Attore e conduttore di trasmissioni televisive, Fabio Volo, attualmente quarantenne, si è cimentato anche come scrittore ed ha pubblicato più di un libro con discreto successo soprattutto fra i giovani.
Esco a fare due passi -E’ una vita che ti aspettoUn posto nel mondo - Il giorno in più.
Mossa dalla curiosità, senza troppe aspettative , ho acquistato UN POSTO NEL MONDO della collana Best Sellers Oscar Mondadori a euro 11,00 e in questi giorni in cui il tempo non è particolarmente invitante alle uscite all’aria aperta, l’ho letto.
Ebbene, lungi da me affermare che si tratta di un capolavoro, ritengo sia un buon libro che si può leggere ovunque: in fila all’ufficio postale, sulla panchina di un centro commerciale o in metropolitana. Per lo stile letterario semplice e leggero, l’uso di vocaboli comuni, lo inserirei fra i romanzi scritti nel “ linguaggio parlato”.Il contenuto è valido, le riflessioni sono interessanti e sono tipiche di quella fascia di età che va dai 30 ai 40 anni, coloro appunto che cercano il proprio posto nel mondo.
E’ comunque una lettura utile anche per coloro che hanno superato tale età e che apparentemente hanno trovato la loro collocazione, il loro posto nel mondo. Questi, leggendo potrebbero essere stimolati a domandarsi se occupano il posto che desideravano e sognavano di occupare e se le loro aspettative di vita sono state esaudite.
Percorrendo la strada a ritroso, può emergere che qualche scelta sia stata fatta frettolosamente trascurando approfondimenti che sarebbero stati indispensabili o peggio ancora, che si sia intrapreso un percorso imposto da altri, per esempio la famiglia, quasi non ci fossero state alternative possibili.
- La famiglia diventa il rifugio di chi non sa fare altro.
Personalmente ritengo sia meglio avere le crisi esistenziali, come il protagonista del romanzo di Volo, anziché vivere la vita con superficialità.Meglio un’anima intrepida che un’anima vuota.
TRAMA
E’ la storia Federico e Michele , due amici, quasi due fratelli: insieme ogni sera fra una birra, un cinema, una pizza e ovviamente ragazze . Però con il trascorrere del tempo, dei giorni sempre uguali, in Federico si insinua una certa insoddisfazione, quasi un logorio. Dentro di lui prende vita il desiderio di un forte cambiamento. Ne parla con Michele, gli confida la sua crisi e Michele rimane sbigottito e non gli da la eccessiva importanza ritenendo si trattasse di una nuvole passeggere.Federico invece sempre più consapevole del proprio grado di insoddisfazione e intenzionato a risolverlo, abbandona tutto e parte per un viaggio senza meta che troverà fine alle Isole di Capo Verde dove incontrerà Sofia, una pediatra parigina anche lei alla ricerca del suo giusto posto nel mondo. Nascerà una gran bella storia.
Dopo 5 anni Federico tornerà a casa dalla famiglia per qualche settimana e ripartire poi per Boa Vista. S’ incontrerà con Michele, la loro amicizia è ancora intatta, ma Federico è cambiato, ha trovato molte risposte e con le risposte anche la serenità, forse la felicità.
Ma la vita si sa, spesso è beffarda e riserva a Federico un tragico imprevisto.
Michele rimasto in provincia alla vita di sempre, dopo un serrato corteggiamento a Francesca, una ragazza che lavora nel bar ma sogna di avere un libreria, riesce a intrecciare una relazione. Inizialmente sembra la storia più importante della vita ma poi si esaurisce in breve. Del resto è tipico di Michele, ogni volta sembra innamorarsi perdutamente ma dopo un po’ si stanca .
C’è da dire che pure Francesca non è da meno e la fine della storia con Federico non la lascia disperata.
Ma perché Michele non riesce a intessere rapporti duraturi?
Forse la risposta è una sola: “Chi non si ama può darsi a chiunque.”
Michele sta attraversando un importante crisi esistenziale, accentuata dal ritorno di un Federico “diverso”.
Perennemente insoddisfatto, prendendo come alibi quanto accaduto di tragico a Federico, decide di partire anche lui per Boa Vista.
Chiaramente alle Isole di Capo Verde il tempo scorre in maniera completamente diversa che in un’anonima provincia e il processo introspettivo di Michele subisce un’accelerazione che sfocia in un esito positivo.
Impressioni personali
Una storia romanzata condita con gocce di fantasia ma che può trovare riscontro anche nella realtà perché è risaputo che a volte la vita è simile a un film.La trama e ben architettata e riserva anche qualche sorpresa: non è tutto scontato.
Si può leggere! Non è una perdita di tempo. Non dimentichiamo che i libri danno sempre delle risposte ai lettori che sanno leggere attentamente e sono da considerarsi “ amici invisibili”.
Non a caso , il protagonista del romanzo di Volo ad un certo punto della vita leggeva, guardava film, ascoltava musica, rimaneva seduto in silenzio e si trovava molto più in sintonia e intimità con uno scrittore, un regista, un poeta, un musicista che con una persona che magari conosceva da anni.
MESSAGGIO
Credere in sé stessi, amarsi , in qualsiasi momento della vita si possono prendere in mano le redini e cambiare il proprio destino.La porta è la parte più lunga di un viaggio.
Alcuni stralci
- L’odio appartiene ad attimi di impotenza- Bakunin :E’ ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile non hanno mai avanzato di un solo passo”
- Il silenzio è uno degli incontri più affascinanti e misteriosi di quel periodo, tanto che ancora oggi non posso più farne a meno…E’ stato il suono, la sua voce, la sua delicata melodia a portarmi nel regno dei significati. Fino a insegnarmi che potevo galleggiare sui silenzi profondi e lasciarmi trasportare liberamente, senza fatica…
- La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma è volere tutto ciò che si fa.
- Ognuno di noi è fatto di tanti sé stesso e non solamente da uno.
-(rif. alla bellezza femminile)- Quando è una ragazza è un luogo, ma quando è una donna è un mondo.
- Fare un figlio quando si è innamorati è come comprare una casa da ubriachi. E quando passa l’effetto? I figli diventano spesso catene.
- Il problema che ho avuto sempre con la mia famiglia. Ho preteso che sentissero la musica senza averne gli strumenti e, invece di capire questo, continuavo ad alzare il volume, ma era inutile…
( io ritengo questa affermazione notevole e significativa pichè è in errore in cui si cade frequentemente, non solo con la famiglia)
(Opionione presente altrove - ottobre 2012 - Y P.)
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