sabato 10 febbraio 2018

MINCHIA DI RE - Giacomo Pilati

(In siciliano Minchia di re" è un altro modo per chiamare la "Donzella", coloratissimo pesciolino ermafrodita” - 'La Viola è un pesce e lo ha voluto Dio. Quando è maschio si chiama Minchia di Re. Per amore diventa femmina e ha i colori del fiore. Torna di nuovo maschio dopo che l’acqua si è presa le sue uova”)
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Tempo fa ho visto il film VIOLA DI MARE tratto dal romanzo MINCHIA DI RE di Giacomo Pilati. Terminato il film mi sono promessa che avrei letto il libro.
Pubblicato nel 2004 da Mursia Editore l’ho recuperato con difficoltà presso Feltrinelli e l’ho appena concluso.
Andrea Camilleri ha scritto:” Minchia di Re mi è veramente piaciuto. Una storia incredibile veramente ben scritta”.
Non saprei che altro aggiungere se non che si tratta di un romanzo da leggere.
Nel 2010 Isabella Carloni ha tratto dal libro lo spettacolo teatrale "Minchia di Re", prodotto da Arti e Spettacoli e Rovine Circolare dell'Aquila.
L'AUTORE
GIACOMO PILATI , trapanese, nato nel 1962 , è un giornalista che si è aggiudicato per ben due volte il premio nazionale di giornalismo “ Giuseppe Fava” oltre ad altri riconoscimenti.
Autore di documentari e inchieste su attualità siciliana scrive su diverse riviste come Bell’Italia, Qui Touring ed ha fondato il mensile “Lo Scarabeo”.
Dal 2000 cura la rassegna letteraria dei migliori autori italiani “Libri, autori e buganville” che si tiene ogni anno a San Vito Lo Capo.
TRAMA
Siamo in Sicilia all’isola di Favignana, fra fine ottocento e inizio novecento, i pregiudizi regnano sovrani e l’unica fonte di sopravvivenza per la popolazione sono le cave di tufo che il barone Barruto può chiudere a sua discrezione. Operai impotenti costretti a subire e vivere in condizioni di schiavitù . Una realtà a dir poco, terribile.
Il romanzo narra la storia di Pina, figlia del curatolo, colui che su incarico del barone, cura e gestisce le cave di tufo. Potente , è temuto dagli operai e la popolazione gli porta rispetto.
Pina però non è “il figlio che lui desiderava”, Pina è una figlia “speciale” nata dal vento, dal mare, dalle stelle e lui non la ama anzi ci sono momenti in cui vorrebbe vederla morta causando, incurante , la disperazione della madre.
Ebbene Pina s’innamora di Sara la quale inizialmente si rivela timorosa perche le femmine si devono innamorare dei masculi, ma poi di fronte alla potenza del sentimento si lascia andare.
Grande passione , storia di un amore profondo, un amore raro e anche storia di libertà.
“ E’ amore…… Noi due da sole dentro il buio. Con il cielo che ci casca addosso e il mare che si prende il ritmo dei nostri affanni e li fa diventare musica… E noi che restiamo abbracciate non so per quanto tempo, schiacciate contro la notte che ci culla e ci perdona”.
Pina diventerà Pino, una piccola correzione al certificato di battesimo, una “a” diventa “o” , gli abiti femminili lasciano il posto a coppola e pantaloni, una bella fasciatura nasconde le “minne” e la verità non obbligatoriamente deve corrispondere alla verità , la verità è quella che impone il padre curatolo e che gli abitanti dell’isola in silenzio avvallano.
Pina/Pino prenderà il posto del padre alle cave di tufo ,dotata di sensibilità e intelligenza notevole porterà fra gli operai una ventata di umanità, acquisirà la fiducia del barone e dimostrerà che si sta meglio se tutti stanno “ un po’” bene.
Ma l’incredibilità della storia sta nel fatto che Pina/Pino si sposerà con Sara anche se non ci sarà nessun lieto fine.
Le mie impressioni
Ne sono entusiasta. Ho apprezzato moltissimo il linguaggio e lo stile letterario: molti vocaboli ed espressioni tipiche siciliane, mentre leggevo mi sembrava di camminare per le strade di Sicilia. E’scritto davvero molto bene come afferma Camilleri e la storia è veramente coinvolgente e arriva dritta dritta al cuore.
Le descrizioni paesaggistiche sono splendide e fanno ben immaginare la magia dei luoghi: “ Passiamo per una stradina che non faccio mai, una lingua di roccia addossata a uno sperone……” – “ E c’è pure il profumo dell’isola di quando comincia a fiorire la notte: vaniglia, lavanda, mare. Il sole se n’è andato e lascia il posto vuoto lassù in cielo che fa odore di cenere e di rosa canina”.
E’ un romanzo forte , crudo per certi versi. Dal mio punto di vista emerge soprattutto una condanna e una denuncia a una società ove le leggi vengono dettate dal potente e l’omertà è ritenuta un dovere. Un romanzo di intrighi, vizi nascosti, ipocrisia: il parroco ovvero” il parrino” padre di un figlio abortito, mariti compiacenti a cedere le mogli per interesse , la suora Agnese zia di Pina, che non ha preso i voti, ma porta il velo e vive in preda del demonio. E il demonio ha un nome: il nome del curatolo. Zia Agnese , personaggio rappresentativo e significativo: realtà nascoste.
Spregevole la figura del dottore che Pina/Pino incontrerà alla visita di leva.
Un romanzo che racconta una storia di vita : il dramma di un ‘omosessualità negata, sofferta, considerata “una malattia” che deve restare nascosta nonostante la protagonista l’avesse dichiarata .
L’autore dice che trattasi di un’ opera di fantasia, ispirata da una storia vera, successa nell’isola di Favignana e supportata da documenti e testimonianze frutto di lunghe ricerche durate 5 anni: uno scandalo seppellito, una ragazza trasformatasi in ragazzo si è sposata in chiesa con un’altra ragazza 
( Pina pare sia nata nel 1868 e morta nel 1968).
ROMANZO E FILM A CONFRONTO
Il romanzo è molto più completo e mette in evidenza ambiente, tradizione, carattere e sentimenti dei personaggi mentre il film si basa soprattutto sulla storia d’amore di Pina e Sara 
I luoghi meravigliosamente descritti nel romanzo sono per il film scenografie spettacolari.
La storia si diversifica parecchio fra romanzo e pellicola.
In ogni caso il film rimane assolutamente da vedere ( vedere mia recensione del 3 ottobre u.s.)
Romanzo intenso da possedere- 185 pagine che rimangono impresse nel cuore (ovviamente chi un cuore tiene).
Alcune opere di Giacomo Pilati: Le Siciliane ( 1998) –Erice la montagna incantata ( 2000)- La città dei poveri (2006)- Le altre siciliane (2008)

DICEMBRE 2010- Y.P.

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