“Non essere amati è una sofferenza grande, ma non la più grande. La più grande è non essere amati più”.
La fascetta rossa porta la scritta :
“ IL LIBRO DELL’ANNO 14ma EDIZIONE 630.000 copieLa fascetta rossa porta la scritta :
Il romanzo di una vita alla ricerca della felicità”.
Come si fa a non acquistare un libro che si presenta così?
FAI BEI SOGNI
L’ho preso in mano e l’ ho osservato incuriosita: pubblicato da Longanesi- prima edizione marzo 2012, ora già alla XIV, scritto da Massimo Gramellini , il noto giornalista che vediamo frequentemente a Rai tre nella trasmissione Che tempo che fa e che io non conoscevo in veste di scrittore di romanzi.
Per me è stato praticamente impossibile non portare a casa questo romanzo e poiché è composto soltanto di 223 pagine in un paio di giorni l’ho terminato.
TRAMAFAI BEI SOGNI
L’ho preso in mano e l’ ho osservato incuriosita: pubblicato da Longanesi- prima edizione marzo 2012, ora già alla XIV, scritto da Massimo Gramellini , il noto giornalista che vediamo frequentemente a Rai tre nella trasmissione Che tempo che fa e che io non conoscevo in veste di scrittore di romanzi.
Per me è stato praticamente impossibile non portare a casa questo romanzo e poiché è composto soltanto di 223 pagine in un paio di giorni l’ho terminato.
E’ la storia di una vita, una storia vera anche se sembra impossibile possa essere accaduta.
E’ la storia di un bambino che a nove anni diviene orfano di mamma e solo a quasi cinquant’anni viene a conoscenza della verità. O meglio per una serie di circostanze e per diverse motivazioni nessuno, neppure il padre, si è mai seduto con quel bambino divenuto adulto per raccontargli ciò che è successo quella notte fredda di dicembre in cui la mamma è uscita per fare una commissione e non è più tornata, bensì è volata in cielo.
Ovviamente il bambino era Massimo Gramellini.
Non è il caso di entrare nei particolari , è un libro che merita di essere letto più che raccontato.
Nella sua semplicità è denso di contenuto e dalle riflessioni dell’autore ognuno può trovare numerosi spunti di riflessione.
Giudizio personaleE’ la storia di un bambino che a nove anni diviene orfano di mamma e solo a quasi cinquant’anni viene a conoscenza della verità. O meglio per una serie di circostanze e per diverse motivazioni nessuno, neppure il padre, si è mai seduto con quel bambino divenuto adulto per raccontargli ciò che è successo quella notte fredda di dicembre in cui la mamma è uscita per fare una commissione e non è più tornata, bensì è volata in cielo.
Ovviamente il bambino era Massimo Gramellini.
Non è il caso di entrare nei particolari , è un libro che merita di essere letto più che raccontato.
Nella sua semplicità è denso di contenuto e dalle riflessioni dell’autore ognuno può trovare numerosi spunti di riflessione.
Personalmente trovo che Massimo Gramellini sia bravo in veste di scrittore e ho molto apprezzato quella vena ironica e nel contempo triste adottata in più occasioni.
Inoltre ritengo sia stato coraggioso a rendere pubblica una storia così dolorosa , anche se lui afferma che “quando uno ha ricevuto in sorte una storia e gli strumenti per raccontarla, non è giusto che la tenga soltanto per sé”.
Riporto qualche citazione:Inoltre ritengo sia stato coraggioso a rendere pubblica una storia così dolorosa , anche se lui afferma che “quando uno ha ricevuto in sorte una storia e gli strumenti per raccontarla, non è giusto che la tenga soltanto per sé”.
- Per guarire l’anima non basta cambiare ospedale
- Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione
-Bisogna essere padroni della propria mente senza lasciare che la mente diventi la nostra padrona.
- E’ nulla il morire. Spaventoso è non vivere.
- Ci sono molti orfani di genitori vivi.
Questa non è una recensione e solo un invito alla lettura della storia personale di Gramellini, un uomo dei giorni nostri.- Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione
-Bisogna essere padroni della propria mente senza lasciare che la mente diventi la nostra padrona.
- E’ nulla il morire. Spaventoso è non vivere.
- Ci sono molti orfani di genitori vivi.
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( Il sito non mi consente di inserirlo nello spazio apposito).
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