LA METAMORFOSI di Franz Kafka e Nella colonia penale
Cercando un po’ di angoscia
Introduzione personale non determinante sull'opinione del libroCercando un po’ di angoscia
Non ricordo esattamente quale fosse l’evento preciso, ricordo che era una splendida sera d’estate, una di quelle sere in cui la luna piena generosa di luminosità rende le acque scintillanti e io, me ne andavo a passeggiare fra le bancherelle dislocate sul lungo lago di Menaggio.
Doveva essere in corso uno di quei mercatini che i volantini pubblicitari definiscono “ mercatini di antiquariato” anche se io ritengo che spesso non sono altro che l’esposizione di cianfrusaglie, oggetti recuperati in occasione di repulisti di cantine e solai.
In ogni caso mi ero trovata a passare dinnanzi ad una lunga bancherella che esponeva scatoloni di libri usati che vendeva a prezzi irrisori. Siccome io non so resistere al richiamo dei libri, mi ero fermata e mi ero messa a curiosare. Al termine della mia ispezione, dopo aver sborsato una cifra pari a 2 euro ero tornata sui miei passi con 2 libri in borsa: La metamorfosi e Nella colonia penale di Kafka e Elegie romane –Epigrammi veneziani di Goethe.
Due euro per due libri comunque non era stato un affare perché a suo tempo costavano mille lire cadauno.
Trattasi infatti di volumi della collana TASCABILI ECONOMICI NEWTON – 100 pagine a 1000 lire.
Tornata nella mia casa di pietra sul lago, li ho riposti su una mensola e mi sono promessa che un giorno li avrei letti.Doveva essere in corso uno di quei mercatini che i volantini pubblicitari definiscono “ mercatini di antiquariato” anche se io ritengo che spesso non sono altro che l’esposizione di cianfrusaglie, oggetti recuperati in occasione di repulisti di cantine e solai.
In ogni caso mi ero trovata a passare dinnanzi ad una lunga bancherella che esponeva scatoloni di libri usati che vendeva a prezzi irrisori. Siccome io non so resistere al richiamo dei libri, mi ero fermata e mi ero messa a curiosare. Al termine della mia ispezione, dopo aver sborsato una cifra pari a 2 euro ero tornata sui miei passi con 2 libri in borsa: La metamorfosi e Nella colonia penale di Kafka e Elegie romane –Epigrammi veneziani di Goethe.
Due euro per due libri comunque non era stato un affare perché a suo tempo costavano mille lire cadauno.
Trattasi infatti di volumi della collana TASCABILI ECONOMICI NEWTON – 100 pagine a 1000 lire.
Ebbene ieri finalmente, dopo giorni di maltempo è tornato il sole ed io desiderosa di donare alla mia pelle un po’ di quel colore che rende tutti più belli, ho indossato il costume , ho preso fra le mani il mini-volume di KAFKA ed ora eccomi qui a dire la mia.
Il volume contiene due racconti: La metamorfosi e Nella colonia penale
LA METAMORFOSIIl volume contiene due racconti: La metamorfosi e Nella colonia penale
(Scritto nel 1916)
Indubbiamente questo racconto rientra fra i più noti dello scrittore praghese.
Racconta la storia di un tale Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che una mattina al risveglio si trova trasformato in un grosso e schifoso insetto.
Gregor era il fulcro della famiglia in quanto con il suo buon stipendio oltre a garantire il fabbisogno quotidiano, riusciva ad accantonare quel gruzzolo necessario per estinguere un debito del padre nei confronti del suo datore di lavoro.
Gregor non era soddisfatto nella sua situazione e progettava di licenziarsi e vivere una vita diversa appena terminato di estinguere il debito: sarebbero stati necessari cinque o sei anni ancora.
Senonchè quella mattina Gregor non si è svegliato, stranamente non ha udito la sveglia, ha perso il treno e si è trovato privato del suo corpo.
Gregor dentro un corpo che non conosceva, che non rispondeva agli impulsi, con una voce-linguaggio che nessuno comprendeva e quindi lo sconcerto e l’orrore dei genitori e della sorella per la quale lui sognava un futuro da musicista in quanto si dilettava a suonare il violino.
Il racconto è angosciante poiché Gregor che genera ribrezzo e paura, si ritrova condannato a passare il suo tempo rinchiuso in una stanza a vivere una vita da grosso insetto finchè non sopraggiunge la morte causata da una mela scagliatagli addosso dal padre.
La sua morte viene presentata quasi come una liberazione per la famiglia che eliminato il cadavere, vendono l’appartamento, vanno a vivere in uno più piccolo e osservando la figlia oramai divenuta giovinetta e assai bella, ritengono sia venuto il tempo di trovarle un buon marito.
In breve l’autore con questo racconto credo intendesse rappresentare la problematica dell’esistenza umana spesso schiacciata da una realtà ostile e incomprensibile.Racconta la storia di un tale Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che una mattina al risveglio si trova trasformato in un grosso e schifoso insetto.
Gregor era il fulcro della famiglia in quanto con il suo buon stipendio oltre a garantire il fabbisogno quotidiano, riusciva ad accantonare quel gruzzolo necessario per estinguere un debito del padre nei confronti del suo datore di lavoro.
Gregor non era soddisfatto nella sua situazione e progettava di licenziarsi e vivere una vita diversa appena terminato di estinguere il debito: sarebbero stati necessari cinque o sei anni ancora.
Senonchè quella mattina Gregor non si è svegliato, stranamente non ha udito la sveglia, ha perso il treno e si è trovato privato del suo corpo.
Gregor dentro un corpo che non conosceva, che non rispondeva agli impulsi, con una voce-linguaggio che nessuno comprendeva e quindi lo sconcerto e l’orrore dei genitori e della sorella per la quale lui sognava un futuro da musicista in quanto si dilettava a suonare il violino.
Il racconto è angosciante poiché Gregor che genera ribrezzo e paura, si ritrova condannato a passare il suo tempo rinchiuso in una stanza a vivere una vita da grosso insetto finchè non sopraggiunge la morte causata da una mela scagliatagli addosso dal padre.
La sua morte viene presentata quasi come una liberazione per la famiglia che eliminato il cadavere, vendono l’appartamento, vanno a vivere in uno più piccolo e osservando la figlia oramai divenuta giovinetta e assai bella, ritengono sia venuto il tempo di trovarle un buon marito.
O forse che in ogni essere umano si nasconde un animale che prima o poi si manifesterà….
Ovviamente è un racconto che si presta a molte riflessioni, e volendo si trovano molti spunti per approfondire, ma non intendo dilungarmi oltre perché mi pare che le recensioni sui libri qui nella community non sono di grande interesse.
La narrazione è coinvolgente, si legge molto volentieri perché si è presi dal desiderio di conoscere come andrà a finire, ma nel contempo si prova un forse senso di angoscia.
Del resto l’autore era considerato fra i più celebri interpreti dell’angoscia contemporanea.
NELLA COLONIA PENALE
(scritto nel 1919)
Forse ancora più angosciante del precedente in quanto racconta l’esecuzione di un soldato a cui presenzia un esploratore straniero.(scritto nel 1919)
Siamo appunto in un luogo definito colonia penale dove si trova un apparecchio singolare inventato da un comandante sicuramente affetto da qualche disturbo psichico o perversione, che serve per condurre alla morte condannati inconsapevoli.
Qui troviamo quattro personaggi: l’ufficiale dedito al funzionamento dell’apparecchio, un soldato, il condannato in attesa di essere giustiziato e l’esploratore, ossia colui che ha ottenuto un permesso speciale per visitare il luogo e ottenere le informazioni sul funzionamento del terribile apparecchio che quando entra in funzione deve restare in moto ininterrottamente per dodici ore.
Dodici ore sarebbe il tempo programmato, necessario che condurrebbe il condannato alla morte dopo la tortura.
Formato da tre parti: la parte inferiore è il letto, quella superiore la disegnatrice e una centrale che si chiama erpice. Non vado oltre con la descrizione perché mi rifiuto di credere che possa essere mai stato realizzato un simile macchinario.
Comunque secondo me il ruolo più importante è ricoperto dall’esploratore inviato sul luogo dal comandante in carica, contrario a quel genere di esecuzioni.
Il ruolo dei personaggi è comunque mutevole, il condannato che non sapeva di dover essere giustiziato in quanto nessuno gli aveva comunicato il reato non verrà condannato, l’esploratore non decanterà lo strumento e l’ufficiale ……
Il racconto si conclude con una visita a una sala da tè dove si trova la tomba del comandante che aveva inventato l’apparecchio sulla cui lapide vi è una scritta assai strana:
“Qui giace il vecchio comandante. I suoi seguaci, che ora non possono avere alcun nome, gli hanno scavato la tomba e posto questa pietra. Una profezia afferma che fra un certo numero di anni il comandante resusciterà e da questa casa guiderà i suoi seguaci alla riconquista della colonia. Credete e aspettate!”
Anche questo racconto è incalzante e seppure in preda all’angoscia non ci si stacca dalle pagine, curiosi di vedere quale sarà il finale.
Impressioni personali
L’autore è celebre e di indiscusso talento: i due racconti sono alquanto singolari e non credo li potrò dimenticare per l’angoscia procuratami. Credo rientrino fra quelli che solitamente si leggono durante la formazione scolastica. Io non li avevo mai letti ed ho affrontato la lettura del tutto impreparata. Probabilmente il grado di angoscia che si possa provare dipende dalla sensibilità di ciascuno di noi.
Chi ama i film horror forse rimane poco impressionato.
Lo stile letterario è da considerarsi moderno: molto descrittivo ma per nulla noioso.
Qualche notizia relativamente all'AUTORE
FRANZ KAFKA nasce a Praga, città vecchia il 13 luglio 1883, primogenito di Herman Kafka, un commerciante ebreo e Julie Lowy pure lei proveniente da una famiglia benestante di commercianti.Ebbe tre sorelle : Gabriele ( Elli) – Valerie ( Valli) – Ottilie (Ottla) che morirono tutte nei campi di sterminio nazisti.
Franz frequenta la scuola elementare in lingua tedesca, quindi il Ginnasio –Liceo e successivamente all’Università Tedesca di Praga, prima a chimica e poi a Legge dove si laurea nel 1906.
Dopo la Laurea si impiegò in un ente pubblico, dove rimase fino a due anni prima della sua immatura scomparsa avvenuta nel 1924 causata dalla tubercolosi.
Scrisse tre romanzi: AMERICA – IL PROCESSO – IL CASTELLO e numerosissimi racconti.
Maggio 2016 – Opinione che potrei pubblicare altrove. Y.P.
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