domenica 11 febbraio 2018

L'ELEGANZA DEL RICCIO - Muriel Barbery

Il senso della Vita- Il movimento del mondo
Oggi sono decisamente sotto l'influenza di un romanzo che ha sollecitato la mia suscettibilità e sensibilità:"L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery. Un caso letterario in Francia, pubblicato con il sostegno del Ministero Francese della Cultura che in breve ha raggiunto i primi posti delle classifiche e si è aggiudicato diversi premi. Muriel Barbery , nata nel 1969 è docente di filosofia.
Trama
I protagonisti del romanzo sono principalmente due: Renèe, 54 anni, la portinaia, grassa, brutta, scorbutica che esercita il proprio mestiere in un edificio di lusso di Parigi occupato appunto da condomini ricchi ed importanti nella società . Al riparo ,nella propria guardiola, la portinaia ascolta musica classica, divora saggi di filosofia e si burla della superficialità e stupidità dei condomini. L'altra protagonista è Paloma, una ragazzina di 12 anni, superdotata, con "dentro il sole" che "si nasconde" ed ha deciso di incendiare il palazzo e suicidarsi il 16 giugno che coincide con il giorno del suo 13mo compleanno poiché non ha trovato il senso della vita.. Ad onor del vero però i personaggi importanti sono quattro poiché oltre a Renèe ed a Paloma, occupano spazi rilevanti e non secondari Manuela, una domestica " schiava moderna", nobile d'animo che ogni giorno con Renèe prenderà la tazza di tè nella setosità dell'amicizia ed infine il signor Ozu Kakuro, il nuovo proprietario giapponese dell'appartamento di Arthens, deceduto.Il signor Ozu è un signore sulla sessantina, vedovo, ricchissimo, molto ben presentabile che trasuda benevolenza, allegria e determinazione.
E sarà proprio il Sig. Ozu, un personaggio indimenticabile, che scoprirà il segreto di Renèe, sarà colui con il quale Renèe andrà a cena: "una cena meravigliosa, setosa, complice, con lunghi e deliziosi silenzi".
E sarà proprio lui, il filo conduttore che unirà i "simili".
Un romanzo che tocca ogni argomento, ogni sentimento: amore, amicizia, amore materno, bellezza, stupidità, intelligenza, dolore dei ricchi, dolore dei poveri, filosofia, famiglia ( ogni famiglia è infelice a modo suo). Vecchiaia: non bisogna dimenticare che il corpo deperisce, che gli amici muoiono, che tutti ti dimenticano e che la fine è solitudine. Desideri: la bramosia umana, non possiamo smettere di desiderare e questo ci esalta e ci uccide nel contempo. Il desiderio ci fa erigere imperi destinati a diventare polvere. E Arte, perché la nostra portinaia e amante delle nature morte, va in estasi davanti a Morte a Venezia. L'Arte da forma e rende visibili le nostre emozioni.
"Cos'è l'amore materno? E' l'intuizione nel bel mezzo del disastro, quella scintilla di empatia che alberga nell'uomo anche quando è ridotto a vivere come una bestia.
"Nella nostra società essere povera, brutta e per giunta intelligente condanna a percorsi cupi e disillusi a cui è meglio abituarsi quanto prima. Alla bellezza si perdona tutto, persino la volgarità".
"Parliamo d'amore, di bene e di male, di filosofia e di civiltà, e ci attacchiamo a queste rispettabili icone come una zecca assetata al suo cagnoline caldo. Tuttavia, talvolta la vita ci pare una commedia fantasma".
Sarebbero moltissimi i passaggi che vorrei evidenziare ma lascio stare, non vorrei rovinare le sorprese a chi deciderà di intraprendere la lettura di questo romanzo . Un romanzo che vi farà sentire ricchi, ricchi di "sapere" che vi darà l'emozione di leggere " insiemi di perfezioni".
(Esempio: "L'atmosfera è splendida, frizzante, raffinata, ovattata, cristallina. Magnifica").
Non sono in grado di trovare la sintesi appropriata per l'Eleganza del riccio : forse potrei dire soltanto " Nulla è come appare".
Infatti nella sontuosità dell'elegante palazzo parigino nessun condomino sospetta che la portinaia potesse coltivare segrete passioni ed i genitori di Paloma temono che la figlia avesse dei problemi per cui la portaro dallo strizzacervelli. Quanto è lontana la realtà!
Ma forse tutti ci sdoppiamo: ogni giorno decidiamo cosa svelare davvero di noi e contemporaneamente non ci sforziamo di guardare gli altri oltre il velo dell'apparenza.
APRILE 2008- Y.P.

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