domenica 11 febbraio 2018

VENUTO AL MONDO - Margaret Mazzantini

Alcune volte ci accostiamo alla lettura di un libro perché qualcuno l'ha scelto per noi e l' abbiamo ricevuto in regalo, oppure lo abbiamo acquistato dietro suggerimento di amici o forse solamente perché attratti dal titolo o dalla copertina. Qualche volta privilegiamo l'acquisto di un determinato libro anziché un altro solo perché ce lo troviamo in bella mostra in libreria e supermercati perché vincitore di un certo premio. Altre volte ancora lo acquistiamo solo per fiducia nell'autore.
Questo ultimo è proprio il motivo per cui ho acquistato VENUTO AL MONDO di Margaret Mazzantini. Precedentemente avevo letto l'altro suo romanzo di cui è stato tratto il film "NON TI MUOVERE ", ne ero rimasta positivamente impressionata e quindi visto questo in esposizione fra le novità, non ho esitato.
Senza particolari aspettative ho iniziato a leggerlo: 530 pagine ed ora, sull'onda dell'emozione per averlo appena terminato, tento di esprimere la mia opinione ma sono certa che incontrerò delle difficoltà poiché il romanzo pur risultando di facile comprensione è complesso e sintetizzare la trama non mi sarà un compito semplice.
Trama in sintesi
Gemma, ora cinquantenne sposata con Giuliano, dopo aver ricevuto una telefonata dal vecchio amico Goiko, insieme al figlio adolescente Pietro parte da Roma ( la città in cui vive) in aereo per raggiungere Sarajevo e visitare una mostra fotografica sulla guerra che ha dilaniato la ex-Jugoslavia. Alcune foto esposte sono di Diego, il fotografo di pozzanghere, che lei conobbe tramite Goiko, un poeta bosniaco, in occasione di un altro viaggio a Sarajevo al tempo delle Olimpiadi invernali nel 1984.
Fra Diego e Gemma , una storia d'amore travolgente, passionale, intensa, di quelle che succedono una volta soltanto nella vita: " Forse questo è l'amore quando raggiunge la vetta. Ebbro come uno scalatore che s'è arrampicato e poi è arrivato, e più su di così non può andare, perché comincia il cielo".
Ma Gemma non riuscirà a rimanere incinta.....
VENUTO AL MONDO è riferito a Pietro, a Pietro che non conoscerà suo papà Diego che muore sull'isola di Korcula cadendo da uno scoglio, Pietro che su questo scoglio isserà una croce legata con la sua bandana proprio in occasione di questo viaggio.
Ma è veramente Diego il papà di Pietro?
Pietro è venuto al mondo nel 1992, ma da "dove è venuto"? "Da quale mondo?"
E' un romanzo formato da 21 capitoli che va avanti a colpi di scena sorprendenti e nelle ultime pagine il colpo finale è veramente imprevedibile, non immaginabile.
Alcuni capitoli sono pagine e pagine sulla guerra: gli snipers che sparavano ai bambini per divertimento come fossero conigli, uccidevano le mamme per assistere alla disperazione dei bambini, uccidevano perché per ogni cadavere percepivano un importo in marchi e qualcuno di loro con quei soldi sognava di acquistare una bella BMW . Violentavano le donne, violentavano le bambine e la vita quotidiana trascorreva nelle cantine fredde e umide dove si udiva solo l'eco degli spari..... Pagine di storia, pagine drammatiche: la crudeltà umana descritta nei dettagli e, mentre leggevo, le parole si tramutavano in dolore che mi bucavano lo stomaco.
E comunque anche in queste pagine drammatiche la storia d'amore di Gemma e Diego è sempre presente perchè tutto il romanzo ruota intorno alle loro vite.
Gemma, Diego, Goiko, Aska i personaggi principali del romanzo e per ognuno una storia, un dramma.
Gemma , sterile che vuole un figlio ad ogni costo, un vero dramma che forzerà gli eventi fino all'inverosimile:
"...anche lei non ha avuto figli, siamo 2 donne inutili, due biciclette senza catena".
Diego, il ragazzo di Genova, il fotografo di pozzanghere:
"Il destino è come il cuore, è dentro di noi fin dal primo istante, quindi è inutile cambiare strada".
Goiko che nella guerra perderà tutti i suoi cari ed anche lui parteciperà alla guerra:
"Goiko, fratello mio, fratello di Diego, Goiko croato cristiano, san Giuseppe pazzo, padre putativo di Pietro, stanotte siamo figli stolti.......siamo alghe calde, spettri di carne,apparizioni del passato".
Gli occhi di Goiko sono quelli di un guerriero che ha perso. Di un poeta ubriaco. Guarda Pietro e dice:"Per me la più bella parola del mondo è GRAZIE":
Aska, la trombettista, la pecora e nel campo di violenza " le fanno suonare la tromba nuda- lei soffia nella tromba la sua paura":
Aska, povera Aska...il dolore è sordo, resta prigioniero altrove.
Inizialmente il romanzo scorre velocemente, il nascere della storia d'amore è avvincente, mentre alcuni capitoli riguardanti la guerra, forse perchè scendono molto nei dettagli risultano lenti, a tratti anche un pochino pesanti e la lettura ne viene rallentata, alcune pagine come già precedentemente sottolineato sono "crudeli", ma sono comunque avvenimenti ampiamente divulgati da stampa e televisione ai tempi della guerra. Sono fatti reali.
Lo smarrimento, l'alto coinvolgimento emotivo causato in me da queste pagine è dovuto alla bravura della Mazzantini che con il suo stile di scrittura induce il lettore a vedere le immagini nelle parole scritte, alcune descrizioni mi sono entrate " dentro",mi hanno tolto il respiro, alcuni fatti mi sembrava di viverli, in alcuni momenti mi sentivo testimone.
E non sono mancate le lacrime, alcune pagine le riassumo cosi:
parole scritte e lacrime che sgorgavano dai miei occhi come perle.
" Il crescendo della violenza è sempre lo stesso. Ci sono quelli che si sbrigano, c'è un ragazzino nuovo, che forse non vorrebbe farlo e che non riesce nemmeno a guardarla, però ha paura degli altri, devono stare tutti insieme, nella stessa stalla, nella stessa pecora".
Giudizio personale
La mia opinione, il mio giudizio personale complessivo è sicuramente positivo, stile di scrittura eccellente. Un romanzo molto importante come contenuto: gli argomenti sono sapientemente trattati. L'analisi dei sentimenti dei vari personaggi profonda e mai banale, induce il lettore a riflettere. Romanzo che definisco drammatico perché senza ombra di dubbio la vicenda è drammatica; sicuramente un romanzo che non passerà presto in secondo piano (magari verrà fatta qualche trasposizione televisiva o cinematografica), le crudeltà della guerra non vanno dimenticate. Ma nella drammaticità della storia, della vita, degli eventi, si desume che l'amore vero esiste e coloro che lo incontrano hanno la fortuna di volare oltre ogni limite anche se "Tutto ciò che ami ti fa soffrire".
" Diego era fuori dal mondo ma io lo sentivo che era dentro la vita".
Infine aggiungo che un pò mi sono innamorata di Sarajevo, la Sarajevo prima della guerra e quella ricostruita che non ho mai visto, mi è tornato il desiderio di rivedere Mostar con il suo ponte a campata unica ( di colore bianco a forma di schiena d'asino- unione fra bosniaci e croati) che avevo visitato nel 1990 e che durante l'assedio, la furia distruttrice fece saltare in quel tragico 9 novembre 1993 ed infine nel 2004 ricostruito come in origine; vorrei ritornare sull'isola di Korcula di cui conservo il ricordo di un mare stupendo. Tutti questi luoghi sono citati nel romanzo.
"La speranza appartiene ai figli. Noi adulti abbiamo già sperato, e quasi sempre abbiamo perso"
( Questa è la frase stampata sul retro della sovraccoperta).
Un ottimo se lo merita l'ideatore della sovraccoperta:leggendo il romanzo si comprende quanto sia attinente al contenuto: i pesciolini rossi che volano intorno al bimbo seduto sul letto. E probabilmente anche la scelta del colore verde non è casuale, bensì rappresenta la speranza di cui cita la frase del retro sopra riportata.
(Per chi vuole approfondire :" Revenge of the Goldifish")
Nota sull'Autrice:
Margaret Mazzantini nasce a DUBLINO nel 1961 dallo scrittore Carlo Mazzantini e da una pittrice irlandese.
Si diploma all'Accademia nazionale dell'arte drammatica a Roma
Nel 1994 esordisce come scrittrice con il romanzo IL CATINO DI ZINCO e vince il premio Campiello
Nel 2001 pubblica NON TI MUOVERE da cui il film omonimo
Nel 2002 ZORRO - monologo per Sergio Castellitto con cui è sposata ed ha 4 figli.
( Carlo Mazzantini noto scrittore scomparso all'età di 81 anni nel 2006- Libro biografico " A cercar la bella morte" e altri).
NOVEMBRE 2009- Y.P.

Nessun commento:

Posta un commento