sabato 10 febbraio 2018

IL RAGAZZO IN SOFFITTA - Pupi Avati

IL RAGAZZO IN SOFFITTA -Una vicenda in cui si narra come gli errori dei padri possano ricadere sulla vita dei figli

Una sera per caso, lo vedo li seduto davanti a Fabio Fazio questo uomo dall’aspetto non più giovane e non propriamente bello, se per bellezza si fa riferimento ad un fisico tonico, palestrato, abbronzato, etc….
Lui non ha proprio nulla di tutto questo, anzi potrebbe far pensare a un uomo che ama mangiar bene e abbondante.
Parla pacatamente, ogni tanto sorride però abitualmente ha il viso atteggiato al serioso ed io lo riconosco immediatamente perché a me piace e i suoi film non me li perdo, anche se spesso mi fanno sprofondare nella marea dei sentimenti che non rientrano nella categoria di allegria o felicità.
Io credo che lui sia un uomo profondo, sensibile, nei sui film racconta storie molto reali e non vi è dubbio che ha imparato a riconoscere ed analizzare i sentimenti e quindi sa evidenziare le varie sfumature.
Sto parlando di PUPI AVATI: regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e ora divenuto scrittore poiché durante l’intervista asseriva di aver recentemente scoperto la bellezza della scrittura che consente di scrivere una storia dentro la storia.
PUPI AVATI il cui nome vero è GIUSEPPE è nato a Bologna il 3 novembre del 1938 e credo che la sua fama sia nota a tutti e quindi senza dilungarmi con tutti i premi e riconoscimenti ottenuti, solo per i pochi che non lo conoscessero, inserisco l’elenco dei suoi film che riporta Wikipedia.

Cinema[:
• Thomas e gli indemoniati (1970)
• La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975)
• Bordella (1976)
• La casa dalle finestre che ridono (1976)
• Tutti defunti... tranne i morti (1977)
• Le strelle nel fosso (1979)
• Aiutami a sognare (1981)
• Dancing Paradise (1982)
• Zeder (1983)
• Una gita scolastica (1983)
• Noi tre (1984)
• Impiegati (1984)
• Festa di laurea (1985)
• Regalo di Natale (1986)
• Ultimo minuto (1987)
• Sposi (1987) - primo episodio
• Storia di ragazzi e di ragazze (1989)
• Fratelli e sorelle (1991)
• Bix (1991)
• Magnificat (1993)
• Dichiarazioni d'amore (1994)
• L'amico d'infanzia (1994)
• L'arcano incantatore (1996)
• Festival (1996)
• Il testimone dello sposo (1998)
• La via degli angeli (1999)
• I cavalieri che fecero l'impresa (2001)
• Il cuore altrove (2003)
• La rivincita di Natale (2004)
• Ma quando arrivano le ragazze? (2005)
• La seconda notte di nozze (2005)
• La cena per farli conoscere (2007)
• Il nascondiglio (2007)
• Il papà di Giovanna (2008)
• Gli amici del bar Margherita (2009)
• Il figlio più piccolo (2010)
• Una sconfinata giovinezza (2010)
• Il cuore grande delle ragazze (2011)
• Un ragazzo d'oro (2014) - L’ultimo uscito con un cast notevole: Riccardo,Scamarcio, Cristina Capotondi e Sharon Stone. Un film triste che rientra nel genere drammatico ed è molto bello.
Ebbene Pupi Avati ha scritto la sua biografia intitolata LA GRANDE INVENZIONE pubblicata nel 2013 ed ora ha scritto il suo primo romanzo IL RAGAZZO IN SOFFITTA Ugo Guanda Editore in Parma – prezzo di copertina Euro 16,00 e io l’ho comprato con lo sconto del 15% con CARTA MultiPiù Feltrinelli e l’ho letto.
Un bel romanzo dalla trama complessa , sorprendente.
TRAMA
Sintetizzando si può dire che è la storia di una bella e profonda amicizia fra due ragazzi di estrazione sociale molto diverse. Dedo che è il diminutivo di Berardo Rossi, è un ragazzo figlio di gente benestante che vive a Bologna ed è poco incline ad apprendere il latino . L’altro, Giulio Bigi arriva a Bologna con la mamma, proveniente da Modena e va ad abitare in affitto nell’abbaino del palazzo di proprietà dei genitori di Dedo. Giulio Bigi è molto bravo a scuola, sa leggere l’Eneide come fosse una favola , ha qualche chilo di troppo e indossa sempre cravatte diverse che lui considera stupende mentre i compagni di scuola le descrivono orrende. Fra i due, dopo un inizio alquanto freddo e distaccato, a seguito di alcune circostanze non del tutto casuali, si viene a creare un certo rapporto…..Ma nella famiglia di GIULIO BIGI alberga un segreto, un segreto terribile, un segreto a lui nascosto dalla madre medesima. Ad un certo punto però nella trama del romanzo entra Samuele, il papà di Giulio il quale dopo un ricovero durato anni deve rientrare a casa. E qui per Giulio tutto cambia, la sua vita diviene un dramma….E Giulio coinvolgerà nel suo dramma Dedo, Dedo che per lui rappresenta un amico, la persona di cui fidarsi e sarà proprio nel momento che Dedo vede Giulio in pericolo a sentire il desiderio di aiutarlo e proteggerlo… Da quel momento scaturirà la forza della vera amicizia. Ambientato a Bologna, evoca una vita vissuta a Trieste; è un romanzo che rientra nella categoria dei noir e quindi non è il caso che mi dilunghi nella trama, perché correrei il rischio di togliere la sorpresa al lettore e questo è un genere di lettura in cui la sorpresa è d’obbligo.
Giudizio personale
Secondo me è scritto molto bene e dalla penna di Pupi Avati scaturisce la natura dei sentimenti, qualunque essi siano, come è sua abitudine . E inoltre vi è anche qualche tratto che fa sorridere poiché intorno alla storia principale, fanno da contorno altre storie di quotidiana stupidità e infedeltà.
Lettura molto scorrevole anche se richiede un pò di attenzione. La storia è complessa.
STRALCI - pochi
“ Lo sai che è lui” ribatte lei con la sicurezza che hanno le donne scontente.
“Lo sguardo di Giulio mi chiede di essere riprecipitato in quel sonno, dentro l’abbraccio di chi ti porta al sicuro, al di là dell’inverno nemico.
“Non c’era un angolo della casa che non fosse ingombro di foto, ritratti, ninnoli, amuleti, schifezze di ogni genere trattenute nella necessità di ricordare tutto della sua vita, dal tappo dello spumante di chissà quale brindisi che pencolava appeso a una collanina di plastica della sua infanzia, all’elefante di ebano di un concerto a Nairobi e nella foto di Mario del Monaco truccato da Otello o a quella di Boniperti con la magli della Juve. E ancora uomini, soprattutto ragazzi, tanti, di stagioni remote, che sorridevano per farsi rammentare”
Maggio 2015- Opinione di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove

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