Se non avessi letto una coinvolgente opinione di Ondalis , probabilmente questo stupendo libro non lo avrei letto e sarebbe stata davvero una mancanza perché romanzi simili non ne vengono scritti molto spesso e per chi ama leggere come me, LE AFFINITA' ELETTIVE“ è da ritenersi IMPERDIBILE.
L’edizione in mio possesso è stata acquistata in un supermercato nel banco delle occasioni e se ricordo bene devo averla pagata meno di 5 euro, nonostante sia ben rilegata e appartenga alla “ La biblioteca di Repubblica”In sovraccoperta “ Emile Levy ( 1826-1890) – Lettera d’amore- Olio su tela -1872
Trattasi di una traduzione di Mario Santagostini preceduta da una lunga e utilissima introduzione di Enrico De Angelis in cui ci viene spiegato fra le varie cose , che trattandosi per l’appunto di una traduzione dal tedesco, dettagli apparentemente poco rilevanti potrebbero invece essere stati di natura non assolutamente trascurabile per l’autore.
Del resto è risaputo che nelle traduzioni si perdono alcune sfumature tipiche della lingua originale che non sempre sono banali.
Del resto è risaputo che nelle traduzioni si perdono alcune sfumature tipiche della lingua originale che non sempre sono banali.
L'AUTORE
Johann Wolfgang GOETHE nacque a Francoforte sul Meno il 28 agosto 1749. Il padre , dottore in legge e consigliere imperiale onorifico e la madre. Katharina Elizabeth Textor, appartenente ad una famiglia pietista.
A questo punto ci deve già essere ben chiaro che “Le affinità elettive “ è senza ombra di dubbio un romanzo straordinario scritto nel 1809 , più di 200 anni fa, ma assolutamente attuale e io sono quasi intimorita a tentare di esprimere un giudizio personale in merito.
Johann sin da bambino dimostrò di essere intellettualmente molto dotato e in età molto precoce imparò a leggere e fu quindi iscritto ad una scuola privata specifica che gli permettesse di apprendere in modo adeguato alle sue capacità.
A soli 7 ani intraprese lo studio del latino e del greco.
Le sue prime poesie le scrisse all’età di nove anni.. età in cui iniziò anche a studiare francese e disegno, a 11 anni l’italiano, e poi ancora l’inglese e l’ebraico.
Verso i 14 anni invece inizia lo studio del pianoforte e dei primi elementi di diritto.
La vita di Goethe fu molto intensa , studi, approfondimenti, viaggi .
Numerose sono le opera lasciate ai posteri quali opere di narrativa, di poesia, di teatro ( ad esempio Faust ), scritti memorialistici ed autobiografici (Poesia e verità- Viaggio in Italia) , scientifici ( La metamorfosi delle piante - La teoria dei colori).
Morì il 22 marzo del 1832 dopo una breve malattia e venne sepolto a Weimer nella tomba dei principi.
TRAMA
La trama di per sé è semplice: quattro personaggi legati fra loro da sentimenti non sempre confacenti alla vita apparentemente scelta e voluta da ciascuno.I coniugi Edoardo e Carlotta innamorati e sereni vivono agiatamente nella loro tenuta di campagna. Senonchè un giorno Edoardo riceve una lettera da un vecchio amico , Il Capitano, il quale lo informa che sta attraversando un periodo poco felice . Edoardo ritiene di doverlo aiutare e pensa di invitarlo a stare per qualche tempo nella sua tenuta.
Carlotta dapprima timorosa che costui possa turbare la loro serenità tenta di dissuadere Edoardo, ma infine dopo una serie di valutazioni acconsente a condizione che venga a vivere nella tenuta anche la figliastra Ottilia che si trova in collegio.
E così i quattro personaggi si trovano a vivere sotto il medesimo tetto e fra loro nasce una profonda amicizia che stilla energia e voglia di cambiamenti. Sembra che tutto fili alla perfezione. Carlotta si trova ad essere piacevolmente coinvolta dalla raffinatezza dei discorsi del Captano ed Edoardo si sente naturalmente attratto dalla spensieratezza di Ottilia , il Capitano , uomo di grande cultura e competenza , prova sempre maggior interesse per Carlotta. L’interesse reciproco è osteggiato soltanto dal pragmatismo dei due personaggi che si preoccupano delle eventuali conseguenze che scaturirebbero da una loro eventuale relazione.
E Ottilia…..s’innamora naturalmente di Edoardo.
Carlotta, in un determinato momento si accorge dell’attrazione di Edoardo per Ottilia, ma ritiene di poter gestire la situazione poichè è comunque intenzionata a salvaguardare il proprio matrimonio.
Ovviamente non posso raccontarvi cosa succederà: stiamo parlando di un romanzo di Goethe non di un romanzetto di amori effimeri , tradimenti e poi il lieto fine.
Quindi bisogna essere preparati a una lettura importante e comunque, eventi e decisioni inusuali daranno vita a un finale assolutamente imprevedibile.
La forza del romanzo è da individuarsi nei lunghi discorsi sempre di alto livello e mai noiosi .Ogni singolo evento non si limita soltanto ad accadere, a volte è premeditato, in ogni caso viene sempre analizzato .
Storie di vita, storie di tutti i giorni, di tutti i tempi , storie quotidiane, negate, celate, a tratti volutamente un pochino esagerate per far emergere possibili mezze soluzioni.
Ma i sentimenti , gli affini emergono sempre e seguono un corso proprio che neppure una eccellente maestria è in grado di governare appieno.
IL MIO GIUDIZIO ASSOLUTAMENTE PERSONALEMa i sentimenti , gli affini emergono sempre e seguono un corso proprio che neppure una eccellente maestria è in grado di governare appieno.
Di per sé è un romanzo accattivante e triste , ma non sono forse tristi i matrimoni , i connubi imperfetti?
Ma forse definire romanzo questa opera è riduttivo perché contiene numerosi saggi ammonimenti, alcuni anche estranei alla vicenda stessa.
( Nello specifico mi riferisco a stralci di diario di Ottilia in cui vengono elencate una serie di riflessioni, massime inerenti al mestiere di vivere)
E’ un romanzo reale poiché racconta episodi di vita ma entra dentro gli eventi, dentro le persone, dentro i pensieri e si ci ritrova di fronte al fatto che cambia il contesto, ma la vita dell’anima è oggi la medesima di duecento anni fa .
I protagonisti parlano , conversano fra loro molto, si scambiano pensieri e opinioni : discorsi interessantissimi, a tratti pure quasi poetici che per il lettore attento sono assolutamente coinvolgenti.
E’ un romanzo eccezionale, non a caso ritenuto una capolavoro della narrativa e si legge d’un fiato. Anzi non si vorrebbe mai arrivare all’ultima pagina, nonostante la curiosità di scoprire il finale.Si parla di matrimonio…..duecento anni fa, allora come oggi.
E la passione…..quando si scatena è un fiume in piena, inarrestabile, travolgente.
E il titolo “ Le affinità elettive”?
Sembra riconducibile ad una formula chimica secondo la quale due elementi tra loro associati sottoposti all’azione di altri due elementi tendono a formare due nuove coppie per pura attrazione.
Pag.61 - “ Sono questi i casi più stupefacenti e singolari, quelli in cui l’attrazione, l’affinità, l’abbandono e il ricongiungimento si possono, in effetti, rappresentare attraverso uno schema a croce nel quale quattro esseri, accoppiati a due a due, una volta stimolati al movimento, lasciano la loro primitiva unione e poi si riconnettono, ma seguendone una nuova. E in questo lasciare e prendere, in questo fuggire e cercarsi sembra davvero di vedere all’opera un principio superiore: si deve concedere a queste essenze una sorta di volontà, una attitudine a scegliere, e q quel punto sembra davvero legittimo il termine tecnico “ affinità elettive”Sembra riconducibile ad una formula chimica secondo la quale due elementi tra loro associati sottoposti all’azione di altri due elementi tendono a formare due nuove coppie per pura attrazione.
Goethe a pagina 356 così scrive di Ottilia:
“Ottilia si mise a sedere….ando’ avanti nella lettura. Il libro era uno di quelli che attraggono a sé un animo delicato e non lo lasciano più . Ella dimenticò il tempo e l’ora, dimenticò anche di considerare che, ancora, le rimaneva da percorrere un lungo tratto di strada per tornare alla nuova casa.
Era immersa nel libro, in se stessa, era così deliziosa a vedersi che gli alberi, i cespugli attorno avrebbero voluto essere vivi, possedere occhi per ammirarla…..”
Stralcio a Pag. 76- Descrizione della bellezza che io trovo sublime.
“Se infatti lo smeraldo e’, con il suo colore stupendo, un piacere per la vista e svolge un’azione salutifera verso questo nobile senso, l’umana bellezza agisce con vigoria ancora più forte sui sensi esterni e sull’anima. A chi contempla la bellezza, non può accadere nulla di male: si sente in assoluta armonia con sé stesso e con il mondo”.Lo terrò a lungo sul mio comodino prima di riporlo in libreria, devo riprendere alcune pagine sottolineate, addentrarmi ulteriormente in alcuni colloqui perché sono certa che scoprirò ancora qualcosa di interessante.
Non posso far altro che consigliarlo a chiunque indistintamente uomini e donne anche se forse gli adulti/adulti , coloro già hanno incontrato e vissuto determinate situazioni lo possono maggiormente apprezzare.
Ovviamente non mi sono sentita di esprimere un parere sullo stile letterario perché Goethe è Goethe.Luglio 2011- Yvonne Pelizzari
Nessun commento:
Posta un commento