Essendo una frequentatrice abituale delle librerie (e anche una scrittrice poichè ho pubblicato un libro), da tempo avevo sentito e letto che ELENA FERRANTE fosse una scrittrice di notevole talento, molto apprezzata dal pubblico.
Infatti i suoi romanzi rientrano sempre nelle classifiche dei più venduti e forse proprio per questo motivo io non avevo mai provato il totale convincimento di acquistarne uno: molto spesso i libri eccessivamente pubblicizzati mi hanno delusa ( cito ad esempio “Cinquanta sfumature di grigio).
Inoltre se si leggono solo i libri che leggono tutti, tutti penseremmo nello stesso modo.
Comunque, circa un paio di mesi fa, mi sono decisa ad acquistare questo dal titolo: L'AMICA GENIALE“ pubblicato nel 2011 . La mia copia è appartenente alla diciannovesima ristampa del 2015 edizioni E/O . Sullo scaffale ne erano presenti diversi di questa autrice ed io ho scelto “L’amica geniale” poiché quanto stava scritto in quarta mi pareva assai invitante:Infatti i suoi romanzi rientrano sempre nelle classifiche dei più venduti e forse proprio per questo motivo io non avevo mai provato il totale convincimento di acquistarne uno: molto spesso i libri eccessivamente pubblicizzati mi hanno delusa ( cito ad esempio “Cinquanta sfumature di grigio).
Inoltre se si leggono solo i libri che leggono tutti, tutti penseremmo nello stesso modo.
"Care lettrici, cari lettori, provate a leggere questo libro e vorrete che non finisca mai. Elena Ferrante con il suo nuovo romanzo, torna a sorprenderci, a spiazzarci, regalandoci una narrazione-fiume cui si si affida come quando si fa un viaggio con un tale piacevole agio…..”
Ebbene mi ero promessa di conservarlo per l’estate da leggersi in spiaggia, invece la settimana scorsa desiderosa di una lettura coinvolgente si, ma non “pesante”, l’ho preso in mano e….
Le 327 pagine le ho “asfaltate” in tre o quattro giorni, o più precisamente: ore serali e notturne.
In effetti è un romanzo davvero coinvolgente e scritto bene, direi uno stile letterario "elegante". Questo, perché io ritengo importante lo stile letterario, credo che sia proprio l’uso delle parole che rende il contenuto “vivo” e la storia avvincente.
L'AUTRICE ( fonte Wikipedia)Le 327 pagine le ho “asfaltate” in tre o quattro giorni, o più precisamente: ore serali e notturne.
In effetti è un romanzo davvero coinvolgente e scritto bene, direi uno stile letterario "elegante". Questo, perché io ritengo importante lo stile letterario, credo che sia proprio l’uso delle parole che rende il contenuto “vivo” e la storia avvincente.
“Elena Ferrante è una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Napoli; ha fatto studi classici e fra i suoi autori preferiti cita Elsa Morante[2]. È opinione diffusa che il suo nome sia in realtà uno pseudonimo, per quanto tale ipotesi non sia in alcun modo accreditata dalla scrittrice stessa e non sia avvalorabile. Tra le ipotesi fatte sulla sua vera identità ci sono quelle di Anita Raja, traduttrice e saggista partenopea moglie di Domenico Starnone, di Starnone stesso, di Goffredo Fofi, e degli editori Sandro e Sandra Ferri.[3][4] Il critico e romanziere Marco Santagata ha, da ultimo, tentato di svelare l'identità della Ferrante, dietro la quale si celerebbe la storica normalista Marcella Marmo.”[
TRAMA
L’ambientazione è un quartiere povero, misero alla periferia di Napoli.
Le protagoniste sono Lila e Lenù e la storia inizia con loro bambine che giocano con le bambole.
Intorno a loro, oltre alle famiglie vi sono gli abitanti del quartiere e quindi la trama passo dopo passo ci racconta le varie vicissitudini fornendoci un quadro dettagliato della quotidianità.
Ebbene Lila e Elena, bambine dall’intelligenza molto vivace e caratterialmente molto diverse fra loro, ma assolutamente complementari l’una all’altra, dapprima si cercano senza parlarsi, poi giocano assieme, vanno a scuola, e infine si tuffano appieno nell’adolescenza.
L’ambiente misero in cui crescono come facilmente intuibile, non prevede che la cultura e l’istruzione siano importanti anzi, fondamentali per avere opportunità di vita diverse e le loro famiglie le vorrebbero semplicemente sposate.
Comunque la trama è incentrata sul rapporto delle due bambine, sulla loro evoluzione, sull’amicizia sempre più profonda. L’autrice mette in risalto l’importanza dello studio e il percorso delle due ragazze rende palpabile la differenza fra colei che frequenterà il liceo e l’altra costretta a lasciare la scuola. Mette inoltre in evidenza quanto l’ambiente possa incidere sulla formazione della persona.
Le protagoniste sono Lila e Lenù e la storia inizia con loro bambine che giocano con le bambole.
Intorno a loro, oltre alle famiglie vi sono gli abitanti del quartiere e quindi la trama passo dopo passo ci racconta le varie vicissitudini fornendoci un quadro dettagliato della quotidianità.
Ebbene Lila e Elena, bambine dall’intelligenza molto vivace e caratterialmente molto diverse fra loro, ma assolutamente complementari l’una all’altra, dapprima si cercano senza parlarsi, poi giocano assieme, vanno a scuola, e infine si tuffano appieno nell’adolescenza.
L’ambiente misero in cui crescono come facilmente intuibile, non prevede che la cultura e l’istruzione siano importanti anzi, fondamentali per avere opportunità di vita diverse e le loro famiglie le vorrebbero semplicemente sposate.
Comunque la trama è incentrata sul rapporto delle due bambine, sulla loro evoluzione, sull’amicizia sempre più profonda. L’autrice mette in risalto l’importanza dello studio e il percorso delle due ragazze rende palpabile la differenza fra colei che frequenterà il liceo e l’altra costretta a lasciare la scuola. Mette inoltre in evidenza quanto l’ambiente possa incidere sulla formazione della persona.
Non mi dilungo con la narrazione perché il romanzo è in effetti una narrazione fiume di una ventina d’anni dentro un rione. Posso solo affermare che è molto piacevole e avvincente da leggersi in quanto non mancano i colpi di scena e frequentemente quando un evento sembra concludersi in un determinato modo, improvvisamente tutto cambia…. E poi spesso nulla è come appare.
La storia di Lila e Lenù , in questo romanzo termina nel periodo in cui hanno raggiunto l’età di sedici anni. Sedici anni, la celebrazione di un matrimonio. Un matrimonio che lascia immaginare un futuro di benessere perchè gli sposi andranno a vivere in una casa di proprietà, dove ci sarà pure un bagno con la vasca da bagno. Solo un particolare rovinerà l'atmosfera di quella festa: al ristorante arriverà un invitato che calzerà un paio di scarpe particolari: le scarpe che da bambina aveva disegnato la sposa. Il seguito è nei romanzi successivi.
Impressioni personali
Se devo essere sincera, le prime settanta, ottanta pagine non mi hanno particolarmente coinvolta, forse perché stentavo a immedesimarmi nel contesto ambientale assai distante dalla mia realtà, anche se a tratti potrebbe evocare la quotidianità di qualsiasi piccolo borgo.
Superato questo ed entrata nella storia di Lila ed Lenù, come già detto “ ho divorato” le pagine restanti e da pagina 153 ho avuto necessità della matita per eseguire delle sottolineature.
Questo romanzo racconta una realtà sicuramente ancora presente nella nostra bella Italia dove non tutti hanno le medesime opportunità, dove non tutti possono frequentare i licei. Ci sono ancora molti luoghi dove non c’è la consapevolezza che “studiare” non corrisponde a “ perdere tempo”.
Mi potrei lasciare andare in molte altre esternazioni, ma mi fermo e suggerisco ad adulti e adolescenti di leggere questo romanzo.
Superfluo pure soffermarmi sul sentimento dell’amicizia: credo che tutti consideriamo importante avere un amico, un’amica su cui contare e le protagoniste del romanzo sembrano davvero destinate ad un’amicizia duratura, sincera.
Non escludo che leggerò anche il seguito in quanto l’AMICA GENIALE comprende : Prologo, Infanzia e Adolescenza, mentre nel 2012 l’autrice ha pubblicato “ STORIA DEL NUOVO COGNOME” che dovrebbe comprendere La giovinezza.Superato questo ed entrata nella storia di Lila ed Lenù, come già detto “ ho divorato” le pagine restanti e da pagina 153 ho avuto necessità della matita per eseguire delle sottolineature.
Questo romanzo racconta una realtà sicuramente ancora presente nella nostra bella Italia dove non tutti hanno le medesime opportunità, dove non tutti possono frequentare i licei. Ci sono ancora molti luoghi dove non c’è la consapevolezza che “studiare” non corrisponde a “ perdere tempo”.
Mi potrei lasciare andare in molte altre esternazioni, ma mi fermo e suggerisco ad adulti e adolescenti di leggere questo romanzo.
Superfluo pure soffermarmi sul sentimento dell’amicizia: credo che tutti consideriamo importante avere un amico, un’amica su cui contare e le protagoniste del romanzo sembrano davvero destinate ad un’amicizia duratura, sincera.
STRALCI
Stralcio di una conversazione fra una delle due ragazzine e un’insegnate.
“…. Se l’amore è esiliato dalle città, le città mutano la loro natura benefica in natura maligna.
Mi chiese: “ Che significa per te “una città senza amore”?
“Un popolo privato dalla felicità”.
“Fammi un esempio”
“ L’Italia sotto il fascismo, la Germania sotto il nazismo, tutti quanti noi esseri umani nel mondo d’oggi”.
- “ La bellezza che Cerullo ( Lila) aveva in testa fin da piccola non ha trovato sbocco e le è finita tutta in faccia, nel petto, nelle cosce e nel culo, posti dove passa presto ed è come se non ce l’avessi mai avuta”Mi chiese: “ Che significa per te “una città senza amore”?
“Un popolo privato dalla felicità”.
“Fammi un esempio”
“ L’Italia sotto il fascismo, la Germania sotto il nazismo, tutti quanti noi esseri umani nel mondo d’oggi”.
( Lenù, riferendosi ai genitori) “Li guardai a lungo, in chiesa. Sentii un fastidio che, quel giorno, i miei successi nello studio non li consolavano nemmeno un poco, e anzi provavano, soprattutto a mia madre, che si trattava di un’inutile perdita di tempo”.
MAGGIO 2016- opinione frutto della mia esperienza e di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove. Y.P.
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