sabato 10 febbraio 2018

LA PROMESSA DELL’ALBA - Romain Gary

 Dedicato a una mamma

Una ventina di giorni fa passeggiando fra gli scaffali della Libreria LA FELTRINELLI in Corso Vittorio Emanuele, la mia attenzione è stata richiamata da un banco su cui erano esposti diversi libri della casa editrice NERI POZZA di Vicenza. In particolare sono stata attratta da un libro con la copertina dai colori scuri riportante il titolo LA PROMESSA DELL'ALBA .
In effetti osservando attentamente, la copertina raffigura probabilmente la notte che muore. Scorgendo poi il nome dell’autore ROMAN GARY, a me noto per aver letto con immensa soddisfazione LA VITA DAVANTI A SE’, senza indugiare l’ho portato alla cassa, l’ho pagato e salita sul tram, ho iniziato a leggerlo e ieri l’ho terminato, nonostante le 398 pagine fitte fitte.
Quanto sono grata a Romain Gary per le emozioni che mi ha regalato e quanto sono felice di aver letto questo romanzo di cui è stato scritto:
“ Uno dei più straordinari tributi mai scritti da un uomo a sua madre” Newsweek
“Nessun lettore può restare insensibile davanti a queste pagine così commoventi” Le Monde
“E’ il libro di Romain Gary che preferisco” Anais Nin.
Io non vorrei raccontare nulla e invitare tutti coloro che hanno una mamma o l’hanno avuta a leggerlo e farne pure oggetto di regalo per qualsiasi occasione.
Il prezzo di copertina è di 14 euro, ma La Feltrinelli lo vende con il 25% di sconto, quindi con poca spesa si possono regalare grandi EMOZIONI.

Non so se si tratta di un’autobiografia o meno e non me ne importa: so di certo che sarebbe per me una gioia incommensurabile se mio figlio scrivesse soltanto la metà del libro scritto da Romain Gary. Mi basterebbe la metà in quanto il mondo attuale è ben diverso dal mondo esistente nel 1940, periodo in cui è collocata la storia e l’autore aveva l’età di 26 anni.
TRAMA
La storia si svolge appunto nel periodo del secondo conflitto mondiale e i protagonisti principali sono una mamma e un bambino. La mamma: una donna che ha incontrato l’amore vero e l’ha perduto, dopo di ché nella convinzione assoluta che l’amore vero s’incontra una volta soltanto nella vita, non si è mai più preoccupata di trovarne un altro. Forse non ne sentiva il bisogno perché l’amore perduto le ha regalato un bambino, direi un bambino meraviglioso che lei ha molto amato. Un bambino speciale di cui lei aveva la certezza che avrebbe scritto qualcosa di più importante di Guerra e pace. O certamente avrebbe fatto parlare di sé, magari uccidendo Hitler, liberando Berlino o divenendo un diplomatico.
Comunque il bambino doveva crescere e a quei tempi, in Polonia, una donna sola doveva faticare assai per fronteggiare la quotidianità, specialmente se quella donna, un tempo attrice e ora, con scarse disponibilità aveva la pretesa di dare al bimbo il meglio di ogni cosa come ad esempio fargli frequentare scuole di prestigio, possibilmente francesi, perché lei adorava la Francia e il suo obbiettivo era proprio quello di andare a vivere in Francia.
Era importante perciò che il bimbo leggesse le favole di La Fontaine , Vita dei francesi illustri….
In Francia ci arriverà………
Il bambino poi, non ha scritto Guerra e Pace , ma a 40 anni ha scritto così:

Soltanto quando raggiungi la quarantina cominciai a capirlo Non è bene essere tanto amati, così giovani, così presto. Ci vengono delle cattive abitudini. Si crede che ci sia dovuto. Si crede che un amore simile esista anche altrove e che si possa ritrovare. Ci si fa affidamento. Si guarda, si spera, si aspetta. Con l’amore materno la vita ci fa all’alba una promessa che non manterrà mai. 
In seguito si è costretti a mangiare gli avanzi……”
Non vado oltre perché questo romanzo è troppo bello e la trama sintetizzata potrebbe apparire banale mentre la genialità dell’autore lo ha fatto annoverare fra le opere straordinarie.
La genialità si evince dallo stile letterario a tratti ironico, leggero anche nelle tragedie, che strappa il sorriso, ma nel contempo fa meditare.
STRALCI
-….. Mi sembrò di morire di vergogna. Inutile dire che a quei tempi mi facevo molte illusioni, perché se fosse stato possibile morire per la vergogna, ormai da lungo tempo l’umanità non esisterebbe più.
-…Avevano imparato e insegnavano “ la saggezza”, questa camomilla avvelenata che l’abitudine di vivere versa lentamente nel nostro gargarozzo, col suo dolciastro d’umiltà, di rinuncia, di accettazione.
- … Quando tornai al bar alle quattro e mezza la mia fidanzata era già molto occupata. Non so cosa fosse accaduto durante la mia assenza – forse aveva incontrato qualcuno- ma capii subito che tutto era finito tra di noi. Senza dubbio non ce l’aveva fatta a sopportare la separazione ( in realtà si trattava di poche ore). Stava parlando con un bel tenente…..Era colpa mia, pertanto: non bisogna mai abbandonare una donna che si ama, può essere presa dalla solitudine, dal dubbio, dallo scoraggiamento, e via di seguito…….
. ….un solo rimpianto mi mordeva: avevo lasciato la mia giacca di cuoio nell’accantonamento e senza di lei mi sentivo molto solo…..Come ho già detto sono un tipo che si affeziona con facilità. Era l’unica ombra di tutta la faccenda. Mi attaccai al sigaro, ma i sigari durano un soffio, e il mio pareva si consumasse con particolare rapidità nell’aria asciutta africana, e mi avrebbe lasciato solo da un momento all’altro.
-…..E’ oramai molto tempo che non sono più vittima della mia ispirazione, e se ancora sogno di trasformare il mondo in un giardino felice, so che non è tanto perché mi piacciono gli uomini, quanto perché mi piacciono i giardini.

- Ma sono un vecchio mangiatore di stelle e mi riesce più facile confidarmi alla notte.
(ultime parole della mamma) - “Piccolo mio sposati presto, perché avrai sempre bisogno di una donna al tuo fianco. Forse io ti ho fatto del male. Ma cerca soprattutto di scrivere presto un bel libro, perché dopo ti sarà più facile consolarti di tutto”.

Qualche nota sull'autore
Nasce in Lituania nel 1914 da un’attrice, ebrea, russa fuggita dalla rivoluzione e di Ivan Mosjoukine una star del cinema muto. A 30 anni è un eroe di guerra e scrive il romanzo EDUCAZIONE EUROPEA che J.P. Sartre giudicò come il miglior testo sulla resistenza.
Nel 1956 ha vinto il Premio Goncourt con il romanzo Le radici del cielo.
Nel 1962 si è sposato con l’attrice americana protagonista del film Bonjour tristesse.
Nel 1980 muore suicida a Parigi.
(Y.P.)

2 commenti:

  1. Come sempre, cara Yvonne, sai interessare il futuro lettero con le tue argute osservazioni, Barbara

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    1. Buona sera Barbara! Grazie per l'attenzione. Sempre gratificanti i tuoi commenti. In ogni caso questo libro che ho ripreso inmano in questi giorni, mi ha davvero coinvolta.

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