sabato 10 febbraio 2018

L'ETA' FORTE- Simone De Beauvoir



“Parigi mi appariva come il centro della terra; traboccavo di salute, avevo tempo da vendere; e avevo incontrato un compagno di viaggio che faceva la mia stessa strada con un passo più sicuro del mio”. Simone de Beauvoir
PROLOGO PERSONALE

Non sono mai sola, non ho paura del silenzio e pur apprezzando molto la compagnia degli amici, apprezzo in egual modo la solitudine , anzi in determinati momenti la cerco. 
Ma anche in queste circostanze si tratta di una solitudine apparente perché io non sono mai sola : lui è sempre accanto con me.
Andando al lavoro viaggia con me, quando vado in vacanza non lo abbandono anzi lo accompagno a qualche altro perché uno solo non mi basta, spesso è riposto accuratamente nella borsa.
In attesa durante una qualsiasi fila a cui è impossibile esimersi spesso lo prendo fra le mani, salvo qualche rara occasione in cui mi lascio coinvolgere in scambio di convenevoli. 
Lo porto con me anche dal parrucchiere: io e lui sempre, ovunque. (Un tempo dal parrucchiere mi divertivo a leggere le riviste di gossip, ma ora le trovo troppo vacue e non mi fanno più sorridere).
Non è sempre il medesimo, sono incline alle novità e amo le diversità e poi si sa, con il passare degli anni ci si evolve e non è raro che l’evoluzione fa aumentare anche il desiderio di cambiamento, eccezione fatta per coloro che con il passare degli anni amano sprofondarsi beatamente nel mondo del torpore. 
Non ho predilezioni : ho bisogno di un po’ d’ironia, ma voglio conoscere la storia del mondo e dei popoli, il pensiero filosofico m’attrae, il coinvolgimento sentimentale lo trovo irrinunciabile, il dramma sociale non può essere ignorato e approfondire lo ritengo un dovere, le questioni politiche condizionano il nostro quotidiano, tutto è interessante.
E così mi ritrovo che qualcuno lo prendo fra le mani e in un paio di giorni lo esaurisco, mentre qualche altro che abbisogna di attenzioni particolari me lo tengo un po’ di più, anche un mese. 
Infine devo ammettere che a qualcuno mi affeziono e vorrei non lascialo mai.
L'ETA' FORTE , soltanto 529 pagine stampate fitte fitte che avrei voluto fossero 1000.
Iniziato sulla tratta ferroviaria Milano Piacenza il 17 aprile, l’ho concluso un paio di giorni fa, ma non riesco a collocarlo nella libreria fra i libri letti, mi gratifica il solo osservarlo, toccarlo e rileggere le frasi sottolineate. E sono molte...
A dire il vero non si è trattato di una lettura leggera, leggera, alcune pagine hanno richiesto una dedizione minuziosa, intensa, attenta , ma un libro così non è un libro qualsiasi.
E’ un’opera di Simone di Beauvoir: la sua età forte, quella che va all’incirca dai trenta ai quaranta, la storia di lei che in “Memorie di una ragazza comune” scriveva che voleva vivere una vita divorante. E’ la storia della Francia, dell’Europa , della seconda guerra mondiale, la sua storia d’amore con “Parigi mi appariva come il centro della terra; traboccavo di salute, avevo tempo da vendere; e avevo incontrato un compagno di viaggio che faceva la mia stessa strada con un passo più sicuro del mio”. Simone de Beauvoir
PROLOGO PERSONALE

Non sono mai sola, non ho paura del silenzio e pur apprezzando molto la compagnia degli amici, apprezzo in egual modo la solitudine , anzi in determinati momenti la cerco. 
Ma anche in queste circostanze si tratta di una solitudine apparente perché io non sono mai sola : lui è sempre accanto con me.
Andando al lavoro viaggia con me, quando vado in vacanza non lo abbandono anzi lo accompagno a qualche altro perché uno solo non mi basta, spesso è riposto accuratamente nella borsa.
In attesa durante una qualsiasi fila a cui è impossibile esimersi spesso lo prendo fra le mani, salvo qualche rara occasione in cui mi lascio coinvolgere in scambio di convenevoli. 
Lo porto con me anche dal parrucchiere: io e lui sempre, ovunque. (Un tempo dal parrucchiere mi divertivo a leggere le riviste di gossip, ma ora le trovo troppo vacue e non mi fanno più sorridere).
Non è sempre il medesimo, sono incline alle novità e amo le diversità e poi si sa, con il passare degli anni ci si evolve e non è raro che l’evoluzione fa aumentare anche il desiderio di cambiamento, eccezione fatta per coloro che con il passare degli anni amano sprofondarsi beatamente nel mondo del torpore. 
Non ho predilezioni : ho bisogno di un po’ d’ironia, ma voglio conoscere la storia del mondo e dei popoli, il pensiero filosofico m’attrae, il coinvolgimento sentimentale lo trovo irrinunciabile, il dramma sociale non può essere ignorato e approfondire lo ritengo un dovere, le questioni politiche condizionano il nostro quotidiano, tutto è interessante.
E così mi ritrovo che qualcuno lo prendo fra le mani e in un paio di giorni lo esaurisco, mentre qualche altro che abbisogna di attenzioni particolari me lo tengo un po’ di più, anche un mese. 
Infine devo ammettere che a qualcuno mi affeziono e vorrei non lascialo mai.
L'ETA' FORTE , soltanto 529 pagine stampate fitte fitte che avrei voluto fossero 1000.
Iniziato sulla tratta ferroviaria Milano Piacenza il 17 aprile, l’ho concluso un paio di giorni fa, ma non riesco a collocarlo nella libreria fra i libri letti, mi gratifica il solo osservarlo, toccarlo e rileggere le frasi sottolineate. E sono molte...
A dire il vero non si è trattato di una lettura leggera, leggera, alcune pagine hanno richiesto una dedizione minuziosa, intensa, attenta , ma un libro così non è un libro qualsiasi.
E’ un’opera di Simone di Beauvoir: la sua età forte, quella che va all’incirca dai trenta ai quaranta, la storia di lei che in “Memorie di una ragazza comune” scriveva che voleva vivere una vita divorante. E’ la storia della Francia, dell’Europa , della seconda guerra mondiale, la sua storia d’amore con

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