sabato 10 febbraio 2018

PER DIECI MINUTI - Chiara Gamberale

PER DIECI MINUTI – La forza di ricominciare
CHIARA GAMBERALE
Erano gli ultimi giorni di giugno e dovevo partire: ero di fretta, i minuti contati eppure non potevo rinviare, dovevo andare alla Esselunga.
Sono entrata, senza soffermarmi a curiosare, ho comprato quello che mi serviva e mi sono diretta alle casse, senonchè proprio alla fine di tutte le esposizioni, mi ritrovo il reparto “LIBRI”.
I libri sono per me come una calamita, contro ogni mio volere, mi attraggono.
Quel giorno però avevo davvero fretta : ciò nonostante il cestone con scritto Offerte era proprio li davanti a me: 2 LIBRI=EURO 9,90.
Offerta irresistibile, molti autori sono noti. Ne prendo due, uno fra i quali è questo :
“ PER DIECI MINUTI” di Chiara Gamberale - Universale Economica FELTRINELLI
L'AUTRICE
Chiara Gamberale nonostante la giovane età - è nata a Roma nel 1977 – è autrice di diversi romanzi di successo e per chi non la conoscesse riporto qui di seguito l’elenco delle sue opere:
Romanzo d’esordio nel 1999 Una vita sottile
2001 – Color lucciola
2003 - Arrivano i pagliacci
2008 – La zona cieca
2010 – Le luci nelle case degli altri ( letto e recensito)
2012 . L’amore quando c’era
2013 – Quattro etti d’amore, grazie
2014 – Avrò cura di te con Massimo Gramellini (letto e recensito)
TRAMA
“ Il meglio sta in tutte quelle esperienze interessanti che ancora ci aspettano “
Corriere della sera
In sintesi è la storia di un amore lungo 18 anni: un amore meraviglioso fino a quando è durato.
A Vicarello tutto era armonia, ma poi c’è stato il trasferimento a Roma e lui, suo marito, è partito per Dublino e da Dublino con una telefonata l’ ha informato che non tornava, rimaneva. Aveva incontrato un’altra con la quale stava bene.
E nello stesso periodo l’editore le ha comunicato che la Sua Rubrica che le permetteva di conoscere molte persone e pranzare con loro, necessitava di rinnovamento e quindi la conduzione passava alla vincitrice dell’ultima edizione del Grande fratello, la tizia che dentro la casa era riuscita ad avere tre relazioni contemporaneamente.
Per Chiara, così si chiama la protagonista, il mondo si è spezzato, le certezze sono andate in frantumi.
La terapeuta a cui si è rivolta, con l’obbiettivo di farla tornare a vivere, le prescrive una strana terapia : le suggerisce di compiere qualcosa di nuovo, qualcosa che non ha mai fatto, ogni giorno che duri almeno 10 minuti, per un mese intero.
Chiara prende seriamente in considerazione la cura e s’impegna a rispettarla: cucinerà i pancake lei che non aveva mai cucinato nulla, ballerà l’hip-hop, farà un furtarello, ascolterà per dieci minuti la mamma prendendo coscienza che non sapeva nulla di lei, darà il suo cellulare ad uno sconosciuto e gli chiederà di inviare un messaggio a un numero qualsiasi della sua rubrica, e tanto altro ancora.
Questo-gioco terapia le farà prendere coscienza ed arriverà a prendere decisioni che neppure lontanamente avrebbe immaginato di prendere.
Mi rendo conto che la sintesi può apparire banale, ma assicuro che non è così.
Chiara Gamberale non scrive banalità, è molto profonda e questo libro merita di essere letto perché è un invito a non avere paura, evidenzia che i cambiamenti pur essendo dolorosi se sono necessari, occorre affrontarli. A volte bisogna avere il coraggio di cambiare per amore di se stessi.
Lo stile letterario è gradevole, la modernità del linguaggio a volte strappa un sorriso.
Chiara Gamberale secondo me è brava davvero.
STRALCI
Ho sottolineato parecchio ed elenco qualche passaggio.
- Quant’è assurda la vita, quando non tocca a noi.
- ….ci abitiamo tutti. Egoland è la cittadina dei retaggi dell’infanzia, delle coazioni a ripetere e degli attaccamenti, è difficile evadere.
- Non fosse esplosa Egoland, non si sarebbe mai resa conto che fuori, fuori da Egoland, le persone suonano il violino. Rubano. Cucinano. Fanno le volontarie in ospedale. Fuori da Egoland succedono tantissime cose. Succedono tutte, le cose.
- ….ma gli altri, quando fanno qualcosa per noi, ci danno o in realtà ci tolgono un’occasione?
- E’ faticoso non essere a disposizione di chi amiamo. Ma a volte ci tocca. Quella disponibilità infinita non aiuta noi e non aiuta loro.
- Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno
- CIOE’ SCEGLI: O DENTRO, O FUORI. MA SE STAI SULLA PORTA MI BLOCCHI IL TRAFFICO.
- Piuttosto che annoiarsi, preferisce sprofondare e in qualche abisso e farsi del male…
PAG. 169: Perché, in effetti, il meglio della vita sta in tutte quelle esperienze interessanti che ancora ci aspettano: con il gioco dei dieci minuti lo sto imparando.
Dunque sta anche nei libri che tutti hanno letto, ma che per qualche imprecisato motivo noi ancora no.

Opinione frutto della mia personale esperienza e potrei pubblicare altrove.
Luglio 2016 – Y.P.

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