domenica 11 febbraio 2018

UNA DONNA SPEZZATA - Simone de Beauvoir

Sabato scorso, in centro della "mia " Como , entro in una delle più antiche librerie della città, penso sia stata ricavata da una vecchia cantina poichè il soffitto è a volte. Scaffali e scaffali di libri. Affascinata, non so proprio cosa scegliere. Ed eccomi di fronte allo scaffale- tutto al 50%.
Come si fa a non acquistare? Vedo "UNA DONNA SPEZZATA" Simone de Beauvoir - EINAUDI TASCABILI - 247 pagne.
Conosco Simone De Beauvoir, grande scrittrice francese, laureata in filosofia ed in lettere, amica di Jean Paul Sartre, amante dei viaggi, ( URSS- CUBA- EGITTO - ITALIA, etc) impegnata politicamente ,ha chiuso con il comunismo a seguito dell'invasione russa della Cecoslovacchia ( 1968). Attenta ai problemi femminili si è battuta per la legge a favore dell'aborto. Ma di SIMONE de BEAUVOIR non ho mai letto nulla. Ecco l'occasione per iniziare: "Una donna spezzata". Che titolo tragico!
Nel pomeriggio dello stesso giorno inizio a leggerlo, il giorno successivo, FINITO.
La lettura è sicuramente scorrevole, ricercata quel tanto che basta a renderla elegante ma non pesante.
Non è un libro "facile" ma sicuramente molto coinvolgente che dovrebbe essere letto principalmente dalle donne: le donne di tutte le età.
Forse mi sento di consigliarlo alle donne giovani affinchè riflettano ed evitino di commettere certe errori che sono molto frequenti, più di quanto le donne stesse ammettono.
Sintetizzo al massimo la trama: 3 storie, forse 3 delusioni, comunque 3 donne molto diverse fra loro , ognuna con il proprio sogno. Sogni spezzati.
Il primo racconto viene presentato sotto forma di diario. Monique il suo grande amore, sposata da 20 anni, 2 figli e sempre il suo Maurice. E poi quella notte del 27 settembre, il rientro alle ore 3 e ...con in mano un bicchiere di wisky :" Si, Monique, c'è una donna". 
E' la fine di un sogno e l'inizio di un tempo che non vorrei mai vivere.
"Tutte le donne si credono diverse; tutte pensano che certe cose, a loro, non possono succedere. E si sbagliano tutte".
Questo racconto io ritengo sia molto interessante e significativo. Il personaggio principale appare Monique che " Una volta potevo andare al cinema, e perfino a teatro, da sola. Perchè non ero sola. C'era la sua presenza in me, e tutt'intorno a me. Adesso quando sono sola, mi dico "sono sola" . 
Ma intorno a Monique si sviluppa la storia del marito con "l'altra",( Noellie, donna forte, ambiziosa,avvocato,divorziata, con 1 figlia) e il matrimonio di Isabelle( figlia di Monique e Maurice).
Un matrimonio , non approvato dal padre ,che merita di essere osservato:" Ho domandato ad Isabelle se era felice: - Visto che non mi pongo nemmeno la questione, immagino che la risposta debba essere sì.
In ogni caso, al mattino si sveglia con piacere. Questa mi sembra una buona definizione della felicità".
Un'ampia visione dell'universo femminile che non è certamente di facile comprensione con tutte le contraddizioni che solo attraverso un labirito intricatissimo, raggiunge una sua logica.
Il secondo racconto , molto più breve, ci fa conoscere la solitudine di quello che una mamma ritiene il tradimento dell'unico figlio Philippe . Tradimento ritenuto tale per scelte fatte da Philippe nettamente in contrasto con l'educazione ricevuta ma completamente in accordo con la donna che ha sposato. 
Assolutamente da leggere e riflettere.... siamo state tutte figlie e molte di noi scelgono di essere mamme.
Il terzo racconto , forse è quello che mi è piaciuto di meno. Si tratta di un lungo monologo di Murielle, due divorzi, una figlia suicidatasi durante l'adolescenza ed un figlio affidato al padre. Monologo volutamente quasi privo di punteggiatura per cui la lettura non è scorrevole. Anche qui solitudine, tradimenti e rabbia-risentimento contro il mondo e contro un Dio che forse non esiste.
Ci sarebbe molto da dire dalla lettura di questo libro che si può anche riassumere asserendo che racconta 3 crisi determinate dal crollo delle certezze.
Io ne suggerisco la lettura poichè intravedo fra le righe delle verità sacrosante che mi fanno affermare con molta convinzione che la felicità è nelle mani di ognuno di noi, dobbiamo averne cura e non metterla nelle mani di altri. Potrebbe sempre succedere che quel "qualcuno" allarghi le mani e la faccia cadere.
E con ciò non voglio rinnegare la forza dell'amore che è l'essenza della vita. Ma annullarsi non serve.
Simone de Beauvoir è nata a Parigi nel 1908 e morta nel 1986.
Ha pubblicato: I mandarini- Una morte dolcissima - Le belle immagini - L'età forte Quando tutte le donne del mondo.....
LUGLIO 2008- Y.P.

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