L’ORA DI LEZIONE- Per un’erotica dell’insegnamento
" Senza desiderio di sapere non c'è possibilità di apprendimento soggettivo del sapere,..... Perchè vi sia desiderio di sapere è necessario un contagio, un incontro con un testimone di questo desiderio."
Entrando in quella che io ritengo la più bella libreria di MILANO e precisamente “ LA FELTRINELLI di Galleria Vittorio Emanuele” ed essermi diretta al reparto Psicologia, mi è saltato all’occhio questo libro la cui copertina illustrata rappresenta una originale fila di ragazzini con i pantaloncini corti, ciascuno in attesa del proprio turno per essere imboccato da un’addetta con camice bianco avente in una mano un cucchiaio e nell’altra una bottiglia. Immagine evocante tempi passati che la mia intuizione mi ha indotta a credere che questi ragazzini stessero attendendo la somministrazione di una medicina.
In alto, i caratteri scritti in rosso mettevano in risalto il nome dell’autore MASSIMO RECALCATI e sottostante, il titolo: L'ORA DI LEZIONE - Per un'erotica dell'insegnamento.
In quarta : Un'ora di lezione può cambiare la vita“In alto, i caratteri scritti in rosso mettevano in risalto il nome dell’autore MASSIMO RECALCATI e sottostante, il titolo: L'ORA DI LEZIONE - Per un'erotica dell'insegnamento.
Questa frase così semplice, eppure così significativa, mi ha persuasa ad acquistare questo libro certa che avrebbe incontrato il mio gradimento anche perché, come già scritto in una occasione precedente, dopo aver sentito parlare il professor Massimo RECALCATI alla presentazione dell’ultimo Libro di Veltroni, e successivamente aver presenziato alle sue lezioni magistrali, si è risvegliato in me un desiderio sopito ossia l’interesse per la psicoanalisi che scaturisce dalla convinzione che soltanto conoscendo al meglio sé stessi, si possa condurre una vita migliore.
Questo è il secondo libro di Massimo Recalcati che tento di recensire anche se ne ho letti diversi e ci tengo a precisare sin d'ora, che non ho la certezza di riuscirci appieno nonostante i contenuti siano assolutamente ben comprensibili.Comunque il mio intento è semplicemente quello di fare una breve sintesi e manifestare la mia soddisfazione per averlo letto.
Non si tratta di un libro che si rivolge unicamente agli insegnanti, nonostante il sotto-titolo “ Per un’erotica dell’insegnamento”. E’ molto interessante a livello individuale, è interessante per chi è genitore e ha figli studenti, è interessante per leggere questi nostri tempi in cui tutto corre alla velocità della luce e infine, ritengo sia molto utile, anzi indispensabile per chi svolge un ruolo di insegnante.
Magari le parole del professor Recalcati stimolano proprio gli insegnanti a trasformare le loro ore di lezioni in “ l’ora di lezione che può cambiare la vita”….
I libri del professor Recalcati, forse il più noto psicoanalista lacaniano italiano, sono illuminanti proprio come le sue lezioni e questo sicuramente non è solo il mio modestissimo giudizio, in quanto sta riempiendo teatri e biblioteche di tutta Italia con la sua presenza in occasione della presentazione del suo ultimo libro e ho letto che recentemente ha ricevuto il Premio “ Il sogno di Piero 2016”
“Il 13 aprile 2016 presso la città di Urbino, a Massimo Recalcati é stato conferito il Premio "Il Sogno di Piero 2016", dedicato a Piero della Francesca e attribuito, di anno in anno, a personalità che si sono particolarmente distinte in ambito culturale dal Prof. Umberto Palestini, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Urbino "...visto lo straordinario contributo offerto dalla sua ricerca nell’ambito della psicoanalisi, soprattutto, nell’approfondimento ed analisi del pensiero di Jacques Lacan e per aver in più occasioni affrontato la necessità dl fare, alla base della produzione dell’arte..."
TRAMA
In questo libro Recalcati racconta episodi fondamentali della sua vita : una vita che sembrava predestinata al fallimento. Bocciato in seconda elementare lui perdeva tempo, restava sempre indietro mentre gli altri correvano avanti. Lui ,”un disastro” e la mamma ogni qualvolta andava a colloquio con gli insegnanti ne usciva umiliata in lacrime. Ricorda l’ insegnante di Milano alle elementari, che giungeva nella scuola di Cernusco sul Naviglio già contrariata/frustrata e lo riteneva la “vite storta”. E lui in classe non riusciva a provare nessun interesse per quelle lezioni monotone .
La bocciatura agli esami di seconda elementare non era stata l’unica, forse non era rimasto totalmente soddisfatto tanto che se ne era guadagnata un’altra. In breve, l’infanzia e l’adolescenza di Massimo sicuramente non lasciavano minimamente immaginare che lui sarebbe divenuto un professore acclamato in grado di risvegliare nelle masse il desiderio del sapere, di conoscere.
Comunque dopo anni di “sbandamento” era accaduto che all’Istituto di Agraria di Quarto Oggiaro dove lui frequentava, era arrivata lei, l’insegnante che parlava di letteratura e poeti , che insegnava che “ il desiderio senza impegno è solo un capriccio e che l’insicurezza aumenta con il sapere e non viceversa, perché non c’è sapere che possa assorbire integralmente la vita…..” e tutto ha cambiato verso: lui si era immediatamente reso conto che quella sarebbe stata la sua occasione.La bocciatura agli esami di seconda elementare non era stata l’unica, forse non era rimasto totalmente soddisfatto tanto che se ne era guadagnata un’altra. In breve, l’infanzia e l’adolescenza di Massimo sicuramente non lasciavano minimamente immaginare che lui sarebbe divenuto un professore acclamato in grado di risvegliare nelle masse il desiderio del sapere, di conoscere.
Ma questa è solo la trama dell’ultimo capitolo dal titolo “ Un incontro” mentre il libro intero ne comprende cinque.
1 capitolo: La scuola smarritaEsamina la scuola attuale, le metodologie dell’insegnamento, la formazione finalizzata a offrire illusoriamente carriere prive di sacrificio ed economicamente gratificanti.
Analizza la scuola in genere e i suoi complessi classificandola in Scuola Edipo – Scuola Narciso – Scuola Telemaco.
“ Il problema della Scuola del nostro tempo è che del suo compito educativo resta solo una carcassa svuotata di ogni linfa vitale, poiché la fabbricazione della vita avviene nel regime più esteso di un totalitarismo che si esprime attraverso il potere iptonico-seduttivo dell’oggetto di godimento offerto illimitatamente dal mercato, a portata immediata di corpo”.
E ancora:
“La Scuola neoliberale esalta l’acquisizione delle competenze e il primato del fare, e sopprime, o relega in un angolo stretto, ogni forma di sapere non legato con evidenza al dominio pragmatico di una produttività concepita in termini solo economici”.
In questo capitolo viene evidenziato anche il comportamento dei genitori “attuali –moderni” ( io compresa) che si impegnano prevalentemente ad abbattere gli ostacoli che inevitabilmente si pongono sulla strada dei figli….comportamenti assolutamente sbagliati poichè l’individuo si forma, matura, proprio attraverso il superamento degli ostacoli, il rialzarsi dopo l’inciampo. Occorre imparare quindi ad elogiare il fallimento.
2 capitolo- Il gesto di Socrate
“ Sarebbe bello, Agatone, se la sapienza fosse tale da scorrere dal più pieno al più vuoto di noi, quando ci tocchiamo l’un l’altro, come fa l’acqua nelle coppe, che dalla più piena scorre nella più vuota attraverso un filo di lana…..”
Interessantissimo, si parla di trasporto erotico verso il sapere.
3 capitolo: La Legge della scuola
“ Educare non significa condurre lungo una vita già tracciata, ma, a partire dalle proprie radici, spingere verso la possibilità inedita di fare esperienza dell’apertura dei mondi, di sostare in essa senza pretendere di appropriarsene, ma imparando a decentrarsi dal proprio Io e dai suoi fantasmi di padronanza”.
In questo capitolo si affrontano diverse tematiche fra cui la solitudine e le difficoltà degli insegnanti nel svolgere la loro professione e la presenza costante della tecnologia nella vita quotidiana fino a cancellare la distinzione fra un uso patologico e un uso fecondo.
4 capitolo: L'ora di lezione ( il capitolo che da il titolo al libro e che io ho molto apprezzato)“ Educare non significa condurre lungo una vita già tracciata, ma, a partire dalle proprie radici, spingere verso la possibilità inedita di fare esperienza dell’apertura dei mondi, di sostare in essa senza pretendere di appropriarsene, ma imparando a decentrarsi dal proprio Io e dai suoi fantasmi di padronanza”.
In questo capitolo si affrontano diverse tematiche fra cui la solitudine e le difficoltà degli insegnanti nel svolgere la loro professione e la presenza costante della tecnologia nella vita quotidiana fino a cancellare la distinzione fra un uso patologico e un uso fecondo.
“ Accade come con l’incontro di certi libri o con certe opere d’arte. Il mondo continua ad essere quello di prima, certo, ma non è più lo stesso. E’ come prima e non è più come prima. E’ questo l’incontro con una testimonianza che sa incarnarsi: le stesse cose s’imparano a vedere in un modo nuovo”.
5 capitolo: L’incontro
Che altro aggiungere?
Mi sono immersa nelle letture del professore Recalcati ed ogni suo libro mi dona qualcosa, mi sento arricchita: le sue parole non mi scivolano via, alcune riflessioni mi rimangono incollate addosso, altre mi aiutano a sviluppare il senso critico, in alcuni casi ho trovato risposte a domande che da tempo erano in sospeso dentro di me. Continuerò….anzi preciso che continuerò a studiare perché i libri di Recalcati non sono romanzi.
Inoltre in ogni suo libro fa riferimenti a libri importanti per cui mi trovo ad inserire nella lista dei libri da leggere: Stoner di John E.Williams - L'idiota della famiglia di Sartre...
( Nelle caratteristiche del prodotto ho inserito "adatto a tutti", ma forse non è corretto poichè è richiesta predisposizione a voler comprendere e anche un minimo di cultura generale.)
Maggio- Opinione di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove. Y.P.
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