IO e TE - Adolescenze difficili
Un romanzo nato «dall'idea di un adolescente che deve confrontarsi con i suoi coetanei - racconta Niccolò Ammaniti -. È una prova pazzesca, alla quale in genere non pensiamo. Lorenzo, il protagonista, è un ragazzo tormentato, chiuso, confinato nel suo mondo. Non ha amici. Vive la famiglia e la scuola come entità estranee. Ma avverte l'impulso di cambiare: perchè intuisce che per un diverso non c'è futuro».
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Niccolò Ammaniti rientra fra gli autori contemporanei che leggo con notevole interesse ; Io e te è il titolo della sua ultima pubblicazione- EINAUDI –Stile libero Big . Soltanto 116 pagine che si leggono in un battito d’ali grazie alla indiscutibile bravura narrativa dell’autore.
Pagine scarne, coinvolgenti : un’alchimia di problemi descritti con una grande precisione che mettono in luce quanto sia complicato crescere , diventare grandi, oggi più di ieri.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Niccolò Ammaniti rientra fra gli autori contemporanei che leggo con notevole interesse ; Io e te è il titolo della sua ultima pubblicazione- EINAUDI –Stile libero Big . Soltanto 116 pagine che si leggono in un battito d’ali grazie alla indiscutibile bravura narrativa dell’autore.
E’ un romanzo che parla di adolescenza e della sua complessità : tema che Ammaniti ha affrontato anche in Come Dio comanda e argomento a cui sono particolarmente sensibile in quanto mamma di un ragazzino di 19 anni. L’ADOLESCENZA, età spinosa : una prova per il ragazzo/a che la vive e una prova per i genitori e io , solo ora inizio ad illudermi di essere riuscita a superare il difficile periodo con qualche affanno, ma senza danni.
In effetti vivere “dentro“ l’adolescenza in una società che vuole tutti uguali, tutti con la stessa marca di jeans, le stesse scarpe, lo stesso taglio di capelli, non è semplice, se poi ci si sente diversi deve essere sconvolgente e in ogni caso uscire dall’adolescenza, scoprire il mondo e trovare la propria collocazione rimane un’impresa assai difficile.
Le pagine di Ammaniti le ho sentite assolutamente reali, anche se ritengo abbia incentrato la trama su un caso limite. L’importanza del romanzo, il messaggio, è da ricercarsi nella personalità del protagonista e nel comportamento dei genitori, anzi della mamma poiché la figura del padre è quasi inesistente.
TRAMA
Lorenzo è un ragazzino di 14 anni introverso e forse anche un po’ nevrotico affetto dalle turbe adolescenziali. Il padre precedentemente sposato aveva già una figlia, Olivia.
Olivia e Lorenzo non sono particolarmente legati: le brevi frequentazioni sono per lui ricordi sbiaditi , insignificanti.
Il protagonista è Lorenzo ma è rilevante sapere che esiste Olivia, più grande di lui di nove anni perché è proprio con lei che inizia il processo di crescita.Lorenzo è un ragazzino di 14 anni introverso e forse anche un po’ nevrotico affetto dalle turbe adolescenziali. Il padre precedentemente sposato aveva già una figlia, Olivia.
Olivia e Lorenzo non sono particolarmente legati: le brevi frequentazioni sono per lui ricordi sbiaditi , insignificanti.
Ebbene un giorno a scuola Lorenzo scopre che alcuni suoi compagni stanno progettando una settimana bianca a Cortina, luogo che ben conosce poiché meta abituale dei suoi genitori appartenenti alla borghesia romana.
Lui non è invitato, ma quando torna a casa racconta alla mamma il contrario. La madre che nutre serie preoccupazioni per il carattere chiuso del figlio accoglie la notizia con grande entusiasmo di fronte al quale, Lorenzo non avrà più il coraggio di dire la verità. E così trascorrerà la “sua settimana bianca” nella cantina del palazzo in cui abita con l’unico desiderio di passare giorni in assoluta libertà senza doversi conformare al mondo esterno, ma un evento del tutto imprevisto sarà fonte di grande sconvolgimento.
Io e te = Lorenzo e Olivia
“ Sollevo il lenzuolo e le prendo la mano giallognola. E’ magra come nella cantina. Il volto è disteso ed è sempre bellissima. Sembra che stia dormendo”.
Considerata la brevità del romanzo non aggiungo altro.Lui non è invitato, ma quando torna a casa racconta alla mamma il contrario. La madre che nutre serie preoccupazioni per il carattere chiuso del figlio accoglie la notizia con grande entusiasmo di fronte al quale, Lorenzo non avrà più il coraggio di dire la verità. E così trascorrerà la “sua settimana bianca” nella cantina del palazzo in cui abita con l’unico desiderio di passare giorni in assoluta libertà senza doversi conformare al mondo esterno, ma un evento del tutto imprevisto sarà fonte di grande sconvolgimento.
Io e te = Lorenzo e Olivia
“ Sollevo il lenzuolo e le prendo la mano giallognola. E’ magra come nella cantina. Il volto è disteso ed è sempre bellissima. Sembra che stia dormendo”.
Le mie impressioni
Il romanzo è drammatico e mi ha lasciato una grande amarezza , credo possa essere ispirato a un fatto reale ovviamente arricchito con molta fantasia.Il romanzo è drammatico perché l’epilogo è tale ma contemporaneamente è anche un romanzo di formazione poichè il protagonista attraverso il dolore cresce, matura .
Sono pagine che invitano alla riflessione ed è adatto sia agli adolescenti che ai genitori.
Ammaniti secondo me dimostra di avere una grande conoscenza della società moderna e dei gravi problemi derivanti dalla stessa ed inoltre di essere molto percettivo dei disagi adolescenziali.
Sinceramente ho avuto difficoltà nella presentazione di questo breve romanzo perché l’importanza degli argomenti affrontati necessitano di molto spazio e molti approfondimenti.
Chiedo quindi di ritenere la presente una semplice segnalazione e un invito alla lettura.
L'autore
Niccolò Ammaniti nato a Roma il 25 settembre 1966 , è figlio di un noto psichiatra con il quale nel 1995 pubblicò il saggio Nel nome del figlio.Il suo primo romanzo dal titolo Branchie fu pubblicato nel 1994 da cui fu fatta la trasposizione cinematografia con scarso successo.
Nel 1999 - Ti prendo e ti porto via - Oscar Mondadori ( Il romanzo che mi ha fatto conoscere questo scrittore)
La notorietà e il successo arrivarono successivamente con Io non ho paura da cui fu tratto l’omonimo film per la regia di Gabriele Salvatores –
Nel 2007'''Come Dio comanda''' si aggiudicò il Premio Strega e nuovamente la trasposizione cinematografica con giudizio favorevole di pubblico e critica.
Nel 2009 pubblicò Che la festa cominci
dicembre 2010- Y.P.
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