sabato 10 febbraio 2018

VIA XX SETTEMBRE- Simonetta Agnello Hornby

VIA XX SETTEMBRE 
“ …e me la porterò addosso, l’anima di Palermo”
Chi legge le mie opinioni credo sappia molto bene quanto io apprezzi il Sud Italia e quanto sia innamorata della Sicilia, tanto che spesso asserisco di essere nata al Nord soltanto per un errore.
Inoltre, poiché qui sul sito scrivo prevalentemente opinioni nelle categorie libri e viaggi, è noto che sono una lettrice che contribuisce notevolmente ad incrementare le vendite di La Feltrinelli e altre librerie, per questo un giorno oramai molto lontano, sono stata catturata da questa scrittrice: Simonetta Agnello Hornby nata Palermo dove ha trascorso l’infanzia e parte della giovinezza per stabilirsi poi, nel 1972 a Londra dove vive.
Le sue opere sono sempre molto apprezzate e per pura informazione elenco qui di seguito alcuni titoli pubblicati con Feltrinelli:
La mennulara ( 2002)
La zia marchesa (2004)
Boccamurata (2007)
Vento scomposto (2009)
La monaca ( 2010) – Il libro che me l’ha fatta conoscere
La cucina del buon gusto ( 2012)
Il veleno dell’oleandro (2013 – Si citano campi ,serre adibiti a coltivazioni di canapa in Sicilia di cui una recente inchiesta ha confermato che non si trattava semplicemente di un romanzo, ma c’era un fondo di verità)
Il mare che si deve raccontare (2013)
L’ultimo uscito nel 2016 e già presente nella mia libreria da leggere: CAFFE’ AMARO
VIA XX SETTEMBRE – prima edizione ottobre 2013, mentre il libro in mio possesso appartiene a Universale economica Feltrinelli, seconda edizione giugno 2016
TRAMA
Via XX Settembre è la via nei pressi del teatro Politeama a Palermo, dove l’autrice, proveniente da Agrigento, è andata ad abitare con la madre e la sorella principalmente per avere la possibilità di frequentare le scuole migliori nonché gli ambienti culturali che le avrebbero consentito di avere una formazione di alto livello, essendo lei appartenente ad un casato di alto rango.
Il padre titolare di una laurea che non aveva mai utilizzato, era rimasto ad Agrigento per curare le proprietà pervenutegli dagli avi, ma anche per farsi i fatti propri, comprese quelle relazioni sentimentali che seppure non se ne parlasse apertamente, erano ben note anche alla mamma.
Ma in Sicilia, gli uomini sono diversi e può accadere che abbiano infatuazioni per attrici, cantanti, soubrette , etc…..La moglie invece è una cosa seria, deve essere una brava donna, senza grilli per la testa, che sappia curarsi dei figli, della cucina, che sia intelligente e se dovesse decidere di lavorare potrebbe insegnare……

Comunque seppure avesse vissuto i primi anni di vita a Mosè ( Agrigento), Simonetta era nata a Palermo e il padre glielo ricordava costantemente “ la tua città è Palermo” e di Palermo, fastosa e miserabile, lei ne era rimasta affascinata da subito.
In ogni caso è inutile dilungarsi sulla trama di questo libro, in quanto si tratta di storie di vita vissute dalla protagonista –autrice.
Vi si trovano descrizioni di luoghi che fanno desiderare a chi non fosse mai stato/a a Palermo, di partire immediatamente per addentrarsi in quelle strade e magari andare in cerca di Via Roma, Via della Libertà e poi: il Monte Pellegrino che viene presentato come una meraviglia naturale. 
E poi ancora la spiaggia di Mondello, Monreale, etc. etc.
Sintetizzando, io che a Palermo ci sono stata e l’ho girata in lungo e in largo, attraverso le descrizioni dell’autrice ho rivissuto momenti magici.
Il contenuto in genere è molto interessante, ma la lettura di questo testo fornisce elementi fondamentali per comprendere la mentalità dei popoli del sud, in parte ancora radicata anche se non vi è dubbio che c’è stata una notevole evoluzione .
Si affrontano molti argomenti, passando dal ruolo della donna nella società, a quello dell’uomo fino a descrivere dettagliatamente, usi e costumi.
Alcuni comportamenti riguardanti i rapporti famigliari e con parenti che al nord sarebbero cose da poco conto, in Sicilia rivestono importanza non trascurabile.
Divertenti le pagine che descrivono le tradizioni culinarie, nonché la preparazione dei dolci, soffermandosi su ingredienti e lavorazioni che a tratti pare di percepire l’intenso profumo di mandorla o vaniglia. E poi, quanto debba essere curata la torta che la giovane fidanzata porterà in dono alla famiglia del fidanzato, in qualsiasi occasione di visita….. e i dolci per la Pasqua, per il Natale, il tipo Pupo da leccare……
L’autrice /protagonista comunque sin da bambina si pone domande di qualsiasi genere, sulle feste, sulle tradizioni, ben presto coglie le differenze comportamentali, le relazioni di convenienza necessarie per fare buoni affari. Politica, mafia accomunati da profitti reciproci. Corruzione, ingiustizia sociale.
Con occhi attenti rileva le contraddizioni che si tramandano da anni e coltiva precocemente il sogno di avere un lavoro e soprattutto di occuparsi di giustizia sociale , tanto che è divenuta avvocato.
IMPRESSIONI PERSONALI
Un ottimo libro per conoscere usi e tradizioni del nostro paese, in particolare della regione Sicilia e anche un invito ad andarci, visitare luoghi inenarrabili come la Valle dei Templi, la Conca d’oro, Realmonte, ma soprattutto instilla nel lettore il desiderio di conoscere Palermo, nel caso non la conoscesse.
Lo stile letterario è il consueto dell’autrice, accattivante , elegante , con una ricchezza di linguaggio notevole ricorrendo pure a qualche espressione tipica siciliana.
Io ritengo che sia un buon libro assolutamente adatto alla stagione estiva in cui si sta in spiaggia sotto l’ombrellone: un libro colto e leggero.

“Le persone si dimenticano più facilmente dei posti”.
 Y.P.

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