Una donna dalla vita orgogliosa, gioiosa, consapevole

L'AUTRICE
Nata a Parigi il 9 gennaio 1908 da Francoise e George de Beauvoir , muore il 14 aprile 1986 all’ospedale di Cochin, oggi un moderno e avanzato centro di ricerca della Capitale francese.Le spoglie si trovano al Cimitero di Montparnasse accanto a Jean Paul Sartre deceduto sei anni prima di lei.
Simone già da giovanissima sognava di scrivere un romanzo, sentiva d’avere dentro di sé molte cose da dire , da trasmettere. Col passare degli anni, con gli studi, le frequentazioni, il desiderio si affinava : voleva scrivere un romanzo di vita interiore, desiderava comunicare agli altri la sua esperienza.
Ebbene Simone nella sua vita non scrisse un solo romanzo bensì molte opere il cui elenco- ripreso da Wikipedia - è il seguente:
Romanzi e racconti]
•L'invitata (L'Invitée, 1943), Mondadori, Milano, 1980
•Il sangue degli altri (Le sang des autres, 1945), Mondadori, Milano, 1985
•Tutti gli uomini sono mortali (Tous les hommes sont mortels, 1946), Mondadori, Milano, 1949,
•I mandarini (Les Mandarins, 1954), Premio Goncourt, Einaudi, Torino, 1955
•Una morte dolcissima (Une mort très douce, 1964), Einaudi, Torino, 1966
•Le belle immagini (Les Belles Images, 1966), Einaudi, Torino, 1968
•Una donna spezzata (La Femme rompue, 1967), Einaudi, Torino, 1969
•Lo spirituale un tempo (Quand prime le spirituel 1979), Einaudi, Torino, 1980
Saggi•L'invitata (L'Invitée, 1943), Mondadori, Milano, 1980
•Il sangue degli altri (Le sang des autres, 1945), Mondadori, Milano, 1985
•Tutti gli uomini sono mortali (Tous les hommes sont mortels, 1946), Mondadori, Milano, 1949,
•I mandarini (Les Mandarins, 1954), Premio Goncourt, Einaudi, Torino, 1955
•Una morte dolcissima (Une mort très douce, 1964), Einaudi, Torino, 1966
•Le belle immagini (Les Belles Images, 1966), Einaudi, Torino, 1968
•Una donna spezzata (La Femme rompue, 1967), Einaudi, Torino, 1969
•Lo spirituale un tempo (Quand prime le spirituel 1979), Einaudi, Torino, 1980
•Pirro e Cinea (Pyrrhus et Cinéas, 1944), Per una morale dell'ambiguità, Sugar, Milano, 1964
•Per una morale dell'ambiguità (Pour une morale de l'ambiguïté, 1947), Garzanti, Milano, 1975
•L'America giorno per giorno (L'Amérique au jour le jour, 1948), Feltrinelli, Milano, 1955
•L'Existentialisme et la Sagesse des nations (1948)
•Il secondo sesso (Le Deuxième Sexe, 1949), Il Saggiatore, Milano, 1961, 2 voll.
•Bruciare Sade? (Privilèges1955), Lucarini, Roma, 1989
•La lunga marcia (La Longue Marche, 1957), Mondadori, Milano, 2006
•La terza età (La Vieillesse, 1970), Einaudi, Torino, 1971
MEMORIE
Memorie d'una ragazza perbene (Mémoires d'une jeune fille rangée, 1958), trad. Bruno Fonzi, Einaudi, Torino, 1960•L'età forte (La Force de l'âge, 1960), Einaudi, Torino, 1961
•La forza delle cose (La Force des choses, 1963), Torino, 1966
•A conti fatti (Tout compte fait, 1972), Einaudi, Torino, 1973
•La cerimonia degli addii (La cérémonie des adieux, 1981), Einaudi, Torino, 1981
Testi teatrali]
•Le bocche inutili (Les bouches inutiles, 1945), Le lettere, Firenze, 2009
CENNI di vita di Simone utili per meglio comprendere la sua autobiografia•Le bocche inutili (Les bouches inutiles, 1945), Le lettere, Firenze, 2009
Simone sognava una vita divorante e certamente l’ha avuta: infatti il suo nome è ascrivibile in più categorie: insegnante, scrittrice, filosofa, saggista e femminista francese. Intorno ai sedici anni decise che avrebbe fatto l’insegnante, aveva necessità di lavorare in quanto la famiglia viveva in ristrettezze economiche. Si iscrisse a un corso di laurea in lettere e filosofia alla Sorbona , laureandosi nel 1929 e ottenendo l’abilitazione all’insegnamento riservata agli studenti migliori. Nello stesso anno incontrò Jean Paul Sartre, filosofo esistenzialista, il compagno di tutta la vita, ma con il quale non ha mai contratto matrimonio e neppure una convivenza stabile. Del resto Simone aveva idee ben chiare a proposito di matrimonio :'''Consideravo sempre con dispiacere il matrimonio. In esso non vedevo una servitù, poichè la mamma non era per nulla un'oppressa; era la promiscuità che mi ripugnava. La sera, a letto, non si può nemmeno piangere tranquillamente, se una ne ha voglia..... Costringermi a frenare quelle lacrime sarebbe stato rifiutarmi quel minimo di libertà di cui avevo un bisogno imperioso''' “ .
MEMORIE D'UNA RAGAZZA PERBENE
Nel 1931 insegna filosofia a Marsiglia, nel 1932 a Rouen e poi a Parigi fino a quando decise , nel 1943, di chiudere con l’insegnamento e dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
In compagnia di Jean Paul Sartre intraprende numerosi viaggi Italia, Spagna, Grecia, Marocco. La loro unione è perfetta, intellettualmente affini , entrambi atei (“ Dio è diventato un’idea astratta e una sera l’ho cancellato”) condividono idee e interessi, si appassionano a tutto ciò che concerne la cultura compresa la musica, osservano attentamente ciò che accade nel mondo e vivono in perenne confronto tenendo in grande considerazione le vicendevoli critiche . Pure la politica occupa un posto di rilievo sia per Simone che per Jean Paul che condivideranno alcuni principi del comunismo e del socialismo senza però aderirvi totalmente.
Nel 1947 in occasione di un lungo soggiorno negli Stati Uniti conosce Nelson Algren con il quale ha una storia d’amore e l’anno successivo con lui viaggerà in Italia e altri Paesi del Mediterraneo.
Nel 1949 vengono pubblicati i volumi di Le deuxieme sexe e il libro verrà posto all’Indice dal Vaticano, ma pure nella Francia laica farà grande scalpore.
Fra il 1950 e il 1955 sarà sempre a fianco di Sartre impegnata in incontri, conferenze, convegni in Francia a altrove, persino in Cina.
Nel 1956 firma il manifesto contro l’invasione sovietica in Ungheria e nel 1958 si dichiara apertamente a favore dell’Algeria libera.
Nel 1960 sempre a fianco di Sarte visita Cuba , dove incontra anche Che Guevara.
Nel 1964 perde la mamma e di lì a poco viene pubblicato il romanzo Une mort très douce. Continuerà a viaggiare, in URSS, in Egitto, Giappone e nel 1968 dopo l’invasione della Cecoslovacchia Simone e Sartre romperanno definitivamente con il comunismo.
A quel punto si dedica sempre più attivamente su vari fronti per il progresso civile : nel 1971 si schiera in prima linea nella battaglia per la legge sull’aborto. Non solo: si occupa del Cile, del conflitto arabo israeliano, la dissidenza sovietica.
Nel 1978 viene girato un film sulla sua vita.
Questo è solo il primo dei libri che raccontano la sua vita, le sue memorie. E sin dalle prime pagine si ben comprende l’intelligenza, lo spessore della donna che sarebbe divenuta questa ragazzina che già a cinque anni in determinate circostanze provava dentro di sé un acuto sentimento di superiorità rispetto ad alcuni adulti e si riprometteva che quando sarebbe stata grande non avrebbe dimenticato che a 5 anni si è una persona completa. Decise che la vita doveva essere vissuta “vivendo” nel senso vero del verbo, entrando nel merito delle cose, attraversando crisi esistenziali non di poco conto, inevitabili per coloro che si pongono molto domande, coloro che pretendono di raggiungere l’essenza.
“Le altre si fermavano a mezza strada, nella fede come nello scetticismo, nei desideri come nei progetti: disprezzavo la loro tiepidezza. Io andavo fino in fondo dei mie sentimenti, delle mie idee, delle mie imprese: non prendevo niente alla leggera; e come nella mia prima infanzia, volevo che tutto nella mia vita fosse giustificato da una sorta di necessità”.
I genitori di Simone , come per le altre sorelle, auspicavano per lei il matrimonio e qui racconta di un innamoramento importante per il cugino Jacques dal quale rimase delusa poiché lui sposò un’altra donna e concluse la sua vita da perdente: comunque non si era mai immaginata una vita matrimoniale con lui o con altri. L’educazione religiosa ricevuta per alcuni anni la fecero sentire molto pia: partecipava alla santa messa e ai riti vari accostandosi due volte al mese alla confessione e comunicandosi tre volte alla settimana, pregava durante la giornata, ma l’annegarsi nella letteratura, la sua continua ricerca supportata dagli studi filosofici, forse anche l’influenza del pensiero di Kant (filosofo tedesco fra i maggiori esponenti dell’illuminismo), la fecero giungere alla conclusione che :
“ Era più facile pensare a un mondo senza creatore che un creatore responsabile di tutte le contraddizioni del mondo. La mia incredulità non ebbe tentennamenti”.
Racconta gli scontri con la famiglia e l’ambiente sociale dell’alta borghesia francese, ipocrita e bigotta, gli anni alla Sorbona , i dubbi, gli incontri con personaggi di spicco della cultura francese come Simone Weil e Raymond Aron e quindi Sartre, le frequentazioni , le trasgressioni, le serate al quartiere latino, il piacere dell’alcool.
Racconta pure l’amore per la natura fornendo descrizioni stupende, raccontando che quando nel cielo si levava la luna, lei comunicava con città lontane e ogni sera il sole tramontava dietro la stessa collina ma i rossi, i rosa i carmini, le porpore, i violetti non si ripetevano mai.
Questa prima parte della sua storia si ferma alla conoscenza con Jean Paul Sartre ed alla perdita della sua carissima amica Zaza sopraggiunta in seguito a quattro giorni di febbre alta diagnostica meningite o encefalite, non si seppe di preciso. Zaza , incontrata all’Istituto Desir durante i primissimi anni di scuola, ha rappresentato per Simone un legame importantissimo tanto da farla soffrire nei periodi di lontananza. Inoltre si è trattato di un’amicizia contrastata in quanto la madre di Zaza non provava simpatia per Simone e temeva che influenzasse negativamente la figlia.
IL MIO GIUDIZIORacconta pure l’amore per la natura fornendo descrizioni stupende, raccontando che quando nel cielo si levava la luna, lei comunicava con città lontane e ogni sera il sole tramontava dietro la stessa collina ma i rossi, i rosa i carmini, le porpore, i violetti non si ripetevano mai.
Questa prima parte della sua storia si ferma alla conoscenza con Jean Paul Sartre ed alla perdita della sua carissima amica Zaza sopraggiunta in seguito a quattro giorni di febbre alta diagnostica meningite o encefalite, non si seppe di preciso. Zaza , incontrata all’Istituto Desir durante i primissimi anni di scuola, ha rappresentato per Simone un legame importantissimo tanto da farla soffrire nei periodi di lontananza. Inoltre si è trattato di un’amicizia contrastata in quanto la madre di Zaza non provava simpatia per Simone e temeva che influenzasse negativamente la figlia.
Ci sono libri che mi coinvolgono per la trama avvincente, altri perché mi divertono, altri ancora perché la storia è intrigante, altri perché mi inducono alla riflessione, e altri invece mi entrano “dentro” perché trovo delle affinità con la protagonista. Quest’ultima motivazione è quanto mi è accaduto leggendo Memorie di una ragazza per bene , tanto che non mi fermerò qui e correrò in libreria per acquistare gli altri e dar seguito alla conoscenza di questa donna straordinaria. Ho compreso appieno i turbamenti, i dubbi in età adolescenziale di Simone de Beauvoir perché sono stati gli stessi che ho vissuto. Pure io, come lei , ho avuto un’educazione –formazione in un istituto religioso per cui ho condiviso totalmente quanto ha scritto:
“ La santità e l’intelligenza appartenevano a due ordini diversi, e le cose umane – la cultura, la politica, gli affari, gli usi e i costumi- non avevano niente a che fare con la religione” .
Ho ben compreso il suo desiderio di vivere una vita diversa da quella che le prospettava la famiglia e che sognavano le amiche in cui come unica realizzazione di una donna vi era il matrimonio.
( Lo stesso desiderio mi ha portata a lasciare il "natio borgo" e trasferirmi sola in una citta' grande a soli 19 anni e oggi mi dico : CHE FORTUNA!)
Io preferivo infinitamente la prospettiva di un mestiere a quella del matrimonio; autorizzava delle speranze( Lo stesso desiderio mi ha portata a lasciare il "natio borgo" e trasferirmi sola in una citta' grande a soli 19 anni e oggi mi dico : CHE FORTUNA!)
Lo stile narrativo è magistrale, un’autobiografia di una vita da romanzo, ma soprattutto una vita interessante, feconda ove non c’era spazio per una monotonia quotidiana. La vita di Simone doveva assolutamente essere raccontata perché ritengo che possa essere di grande utilità ad altre donne.
Che altro potrei aggiungere se non che dal mio punto di vista è una LETTURA IMPERDIBILE ( ovviamente per coloro che intendono “cercare l’essenza ” e coloro che non credono senza “se” e senza “ma”).
SETTEMBRE 2012 - Y.P.
Che altro potrei aggiungere se non che dal mio punto di vista è una LETTURA IMPERDIBILE ( ovviamente per coloro che intendono “cercare l’essenza ” e coloro che non credono senza “se” e senza “ma”).
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