sabato 10 febbraio 2018

I MANDARINI - Simone de Beauvoir

"Non s’arriva mai a possedere il mondo "


Ci sono libri che regalano sogni, libri che alimentano desideri di viaggi, libri che sono semplici passatempo, libri che inducono a riflettere, libri storici che ci fanno conoscere vite d’altri tempi, ci sono libri e libri….. E non tutti coloro che scrivono sono grandi scrittori….Alcuni hanno scritto capolavori che si tramandano da generazione in generazione e restano sempre attuali, altri hanno scritto qualche bel romanzo e poi sono caduti nel filone delle ripetitività oppure non sono più riusciti a scrivere nulla di valido.
Sinteticamente si può dire che ci sono scrittori e scrittori, ci sono libri e libri e poi c’è lei, anzi è esistita Simone de Beauvoir nata a Parigi nel 1908 e morta nel 1986 , una grande scrittrice di indiscusso talento e i suoi libri possono cambiare la vita.
E si, ci sono libri che possono cambiare la vita e io ne sono sicura poiché a me è accaduto e molte mie decisioni sono scaturite dopo aver letto dei libri.

Da qualche tempo mi sto dedicando alle opere di Simone de Beauvoir: ho iniziato quasi casualmente leggendo “Una donna spezzata” poi “Memorie di una ragazza perbene”,  “L’età forte”, ora ho appena terminato I MANDARINI e domani inizierò “Malinteso a Mosca” di recente pubblicazione dotato di fascetta con scritto “ Un gioiello ritrovato: l’inedito di una delle più grandi scrittrici del novecento “
E’ bene dire che Simone è stata una donna che ha vissuto una vita nel senso pieno della parola realizzando tutte le sue aspirazioni e che ha avuto la fortuna di incontrare il compagno di vita  ideale quale fu per lei Jean Paul Sartre e viceversa.
In tal proposito riprendo qui di seguito una sua affermazione riportata in appendice di I Mandarini a pagina 769:

Non è un caso che io abbia scelto Sartre: perché insomma l’ho scelto. L’ho seguito con gioia perché mi portava sulla via che volevo percorrere; dopo abbiamo sempre discusso insieme la nostra strada….
E a pag. 770 Sartre di lei : “La trovo bella, l’ho sempre trovata bella, persino se aveva in testa un bruttissimo cappellino, come quando l’ ho conosciuta… Quello che è meraviglioso in Simone de Beauvoir è che ha l’intelligenza d’un uomo (e vedete nel senso in cui parlo qui, sono un po’ schiavista) e la sensibilità di una donna. Cioè ho trovato in lei tutto quanto io potessi desiderare…..Quando ho incontrato Simone, ho avuto l’impressione di avere i rapporti migliori che potessi avere con qualcuno……. Ci siamo capiti in quanto particolarmente simili…In effetti non ho mai veramente parlato delle mie teorie se non a lei”.

Da notare che non si sono mai uniti in matrimonio: uniti tutta una vita salvaguardando indipendenza e libertà individuali.
La storia di Simone de Beauvoir e Jean- Paul Sartre mi fa assolutamente convincere che l’attrazione mentale è davvero fortissima, più forte di tutto, anche di quella fisica. Di una mente non ci si può liberare.
Questa lunga introduzione si rende necessaria poiché il libro che andrò a presentare è un libro considerevole, che nel quadro della produzione dell’autrice unitamente alla sua autobiografia , è ritenuto il romanzo più significativo ed emblematico; dal mio punto di vista assolutamente da leggere e l’avere una conoscenza anche minima dell’autrice può risultare d’aiuto per una migliore comprensione.
IMPRESSIONI PERSONALI
Ebbene a I MANDARINI ci ho dedicato parecchio tempo e affermo convintamente che si è trattato di un tempo che non potevo meglio impiegare: sono arrivata all’ultima pagina avendo ottenuto una grande soddisfazione e anche un po’ di rammarico per non averlo letto prima.
Avevo assolutamente bisogno di leggere questa opera, ne avevo necessità per meglio comprendere la mia personalità, il mio carattere. Non ho dubbi ad inserirlo fra i libri indispensabili per una formazione intellettuale consapevole.
Nelle conversazioni de I MANDARINI, ho avuto modo di confrontare molte mie posizioni, ho affinato alcune idee , ho compreso anche le motivazioni che nel corso della vita mi hanno portata a fare delle scelte , ho trovato risposte a molti miei dubbi e a contraddizioni .

E’ un’opera davvero completa: potere, politica, gli intrecci anzi gli intrallazzi esistenti ieri come oggi. Molti spunti su cui riflettere relativamente ai rapporti con chi ci circonda, l’amicizia, l’amore con tutte le varie sfaccettature.
E’ un romanzo che nulla trascura e affronta qualsiasi argomento: rapporti fra uomini e donne nel quotidiano, nella vita professionale, problemi nel mondo, dall’America alla Russia senza trascurare il Madagascar…. Contaminazioni di droga, alcool, nefandezze dell’umanità, la guerra con tutto ciò che ne consegue, la resistenza, l’importanza dell’editoria…..Ricerca di ideali……… 

Il romanzo inizia con la resistenza in Francia e la fine della seconda guerra mondiale……un gruppo di intellettuali a confronto nella Parigi esistenzialista.
Ritengo possa essere il libro ideale per l’estate poiché è lungo, quasi 800 pagine, ma molto interessante e coinvolgente, non assolutamente noioso in quanto scenari e situazioni sono molto mutevoli e soprattutto è scritto in quello stile elegante , incisivo e inconfondibile quale è lo stile dell’autrice.

Abitualmente nella valigia delle vacanze il maggior spazio è occupato dai capi di abbigliamento che specialmente per noi donne non è mai abbastanza e la possibilità di portare un solo libro per l’intero periodo vacanziero non è un fatto trascurabile, quindi direi di portare “ I MANDARINI” collana ET Scrittori –Edizioni Einaudi- Traduzione di Franco Lucentini.
TRAMA
Simone de Beauvoir: “ I Mandarini l’ho incominciato nel 1950, ma già nel 1945 avevo voglia di descrivere il momento che stavo vivendo, l’entusiasmo, la speranza. Lo trovavo sconvolgente”.
Queste due righe direi che sono l’incipit dell’opera e potrebbe già essere sufficiente per potersi fare un’idea . ( I Mandarini credo sia noto che erano gli intellettuali francesi).
Ambientato principalmente a Parigi, immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, i protagonisti potrebbero essere cinque anche se i personaggi sono parecchi :
Henri Perron un giornalista e scrittore , direttore e proprietario di un giornale “l’Espoir”, intellettuale poco incline a compromessi e la compagna Paule , donna morbosa e autolesionista che in nome dell’amore entra nei meandri della follia e diviene poi ex-compagna e la famiglie Dubreuilh: Robert , Anne e la figlia Nadine.
Robert Dubreuil sposato con Anne è il più anziano di tutti, è un intellettuale che aspira alla fondazione di un movimento - partito politico , l’SRL, appartenente alla sinistra ma non totalmente allineato al PC, di cui si era venuti a conoscenze non solo delle luci bensì anche delle ombre come ad esempio l’esistenza dei campi di lavoro forzato ( assimilabili totalmente ai campi di concentramento nazisti) istituiti dal regime di Mosca nel 1930. 
Luoghi che venivano giustificati come campi di rieducazione destinati a coloro che sarebbero dovuti andare in carcere per scontare pene inferiori a 5 anni. In realtà rappresentavano la creazione di un sotto-proletariato finalizzato a realizzare opere per conto del regime a basso costo . Venivano internate persone dopo processi sommari o addirittura persone prelevate dalla vita quotidiana ingiustificatamente e obbligate a lavorare anche più di 14 ore al giorno in condizioni disumane e spesso, a seguito di fatica e malnutrizione lasciati morire in ospedali . Ospedali che non erano altro che luoghi ove andare a morire. Alla fine della seconda guerra mondiale, testimonianze e documentazioni varie fornivano prove inequivocabili della loro esistenza, ma per una serie di ragioni politiche tali informazioni non dovevano essere divulgate. 
E Robert Dubreuilh indubbiamente di sinistra, grande figura in grado di dare molte risposte, apparentemente integro intellettualemnte doveva prendere sul serio l’esistenza del funzionamento russo, non poteva ignorare anche se molto tentato perché “L’ignoranza è ben comoda, ma non da la misura della realtà”.
La moglie Anne è una psicanalista, anche lei una bella immagine di donna quarantenne sicuramente molto intelligente e colta, attraverso la quale si comprendono molte situazioni e soprattutto le dinamiche sentimentali. Anne ad un certo punto, nello scorrere di una assoluta normalità quotidiana , riceve un invito per andare ad un convegno in America. Seppure attratta dall’idea del viaggio, si lascia prendere da una marea di dubbi e se non fosse per le insistenze del marito, declinerebbe… Andrà in America per il convegno e poi vi farà ritorno diverse volte per vivere un amore….. Un amore bellissimo con uno scrittore che porterà il lettore dentro magiche atmosfere, in luoghi stupendi….. (Partirei per il Messico) ….. Un sogno…..
“ Quella giornata era stata così azzurra, così tenera, cosi’ dolce, che la sua dolcezza m’era divenuta quasi insopportabile. Il nostro passato non aveva più di trentasei ore, il nostro orizzonte si riduceva a un viso, e il nostro avvenire a un letto…”
“Per trentasei ore estenuanti non avevamo fatto che cercarci, raggiungerci, stringerci; troppo poco riposo, troppa febbre, troppo languore…..”
La storia d’amore fra Anne e lo scrittore americano che nel romanzo si chiama Lewis , dovrebbe fare riferimento specifico alla storia che l’autrice ha vissuto realmente con lo scrittore americano Nelson Algren, al quale è dedicato questo romanzo.
Nel romanzo si farà la conoscenza di Nadine, la figlia ribelle e viziata di Robert e Anne , in occasione di un viaggio a Lisbona di Henry, (a quel tempo fidanzato con Paule), dove lui aveva deciso di recarsi per apprendere e constatare la vita di quel paese assediata dal regime di Alcazar .
Lei deciderà di accompagnarlo nonostante la contrarietà dei genitori e anche di Henry medesimo.
Lisbona
“Anche Henry rideva , stringendo il braccio di Nadine….Una città del sud, bruciante e fresca, con all’orizzonte la promessa del mare e del vento salato contro i promontori….Era bella questa capitale dal cuore saggio, dalle colline disordinate,con le sue case dai colri teneri e con le sue grandi navi bianche.”
Il viaggio durerà circa un mese, faranno l’amore in piena libertà e al ritorno ….altra storie.
Nadine comunque ha un ruolo interessante poiché attraverso lei l’autrice fornisce al lettore la possibilità di assistere all’evoluzione e formazione che potrebbe avere qualsiasi donna per condurla infine al raggiungimento di un buon equilibrio.
Rilevante nel contesto del romanzo l’amicizia fra Henry e Robert che si regge su continui confronti di ideali e analisi di fatti , caratterizzata anche da una brusca interruzione per cause riconducibili al difficile ruolo degli intellettuali durante quel periodo controverso in cui destra e sinistra cercavano la propria affermazione senza nulla escludere.
Stati Uniti si, Stati Uniti no. E se la Francia divenisse una colonia dell’America?
Da preferirsi annessione alla Russia? Sognare un’Europa, unita, autonoma, socialista?
L’Espoir che non intendeva venire meno all’obbiettivo di dare una corretta e onesta informazione senza prendere una posizione politica, riceveva pressioni perché si schierasse apertamente… 
Attraverso queste vicissitudini l’autrice mette in evidenza nitidamente l’importanza di possedere rami dell’editoria per ottenere successo in politica e incanalare il pensiero dei media…..
Potrei dilungarmi ancora, ma mi fermo qui perché la mia vuole essere solo una modesta presentazione di una grande opera di cui penso non essere in grado di fornire una recensione sintetica e sufficientemente esaustiva. Mi riterrò gratificata se solo riuscirò a fornire quegli assaggi necessari a convincere almeno qualcuno a leggere questo romanzo che detiene il merito di aver visto assegnare a Simone de Beuavoir nel 1954 il prestigioso Premio Goncurt.
STRALCI
Ho letto con la matita in mano, ho riletto alcune pagine soffermandomi…… Il mio libro è tutto una sottolineatura come fosse un libro di testo su cui ho studiato ai tempi della scuola.
Per me è un libro prezioso e lo riporrò in libreria negli scaffali bassi perché sicuramente vi saranno situazioni in cui avrò necessità di riprenderlo.
- Non si farebbe mai niente se si giudicasse che niente è possibile salvo quel che esiste già.

- “Tu avevi già idee di sinistra?”- “ Soprattutto avevo orrore delle idee di destra . Ero ambizioso, a vent’anni; ed ero democratico appunto per questo. Volevo essere il primo: ma il primo tra uguali. Se la corsa era truccata in partenza, la posta perdeva ogni valore”

- Bisogna volere ciò che si vuole….

- Il dubbio è la prima difesa..

- Quando la situazione è ingiusta, non riuscirai mai a viverla correttamente: è ben per questo che si è portati a fare della politica: per cambiare la situazione.

- Sono un’intellettuale. E mi fa rabbia che si faccia di questa parola un insulto: la gente  ha l’aria di credere che tanto meno s’ha cervello, tanto più s’hanno coglioni.

- Abbiamo bisogno prima di tutto di una morale, d’un arte di vivere. Il guaio, in politica è che non si torna mai dalla parte dell’individuo.

- .....Ma il passato, per tenerlo vivo, bisogna nutrirlo di rimpianti e lagrime.

- Ho visto troppe donne cercare di calmare con le parole i rimpianti della propria carne; ne conosco troppe che sono tristemente riuscite a riprendersi in letto un uomo stordito di frasi ed è orribile una donna che cerchi di riportarsi sulla pelle le mani d’un uomo indirizzandosi al suo cervello.

- Chicago, riconobbi le facciate di mattoni neri, i cortili, le scale e i balconi di legno: riconobbi…….la casa del mio amore che non era più casa mia.

- Crediamo che sia l’amore a dare tutto il suo splendore al mondo: ma è anche il mondo a riempire l’amore con le sue ricchezze.

I MANDARINI è un libro speciale, non ci si può rendere conto di quanto sia coinvolgente, profondo, potente , necessario come l’ aria che respiriamo fintanto che non si è letto e mi domando come possa essere relegato dentro le librerie nella sezione classici in ordine alfabetico per autore .
Se non lo si cerca , non lo si trova e per cercarlo occorre conoscerlo e per conoscerlo occorre venga pubblicizzato. Spero vivamente di dare il mio piccolo contributo a pubblicizzarlo e non vi è dubbio che sarà oggetto di regalo ai compleanni dei miei amici e amiche.
Dimenticavo: è un libro adatto ad uomini e donne.
16 giugno 2014 - Y.P. Opinione pubblicata nel sito di opinioni Ciao.it)

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