa carico di fornire una certa produzione e nel caso accadesse che l’ispirazione venisse a mancare, si trova in difficoltà e magari costretto a pagare delle penali.
Ed ecco quindi il/la ghostwriter che a quel punto “ entra nella testa” dell’autore e crea ciò che serve.
Lei è una ragazza alquanto fuori dai canoni diciamo “normali” : porta una pettinatura stravagante che abitualmente si fa da sé tagliandosi un ciuffo strano di colore rosso e quando non si reca in ufficio porta rossetti viola, un impermeabile nero, stivali, insomma un tipo dark.
Comunque quando va in ufficio si veste con uno stile quasi anonimo e molto raramente le è consentito di incontrare i personaggi per i quali lei scrive libri o prepara discorsi e risposte per interviste.
In ogni caso indipendentemente da aspetto fisico e abbigliamento, ciò che la contraddistingue oltre alla brillante intelligenza, è lo spirito sarcastico, dissacrante.
Ironica e sagace , riesce ad immedesimarsi totalmente negli autori per i quali è chiamata a scrivere. E scrive bene, i libri scritti da lei hanno successo.
Gli episodi che rendono interessante e incalzante la lettura di questo romanzo sono numerosi perché Vani è chiamata a scrivere libri per personaggi molto dissimili fra loro e con uno di loro, Riccardo, imprevedibilmente nasce una storia d’amore alquanto irreale, ma divertente. Una storia in cui lui, autore di successo, bello e anche ricco, ma in crisi d’ispirazione dovendo pubblicare un altro libro per onorare il contratto, si deve avvalere di Vani.
Incontrandola, in accordo con Enrico Fuschi, progetta d’imbastire una storia sentimentale che dovrebbe essere finalizzata a tutelare i suoi interessi …Lei stranamente abbassa le difese e s’ innamora, ma quando per una banalità scopre d’essere stata “raggirata” , non esita a cercare la propria rivincita. Apparentemente non fa una piega, ma appellandosi alla sua creatività innata e ovviamente alla sua intelligenza, che ci lascerà le penne sarà proprio lui, Riccardo l’autore di successo.
Un altro personaggio particolare è tale Bianca, l’autrice di cronache angeliche che con i suoi libri trasmette messaggi buoni, ma in realtà è una venditrice di fumo..... Bianca asserisce di parlare con gli angeli e Vani Sarca per lei non nutre simpatia e quindi non si sentirà in colpa a farle ammettere che è solo un’ingannatrice. Bianca verrà rapita, proprio nel contempo in cui Vani sta scrivendo il nuovo libro che Bianca dovrà pubblicare a breve…. Sarà un libro stupendo che a Vani frutterà un bel gruzzoletto anziché la miseria che la casa editrice le riconosceva in precedenza.Incontrandola, in accordo con Enrico Fuschi, progetta d’imbastire una storia sentimentale che dovrebbe essere finalizzata a tutelare i suoi interessi …Lei stranamente abbassa le difese e s’ innamora, ma quando per una banalità scopre d’essere stata “raggirata” , non esita a cercare la propria rivincita. Apparentemente non fa una piega, ma appellandosi alla sua creatività innata e ovviamente alla sua intelligenza, che ci lascerà le penne sarà proprio lui, Riccardo l’autore di successo.
Fra tutti i protagonisti però forse il vero protagonista è il commissario Berganza, che evoca i grandi investigatori come ad esempio Sam Spade, Hercule Poirot che addirittura la vorrà come collaboratrice nella propria squadra e le procurerà un contratto che forse economicamente non sarà allettante, ma per Vani oggetto di gratificazione inenarrabile.
In conclusione una trama interessante, variegata e divertente.
Lo stile letterario non mi ha completamente convinta: è appropriato a tratti anche ricercato, ma in alcuni casi secondo me scende di tono per l’utilizzo di frasi appartenenti al linguaggio “ parlato.” Ma questo punto è sicuramente discutibile: ai giovani potrebbe risultare accattivante.In conclusione una trama interessante, variegata e divertente.
E’ una lettura piacevole e scorrevole: non narrativa impegnata, ma neppure narrativa mediocre. Bisogna riconoscere che l’autrice è dotata di grande fantasia e forse questa sua prima opera contiene il seme per sviluppare almeno altri tre romanzi.
Le ultime sette pagine del libro sono dedicate ad una intervista/conversazione con l’autrice in cui risponde a diverse domande circa il contenuto del romanzo, spiega la fonte della sua ispirazione, la sindrome della pagina bianca di cui lei non soffre affatto poiché spesso scrive troppo tanto dall’essere costretta a tagliare e ancora tagliare.
Afferma che ovviamente qualcosa di autobiografico non manca: anche lei come la protagonista ha realmente 34 anni e ne dimostra meno e nella realtà lavora nell’editoria , non in qualità di ghostwriter, ma ben conosce le implicazioni e le dinamiche relazionali che questo ruolo comporta.
Questo è il suo primo romanzo - prima edizione maggio 2015- GARZANTI – Narratori Moderni.
Nella conversazione/intervista informa che sta già lavorando al secondo, magari riprendendo i medesimi personaggi.
STRALCILe ultime sette pagine del libro sono dedicate ad una intervista/conversazione con l’autrice in cui risponde a diverse domande circa il contenuto del romanzo, spiega la fonte della sua ispirazione, la sindrome della pagina bianca di cui lei non soffre affatto poiché spesso scrive troppo tanto dall’essere costretta a tagliare e ancora tagliare.
Afferma che ovviamente qualcosa di autobiografico non manca: anche lei come la protagonista ha realmente 34 anni e ne dimostra meno e nella realtà lavora nell’editoria , non in qualità di ghostwriter, ma ben conosce le implicazioni e le dinamiche relazionali che questo ruolo comporta.
Questo è il suo primo romanzo - prima edizione maggio 2015- GARZANTI – Narratori Moderni.
Nella conversazione/intervista informa che sta già lavorando al secondo, magari riprendendo i medesimi personaggi.
Poche sottolineature ma qualcuna seppure apparentemente banale, la trovo degna di essere trascritta. Ad esempio questa:
“Ho fatto il mio lavoro, per il quale vengo regolarmente pagata”, minimizzo, ma so anch’io che sto minimizzando. Il suono dei ringraziamenti è cosi' dolce. Davvero. Sembra miele sul mal di gola. Non mi ricordavo quanto mi fosse mancato. Mi fa paura scoprire quanto sono sensibile a un grazie…”
Dimenticavo: non è ben chiaro se la storia che Riccardo ha iniziato per diletto, non sia divenuta poi una storia seria….
Settembre 2015- Opinione che potrei pubblicare altrove Y.P.
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