(La riserva naturale dello Zingaro è un tratto di costa di 7 km ca. che va da S.VITO LO CAPO a SCOPELLO ricca di vegetazione e panorami indescrivibili, cale , calette, rocce calcareo dolomitiche che sprofondono in un mare blue).
S.VITO dista dall'aereoporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi circa 90 km e da Trapani circa 40 km. e, forse non tutti sanno che rientra nell'elenco delle SPIAGGIE più BELLE D'ITALIA.
Un piccola "perla". Un borgo marinaro. Casette basse allineate ai lati delle strade, adornate da buganville rigogliose dai colori intensi. Le vie del centro: Via del Corso e Via Savoia, gli immancabili laboratori di Ceramiche, (rinomate le ceramiche siciliane) negozi, ristorantini e trattorie. E l'imponente santuario- in antichità grande fortezza saracena - del XIII secolo, fortificata nel XV secolo, dedicata a S.VITO, patrono della città.
Sembra di trovarsi a passeggiare in un borgo arabo e forse non è un caso che qui si trova la scuola del cous -cous ed annualmente ( settembre) si tiene il COUS-COUS FEST.
Oltre al Santuario, le torri di avvistamento erette a suo tempo come strumento di difesa: la torre Sceri e la torre MPISU, e poi il Torrazzo ed il MUSEO DEL MARE.
Ma SAN VITO LO CAPO è soprattutto SPIAGGIA E MARE.
Un'ampia spiaggia bianchissima di sabbia fine : davanti il mare e dietro rigogliose palme.
E mare cristallino che propone tutte le sfumature dall'azzurro al blu intenso.
E dal terrazzo dell' Hotel Egitarso non più parole escono dalle mie labbra.
Solo meraviglia. Sono stupita. Forse sto sognando: incredula.
Questa di fronte a me è una spiaggia caraibica, è una di quelle spiaggie che vengono raffigurate, presentate su enormi posters nelle agenzie di viaggio.
Eppure io non ho affrontato un lungo viaggio. La mia casa dista solo 2 ore circa d'aereo dal luogo in cui mi trovo.
Si, sono a SAN VITO LO CAPO, località definita anche "la Perla della Costa Gaia".
Per le vie di San Vito |
E l'HOTEL EGITARSO - 3 stelle - è situato in una posizione assolutamente privilegiata, al centro della spiaggia sul lungomare. Recentemente ristrutturato il materiale che prevale è la ceramica. Un insieme di decorazioni che va dai pavimenti, alle scale , ai lampadari. Sembra un'esposizione di ceramiche, ma un'esposizione coordinata, intonata, assolutamente elegante, curata in ogni particolare. Dalla terrazza e dalle camere rivolte al mare, la vista è straordinaria.
Un panorama unico.
L'occhio si smarrisce,
l'anima e lo spirito si esaltano,
le parole diventano inutili,
la fantasia trae il massimo stimolo.
Vorrei essere una grande scrittrice e trovare aggettivi appropriati
che possono rendere giustizia
al meraviglioso Golfo di San Vito lo Capo.
Ma non sono una scrittrice anche se spero di diventarlo, ed allora, forse con un po' di tristezza nel cuore per la mia incapacità di descrivere la spettacolarità di questo luogo, esco dall'hotel Egitarso, in pochi minuti a piedi sono in centro, raggiungo Via degli Abruzzi nr. 6- entro da GNA' SARA , rinomata trattoria Ristorante. Ho deciso di affogare la mia "tristezza" e gratificare il palato e non potevo fare scelta migliore. L'ambiente di GNA SARA è molto caloroso e confortevole: belle sale interne e grande terrazza coperta all'esterno. Il personale veramente disponibile. Mi affido ciecamente ai suggerimenti del capo-sala: Busiata ai sapori aromatici la busiata è un tipo di pasta)- dentice pescato in giornata con sughetto di olive nere e capperi- insalata mista condita con olio di oliva Todaro, il tutto accompagnato da un ottimo bianco ANTHILIA -DONNA FUGATA , un sorbetto ai limoni di Sicilia e per finire, offerto dalla "casa" un bicchiere di ZIBIBBO ( un vino da dessert tipo passito estratto appunto dalle uve di zibibbo). Non più insoddisfazione, non più tristezza:anche il gustare buon cibo fa parte del buon vivere. Il conto da GNA' SARA non "è salato" : 45 euro.
Ritorno all'Egitarso , ammiro nuovamente il golfo, il faro illumina il mare con il suo enorme fascio di luce e rende il tutto molto suggestivo!
Che altro dire?
A SAN VITO LO CAPO c'è anche la vecchia TONNARA del SECCO, in funzione fino alla metà del '900, dove avveniva appunto la lavorazione del pesce ed in particolare del tonno.
La RISERVA dello ZINGARO è percorsa da sentieri, l'entrata costa 3 euro, un paio di scarpe adatte a camminare ed addentratevi. lo spettacolo è garantito.
MAGGIO 2008 - Yvonne Pelizzari
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