sabato 10 febbraio 2018

CAFFE' AMARO- Simonetta Agnello Hornby

INTRODUZIONE alla recensione con IMPRESSIONI PERSONALI
Da qualche tempo sono divenuta una fedele lettrice di Simonetta Agnello: dopo averla letta per la prima volta nel romanzo "La monaca", sono andata alla ricerca dei suoi libri e credo di averli letti quasi tutti, per cui qualche mese fa vedendo in libreria questo, quale ultimo uscito, senza neppure leggere il sunto nella parte interna dell’aletta l’ho acquistato e la settimana scorsa in un batter d’occhio - durato 348 pagine- me lo sono letto e sull’ultima pagina mi sono fatta un bel pianto liberatorio perché la storia è davvero intensa, rovente e coinvolgente.
Ritengo di non esagerare nell’affermare che questo è uno dei romanzi più belli che abbia letto quest’anno e ne ho letti diversi , alcuni dei quali che mi hanno notevolmente toccata, anche di autori pregevoli, come ad esempio LA COMPARSA di Abraham B. Yehoshua, ERA MIA MADRE di Iaia Caputo, oppure NON DIRMI CHE HAI PAURA di Giuseppe Catozzella.
Ma CAFFE' AMARO ha qualcosa in più, forse potrebbe rientrare nei romanzi storici in quanto la trama si dipana in un tempo assai lungo e passa appunto fra la prima guerra mondiale, i Fasci siciliani, il fascismo e la sua ascesa, l’espansionismo colonialistico, la seconda guerra mondiale e quindi leggi razziali, deportazioni, bombardamenti, Palermo sventrata pure dagli alleati, e dentro il tutto, il fiorire della corruzione, il potere crescente della mafia e altro ancora. 
La storia della famiglia SALA della quale entrerà a far parte a tutto campo la protagonista del romanzo che si trova a bere caffè amaro nonostante lo preferisca dolce, è una storia in cui le situazioni sono mutevoli e gli imprevisti notevoli.
Ritengo superfluo soffermarmi sullo stile letterario dell’autrice di indubbio talento.
In ogni caso per chi non la conoscesse, Simonetta Agnello scrive molto bene, con una ricchezza di linguaggio imponente, in qualche caso sono dovuta ricorrere al dizionario per meglio comprenderne il significato di qualche vocabolo. Oltre tutto utilizza anche alcune espressioni tipiche della sua terra natia ovvero la Sicilia, dove abitualmente ambienta i suoi romanzi.
Questo libro è in vendita corredato da una fascetta rossa riportante un’asserzione di Camilleri:
“ L’energia vitale di Simonetta Agnelo Hormby è un tutt’uno con l’energia trascinante della sua scrittura”.
Qualche cenno sull'autrice
Simonetta Agnello Hornby nata Palermo dove ha trascorso l’infanzia e parte della giovinezza per stabilirsi poi, nel 1972 a Londra dovevive e dove ha svolto la professione di avvocato dei minori.
E’ stata per otto anni presidente part time dello Special Educational Needs and Disabilty Tribunal 
( Notizie riprese dalla sua biografia). 
Le sue opere sono sempre molto apprezzate e per pura informazione elenco qui di seguito alcuni titoli pubblicati con Feltrinelli:
La mennulara ( 2002) 
La zia marchesa (2004)
Boccamurata (2007)
Vento scomposto (2009)
La monaca ( 2010)
La cucina del buon gusto ( 2012)
Il veleno dell’oleandro (2013 – Si citano campi ,serre adibiti a coltivazioni di canapa in Sicilia di cui una recente inchiesta ha confermato che non si trattava semplicemente di un romanzo, ma c’era un fondo di verità) 
Il mare che si deve raccontare (2013)
L’ultimo uscito nel 2016 e già presente nella mia libreria da leggere: CAFFE’ AMARO sempre NARRATORI- FELTRINELLI - Il prezzoè di 18 euro, acquistato con lo sconto del 15% : euro 15,30
Gocce di CAFFE' AMARO 

Maria Tummia è davvero bella, una bellezza ammaliante e con i suoi quindici anni cattura, rapisce totalmente anima e cuore del trentaquattrenne Pietro Sala che nell’istante in cui la vede per la prima volta seduta in giardino a ricamare, il sangue gli si surriscalda tanto che i suoi pantaloni si gonfiano.
Pietro Sala si era recato dai Tummia per questioni d’affari, dovrebbe acquistare una tenuta e, dopo aver visto Maria, aveva immediatamente manifestato al padre di lei, illustre avvocato con dichiarate idee socialiste, il desiderio di sposarla. Questi ne parla con la moglie Titina e insieme decidono di presentare la richiesta alla figlia, ma senza esercitare nessuna pressione, nonostante tale matrimonio rappresenterebbe per loro un vantaggio non trascurabile in quanto hanno altri figli, e non godono di grande disponibilità economiche. A dire il vero a Titina, mamma di Maria, Pietro non piace molto, perchè appartiene si a una famiglia facoltosa, ma ha la fama di amare il gioco d’azzardo e frequentare troppe donne alle quali pare faccia regali eccessivi.
Comunque Pietro e Maria si incontrano, il matrimonio viene combinato con il pieno consenso della ragazza alla quale non dispiace affatto Pietro.
Al momento della stesura del contratto di matrimonio in cui viene specificato fra le varie, che Pietro si prenderà Maria in sposa ma senza nessuna dote, lei integrerà le condizioni con esplicita clausola richiedente che le dovrà essere sempre e ovunque, permesso di suonare il pianoforte ( lei ama la musica) e di poter acquistare e leggere tutti i libri che desidererà.
Ritengo che questa sola condizione espressa per iscritto da una ragazzina di quindici anni , sia sufficiente a far comprendere il tipo di donna con cui ci si dovrà misurare.
Comunque Pietro vuole Maria e quindi non pone nessun diniego, anzi garantisce che farà tutto il possibile per renderla felice: lui è un gentiluomo, ha viaggiato assai e conosce tutte le raffinatezze del buon vivere, inoltre è un grande seduttore e Maria non fatica a stargli vicino.
Con lui conoscerà il piacere e la gioia del sesso.
Sembrerebbe tutto perfetto , ma le sorelle di Pietro, delle vere arpie, non vedono di buon occhio questo matrimonio e non perdono occasione per manifestare antipatia verso la bella cognata , poi c’è la mamma di Pietro che pare sia affetta da pazzia e trascorre il tempo chiusa in camera a fare e disfare matasse di filo, sorvegliata da occhi attenti.
Insomma la famiglia SALA ha dietro la facciata delle faccende oscure e il patrimonio accumulato nel tempo, in parte frutto dalla estrazione dello zolfo dalle miniere, nasconde realtà sconvolgenti come l’abuso e lo sfruttamento dei bambini , di cui Maria, per volere del suocero che per lei nutre fiducia e stima, ne verrà a conoscenza.
Affronterà situazioni complicate e diverrà amministratrice unica dei beni.
Ma non mi soffermerei oltre su queste dinamiche e tornerei indietro.
I genitori di Maria avevano accolto in famiglia un ragazzino di nome Giosuè Sacerdoti, il cui padre morì ammazzato e in punto di morte aveva chiesto al padre di Maria, carissimo amico, di occuparsene.
L’avvocato Tummia, uomo onesto e di ferrei principi nonostante non avesse grandi mezzi decise di onorare la promessa fatta all’amico e quindi Giosuè avrebbe dovuto avere istruzioni di buon livello anche a scapito di Maria, figlia femmina….
Fra Giosuè e Maria sin da piccolissimi si era stabilita grande armonia e complicità tanto che con la crescita sarà proprio Giosuè ad impartire lezioni alla ragazza affinchè acquisisse il diploma di maestra, oltre a fornirle gli spartiti per suonare al pianoforte.
Erano come fratelli, anzi molto di più, lei per lui non aveva segreti.
Giosuè dall' intelligenza brillante fece molta strada, andò via dalla Sicilia portandosela sempre nell’anima ( la Sicilia), entrò nell’accademia militare, divenne politico, comandante in Etiopia.
E nel mentre il sangue ebreo scorreva nelle sue vene, lui era pure divenuto un gerarca fascista……
Ci sarà pure un viaggio a Tripoli da parte di Maria e Pietro con altri amici dove incontreranno Pietro, e qui succederà qualcosa di imprevedibile a livello emotivo.
Dopo di chè …la grande storia d’amore ….
Accadranno molte cose e Giosuè lascerà la politica e dovrà vestirsi da gesuita e rifugiarsi dentro i conventi per potersi salvare….
La trama è complessa, mi fermo qui affermando che dentro le pagine della Simonetta Agnello si trova una grande storia d’amore, quell’amore che nulla teme, come si suol dire, l’amore che sfida il tempo e le intemperie.
Lieto fine? A parte il fatto che non intendo svelarlo per rispetto di chi lo andrà a leggere, ma comunque non è rilevante, né determinante.
Fra tutti i personaggi la vera protagonista rimane lei, MARIA, vissuta nel tempo in cui il ruolo della donna era procreare, accudire e servire, nel tempo in cui il divorzio non esisteva e l’infedeltà dell’uomo era perdonata contrariamente a quella delle donne che le vedeva marchiate come adultere, lei che con coraggio ha vissuto da DONNA LIBERA trovando un senso anche dove il senso apparentemente non c’era, ma soprattutto vivendo felicemente i propri sentimenti.
E infine: un uomo, una donna per essere libero/a deve avere 3 possibilità e lei le ha avute o meglio, se le è create. Alla fine si comprenderà si comprenderà il perché si muore quando si vuole morire.
Per me UN GRANDE ROMANZO, GRAZIE all’autrice per averlo scritto anche se devo aggiungere che l'ambientazione, la storia della Sicilia esercitano su di me una potente magia .
A tratti pure erotico: l’autrice descrive alcuni momenti di intimità con parole accuratamente scelte facendo trasparire sensualità ed erotismo, senza mai trascendere nel volgare, rendendo vive le immagini molto più di una fotografia.
STRALCI
Pietro non era riuscito a trattenere la commozione durante la messa, ma per il resto fu, stranamente, un matrimonio senza lagrime. Maria aveva attribuito il pianto di Pietro all’assenza di sua madre e gli aveva preso la mano, stringendola forte. Durante il ricevimento lui la guardava avidamente e lei, finalmente sposa, fu libera di ricambiare quello sguardo.
Conoscere e ammirare ciò che è bello contribuisce al benessere dell'animo umano. La bellezza è un elemento fondamentale della vita, bisogna condividerla
L’ignoranza non è una colpa. Lo diventa per coloro che insistono nel rimanere ignoranti.
Maria non permetteva che la cattiveria e le piccinerie delle cognate la angosciassero…. A volte ,quando suonava la sua musica, quella che conosceva a memoria, pensava ad altro: sembrava astrarsi e trovare segrete assonanze fra la contemplazione della natura e il rumore del pensiero
Tutto quello che si vede ripetuto nella natura deve farci pensare che c’è un motivo, per essere in quel modo, e che bisogna rispettarlo. I cani omosessuali sono ben noti, ma ci sono anche altri animali che cercano il piacere con il loro stesso sesso.
Luglio 2016 – Recensione che potrei pubblicare altrove. Y.P.

Nessun commento:

Posta un commento