domenica 11 febbraio 2018

MILLE SPLENDIDI SOLI -Kaled Hosseini


Ho appena terminato di leggere questo romanzo coinvolgente, appassionato e drammatico. 
Credo di non sbagliare pronosticando che questo verrà in futuro considerato  un capolavoro della letteratura e credo che Hosseini sia davvero  talentuoso nelle descrizioni. Le sue parole vanno diritte al cuore del lettore.
E noi uomini e donne occidentali prima di cimentarsi ad esprimere misere opinioni sull'Afghanistan dovremmo conoscere ed approfondire la storia drammatica di questo popolo.
Mai avrei immaginato che una donna potesse provare piacere ad indossare il burqa perchè privata dalla propria dignità si vergogna a mostrare il suo volto.
Ma veniamo alla trama che cercherò di sintetizzare al massimo per nulla togliere a chi lo leggerà.
I protagonisti principali sono 2 donne intelligenti e corraggiose che gli eventi hanno fatto incontrare dapprima come rivali e successivamente come alleate e amiche, accumunate entrambe da un destino tragico .
Una di nome Mariam, "bastarda" perchè nata da una relazione fra un ricco signore di HERAT (già sposato con 3 mogli e 9 figli) ed una serva e quindi data in sposa a circa 15 anni ad un mostruoso ciabattino vedovo di Kabul di nome Rashid.
L'altra , di nome Laila, figlia di un professore che, dopo aver perso la famiglia rimasta intrappolata sotto le macerie a seguito di un bombardamento, rimane sola e trova ospitalità in casa di Rashid e Mariam ed in seguito ne diventa moglie ( non per libera scelta ma obbligata dalla situazione in cui si trovava).
Mariam avrà una serie di gravidanze ma non darà a Rashid nessun figlio e per questo perderà ogni considerazione da parte del marito e subirà soltanto maltrattamenti.
Laila avrà una figlia di nome Aziza(che prima del matrimonio con Rashid, aveva concepito col suo "grande amore Tariq" fuggito da Kabul verso il Pakistan per mettere in salvo la propria famiglia) e un figlio che sarà l'orgoglio di Rashid.
In effetti Rashid ha sempre nutrito sospetti sulla paternità di Aziza e non le ha mai voluto veramente bene, tanto che in un periodo in cui il cibo scarseggiava, ha obbligato Laila ad abbandonare la bimba in un orfanotrofio. E qui l'autore descrive il dramma dell'abbandono con maestria utilizzando sostantivi ed aggettivi che rendono vivo il dolore.
Ed intanto che il romanzo va avanti con le vicende drammatiche di Mariam e Laila , Hosseini documenta la storia : l'invasione russa (1978 -1992 unico periodo favorevole alle donne), quindi l'avvento dei mujahidin, corrotti e armati fino ai denti che sparano su tutti coloro che osano intralciarli e con Rabbani che abolisce i decreti comunisti favorevoli alle donne e li sostiuisce con le severe leggi islamiche che ne limitano i diritti. 
E poi l'arrivo dei Talebani . 
E qui riporto alcune leggi:
"Tutti i cittadini devono pregare 5 volte al giorno, tutti gli uomini devono portare la barba lunga almeno un palmo sotto il mento e chi non si conformerà a questa disposizione verrà bastonato.
E' proibito, cantare, danzare, giocare a carte, giocare a scacchi, scrivere libri, dipingere . Le donne devono stare dentro casa a qualsiasi ora del giorno. Possono uscire solo se accompagnate da un parente maschio. La donna che verrà sorpresa da sola per strada verrà bastonata. Sono proibiti i cosmetici, i gioielli, i vestiti attraenti...
Non dovrà mostrare il volto in nessuna circostanza".

E mi fermo perchè sento la rabbia montare dentro di me...

E dopo i TALEBANI la guerra di Busch che da un certo punto di vista, alcuni afghani definiscono una benedizione.
Ed il libro termina"......la ricostruzione procede troppo lentamente perchè c'è corruzione, perchè i talebani si stanno riorganizzando e torneranno per vendicarsi, perchè il mondo si dimentica ancora una volta dell'Afghanistan. Sono versi tratti dal ghazal di Hafez"
Ma la parte finale non è solo questo.
E' dolcezza infinita nella drammaticità delle situazioni:
è il trionfo dei sentimenti, dell'amicizia, dell'amore vero che tutto può, l'amore che non conosce ostacoli e "......Mariam è soprattutto nel cuore di Laila , dove brilla con l'incontenibile splendore di mille soli".
.... e c' è anche un pò di giustizia .
Spero comunque che dalla mia descrizione non si comprenda il finale.....il lettore deve assaporarlo pagina dopo pagina.
Il primo romanzo di Housseini "IL CACCIATORE DI AQUILONI" è meraviglioso, "MILLE SPLENDIDI SOLI" è INTENSO, COINVOLGENTE , penso INSUPERABILE. 
Non oso immaginare che l'autore possa fare ancora meglio.

Quante lacrime ho versato, quanta rabbia ho provato,
incredulità e sgomento si sono impadronite di me.
Ma come possono gli uomini avere tanta crudeltà dentro!?
E come possono le donne sopportare tanto?!
Un libro assolutamente da leggere, da conservare e da rileggere.
E grazie per la fortuna d' essere nata in occidente.

giugno 2007 - Y.P.

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