Il caldo quest’anno non è per nulla parsimonioso e si sta donando con generosità in tutta Italia. Io lo accetto gentilmente sempre e ovunque, però ci sono luoghi in cui lo accolgo con maggior entusiasmo. Uno di questi luoghi e sicuramente nei pressi delle acque, sulla spiaggia. Ebbene di pomeriggi in spiaggia ne sto trascorrendo parecchi e per non perdere tempo, perché come intitolò un libro l’illustre scrittore recentemente scomparso Antonio Tabucchi “ Il tempo invecchia in fretta” , è bene farne buon uso. Per questo io leggo e questa settimana è stato nuovamente il turno di Jane Austen.
Dopo aver letto qualche mese fa , RAGIONE E SENTIMENTO, non potevo evitare la lettura di ORGOGLIO E PREGIUDIZIO e mi sono così convinta che questi due romanzi, capolavori della letteratura inglese, vanno a braccetto. La lettura dell’uno implica la lettura obbligatoria dell’altro.
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO - L'edizione in mio possessoDopo aver letto qualche mese fa , RAGIONE E SENTIMENTO, non potevo evitare la lettura di ORGOGLIO E PREGIUDIZIO e mi sono così convinta che questi due romanzi, capolavori della letteratura inglese, vanno a braccetto. La lettura dell’uno implica la lettura obbligatoria dell’altro.
Il mio libro è semplice ed esteticamente bello, dalle dimensioni di cm 11,5 x cm 20, perfetto per essere riposto in quasi tutte le borsette, edizione per LA BIBLIOTECA DI REPUBBLICA- Ottocento – In sovraccoperta il dipinto Una mercante di gioielli A Pompei – Gustave Clarence Rodolphe Boulanger (1824-1888).
Prezzo (non ricordo esattamente), ma non più di 10 euro perché acquistato in un supermercato in occasione di classici in offerta
Prezzo (non ricordo esattamente), ma non più di 10 euro perché acquistato in un supermercato in occasione di classici in offerta
L'Autrice JANE AUSTEN
Nata il 16 dicembre 1775 in una famiglia discretamente agiata e in un clima intellettuale fervido e stimolante poiché il padre sacerdote anglicano era grande appassionato di letteratura e due fratelli dediti alla redazione di un giornale letterario.
Jane muore in età precoce, il 18 luglio del 1817 a soli 42 anni, ma pur nella sua breve vita, in cui non contrasse mai matrimonio e impiegò il suo tempo utilizzando unicamente carta e e penna, scrisse opere di altissimo pregio che l’hanno consacrata intramontabile e dalle quali sono stati tratti molti film e serie televisive.
La scrittrice Virginia Woolf di lei scrisse: “Più di ogni altro romanziere, lei riempie ogni centimetro della tela di osservazioni, plasma ogni frase trasformandola in significato, chiude ogni fessura e ogni spiraglio del tessuto, fino a quando ciascun romanzo non diviene un piccolo mondo vivente, dal quale non si può eliminare una scena o persino una frase senza privarlo di un po’ della sua vita”.
Jane muore in età precoce, il 18 luglio del 1817 a soli 42 anni, ma pur nella sua breve vita, in cui non contrasse mai matrimonio e impiegò il suo tempo utilizzando unicamente carta e e penna, scrisse opere di altissimo pregio che l’hanno consacrata intramontabile e dalle quali sono stati tratti molti film e serie televisive.
La scrittrice Virginia Woolf di lei scrisse: “Più di ogni altro romanziere, lei riempie ogni centimetro della tela di osservazioni, plasma ogni frase trasformandola in significato, chiude ogni fessura e ogni spiraglio del tessuto, fino a quando ciascun romanzo non diviene un piccolo mondo vivente, dal quale non si può eliminare una scena o persino una frase senza privarlo di un po’ della sua vita”.
TRAMA in sintesi ( per quanto mi è possibile)
Inizialmente al romanzo era stato assegnato il titolo PRIME IMPRESSIONI tramutato successivamente nel più appropriato ORGOGLIO E PREGIUDIZIO :infatti sono proprio orgoglio e pregiudizio che si scambiano le parti in continuazione fornendo diverse chiavi di lettura delle medesime situazioni, anche in netto contrasto fra loro.
La storia narra le vicissitudini della famiglia Bennet che vive nella tenuta di Longbourn, una tenuta destinata in futuro a divenire proprietà di un nipote dei Bennet, tale Williams Collins che l’autrice lo descrive “come un misto di superbia e servilismo e bassa umiltà”.Dal mio punto di vista è un personaggio senza carattere, poco intelligente e soprattutto ripugnante per l’eccessiva adorazione di una superba e irritante aristocratica, Lady Catherine de Bourgh, sua benefattrice.
I signori Bennet, sono genitori di cinque figlie e come è facile immaginare tutte con una propria personalità , un proprio carattere e molto diverse fra loro:
la maggior è Jane che oltre ad essere bella , intelligente e dolce ha un buon carattere che attira l’ammirazione di tutti, la secondogenita è Elizabeth , la vera protagonista del romanzo, dotata di spiccata intelligenza, di forte carattere, assennata e sempre pronta a far valere le proprie ragioni e anche un pò impertinente, poi c’è Maria, la meno brillante di tutte, scialba e leggermente antipatica trascorre molta parte del suo tempo sui libri e infine Catherine chiamata Kitty dotata di nulla di particolare e che subisce totalmente l’influenza della sorella Lydia, la più giovane, la più viziata , per nulla raffinata, approfittatrice che si impegna soprattutto a civettare e il cui comportamento spesso mette in difficoltà le sorelle maggiori .
Il signor Bennet padre, è buon uomo, intelligente e a volte sorprendente che non si è molto occupato dell’educazione delle figlie, ma che comunque ha una evidente predilezione per Elizabeth e in parte anche per Jane, mentre la moglie , la signora Bennet si può definire soprattutto una donna volgare di scarsa cultura, la cui occupazione principale è quella di trovare marito alle figlie e potersene vantare con i vicini. La signora Bennet è indubbiamente una donna sgradevole.
Secondo logica della signora Bennet la prima che dovrebbe trovare marito dovrebbe essere Jane in qualità di primogenita e poi a seguire le altre, ma spesso nella vita la logica va a farsi benedire e la prima che troverà o meglio si procurerà un marito sarà proprio Lydia di soli sedici anni.
Procedo riprendendo quanto segue:
''E' verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.'''.
Ebbene la Signora Bennet ha cinque figlie da maritare e quando nella tenuta poco distante arriva il Signor Bingley, ricco e non coniugato, assieme alla sorella Caterine e l’ amico Darcy, lei si attiva freneticamente affinchè si possa creare l’occasione per fare conoscenza.
Ovviamente l’obbiettivo è che il Signor Bingley si innamori della primogenita Jane.
Questo accadrà, ma prima che si arrivi al lieto fine passerà molto tempo e si creeranno situazioni considerate in quel periodo drammatiche , portatrici di disonore .
E l’amico Darcy, l’antipatico e orgoglioso Darcy è proprietario di una immensa tenuta nel Derbyshire, è un uomo di grande integrità morale e purtroppo è nipote di Lady Catherine de Bourgh., la benefattrice di Williams Collins.
Da una conversazione con Elizabeth così lui stesso si descrive:
“ No- disse Darcy – non ho mai preteso nulla di simile. Difetti ne ho molti, ma non hanno a che vedere, voglio sperare, con l’intelligenza. Del mio carattere non posso garantire. Credo non sia molto accomodante, certo troppo poco per andare d’accordo con il resto del mondo. Non riesco a dimenticarmi delle stravaganze e dei vizi degli altri tanto presto quanto dovrei, ne delle offese che mi vengono arrecate. I miei sentimenti non si gonfiano e non si sgonfiano a comando. Il mio carattere potrebbe forse essere definito permaloso: la mia stima una volta perduta, è perduta per sempre”:
Darcy è coprotagonista nella storia, un personaggio per il quale personalmente ho provato ammirazione mentre Elizabeth sin dal primo incontro gli ha mostrato una spiccata ed eloquente antipatia. Ma forse l’antipatia era reciproca: la diversità di classe sociale li rendeva incompatibili: l’aristocrazia terriera per lui , la borghesia per lei.
Troppo in alto lui, troppo in basso lei……
Ma anche qui eventi imprevedibili e circostanze particolari consentiranno loro di conoscersi meglio e scoprire che le prime impressioni erano del tutto errate.
Nel contempo che la Austen ci racconta di Jane , Elizabeth , Bingley e Darcy, la trama si arricchisce con altri personaggi quali ufficiali di reggimento insediati a Meyton, che sono la vera passione delle sorelle Lydia e Kitty . In particolare George Wickham, un soldato di bell’aspetto , simpatico e molto corteggiato. Costui un tempo era stato molto amico di Darcy ma poi l’amicizia si è irrimediabilmente interrotta.
In un primo tempo comunque sembra che fra Elizabeth e Wickham ci siano delle affinità che possano far presagire un eventuale fidanzamento, ma un allontanamento improvviso porterà a non far accadere assolutamente nulla fra loro . Succederà invece che Wickham e Lydia sorprendentemente fuggiranno insieme e solo in un secondo tempo, per porre rimedio ad una situazione deplorevole che ha indotto tutto il vicinato della famiglia Bennet a portare loro le condoglianze nonostante non si fosse verificata nessuna morte, verrà celebrato un matrimonio riparatore.
Non sarà comunque un matrimonio di cui la signor Bennet avrebbe motivo di rallegrarsene, anche se lei lo farà.
Ritengo di essermi lasciata prendere eccessivamente e mi sono dilungata nel raccontare la trama , quindi mi fermo qui. Meglio sorprendersi pagina dopo pagina, e attendere il finale, a volte cercando di indovinarlo.In un primo tempo comunque sembra che fra Elizabeth e Wickham ci siano delle affinità che possano far presagire un eventuale fidanzamento, ma un allontanamento improvviso porterà a non far accadere assolutamente nulla fra loro . Succederà invece che Wickham e Lydia sorprendentemente fuggiranno insieme e solo in un secondo tempo, per porre rimedio ad una situazione deplorevole che ha indotto tutto il vicinato della famiglia Bennet a portare loro le condoglianze nonostante non si fosse verificata nessuna morte, verrà celebrato un matrimonio riparatore.
Non sarà comunque un matrimonio di cui la signor Bennet avrebbe motivo di rallegrarsene, anche se lei lo farà.
'''ALCUNE PERSONALI IMPRESSIONI'''
Inizio col riprendere dall’introduzione dell’edizione in mio possesso la frase di Ginevra Bompiani “ è una delle opere più piacevoli che siano mai apparse sulla carta stampata…..”
Non vi è dubbio che è un’opera davvero piacevole da leggersi e sinceramente mi domando come possa essere stata il frutto di una ragazza così giovane, anche se la spiegazione fornita ufficialmente dice che il miracolo letterario è stato possibile per il fatto che la Austen , accanita lettrice, già all’età di dodici anni, scriveva i suoi primi abbozzi narrativi.
Orgoglio e pregiudizio è stato pubblicato nel 1813 quando l’autrice aveva 36 anni ,ma l’ aveva scritto a 21 anni.
E’ un romanzo che mi ha coinvolta, la storia che in parte sarebbe paradossale ai giorni nostri, rappresenta dettagliatamente il mondo femminile del periodo in cui è ambientata e in più occasioni è affiorato alle mia labbra il sorriso.
Il fatto che abbia convogliato nella famiglia Bennet 5 figlie dalle variegate personalità e molto diverse anche dalla madre, mi ha indotta a credere che l’obbiettivo della scrittrice fosse quello di evidenziare la sua ampia conoscenza delle caratteristiche del mondo femminile . Caratteristiche che sono tuttora attuali: esistono donne intelligenti, forti, spumeggianti come la Elizabeth del romanzo per la quale risulta impossibile non provare ammirazione e simpatia, esistono donne dolci dall’animo buono e generoso come Jane, donne che hanno come unico obbiettivo quello di piacere ed attirare gli sguardi maschili come Lydia, donne scialbe che si rifugiano nella cultura e diventano soltanto “noiose” come Maria, donne facilmente influenzabili come Kitty, donna insoddisfatte che vivono di apparenze perfettamente rappresentate dalla signora Bennet.
Nella famiglia Bennet mancava la donna imperatrice che deve dominare sempre, ovunque, compresi persone e sentimenti ed ecco perciò l’inserimento nella storia della superba e autoritaria Lady Catherine, zia di Darcy che non intende accettare un eventuale matrimonio fra il nipote e Elizabeth. La Austen ad un certo punto le fa incontrare , forse per evidenziare pregi e difetti dell’una e dell’altra e loro si affronteranno testa a testa in una conversazione meritevole di massima attenzione da parte di chi legge in cui vincitrice non sarà la superbia bensì l’acuta intelligenza .
Altri tipi di donna sono presenti a completare il campionario.
Tralascio le osservazioni sui personaggi maschili perché comunque nel romanzo a spadroneggiare sono le figure femminili.
Non dimentichiamo comunque che il titolo è ORGOGLIO E PREGIUDIZIO e la storia gira intorno a questi due sentimenti.
Solo qualche stralcio, ma molto significativo ( in riferimento a Elizabeth)
" Sentì crescere dentro di sè una enorme vergogna. Non poteva pensare nè a Darcy ne a Wickham senza sentire che era stata cieca, parziale, prevenuta assurda.- Ho agito ignobilmente- esclamo'. - Io che sono sempre andata orgogliosa del mio discernimento! Io, che ho sempre tenuto in gran conto la mia intelligenza! Io , che ho spesso disprezzato il generoso candore di mia sorella, e gratificato la mia vanità con un'inutile e biasimevole sfiducia. Che scoperta umiliante! Eppure, che umiliazione meritata! Neanche se fossi stata innamorata, sarei potuta essere più meschina e più cieca. Ma la vanità, non l'amore, è stata la mia follia........
Di questo romanzo sono stati fatti numerosi adattamenti cinematografici , il cui elenco lo riprendo da Wikipedia
1940: Orgoglio e pregiudizio, di Robert Z. Leonard, con Laurence Olivier nel ruolo di Darcy e Greer Garson come Elizabeth.• 1949: Orgoglio e pregiudizio, diretto da Fred Coe per la NBC.
• 1952: Orgoglio e pregiudizio, miniserie della BBC diretta da Campbell Logan, sceneggiata da Cedric Wallis e con Peter Cushing nella parte di Darcy.
• 1957: Orgoglio e pregiudizio, sceneggiato televisivo Rai diretto da Daniele D'Anza.
• 1958: Orgoglio e pregiudizio, miniserie della BBC diretta da Barbara Burnham e sceneggiata sempre da Wallis.
• 1967: Orgoglio e pregiudizio, miniserie della BBC diretta da Joan Craft.
• 1980: Orgoglio e pregiudizio, serie televisiva con Elizabeth Garvie nella parte di Elizabeth e David Rintoul come Darcy, adattata da Fay Weldon e diretta da Cyril Coke.
• 1995: Orgoglio e pregiudizio, miniserie televisiva con Colin Firth nel ruolo di Darcy e Jennifer Ehle nel ruolo di Elizabeth, adattata da Andrew Davies.
• 2001: Il diario di Bridget Jones, contiene alcuni dei temi del romanzo austeniano e il personaggio di Mark Darcy (interpretato di nuovo da Colin Firth) è così chiamato per un intenzionale omaggio al personaggio originario.
• 2004: Matrimoni e pregiudizi, con Aishwarya Rai e Martin Henderson.
• 2005: Orgoglio e pregiudizio, con Keira Knightley e Matthew Macfadyen.
• 2008: Lost in Austen, miniserie inglese con Jemima Rooper, una giovane inglese dei giorni nostri che si ritrova catapultata nella realtà del suo libro preferito.
(Opinione di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove- AGOSTO 2012 - Y.P.)
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