A Milano, stamattina al risveglio la giornata si è presentata piovosa e fredda e non lasciava spazio a desideri di passeggiate in città, ma io ne sono stata quasi felice poiché la settimana è stata intensa e faticosa per cui l’idea di trascorrere una giornata in casa senza sentirmi in colpa, mi allettava.
Sul comodino il romanzo LE STORIE DEGLI ALTRI mi ha fatto l’occhiolino, era andato avanti a rilento a causa della stanchezza e mancanza di tempo e stamattina mancavano ancora un centinaio di pagine alla fine.
L’ho osservato e mi sono detta che null’altro desideravo se non concluderlo ed ora che il giorno se n’è andato ed è sopraggiunta la sera, è qui chiuso fra le mie mani che sto tentando di descriverne il contenuto e le mie impressioni per stimolare la curiosità di altri ed invitare alla lettura.
Ma che bel romanzo! E se si considera che si tratta di un’opera prima, non oso immaginare quali delizie ci possa riservare quest’autrice a me sconosciuta finora.
L’aletta del libro così la descrive:
AMY GRACE LOYD ha lavorato per la rivista Playboy. Attualmente vive a Brooklyn, dove è editor di Byliner. “ LE STORIE DEGLI ALTRI” è il suo primo romanzo.
Sono naturalmente curiosa di conoscere quindi cerco online altre informazioni ma non ne trovo: medesima descrizione riportata sopra. Trovo invece delle sue fotografie e rilevo che è giovane, potrebbe avere 35 anni o anche 40 ( oggi noi donne siamo spesso molto curate e assegnare l’età corretta non è facile). Amy Grace indiscutibilmente è molto bella, poi che possa piacere o meno, dipende dai gusti personali di ciascuno.
Ho trovato anche un’unica sintetica recensione del romanzo che ricopio qui di seguito poiché è mia ferma intenzione entrare nel merito:
“ La storia prende tante direzioni diverse ma non arriva da nessuna parte. Quando hai finito di leggerlo non ti lascia niente, solo il sollievo che sia terminato”.
Impressioni personali“ La storia prende tante direzioni diverse ma non arriva da nessuna parte. Quando hai finito di leggerlo non ti lascia niente, solo il sollievo che sia terminato”.
Fermo restando che è assolutamente ammissibile leggere un libro e trovarlo di scarso gradimento, ritengo sgradevole una stroncatura simile.
Inoltre occorre tener presente che un libro spesso da delle risposte, ma solo nel caso che noi le sappiamo trovare.
Dal mio punto di vista il romanzo è tutt’altro che "insipido" bensì assai intenso e le storie prendono direzioni diverse proprio perché , come dice bene il titolo, racconta storie d’altri, storie di personaggi diversi che vivono in un palazzo la cui affittuaria è una giovane vedova e che si conosceranno fra loro solo nel finale, in occasione di una festa a cui saranno tutti invitati.
Le storie degli altri sono storie di vite segnate da avvenimenti e sentimenti forti, dolorosi, imprevedibili, controversi, ognuna delle quali affronta realtà e problematiche particolari e da ciascuna si può trarre qualche goccia di saggezza, qualche briciolo d’insegnamento.
Storie che prendono direzioni diverse perché è la vita che spesso ci conduce in direzioni che non immaginiamo.
Ecco due stralci significativi:
-“La vita offre dei ritorni, fa tornare persone amate, insieme a loro fa tornare da te una parte di te che non sapevi ti mancasse tanto”
- Come spiegare che è’ possibile amare ciò che non hai previsto, e che tutti noi cambiamo continuamente forma che lo vogliamo o no?
Il mio parere personale è che si tratta di un buon romanzo dal contenuto significativo, ben scritto e il fatto che sia stato pubblicato da NERI POZZA collana Bloom dedita alla narrativa e saggistica, è già una piccola garanzia.Inoltre occorre tener presente che un libro spesso da delle risposte, ma solo nel caso che noi le sappiamo trovare.
Dal mio punto di vista il romanzo è tutt’altro che "insipido" bensì assai intenso e le storie prendono direzioni diverse proprio perché , come dice bene il titolo, racconta storie d’altri, storie di personaggi diversi che vivono in un palazzo la cui affittuaria è una giovane vedova e che si conosceranno fra loro solo nel finale, in occasione di una festa a cui saranno tutti invitati.
Le storie degli altri sono storie di vite segnate da avvenimenti e sentimenti forti, dolorosi, imprevedibili, controversi, ognuna delle quali affronta realtà e problematiche particolari e da ciascuna si può trarre qualche goccia di saggezza, qualche briciolo d’insegnamento.
Storie che prendono direzioni diverse perché è la vita che spesso ci conduce in direzioni che non immaginiamo.
Ecco due stralci significativi:
-“La vita offre dei ritorni, fa tornare persone amate, insieme a loro fa tornare da te una parte di te che non sapevi ti mancasse tanto”
- Come spiegare che è’ possibile amare ciò che non hai previsto, e che tutti noi cambiamo continuamente forma che lo vogliamo o no?
Le doti descrittive dell’autrice sono singolari e per rendere l’idea ricopio il primo paragrafo con cui inizia il romanzo.
“Il corpo di una donna che invecchia. E’ un paesaggio che anche mentre scompare chiede molti sguardi. O almeno dovrebbe. Non esistono due paesaggi uguali. Non sono mai stati uguali, indipendentemente dall’età: d’altronde è il tempo ad aggiungere dettagli al corpo."
Infine a supporto del mio giudizio positivo cito 2 giudizi riportati in copertina:
“ Ipnotico, meraviglioso e pericolosamente…erotico” - Jonathan Ames
“Amy Grace Loyd riesce nel lavoro più difficile di uno scrittore: restituire ogni minuscolo dettaglio delle cure e dei tormenti dei personaggi” - The New Yorker
TRAMA“ Ipnotico, meraviglioso e pericolosamente…erotico” - Jonathan Ames
“Amy Grace Loyd riesce nel lavoro più difficile di uno scrittore: restituire ogni minuscolo dettaglio delle cure e dei tormenti dei personaggi” - The New Yorker
Una giovane donna , tale Celia Cassill, dopo pochi anni di matrimonio perde il marito a causa di un cancro. Rimasta vedova con i soldi dell’eredità acquista un palazzo nel centro di Brooklyn, lo ristruttura e oltre al proprio ricava altri tre appartamenti che decide di affittare per ricavare il necessario per vivere. Cerca di scegliere con cura gli inquilini poiché non vorrebbe incontrare grosse problematiche e così, l’appartamento sovrastante il proprio lo affitta a George , un poeta gay che inizialmente vive con un compagno ma poi rimane solo. Un altro appartamento viene occupato dal signor Coughlan, un tempo appartenente alla marina mercantile, poi capitano di traghetto e ora vedovo ha più di ottanta anni.
Il terzo appartamento viene affittato a una giovane coppia, i signori Braustein Angie e Mitchell: entrambi attivisti a favore di cause umanitarie, ambientali, animalistiche.
In poche parole nel palazzo si vengono a trovare persone molto differenti fra loro.
Lei Celia, la proprietaria, è una donna che seppure sofferente del lutto che l’ha colpita non si è negata e non si nega qualche avventura di sesso, addirittura con sconosciuti incontrati in metropolitana. Comunque avventure sessuali di poco conto a parte, Celia cura meticolosamente il suo palazzo cercando di avere tutto sotto controllo. Inevitabilmente è a stretto contatto con tutti gli inquilini e gioco forza conosce fatti e anche qualche segreto.
A dire il vero per un certo periodo tutto procede in una relativa normale quotidianità senonchè ad un tratto accadono due eventi che portano scompiglio: il Signor Coughlan misteriosamente scompare e George abbandonato dal compagno decide di cambiare aria e intraprendere un viaggio per l’Europa. Quest’ultimo non può permettersi di lasciare l’appartamento vuoto e nel contempo sopportare le spese, per cui con il consenso della proprietaria fa subentrare una sua amica di nome Hope, una donna alquanto intrigante, dalla femminilità evidente, mamma di due figli e che si sta separando da un marito che l’ama con violenza.
E sarà proprio Hope che risveglierà in Celia sentimenti inimmaginabili: fra le due donne nascerà un rapporto di cui non voglio entrare nel dettaglio nel rispetto di chi deciderà di leggere il romanzo, ma contemporaneamente anche Leo, figlio di Hope, proverà un sentimento di attrazione nei confronti di Celia….
Non è comunque la cronaca, la descrizione dei fatti il fulcro della storia bensì sentimenti, sensazioni che i vari protagonisti provano.Il terzo appartamento viene affittato a una giovane coppia, i signori Braustein Angie e Mitchell: entrambi attivisti a favore di cause umanitarie, ambientali, animalistiche.
In poche parole nel palazzo si vengono a trovare persone molto differenti fra loro.
Lei Celia, la proprietaria, è una donna che seppure sofferente del lutto che l’ha colpita non si è negata e non si nega qualche avventura di sesso, addirittura con sconosciuti incontrati in metropolitana. Comunque avventure sessuali di poco conto a parte, Celia cura meticolosamente il suo palazzo cercando di avere tutto sotto controllo. Inevitabilmente è a stretto contatto con tutti gli inquilini e gioco forza conosce fatti e anche qualche segreto.
A dire il vero per un certo periodo tutto procede in una relativa normale quotidianità senonchè ad un tratto accadono due eventi che portano scompiglio: il Signor Coughlan misteriosamente scompare e George abbandonato dal compagno decide di cambiare aria e intraprendere un viaggio per l’Europa. Quest’ultimo non può permettersi di lasciare l’appartamento vuoto e nel contempo sopportare le spese, per cui con il consenso della proprietaria fa subentrare una sua amica di nome Hope, una donna alquanto intrigante, dalla femminilità evidente, mamma di due figli e che si sta separando da un marito che l’ama con violenza.
E sarà proprio Hope che risveglierà in Celia sentimenti inimmaginabili: fra le due donne nascerà un rapporto di cui non voglio entrare nel dettaglio nel rispetto di chi deciderà di leggere il romanzo, ma contemporaneamente anche Leo, figlio di Hope, proverà un sentimento di attrazione nei confronti di Celia….
Ovviamente alcuni eventi inducono a riflettere sul come possono venirsi a creare certe situazioni e soprattutto come ci si possa trovare bene dentro situazioni ritenute da noi stessi inconcepibili o comunque considerate lontanissime. In sintesi “sorprese che la vita riserva” per cui sarebbe bene non gridare mai allo scandalo dinnanzi a certi eventi, come frequentemente succede.
Infine si segnala che questo romanzo è stato indicato dall’Associazione dei Librai Indipendenti Americani come uno dei migliori della recente storia letteraria.
Pubblicato nel 2013 – Titolo originale The affairs of others
Personalmente ne consiglio la lettura che a me ha notevolmente coinvolta.
Qualche stralcioPubblicato nel 2013 – Titolo originale The affairs of others
Personalmente ne consiglio la lettura che a me ha notevolmente coinvolta.
- Tuttavia le parole, benchè logorate dall'uso, possono modificarsi e in effetti si modificano notevolmente a seconda del contesto; essendo porose assorbono il timbro stridulo di una voce maschile, della insincerità della tua.....
- Mi sfiniva, lo sforzo mi faceva sentire con troppa acutezza che tanta parte dell'esistenza umana consiste nel decidere quando resistere e quando cedere, quando ti puoi lasciar trasportare e quando non puoi, non te lo puoi permettere.
-Tutto è una recita; la differenza sta nel grado di coinvolgimento con cui si guarda lo spettacolo.
Febbraio 2015- opinione mia personale di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove - Y.P.
- Mi sfiniva, lo sforzo mi faceva sentire con troppa acutezza che tanta parte dell'esistenza umana consiste nel decidere quando resistere e quando cedere, quando ti puoi lasciar trasportare e quando non puoi, non te lo puoi permettere.
-Tutto è una recita; la differenza sta nel grado di coinvolgimento con cui si guarda lo spettacolo.
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