e iniziassi a scrivere che ho letto un romanzo “capolavoro”, una storia eccezionale che mi ha rapita, che le pagine si rincorrevano ed io riempivo ogni attimo vuoto prendendo il libro fra le mani divorata dal desiderio di scoprire il finale, sarei costretta a chiedervi di sorridere e di non credermi.
Infatti se avessi affermato questo avrei raccontato una bugia solenne.
Il romanzo SINGOLARE FEMMINILE, letto la settimana scorsa, è semplicemente un romanzo carino, una saga familiare condita con qualche segreto come richiedono le saghe che meritano di essere raccontate: la storia di una “donna –oltre”, che diviene poi una storia di donne dai profili molto diversi e riunite rappresentano l’emblema del mondo femminile.
E’ scritto bene poiché SVEVA CASATI MODIGLIANI indubbiamente scrive bene e i suoi romanzi hanno superato complessivamente dieci milioni di copie vendute, annoverandola fra le scrittrici che godono di un elevato indice di gradimento.
Però…però a me non piace più e lo stile letterario della Sveva, lo trovo antico , demodeè .E’ scritto bene poiché SVEVA CASATI MODIGLIANI indubbiamente scrive bene e i suoi romanzi hanno superato complessivamente dieci milioni di copie vendute, annoverandola fra le scrittrici che godono di un elevato indice di gradimento.
SINGOLARE FEMMINILE è il suo diciannovesimo romanzo e mi è stato regalato da una mia carissima amica nel 2008; rimasto sulla mensola della libreria fino a pochi giorni fa penso che io non l’avrei acquistato , nonostante anni addietro avessi letto della stessa, romanzi come SAULINA- CATERINA A MODO MIO- Il CIGNO NERO e li avevo apprezzati parecchio.
Probabilmente sono io che sono cambiata e attualmente preferisco altri generi di narrativa e stili letterari più diretti . Per rendere meglio l’idea cito ad esempio una fra le scrittrici che ammiro: Margaret Mazzantini .
O forse Sveva Casati Modigliani è invecchiata ed è rimasta legata alle storie del tempo andato? Non saprei.
Divagazioni a parte non è comunque un libro da bocciare. Sono soddisfatta di averlo letto perché fra le 454 pagine ho trovato qualche buon consiglio e qualche episodio che mi ha spinta a guardami indietro e anche spunti di riflessioni non trascurabili che mi hanno indotta a soffermarmi qualche attimo.
Inoltre c’è da evidenziare che, anche se lo stile letterario può piacere o no, la penna dell’autrice è intrisa di buoni sentimenti, di grande sensibilità e di innegabile capacità di offrire al lettore una fluente e piacevole narrazione dei fatti.
Chi è SVEVA CASATI MODIGLIANI?
In realtà è solo uno pseudonimo dietro il quale fino al 2004 c’erano BICE CAIRATI ( nata a Milano nel 1938) e il marito NULLO CANTARONI ( nato a Milano nel 1928 e deceduto nel 2004). Ora ci sta solo BICE CAIRATI che vive a Milano con un bassotto.
Ama i film sentimentali , i fiori del suo giardino, ricama a punto croce , cucina volentieri e cura una rubrica di scuola di scrittura sul settimanale “ Donna Moderna”..
ROMANZI PUBBLICATI ( alcuni oggetto di trasposizioni televisive)In realtà è solo uno pseudonimo dietro il quale fino al 2004 c’erano BICE CAIRATI ( nata a Milano nel 1938) e il marito NULLO CANTARONI ( nato a Milano nel 1928 e deceduto nel 2004). Ora ci sta solo BICE CAIRATI che vive a Milano con un bassotto.
Ama i film sentimentali , i fiori del suo giardino, ricama a punto croce , cucina volentieri e cura una rubrica di scuola di scrittura sul settimanale “ Donna Moderna”..
Casa Editrice Sperling & Kupfer Editori S.p.A.
• Anna dagli occhi verdi, , 1981
• Il barone, Milano, 1982. Saulina (Il vento del passato), 1983
• Come stelle cadenti, 1985
• Disperatamente Giulia, 1986
• Sotto il segno della vergine Un giallo d'amore, 1986
• Donna d'onore, Milano, 1988.
• E infine una pioggia di diamanti, 1989.
• Lo splendore della vita, , 1991.
• Il cigno nero, 1992.
• Come vento selvaggio, 1994.
• Il corsaro e la rosa, 1995.
• Caterina a modo suo, 1997.
• Lezione di tango , 1998.
• Vaniglia e cioccolato, 2000.
• Vicolo della Duchesca, 2001.
• 6 aprile '96, 2003.
• Qualcosa di buono, 2004.
• Rosso corallo, 2006.
• Singolare femminile, 2007.
• Il gioco delle verità, 2009.
• Mister Gregory, 2010.
TRAMA di Singolare femminile
La protagonista principale è MARTINA, nata da una relazione singolare regolamentata con una matrimonio che io definisco “oscurante” poiché ha nascosto la verità.In ogni caso Martina, figlia di un bellissimo Stefano Ceppi appartenente ad una famiglia agiata e socialmente altolocata, trascorrerà la sua giovinezza in Val Brembana, vivrà una vita molto interessante ed a sua volta avrà tre figlie da tre uomini diversi e solo al raggiungimento dei 60 anni si sposerà in gran segreto con l’uomo che ha amato sin dai tempi della scuola.
Le figlie di Martina saranno molto diverse fra loro: Giuliana la primogenita intraprenderà la carriera di attrice di teatro a grazie al suo talento, alla sua bellezza e anche ad un amore “sbagliato” con un maturo e isterico regista raggiungerà l’apice del successo, Maria docile e tranquilla sposerà un uomo non adatto a lei, avrà due figli e intraprenderà con successo la carriera di fioraia, infine Osvalda che sembra destinata a ricoprire a vita il ruolo di zitella
( nel libro viene utilizzato questo vocabolo secondo me non più appropriato).
La vicenda inizia negli anni quaranta, ambientata principalmente fra la Val Brembana e Milano, con spezzati di vita a Londra e a Roma : è veramente un intreccio di esistenze di donne forti in grado di fare scelte insolite a dispetto di ipocrisia e finto perbenismo.
Martina arriva a godere grande simpatia da parte del lettore e nel romanzo avrà l’ammirazione da tutte e tre le figlie e pure la comprensione dell’anziana mamma.
E sarà proprio l’anziana mamma, Vienna, colei che svelerà i segreti, ma solo nelle ultime pagine del romanzo. E oltre a Vienna, un’altra donna, una ricca signora ovvero la nonna Ines dalla personalità catturante ricoprirà un ruolo materialmente determinante nella vita di Martina.
Lo consiglio?
Però dopo A NEVE FERMA e a SINGOLARE FEMMINILE sento il bisogno di una lettura più importante e più consistente, credo che rivolgerò la mia attenzione a L’ULTIMO INVERNO – Il premio Pulitzer 2010.
Qualche stralcio di SINGOLARE FEMMINILE
- Don Angelo……. A dispetto delle apparenze quella testa matta di Martina era un’anima schietta e tante volte avrebbe voluto portarla come esempio ad alcune giovani parrocchiane che, dietro un’apparente integrità, erano più infide di un serpente.
- Le ragioni che spingono una donna al matrimonio sono tante e svariate. Ci si sposa per amore, per interesse, per un bisogno di sicurezza, di appartenenza, per non essere da meno delle amiche che si sono già sposate, per paura di rimanere zitelle, per non incorrere nel giudizio della gente che dice: se quella non si è sposata è perché nessuno l’ha voluta e, se nessuno l’ha voluta, chissà cosa c’è sotto.
- Vienna aveva un suo metro di valutazione dei peccati e, rubare allo stato e quindi ai cittadini, secondo lei era ben più grave che avere figli fuori dal matrimonio.
-Un matrimonio riparatore è una disgrazia.
IL LIBRO- Le ragioni che spingono una donna al matrimonio sono tante e svariate. Ci si sposa per amore, per interesse, per un bisogno di sicurezza, di appartenenza, per non essere da meno delle amiche che si sono già sposate, per paura di rimanere zitelle, per non incorrere nel giudizio della gente che dice: se quella non si è sposata è perché nessuno l’ha voluta e, se nessuno l’ha voluta, chissà cosa c’è sotto.
- Vienna aveva un suo metro di valutazione dei peccati e, rubare allo stato e quindi ai cittadini, secondo lei era ben più grave che avere figli fuori dal matrimonio.
-Un matrimonio riparatore è una disgrazia.
Il libro in mio possesso è una copia stampata nel 2007- Proprietà letteraria riservata
Sperling e Kupfer Editori spa- Collana Pandora
L’autrice lo ha dedicato a Carla Tanzi (che non so chi sia) e fra le persone che ringrazia per l’aiuto nell’approfondimento di alcuni argomenti figura la nota psicoterapeuta della coppia
Gianna Schelotto e lo psichiatra e psicoterapeuta Fausto Manara.
La sovraccoperta prevalentemente di colore bianco riporta un’illustrazione di un bel azzurro intenso di Antonella Cucinotta che per me è assimilabile a una nuvola oppure a una macchia. In realtà è un fiore dai grandi petali..
La valutazione del contenuto: due stelle ritengo siano poche ma tre mi sembrano eccessive quindi leggetelo e traete le vostre conclusioni.Sperling e Kupfer Editori spa- Collana Pandora
L’autrice lo ha dedicato a Carla Tanzi (che non so chi sia) e fra le persone che ringrazia per l’aiuto nell’approfondimento di alcuni argomenti figura la nota psicoterapeuta della coppia
Gianna Schelotto e lo psichiatra e psicoterapeuta Fausto Manara.
La sovraccoperta prevalentemente di colore bianco riporta un’illustrazione di un bel azzurro intenso di Antonella Cucinotta che per me è assimilabile a una nuvola oppure a una macchia. In realtà è un fiore dai grandi petali..
E sempre: BUONA LETTURA!
MAGGIO 2011- Y.P.
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